Nelle scorse settimane il nostro giornale si è occupato delle nuove crepe comparse a Collevario nei pressi di cantieri edili. Oggi pubblichiamo una lettera aperta all’Amministrazione comunale del’architetto Giancarlo De Mattia:
Assistiamo sempre più spesso a calamità che provocano danni e morti, come a Genova e a Messina, quasi fossimo vittime di un sistema naturale che ci perseguita. Di fatto è la natura che, da noi maltrattata con edificazioni inadeguate e spesso inutili, reagisce come può.
Se si pensa che la popolazione italiana è in calo e il volume di edifici storici abbandonati è in aumento ci si rende conto dello spreco di territorio e di risorse.
A Collevario si sta assistendo, sempre più frequentemente, a movimenti tellurici che fino ad ora, fortunatamente, hanno provocato danni solo alle infrastrutture. Tali fenomeni, anziché far allertare l’amministrazione pubblica, che dovrebbe frenare l’urbanizzazione in quell’area, stanno sconvolgendo gli equilibri naturali di una superficie da sempre in crisi di stabilità, seppur superficiale. Per questo, da secoli, la zona in questione viene chiamata “Collevario”.
Detto questo qualsiasi cittadino avrebbe dubbi sulla sicurezza dell’edificazione; ma questo non accade per i nostri amministratori ai quali le seguenti evidenze tecniche non sono servite per salvaguardare il territorio ma, al contrario, per proseguire nell’edificazione:
nel 1986 l’amministrazione comunale, vista la necessità di ampliamento del quartiere di Collevario, incaricò tre geologi, uno di Macerata e due di Falconara, per valutare la possibilità di espansione dell’edificabilità. Risultò che le aree rimaste inedificate non erano geologicamente idonee, in particolare era in pericolo la zona a sud di Via Pirandello;
anni fa si manifestò una frana che distrusse strada e infrastrutture nel tratto in curva di Via Pavese;
in seguito si sono manifestati dissesti in più parti che indussero l’Amministrazione comunale ad installare tubi piezometrici per il controllo dei fenomeni idrici e drenaggi per arrestare i dissesti in Via Verga. Dette opere risultano abbandonate da oltre dieci anni;
a proposito della possibile edificazione a Collevario esiste una relazione geologica, eseguita da professionisti esterni nel 1988, circa la possibilità edificatoria nella zona sud di Collevario che riporta quanto segue: ”si ritiene esclusa categoricamente la costruzione di nuovi fabbricati nelle aree dove esistono faglie distensive e dove sono state realizzate le ultime opere di consolidamento (drenaggi, diaframmi ecc.)”;
nel 2007, in occasione del Convegno tenuto all’Asilo Ricci sulla gestione del territorio, il sottoscritto ha affermato e scritto quanto segue: “un esempio di errata pianificazione è quello di Collevario nell’area a sud di via Pirandello. Tale area, come si legge nei documenti di archivio e nel “piano urgente di emergenza per la salvaguardia della incolumità della popolazione delle aree a rischio idrogeologico” approvato il 16-06-2004, non era geologicamente idonea all’edificazione e veniva definita “a rischio idrogeologico con deformazioni plastiche e accumulo di frana”; pericolosità confermata dall’Amministrazione provinciale con nota n.343 del 19 dic.2005.
Le nuove aree edificabili non vengono certamente scelte per la loro caratteristica di idoneità ma in base all’impresa o al personaggio che ci deve guadagnare.”
nella relazione geologica, commissionata dall’Amministrazione comunale solo qualche anno fa ad un geologo di sua fiducia, si legge: “Un esame esteso al territorio circostante ha permesso di individuare un altro vasto movimento franoso che riguarda il versante sud di via Pirandello. Questo movimento franoso risulta cartografato nel rilevamento eseguito dall’IFFI e nella carta geologica al foglio 303. Detto movimento è molto più vasto, infatti il dissesto è giunto ad interessare, per un tratto relativamente lungo, una porzione della carreggiata di via Pirandello.”
improvvisamente nel 2008, a seguito della relazione geologica fatta dal geologo di parte incaricato dai lottizzanti, l’area diviene improvvisamente idonea alla edificazione sia per la provincia che per il comune…
Tutto quanto sopra è stato evidenziato e da me esposto all’Amministrazione comunale con nota del 22-10-08 avente per oggetto “PCL2,osservazioni”.
Di fatto, oggi assistiamo ad un aggravarsi dei dissesti ed ad una ripresa dell’edificazione come se al Comune interessi solo accontentare chi richiede l’edificazione e non si curi minimamente di quello che succede né di quello che succederà.
L’amministrazione pubblica, a mio parere, avrebbe dovuto arrestare l’edificazione e tutti i movimenti terra (riporti, sterri e qualsiasi altra modifica del terreno naturale), contemporaneamente eseguire il controllo del regime delle acque, dopo avere interpellato ed ascoltato geologi che abbiano studiato complessivamente il territorio di Collevario e la sua storia, non solamente il singolo lotto interessato dall’edificazione.
