Antonio Pettinari, Giancarlo Del Monaco e Romano Carancini nell'incontro di questa mattina nella sede dell'associazione Sferisterio
di Alessandra Pierini
In piazza della Libertà, deserta all’ora di pranzo, hanno fatto capolino, dopo l’ascesa dalle Scalette, Antonio Pettinari, Romano Carancini e, inconfondibile nel suo cappello a falda larga e paltò, il maestro Giancarlo Del Monaco, figlio di Mario che tanto i maceratesi e appassionati di opera hanno amato. I tre hanno appena terminato un incontro programmatico per la prossima stagione lirica maceratese. Sono giorni di grande fermento, di lavori serrati per recuperare il tempo perso ma non trapela dalle loro espressioni. Passeggiano come vecchi amici nel cuore della città.
Giancarlo Del Monaco, perennemente in viaggio, è arrivato ieri a Macerata in compagnia del suo segretario artistico Filippo Militano. Nei mesi scorsi il suo nome è stato protagonista della cronaca locale e sotto i riflettori del mondo dell’opera, sembrava essere lui il prescelto per diventare direttore artistico della stagione ma nel rush finale ha perduto terreno a favore di Francesco Micheli che ha presentato un progetto che punta sui giovani e sul rilancio dello Sferisterio e della città ed è stato nominato il 2 gennaio. Del Monaco, fortemente voluto dal vice presidente dell’associazione Pettinari, ha seguito con attenzione in questo lungo periodo l’andamento delle sue “quotazioni, come in Borsa ” ci dice ma non appare affatto amareggiato per la scelta finale, è anzi molto sereno. Il suo aspetto, il suo modo di parlare ed ogni suo gesto lasciano trasparire una grande esperienza che non potrà che essere utile, affiancata all’entusiasmo di Francesco Micheli e di quanti collaboreranno a costruire il futuro dello Sferisterio. Del Monaco non conosce ancora Micheli: «Non abbiamo lavorato insieme e non ci siamo mai incontrati» precisa il maestro che invece si sta preparando per partire alla volta della Cina. «Sarò la vostra spia a Pechino – ironizza – sarò in Cina dalla fine di gennaio per allestire l’Olandese Volante di Wagner e avrò molti canali aperti».
L’incontro di questa mattina è stato puramente programmatico e ha avuto come punto focale i contenuti e gli obiettivi deliberati dal Cda nella riunione del 2 gennaio scorso, nella quale è stato approvato anche il conferimento dell’incarico che riguarda due progetti in particolare: la organizzazione di una serata speciale dedicata a Mario del Monaco nel trentennale della morte e le attività per mettere in piedi collaborazioni e coproduzioni con i maggiori teatri esteri, finalizzati anche alla promozione dello Sferisterio e dell’intero territorio. Attenzione particolare dello Sferisterio alla Cina, essendo Del Monaco collaboratore per la lirica di Chen-Ping, presidente del “National Center for the Performing Arts” di Pechino. L’incontro è stato fruttuoso e di reciproca soddisfazione ed è stata confermata la volontà reciproca di andare avanti sui due progetti. Per la definizione dei rapporti contrattuali sarà necessario un ulteriore incontro per definire alcuni dettagli dei due progetti. «L’attività di Giancarlo Del Monaco – precisa Pettinari – sarà di consulenza. Si assumerà quindi le sue responsabilità per ciò che riguarda la serata in memoria di suo padre ma non sul resto della stagione. La sua attività sarà in questo senso circoscritta. Abbiamo chiesto al Maestro di comunicarci prima possibile la data scelta per questa importante manifestazione in modo da poter organizzare tutto il resto».
