La retata di questa mattina contro i no Tav , che ha interessato anche il Maceratese e in particolare Civitanova, ha scatenato in tutta Italia una serie di reazioni, in particolare da parte delle associazioni no Tav. Sul provvedimento di obbligo di dimora che ha interessato un ventisettenne civitanovese intervengono i Centri Sociali delle Marche:
« Questa mattina, su ordine della Procura di Torino, è stata condotta da parte delle forze di polizia un’azione di natura repressiva in relazione alle mobilitazioni contro la realizzazione della linea ferroviaria Tav Torino-Lione del giugno e luglio scorsi, azione che ha colpito un attivista civitanovese della rete dei Centri Sociali delle Marche, raggiunto da un provvedimento di obbligo di dimora.
Consideriamo un atto grave quello compiuto da parte della magistratura attraverso l’adozione di una misura cautelare restrittiva della libertà personale, che a sei mesi di distanza dagli eventi, tradisce la sua natura intimidatoria; provvedimento che appare inoltre essere destituito di ogni fondamento a fronte dell’assoluta estraneità ai fatti contestati e dell’esito negativo della perquisizione domiciliare. Assistiamo ancora una volta al tentativo di trasferire forzatamente su un piano giudiziario e di ordine pubblico questioni di ordine politico e sociale decisive per la vita democratica del paese, come quelle rappresentate dal movimento NoTav nella battaglia contro la devastazione ambientale e a difesa dei beni comuni.
Respingeremo questo tentativo con la stessa determinazione che il popolo NoTav oppone alla militarizzazione della Val di Susa».
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Pore aneme de ddio, pori ciuchitti…….