Altra osservazione, che riguarda i valori storici di Collevario, è la previsione dello strumento urbanistico di stravolgere l’antico viale che dalla strada provinciale portava alla settecentesca chiesa di Santa Fiora, all’epoca segnato da un viale di tigli e, ancora, la sottrazione all’uso pubblico di tale chiesa che, ubicata sulla sommità del viale, era di proprietà privata ma di uso comune. Ora la chiesa risulta inaccessibile, sia per i danni del terremoto sia perché è stata recintata; cosa mai avvenuta in passato, infatti la chiesetta era praticabile da tutti ed ad ogni ora.
Fatte tutte queste considerazioni mi viene un dubbio: o io sono in mala fede o c’è un comportamento avverso agli interessi della cittadinanza.
Spero che qualche onesto amministratore intervenga per salvaguardare gli interessi di tutti e non solo quelli dei privati; mi auguro, infine, che le autorità competenti alla salvaguardia dei cittadini facciano luce sugli equivoci che hanno provocato e stanno provocando quanto ho esposto.
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Non frana solo Collevario, da tempo sta franando la Giunta comunale travolgendo gli interessi della città.
@ arch. De Mattia
anche questa sara’ una NUOVA STORIA ??????,
Macerata finalmente si muove e sfida la natura !!!!!!!!!!!
C’è poco da scherzare,
anche i non addetti ai lavori hanno sempre saputo che collevario si “muove” come pure montalbano e viale indipendenza.
Però gli amminastratori che si sono succeduti hanno fatto orecchie da mercante.
Anche gli attuali amministratori pensano a tutto tranne che alla sicurezza dei cittadini.
Bravo l’architetto De Mattia che ha avuto il coraggio di denunciare, con cognizione tecnica, la situazione di pericolo.
Mi dispiace che una persona seria e precisa come il De Mattia di sicuro non troverà più nessun lavoro……
o no???
Qualche tempo fa, leggendo una rivista di architettura, ho notato un articolo di legge della Regione Toscana che dice testualmente: “La legge promuove lo sviluppo sostenibile, nel rispetto della migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future e garantisce la tutela delle risorse essenziali del territorio quali, aria, acqua, suolo ed ecosistema, città ed insediamenti, paesaggio e documenti della cultura, sistemi infrastrutturali.
Nuovi impegni di suolo (consumo di suolo) sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di realizzazione e riorganizzazione degli insediamenti esistenti (zero volume).”
Qualcuno è in grado di spiegare come mai la stessa norma non possa essere riportata, e messa in pratica, a livello comunale, e forse sarebbe meglio a livello nazionale, affinché venga maggiormente tutelato il territorio e si possano così anche evitare disastri come quelli recentemente accaduti?
Non vorrei dì, ma De Mattia non stava all’ufficiu tecnico dellu Comune quanno se costruiva a Collevario?
Si, caro alex stecca De Mattia stava all’ufficio tecnico e forse è proprio per questo che sa certe cose.
Oltrettutto, se non sbaglio, se ne è pure andato via licenziandosi proprio in contrasto con certi dirigenti dell’epoca….
@ alex stecca il 27 novembre 2011 alle 11:34
Non vorrei dì, ma De Mattia non stava all’ufficiu tecnico dellu Comune quanno se costruiva a Collevario?
E’ meglio che non dici, stai pisciando fuori alla grande!!!!!
Lo sa anche gli alberi a macerata che de mattia se nè andato via dal comune perche non era daccordo con decisioni che prendevano i dirigenti comandati dai politici…ci ha perso in soldi ma è x quello che adesso ci puo mettere la faccia senza vergognarsi….scommettiamo che invece, la voce dell’altra parte, quella che vuole costruire in quella zona, la propria faccia non ce la metterà per fare sapere le proprie opinioni?