Nato in provincia di Venezia, Giancarlo Del Monaco ha studiato lingue straniere e musica presso l’Università di Losanna (Svizzera). Ha debuttato giovanissimo come regista a Siracusa, nel 1965, con Samson et Dalila con suo padre, Mario del Monaco, nel ruolo del protagonista. Tra il 1966 ed il 1968, in Germania, ha lavorato come assistente-regista di Günther Rennert, Wieland Wagner e Walter Felsenstein. Dal 1968 al 1970 è alla Staatsoper di Vienna, assistente personale del Sovrintendente Rudolf Gamsjäger. Direttore artistico del festival di Montepulciano, sovrintendente dello Staatstheater di Kassel, allo Sferisterio di Macerata (1986-1988), a Bonn (Oper der Bundesstadt : 1992-1997) ed all’Opera di Nizza (1997-2001). Nel 1991 la sua prima regia al Metropolitan di New York: il successo ottenuto con La Fanciulla del West gli vale une serie di scritture successive: Stiffelio, Madama Butterfly, Simon Boccanegra, La Forza del destino (allestimento, quest’ultimo, premiato dall’Istituto americano di studi verdiani). Tutte produzioni che vengono distribuite sul mercato internazionale dalla Deutsche Grammophon. Dal 2009, Giancarlo del Monaco è direttore artistico del Festival Opera di Tenerife. Dal 2011, è consigliere personale per la lirica di Chen-Ping, presidente del “National Center for the Performing Arts” di Pechino.
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Francesco Micheli, invece, è appena ripartito da Macerata, ma il suo progetto comincia a prendere forma. Proprio oggi è stato infatti pubblicato l’avviso di selezione per un “giovane creativo” che sarà incaricato di creare il nuovo brand dello Sferisterio. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al prossimo 14 gennaio. “La lirica può riunire attorno a sé le varie generazioni come mezzo di comunicazione di massa, centrale nella vita della nostra società – afferma il neo direttore artistico Francesco Micheli – Traviata, Bohème, Carmen sono tre titoli per raccontare un’unica storia: la disperata bellezza dell’essere giovani”.
Per essere ammessi (la partecipazione deve essere individuale) sono necessarie attitudine alla progettazione grafica e al web design e età non superiore ai 40 anni (nati dal 1972 in poi).
Le candidature devono essere inviate entro le ore 12 di sabato 14 gennaio all’indirizzo info@sferisterio.it indicando la disponibilità immediata a iniziare la collaborazione ed allegando una breve presentazione professionale, la segnalazione del proprio sito web, o di un proprio lavoro di progettazione grafica, o di un portfolio.
Il corrispettivo per la progettazione della veste grafica, del logo e per lo sviluppo del nuovo sito web è di Euro 3.000 lordi, più eventuale iva. La valutazione delle proposte verrà effettuata dal Direttore artistico.
“Nuova immagine per un Festival nuovo” – ha dichiarato Francesco Micheli, neo direttore artistico della Stagione Lirica 2012, il quale – dopo la condivisione delle linee guida con il Consiglio di Amministrazione – sta definendo le attività del prossimo Festival assieme allo staff dell’Associazione Arena Sferisterio». Nell’invitare i giovani creativi a partecipare alla selezione, Micheli aggiunge: “Nostro intento è che il Festival di Macerata possa divenire modello per una nuova idea di spettacolo lirico: di grande richiamo, culturalmente avanzato e capace di far dialogare l’opera con le altre forme d’arte. La lirica può riunire attorno a sé le varie generazioni come mezzo di comunicazione di massa, centrale nella vita della nostra società.Traviata, Bohème, Carmen. Tre titoli per raccontare un’unica storia: la disperata bellezza dell’essere giovani. Ecco il contenuto del Festival che vogliamo. Siamo alla ricerca della forma ideale per esprimerlo, il biglietto da visita di questa terra e della sua vocazione culturale”. Una dichiarazione che è anche un’indicazione utile per coloro che intendono partecipare alla selezione.
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Sul bando proposto intervengono il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il sindaco Romano Carancini.
