di Alessandra Pierini
La storia è fatta di compromessi e anche la diatriba sul direttore artistico della stagione lirica dello Sferisterio potrebbe risolversi con un accordo tra Romano Carancini, presidente dell’associazione Sferisterio e il suo socio istituzionale e vice presidente Antonio Pettinari.
E’ ormai nota la preferenza del Presidente della Provincia che avrebbe voluto alla guida della stagione Giancarlo Del Monaco. Il Sindaco di Macerata, invece, vede in Pier Luigi Pizzi l’ideale traghettatore per una stagione di transizione. Tra i due litiganti, dopo una forte tensione che si è scatenata in seguito alla riunione con i partner istituzionali del festival, convocato da Carancini la settimana scorsa (leggi l’articolo) sembra si stia delineando una via alternativa che appianerebbe, almeno per ora, ogni divergenza ed è quella che prevede che nel 2012 allo Sferisterio non ci sia nessun direttore artistico. Se così fosse, si procederebbe con la scelta di diversi registi per le opere in cartellone che potrebbero essere coordinati e diretti dal personale già attivo all’interno dell’associazione e in questo caso emergerebbe con forza la figura di Luciano Messi che attualmente ricopre il ruolo di direttore dell’organizzazione artistica e tecnica e che negli ultimi anni ha affiancato Pizzi. La scelta di Messi metterebbe anche un po’ di pace tra tutti coloro che chiedono con forza che la stagione serva a valorizzare i professionisti locali.
In ogni caso, la stagione lirica dovrà fare i conti con una disponibilità di risorse inferiore rispetto allo scorso anno. Non solo, infatti, andranno appianati i debiti in bilancio accumulati nelle ultime due stagioni (che non sono mai stati noti ma si aggirerebbero intorno al milione di euro), ma la Fondazione Carima, uno dei principali finanziatori dell’evento, dopo aver rinunciato a riproporre Tuttoingioco, festival che aveva avuto un forte riscontro di pubblico nella sua prima edizione (leggi l’articolo), ha deciso di ridurre di 50 mila euro il suo contributo alla stagione dello Sferisterio, una scelta che comunque non è stata ancora ufficializzata. La Fondazione, infatti, in un momento di particolare disagio economico per le famiglie, sta sempre più indirizzando i suoi fondi verso il sociale. Intanto nè il Comune di Macerata nè la Provincia si sono ancora sbilanciati sulla disponibilità e sulle cifre che verranno stanziate a favore della 48ma edizione dell’opera a Macerata.
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Accetto volentieri Messi come traghettatore!!
Ahhhhhhhhhhh, sempre peggio, quest’anno immagino quanta gente verrà… Ma bastaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chissà magari Macerata ha in casa il nuovo Orazi!!
Sembra che vogliono giocare al risparmio, ma non aveva più senso non farla affatto????
La politica maceratese e’in un cul de sac e tutto questo caos perche’ un presidente sinistro di un orchetsra vuole che la competenza sia lontana dallo Sferisterio. E Messi rappresenta il compromesso.E deve stare anche attento che non lo incastrino. Ho appena letto i nomi del CdA ed e’ una sconfitta totale. Incapacita’unita a sciatteria.
48° STAGIONE LIRICA DELLO SFERISTERIO
Dalla SMORFIA, il libro dei sogni :
numero 48 = IL MORTO CHE PARLA
Se parla de stagione de transiziò pè annà do? Onestamente non so capito: se vole rifà la stagione come adera ‘na orda o cosa se vole fà de novo? Perché su cosa se vole fà de novo nesciù ne parla. Me pare na buffonata!
perchè prima non vi riguardate le prime edizioni ,come erano ben organizzate,sul cartellone c’erano più opere ,quidi meno monotono,c’erano balletti bellissimi e quello che contava di più nomi famosi.Non pensate a niente di moderno per l’allestimento,ma fate quello che richiede il Libretto;e poi fate pagare il biglietto a tutti ,i famosi e ricchi invitati possono permetterselo,scusate ma io la vedo cosi’.
sono felicissima per mio zio… forza che hai tutto il ns appoggio!
messi??? ma fatemi il piacere!!