RINGRAZIO VIVAMENTE IL SIG. DI MATTIA,per il suo dettagliato e valido escursus su COLLEVARIO ,e naturalmente appoggio incondizionatamente quanto da lui scritto,anche e perche’ forte della mia esperienza ventennale come componente di diverse “” COMMISSIONI EDILIAIE “” in vari Comuni Maceratesi,conoscendone quindi perfettamente il loro modo e sistema di agire e fare,Commissioni quindi chenon sempre agiscono ad interesse del cittadino ,ma da interessi privati ,voluti dal Sindaco e da questi firmati,fregandosene della responsabilita,sua,””E chi se ne frega tanto in caso di un evento disastroso ,tra carte e scartoffie vacci a trovare il dritto!! quindi in una maniera o nell’altra io mi salvo !! Cose ben note avebdole lette,viste e sentite in grande quantita’ in questi ultimi anni in tutta italia .Nessun responsabile ne ha mai pgato il fio !!! ;a va anche detto che spesso LA COLPA ,ma piu’ spesso il dolo,non va sempre ascritto al Sindaco,ma anche al PRIVATO CITTADINO che spesso.anzi spessissimo richiede il giusto e minaccia il medesimo 😮 cosi’ o non ti voto !!!Quindi a mio avviso la colpa va’ divisa!! Non mi dilungo,troppo complicato !! Ma certamente la maggior colpa e qusi sempre ricade su amministratori,che oltre a fare gli interssi propri fanno quelli ovviamente degli IMPRENDITORI EDILI di una certa stazza economica veri usurpatori dei beni comuni e soprattutto ambientali ;pur da far soldi ,non guardano in faccia a niente e nessuno. çoro i veri distruttori fi tutto,i veri magnaccia ,divenuti i super ricchi,i dominatori di politica ed altro !! Milaqno Uno,expo…….ecc,ne sono un ecclatante es. Come e’ possibile che un modesto muratore o capomastro dinti nel giro di pochi anni un ricchissimo,onestamente?? Nomi ?? Basta guardarsi e setire in giro ad es, nota telefonata intercettata dopo terremoto dell’Aquila !!! Mi domando nel nostro piccolo,non sara’ cosi anche oer Macerata ?? Come mai possibile che nel giro di pochi anni una superfice dichiarata instabile per anni ed anni improvvisa mente diviene sicura?? Area prima dichiarata verde incostruibile diviene improvvisamente ,dichiatata abitabile ?? CHI MENTE ? I PRIMI O LA ATTUALE AMMINISTRAZIONE SINDACO IN TESTA ( NON MI FREGA MINIMAMENTE LA BANDIERA POLITICA ) PERCHE’ MENTE ,A QUALE SCOPO ? E’ INDUBBIO CHE QUALCHE COSA NON QUADRA !! NON MI SI VENGA A DIRE NECESSITA’,FALSO VI SONO TANTE ALTRE AREE,PIU’ SICURE NEI DINTORNI DELLA CITTA’,NON MI RISULTA ANCHE QUESTO ENORME AUMENTO DEI CITTADINI,TALE DA COSTRUIRE INDISCRIMINATAMENTE ANCHE IN ZONE DI PROBABILE PERICOLOSITA’ E’ MAI STATO DIMOSTRATO CHE TALE AREA SOTTOPOSTA A 200/ 300 MILIMITRI DI PIOGGIA METRO QUADRATO POSSA RESISTERE E NON METTERE IN PERICOLO CENTINAIA DI PERSONE E IL SUO PICCOLO AVERE!! FIN’ORA NON E’ STATO ED AUGURIAMOCI CHE NON SARA’ MAI ,MA METTERE AVANTI LE MANI PER NON BATTERE IL MUSO E? CHIARAMENTE PRUDENZIALE !! NELLA STESSA SITUAZIONE DI COLLEVARIO SI ERANO TROVATE LE CINQUE TERRE,GENOVA E TANTI ALTRI LUOGHI NEL MERIDIONE .EPPURE MALGRADO LE ASSICURAZIONI DI TECNICI QUALIFICATISSIMI????? L’IMPOSSIBILE E’ AVVEBUTO !! LE CONDIZIONI METEREOLOGICHE INDISCUTIBILMENTE SONO CAMBIATE : SINDACO DI MACERATA CHE HAI N TESTA ?? “” LO PNCOTTO E SENZA SALE E OLIO ?? “”””MA NON TI STA A CUORE LA SICUREZZA DEI CITTADINI ,NON E’ TUO PRIMO DOVERE ??? E CON QUESTO CHIEDO A TUTTI I CITTADINI MACERATESI LOTTIAMO INSIEME,MAGARI PER OTTENERE UN COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE DI MACERATA !! QUEL CHE CAPITA A COLLEVARIO POTREBBE DOMANI CAPITARE A VOI !!! UN SINDACO SIA PUR DI SINISTRA ,MA CONTRARIO ALLA VOLONTA’ SIA PUR RIDOTTA DI UN QUARTIERE NON LO VOGLIAMO !!!!!
Ringrazio il sig De Mattia, perchè il coraggio di fare certe affermazioni (benchè evidenti) non c’e l’hanno tutti.
Tra l’altro io (come san tommaso) ho voluto documentarmi in merito ,proprio da chi ha memoria di questa nostra storia e a parte i SOLITI 4 PERSONAGGI che si riparano dietro ” ABBIAMO LA PERIZIA CHE CI AUTORIZZA” sembrano tutti concordi che si deve prestare molta attenzione riguardo alla zona collevario; Adesso stiamo chiedendo di visionarle queste perizie e state sicuri cari signori che non finisce qui ………
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