“Si tratta – dichiarano congiuntamente Romano Carancini e Antonio Pettinari, rispettivamente presidente e vice presidente dello Sferisterio – del primo atto del nuovo corso. L’entusiasmo mostrato dal neo direttore Francesco Micheli nel primo incontro che abbiamo avuto, riflette peraltro la volontà e il fervore che all’interno del CdA dell’Associazione si registrano per dare avvio, subito e bene, al nuovo progetto di Sferisterio che la comunità maceratese aspetta. Cioè uno Sferisterio attento alle realtà economiche e culturali locali che contribuisca allo sviluppo del territorio, facendo sentire lo stesso Sferisterio un bene di tutti e quindi avvicini anche i cittadini, le imprese, l’associazionismo rendendo tutti più partecipi del futuro di questo straordinario ‘bene comune’ rappresentato dall’ottocentesca Arena e dalle potenzialità del suo utilizzo.
Invitando a confrontarsi sulla nuova immagine grafica dello Sferisterio degli ‘under 40 – sottolineano i massimi rappresentanti di Comune e Provincia nel CdA – abbiamo inteso dare l’occasione ai giovani del settore di ‘mettersi in gioco’ offrendo loro una possibilità di lavoro, ma soprattutto l’opportunità di farsi conoscere attraverso l’immagine dello Sferisterio che sarà proiettata fuori dell’ambito locale, in Europa e fuori dall’Europa ad iniziare dalla Cina.
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“Unità, coraggio, qualità e oculatezza”. In quattro parole Angelo Sciapichetti riassume le scelte del Consiglio d’Amministrazione dell’Associazione Sferisterio che ha individuato in Francesco Micheli il direttore artistico della 48 ª stagione lirica maceratese.
“Il CdA – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico – ha dato prova di grande capacità: è riuscito a non dividersi (un fatto positivo e non scontato viste le condizioni di partenza); ha scommesso su un progetto – quello di Micheli – che valorizza i giovani e il territorio; ha coniugato innovazione e tradizione, puntando su Marconi per il musical e su Del Monaco per la promozione all’estero; ha abbinato la qualità artistica al rigore amministrativo, tenendo d’occhio le spese di bilancio e scegliendo titoli di grande repertorio per favorire la presenza di pubblico.
Il nome di Micheli – continua Sciapichetti – rappresenta quella ‘terza via’, peraltro da me auspicata sin da settembre, tra i due nomi di prestigio su cui, nei mesi scorsi, si è sviluppato il dibattito che ha purtroppo finito per farci perdere tempo prezioso.
Dal canto loro, il sindaco Carancini e il presidente Pettinari, pur partendo da posizioni diverse, hanno saputo trovare la necessaria sintesi attraverso una soluzione che oggi ci consente di guardare al futuro con rinnovato ottimismo, perché crea i presupposti per una nuova stagione ricca di speranze, così come lo fu negli anni Novanta quella del promettente Claudio Orazi. In un clima, dunque, di ritrovata unità, mettiamoci all’opera per recuperare il ritardo accumulato, valorizzando al meglio le risorse e le competenze del nostro territorio, a cominciare da Accademia, Università, imprese, compagnie e gruppi anche per la realizzazione di scene e costumi, così da mettere in vetrina quanto di meglio Macerata e le Marche riescono ad esprimere”.
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Dissento che qualsiasi decisione culturale a Macerata venga fatta prendere a Carancini…
Maglione verde di un punto allucinante, camicia bianca e pantaloni blu orologio rosso, prima impari a vestirsi poi decida chi far fare allo Sferisterio…
Non entro nel dibattito, perchè, come ho già detto tante volte, mi voglio occupare solo del bilancio ( passato e futuro). Appare ovvio che la nomina del Micheli sia frutto di un sintesi, la quale non guasta mai in politica e nella ragionevolezza. Ricordo, tuttavia, all’amico Sciapichetti ( che chiamo amico perchè lo è per me veramente)che i “buchi” sono antichi e precedono Pizzi e la Ricciarelli. Due mutui miliardari di Provincia e Comune ( gli amanti della trasparenza possono vedere le due cifrette anche in internet). Rivolgo un appello al Sindaco, al Presidente della Provincia e al Consiglio di Amministrazione affinchè facciano lavorare i professionisti locali. Questo è un dato sociologico e politico che non può e non deve essere bypassato da fumisterie o divagazioni o appaltato a terzi. Sono convinto che sia il Sindaco che il Presidente non deleghino ciò che è di loro competenza e che a loro spetta, per Statuto e regolamento. Mi auguro, infine, che cessi questa storia travagliata che, dilatandosi nel tempo, è diventata di fatto, un Melodramma, se non un’Opera Buffa ( entrambe, per fortuna, a costo zero).
