Caso Arcolai: la Tardella
scrive agli organi federali

ECCELLENZA - Dura lettera del presidente della Maceratese: "Chiedo con forza la vostra vigilanza"

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Tardella_Presentazione

Maria Francesca Tardella, presidente della Maceratese

In merito al grave incidente occorso all’atleta Luca Arcolai domenica scorsa nella gara Urbania-Maceratese (leggi l’articolo), il presidente del sodalizio biancorosso Maria Francesca Tardella ha indirizzato agli organi federali una lettera di protesta che riportiamo integralmente:
“Egregi Signori, la tutela della salute come diritto dell’individuo è interesse della collettività, ed è prevista come obiettivo fondamentale dello Stato (art 32 della Costituzione Italiana) costituisce inoltre il principio ispiratore della normativa riguardante la tutela delle attività sportive (art 2 ,co 2 ,lett E ) legge 23 dicembre 1978, n° 833. Il giorno 11 dicembre c.a., in occasione della gara di Campionato di Eccellenza Marche, il calciatore della Maceratese Luca Arcolai, a causa di uno scontro di gioco, nel quale nel tentativo di rinviare di testa il pallone veniva violentemente colpito dal piede dell’attaccante che tentava di intervenire sul pallone, è stato vittima di un incidente, con gravissimo danno fisico, cosi di seguito specificato: frattura avvallata a più rime della parete anteriore e posteriore del seno mascellare dx, con emoseno ed enfisema dei tessuti molli malari, retromascellari e dello spazio masticatorio; frattura avvallata  a più rime del pavimento dell’orbita omolaterale con pneumorbita , ma senza rilevabile intrappolamento del muscolo retto inferiore; tumefazione dei tessuti molli palpebrali; frattura della grande ala dello sfenoide dx a livello della parete laterale dell’orbita con bolle enfisematose in fossa infratemporale; frattura bifocale dell’arcata zigomatica dx.

Arcolai

Luca Arcolai, vittima di un grave infortunio ad Urbania

Il giocatore si è accasciato a terra e prontamente è stato soccorso dai propri compagni e dal Sig. Sante Rossetti, massaggiatore della S.S. Maceratese. Accompagnato a bordo campo è apparsa immediatamente chiara la gravità dell’infortunio che, solo per miracolo non ha compromesso le attività celebrali. Nel tentativo di condurre il giocatore verso gli spogliatoi, lo stesso non reggendosi sulle proprie gambe, è stato fatto sedere a terra dietro la porta della Maceratese. Solo in un secondo momento e, sempre a braccia, accompagnato negli spogliatoi. Rendendomi immediatamente conto della gravità dell’infortunio e, non avendo visto intervenire il medico che pure risultava nella distinta dell’Urbania Calcio consegnatoci dall’arbitro prima della gara, lavorando da sempre nel settore sanitario, mi sono recata nei pressi dello spogliatoio dove ho prestato i primi soccorsi al nostro giocatore che sembrava in stato confusionale e fortemente dolorante. Abbiamo atteso l’arrivo dell’ambulanza  (circa 20\25 minuti) e del suo personale paramedico e abbiamo provveduto al trasferimento presso il nosocomio di Urbino dove sono state prestate le prime cure ( tac ) al nostro giocatore. In seguito l’atleta è stato trasferito presso il reparto Maxillo facciale dell’ospedale Torrette di Ancona dove attualmente è in attesa di intervento di ricostruzione e plastica con placche al titanio. Appare evedente, in tema di responsabilità nell’esercizio e nell’organizzazione delle attività sportive, alla luce di quanto accaduto, la sanzionabilità dell’illecito  di parametri quali diligenza, prudenza, perizia, e regolamenti di gioco, come prevede l’art 2043 del Codice Civile. Appare chiaro come la condotta del giocatore dell’Urbania abbia superato il limite della condotta ammissibile di quanto la società stessa con profonda insensibilità e condotta antisportiva non abbia ritenuto di far intervenire il proprio medico sportivo. Il motivo della mia lettera non è stigmatizzare il comportamento del giocatore ma, sul fatto ben più grave, della mancata assistenza medica e la non tempestività dei soccorsi e della non pronta disponibilità dell’ambulanza. La mancata osservanza da parte di chi organizza manifestazioni sportive delle più elementari norme di vigilanza e salvaguardia dei giocatori viene da me qui evidenziata. Va accertato se il Direttore di Gara ha verificato prima e durante lo svolgimento della gara la presenza del medico dell’Urbania in panchina, o comunque in campo, considerando che in fase di appello e di verifica della distinta prima del match, aveva sicuramente identificato lo stesso professionista sanitario perchè il suo nominativo non risultava depennato. Ritengo il comportamento del Sanitario, se presente, fortemente omissivo, tanto da costringermi ad abbandonare la tribuna dove assistevo alla gara e recarmi presso gli spogliatoi dove da solo era stato abbandonato il giocatore in grave stato di shoc. Si dovrà verificare se l’ambulanza fosse presente nei pressi del terreno di gioco, o se come apparso subito evidente sia stata chiamata dopo l’infortunio. In sintesi, con il dovuto rispetto, e con la debita osservanza che compete ai vostri ruoli istituzionali, sono a chiedere con forza, dato il vostro ruolo di vigilanza, di voler accertare: se il medico dell’Urbania Calcio fosse effettivamente presente, oltre che in distinta, anche sul terreno di gioco, se abbia prestato soccorso nelle prime fasi dell’incidente, se abbia accompagnato il giocatore in ambulanza accertandosi di valutare i suoi parametri vitali; se l’ambulanza fosse presente sul terreno di gioco o se invece sia arrivata a seguito di chiamata telefonica e quindi con grave ritardo. Invito formalmente le S.V. alla tutela della salute di chi, giocatore, tecnico, spettatore si rechi a vedere le nostre manifestazioni sportive. Invito inoltre le S.V. a voler vigilare affinché, anche nel campionato di Eccellenza, prima durante e dopo le gare siano presenti: il medico sportivo, presente in panchina, almeno della squadra ospitante; un ambulanza pronta ad intervenire immediatamente. Per quanto mi concerne, assicuro che sia per il passato che per il futuro nelle gare interne della S.S. Maceratese, come per altro accaduto recentemente con il portiere della Fortitudo Fabriano, vittima di uno scontro fortuito con un nostro giocatore, sono sempre presenti sia il medico della Società che l’ambulanza ai bordi del campo. Credo che la tutela della salute sia il bene primario che muova ogni nostro atto o comportamento.

Con deferenza

Dott.ssa M.F. Tardella

Presidente S.S.Maceratese



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