Uhmmmm.
Benissimo, tutto tarato sul nuovo direttore artistico, i giovani, lo Sferisterio ai maceratesi, innovazione- tradizione, etc. etc. un orientamento che non critico, tutt’altro, sostengo e non da oggi, pur non venendo io dalla Val Brembana, ho espresso infatti , più e più volte, gli stessi punti di vista, lanciato le stesse proposte ( persino l’idea del concorso, parlavo di coinvolgere l’accademia, l’università: è tutto scritto) nei commenti , nei miei comunicati e articoli pubblicati su CM – vedi ” Sferisterio e il tempo delle cattedrali” , dove si condensa la mission ora intrapresa dal nuovo direttore artistico – nonchè in modo più mirato ed articolato, nella mia idea di rilancio dell’Arena, indirizzata al Presidente dell’Associazione Sferisterio.
Attenzione però.
Così impostato, coi tagli ai contributi subiti per questa Stagione, per l’estremo ritardo con cui si va organizzando il tutto e qualsiasi variabile negativa possa intervenire in seguito, c’è il rischio che l’ex SOF, quest’anno possa declinarsi in un ” X Factor della lirica”, in una sorta di “Festival degli sconosciuti di Ariccia”.
Sì ,che questo festival della musica leggera, negli anni ha lanciato tanti cantanti italiani di successo , fra cui un sedicenne Claudio Baglioni , ma lo Sferisterio, per lignaggio, e coi suoi conti in rosso, non può permettersi oggi tale ruolo di vivaio , mettersi a fare da talent scout (solo tale ruolo, no) , deve entrare subito a regime .
Tutto questo “New Deal ” , compreso il nuovo logo tenuto a battesimo per strada, per così dire, va bene ma , il collaudo si farà al primo volo: dov’è il paracadute? C’è? I nomi celebri che canteranno le tre opere in cartellone, quelli capaci di attrarre “il pubblico della lirica”, di accattivarsi la critica., di concorrere sul piano alto dell’Opera con altri teatri , le voci, …tenori, contralti, soprano, baritoni, mezzosoprano……… chi, chi sono, chi saranno?
Mah. Vedremo chi.
Da osservatrice esterna – quindi posso sbagliare nettamente – fin qui, ho la sensazione , così, assemblando i primi dati che pervengono omai quotidianamente e in abbondanza , dopo lungo digiuno che ci ha tenuti col naso sui soli vapori della pentola, – che questo dichiarato intento di voler aprire al pubblico giovane da parte del nuovo direttore artistico, con questo mischiare i vari generi dello spettacolo, confondere i diversi linguaggi , sia più una necessità congiunturale, un fare di necessità virtù- il ritardo negli ingaggi dei cantanti all’altezza del nostro palcoscenico , il budget ridotto – per deragliare dal pubblico esperto di opera lirica, quindi esigente in fatto di voci e con alte aspettative dopo la direzione di Pier Luigi Pizzi , piuttosto che portare il pubblico giovane alla lirica.. Ciò chiaramente, non sarebbe un comportamento rispettoso verso il pubblico che si vorrebbe conquistare e non vantaggioso per la tradizione dello Sferisterio,- contestualmente ad allargare, bisogna consolidare, fortificare le fondamenta con i migliori cantanti d’Opera- per cui, spero proprio, uno, di sbagliare, due, che i giochi siano ancora aperti , per poter avere qualche stella della lirica anche noi la prossima edizione..
@ Failla
Caro Maurizio, non sapevo che, oltre al cinema, ti interessassi pure di alta moda. A differenza tua, però, trovo l’abbigliamento e gli abbinamenti del sig. Sindaco molto originali, sempre con un particolare apparentemente fuori luogo e dunque evidentemente pensato con cura, sportivamente elegante.
@ Sciapichetti
Caro Angelo, permettimi una boutade su un passaggio del tuo intervento. Dici: “Il CdA ha dato prova di grande capacità: è riuscito a non dividersi”. In realtà – permettimi… – non è riuscito ad unirsi, tant’è che i candidati sono stati inseriti tutti e tre! Beh, che dire… in tempi di austerity, con un buco antico e nuovo sul groppone, il risultato è indubbiamente una prova di grande oculatezza…
@ Moroni
Secondo me il tuo taglio interpretativo sui tempi è sbagliato in partenza. Come infatti dice Sciapichetti qui sopra, “Il nome di Micheli rappresenta quella ‘terza via’, peraltro da me auspicata sin da settembre”. Vuoi che dagli auspici in poi, in previsione di una possibile eventuale nomina dell’auspicato, chi auspicava (o chi per lui) non abbia preso qualche contatto di massima? E lo dico condividendo: sarebbe grave il contrario!
Peccato solo che Micheli debba dimettersi dal suo ruolo l’anno prossimo: infatti, essendo nato nel 1972, non sarà più sotto i 40…
Sarebbe intessante sapere se ambasciatore in Cina A COSTO ZERO oppure se retribuito…..
Madò so pazzi!!!!!!!!!!!!!
“Il corrispettivo per la progettazione della veste grafica, del logo e per lo sviluppo del nuovo sito web è di Euro 3.000 lordi, più eventuale iva.”
3.000 euro lordi?!?!?!??! Ma che è una paga da cinese in fabbrica. Stanno in un mondo loro fuori dal mondo, logo in illustator e sito in flash costano molto di più controllassero i prezzi di marcato, dato che spendono 5 milioni l’anno per le stagioni liriche non portassero in giro nessuno…
http://www.pasqualepuzio.it/2011/11/logo-della-citta-salerno-200-mila-euro/
senza questa esagerazione, ma almeno una paga più adeguata, almeno il doppio.(5000 -6000 eruo)
nell’articolo parlano di dare 10.000 euro per un solo logo, forse è eccessivo ma credo che 3000 euro sia davvero troppo poco, se non per un amatore.
Filippo, sbaglierò, interpreto infatti. Ma per me, chiunque fosse stato intento ad auspicare, l’ultima cosa a cui stava pensando, era prendere contatti coi cantanti, anche perchè, la scelta dipenderà un minimo dai ruoli e se non si sapeva ancora che opere allestire…..o secondo te, il deus ex machina politico, “si auspicava” pure questo? Può darsi, ma penso che l’unica cosa certa fin qui sia l’orchestra,salva e indenne a ogni trasformazione. La scelta su cui è ricaduta la direzione artistica per quest’anno me lo fa pensare, perchè dà tutto un altro taglio e impronta , a quello che è il libretto classico organizzativo. Si è voluto puntare sulla ricerca espressiva, sul nuovo , il che può funzionare anche su altro piano, per colmare certe lacune dovute al tempo perduto , coprire certe magagne di non poco conto. Ciò detto, senza sapere che tipo di progetto abbia presentato del Monaco, portando quali cantanti. Al momento, sappiamo – io, cioè , so- solo, che le voci le avrebbe portate Nazzareno Antinori , e non solo quelle , con un budget e un programma altamente competitivi. I melomani magari, sapranno già a quest’ora , chi si esibirà in quali altri teatri nello stesso periodo, se tra quelli ci sono i nomi della lirica…aia, non potranno essere qui.
@ Failla
Hai capito perché si punta sui giovani?
Caro Filippo, non confondere: la nuova storia, è un conto, il nuovo corso, è un altro.
Fino a prova contraria.. A proposito di cantanti, ma che andavo cercando oggi? Si sa già , da dove verranno attinti.
http://www.aslico.org/
Adesso qui, se sia nato prima l’uovo o la gallina, non ti so dire, però , Il direttore è lombardo, l’associazione anche, presumo che l’avesse inserita già nel progetto che ha presentato e convinto. Ma al di là di tutto, mi chiedo. Se Micheli rinuncia alle regie, indice un concorso pubblico per trovare un creativo che realizzi il nuovo logo, il canto viene affidato ai giovani vincitori di concorsi lirici, Del Monaco è in missione in Cina, basterà la sua firma a garanzia di qualità artistica?
Sulla fiducia. Io gli auguro bene.
… ti ricordi, un paio di anni fa , in piazza, sotto le Logge, quando ti dicevo….ma a Macerata, non è possibile che non esista una scuola di canto, di talenti per la lirica! Dovrebbe esserci da quando è stato destinato all’Opera, e non solo: nel mondo, avrebbe dovuto superare per fama, la stessa arena.
Ecco.
@Failla,
te l’ha chiarito Filippo , perchè 3000 euro soltanto, per uno studio e progettazione grafica di quel livello, dove non si improvvisa; occorrono talento, cognizioni teoriche e competenze pratiche. Per un giovane, vale sempre la pena provare, naturalmente., è una buona opportunità da cogliere, al di là del compenso in sè.
Ah no no io nn lo faccio, il mio lato B a quelli non glielo regalo… 🙂
Poiché hanno sbandierato ai 4 venti il buco di deficit di Orazi e nascondano il loro buco sotto il materasso, poi decidono di rifare la Travita voluta da Orazi lo trovo ingiusto.
Orazi per quello che gli fa comodo è stato bravo, per quello che non gli fa comodo no… troppo facile… io sto per Orazi a presentare la prima della Traviata…
Poi, correggetemi tutti voi più esperti di me, credo che le uniche opere riproposte nel tempo sono state Lucia, Traviata e Turandot di De Hana, giusto? 3 opere guarda il caso della gestione Orazi… e le tre opere credo che hanno avuto le scenografie più costose… sarò un artista di merda io secondo il PD locale ma secondo me se non spendi e chiami persone valide non vai lontano…
3- I giovani:
la storia dei giovani e delle opportunità non mi sta bene, fa molto di Italia che non paga e sfrutta i giovani.
Volgiamo fare la stagione lirica degli stagisti non pagati??? Che tristezza… pagateli come si deve!!!!
Qualcuno che sappia cogliere nelle righe l’ironia …no è? Purtroppo questo è un limite della scrittura .
Per questo invito CM ,ancora una volta, a fornire lo spazio commenti di una barra tools provvista di corsivo, grassetto, sottolineatura, indispensabili per trasmettere meglio il tono e l’accento del proprio intervento, senza dover virgolettare tutto. Se poi vorreste aggiungere anche qualche emoticons…
@ Failla.
Vedrai quanti parteciperanno al bando , e faranno bene a farlo, per sè stessi. Questa società è fondamentalmente ipocrita ed egoista, figuriamoci in tempo di grave crisi , l’opportunismo arriva alle stelle. Qui si sblatera, siamo tutti rivoluzionari, ma scommetto, ci saranno padri e madri di famiglia , fratelli, sorelle, mariti, mogli, affini, lettori che s’indignano per il trattamento economico che viene riservato , che però sotto sotto, sperano che il proprio figlio, figlia, fratello, sorella, cugino anche lontano o amico stretto, sia lui a vincere il concorso.
Provate a dire che non è così.
Io, posso dire di avere sbattuto letteralmente la porta a una nota compagnia bancario assicurativa nell’estate 2003, periodo in cui stava allargando su altri settori di servizi, quando mi presentai insieme ad altri 6 selezionati, ognuno per la sua area di lavoro, per un contratto a progetto. Me ne andai che ancora non avevano finito di illustrare i loro piani , ma quello che dovevo sentire sul trattamento economico , mi era bastato. Rifiutata quella occasione ho fatto altro , sono campata lo stesso. La coerenza coi miei ideali dunque non mi manca, ma nemmeno la lucidità per distinguere situazioni e situazioni, obiettivi ed obiettivi, opportunità ed opportunità. Perciò, se avessi 10 anni meno, oggi, pur con la competenza e l’ esperienza stratificasi negli anni a livello di comunicazione di massa, questo ( sottolineato) bando, lo farei anche per meno. Questo sistema vuole, che c’è da rimettersi sempre in gara e in discussione. A volte le regole del gioco si possono accettare , altre no. Dipende .
@Tamara
Grazie del consiglio, a breve introdurremo la possibilità di formattare i commenti come ci hai suggerito.
Attualmente è comunque possibile inserire grassetto e corsivo utilizzando tag HTML del tipo:
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Spero di essere stato chiaro
chiarissimo Paolo
…grazie a te, a voi
Francesco Micheli, invece, è appena ripartito da Macerata, ma il suo progetto comincia a prendere form.
“Nuova immagine per un Festival nuovo” – ha dichiarato Francesco Micheli, neo direttore artistico della Stagione Lirica 2012, il quale – dopo la condivisione delle linee guida con il Consiglio di Amministrazione – sta definendo le attività del prossimo Festival assieme allo staff dell’Associazione Arena Sferisterio». Nell’invitare i giovani creativi a partecipare alla selezione, Micheli aggiunge: “Nostro intento è che il Festival di Macerata possa divenire modello per una nuova idea di spettacolo lirico: di grande richiamo, culturalmente avanzato e capace di far dialogare l’opera con le altre forme d’arte. La lirica può riunire attorno a sé le varie generazioni come mezzo di comunicazione di massa, centrale nella vita della nostra società.Traviata, Bohème, Carmen. Tre titoli per raccontare un’unica storia: la disperata bellezza dell’essere giovani. Ecco il contenuto del Festival che vogliamo. Siamo alla ricerca della forma ideale per esprimerlo, il biglietto da visita di questa terra e della sua vocazione culturale”. Una dichiarazione che è anche un’indicazione utile per coloro che intendono partecipare alla selezione.
commento mio, tecnico
Se l’italiano non è un’opinione, allora non è una sensazione quella che avverto progressivamente, via via che leggo le dichiarazioni del neodirettore ,cioè di una imbarazzzante onfusione di idee, ruoli e strategie di marketing ,che traspare a chi ha competenze nel settore.
Dalle indicazioni finali che dava ai candidati, è scritto infatti, che si sta cercando la forma ideale per rendere il contenuto delle 3 opere che quest’anno verranno rappresentate, secondo il tema ( ancora tematicità?) della disperata bellezza del’essere giovani,
ma questo contenuto, non ha niente a che vedere con uno studio sul brand, ( come richiamava il titolo del concorso scaduto ogg, , nuova veste grafica Sferisterio,) perchè il brand o logo ( non sono esattamente la stessa cosa, ma comunque, passi, ci si capisce lo stesso) esclisivamente da riferisi concettualmente a quanto dice all’inizio nuova immagine per un festival nuovo e porta avanti fino a metà discorso, che quindi può intendersi soltanto a partire da quest’anno e non per solo quest’anno legato alle sole tre opere che lui ha scelto a tema.
Qust’ultimo è infatti il contenuto che riguarda l’aspetto più propriamente pubblicitario,, relativo cioè ala sola prossima stagione.
Se non vi fidate di me, andate alla Facoltà di Scienze della Comunicazione in via Don Minzoni, il primo studente che incontrerete, ve la saprà spiegare a menadito, la differenz abissale che c’è tra i due diversi contenuti da trasmettere a livello comunicativo. E non per un fatto terminologico,,ma sostanziale.