Alex hai ragione, nessuno parla di quello che si vuole ,o deve, fare in questa emergenza. . Stanno lì a prendere decisioni politiche, a fare braccio di ferro tra presidenti, anzichè studiare seriamente il problema per trovare la giusta soluzione. L’unico riguardo che hanno, è verso i loro equilibri di potere, i loro posti a sedere , la sistemazione degli amici del loro cerchio magico ( basta vedere a livello sottoscala, come viene condotta l’assunzione delle mascherine) , di tutto il resto se ne fregano, tutto viene usato e manipolato a loro fini autoreferenziali e quindi ci puoi scommettere che stanno per commettere l’ennesima porcata. Non conosco il Signor Messi, preciso, nè la sua professionalità, nè il suo operato, per cui non sto parlando per la sua persona, nonostante a lui sia intestato l’articolo sopra, assolutamente no, ma come osservatrice esterna su tutta la vicenda, da cui si capisce bene, che a monte non stanno facendo niente di quello che si doveva fare. Purtroppo poi, quando verranno a presentare il conto , a pagare siamo sempre noi e non loro per i loro errori, anzi vedrai che verranno pure premiati , rieletti.
La Fondazione Carima, coi suoi soldi ci fa quello che vuole, come dice un proverbio romanesco ” con la farina del proprio sacco, ognuno ci fa gli gnocchi che je pare,” però, certo ,se erano disposti qualche mese fa a tirar fuori 300.000 euro per la statua a Padre Matteo Ricci, somma che dopo tutte le polemiche e lo stop momentaneo del Sindaco è stata dirottata- meno male- per il restauro della Chiesa di San Giovanni, difficile capire la logica ,che ora la porta a sottarre fondi a Tutto in Gioco e allo Sferisterio, che a differenza della statua” passiva”, che avrebbe rappresentato solo un costo, creano indotto, occupazione, turismo, giro di denaro. e patina da copertina per Macerata, riguardo il nostro Teatro Lirico.
@ Adorabile Tamara,
sarà meglio lasciare lo Sferisterio al proprio destino visto che la lottizzazione continua è arrivata ad uno stadio confusionale con le nomine di nuovi consiglieri, dimissioni annunciate dei vecchi e prorogazio: “Sof, qualcosa si muove. Per il cda Di Monte Berardinelli e Seri” (Cfr. il Resto del Carlino del 28 ottobre).
Un gran pasticciaccio questa querelle tra Caranacini e Pettinari: se fosse vera, la notizia di Messi declamerebbe la vittoria di Carancini. Chiaro che Pizzi non ci sia stato a far da traghettatore allora forse si opta per Messi mantenendo magari, penso io una regia o due di Pizzi.
Pettinari voleva tanto Del Monaco che in un’intervista aveva dichiarato, tramite suo avvocato, che lui ha regie in tutto il mondo, lavora con la Cina, miete successi nei paesi dell’est, ma allora perchè spinge tanto per macerata che non navigando in buone acque non rappresenta proprio una occasione appetibile!Mah..
Avendo già avuto l’esperienza della Ricciarelli ,scelta da Meschini,si deve stare attenti a quelli che vogliono venire e trattare lo Sferisterio come il proprio vestibolo.
L’accostamento Messi-Orazi lo trovo azzardato anche se è vero che anche ad Orazi fu dato in mano uno sferisterio alquanto disastrato,ma nessuno lo ricorda. Forse Cingolani!
Ma Del Monaco era quello che già era stato a Macerata e sul quale Mandrelli potrebbe ricordarci qualche “artistica”.
Lorenzo, i Presidenti delle Orchestre hanno un nome e un cognome,scalpitano, telefonano,si agitano.
E con tanti Don Abbondio hanno sempre la meglio.
@gabor: grazie per aver ricordato i membri del nuovo cda…avevo già rimosso! Ci ha pensato Pensare Macerata
Monte Berardinelli e Seri!?!?!??!?!? Ammazza il cambiamento, ma c’era bisogno di fare un ennnesino giro di poltrone o si cambiava per serietà????
Le chiacchiere di Carancini sono a ZERO:
1) Niente bilanci dettagliati (intuisco che siamo in passivo fortissimo di diversi miliardi dato che di rinuncia al direttore artistico, Carancini mi smentirà ma nasconde la carte quindi…)
2) Nuovo CDA (ammazza che significa nuovo, io speravo ci andassero persone preparate come Tamara o esperti di teatro…
3)Messi, cioè colui che è li a fare le veci di Pizzi negli anni scorsi, ossia il vecchio che avanza…
Non fatevi infinocchiare maceratesi, anzi alla fin fine io spero che lo Sferisterio fallisca, di tutto cuore…
Messi??? Luciano Messi???? il signor Luciano Messi, senza una laurea, senza un titolo di conservatorio, senza un curriculum professionale nè artistico, senza niente di niente????? l’auto promosso “maestro” Messi???? maestro di che??? un tempo Maestro si diceva a Von Karajan, oggi si dice a Messi???? Ma ci rendiamo contro????? A questo punto, meglio chiudere per sempre.
Ma che c’entra la laurea o altro titolo formale con la gestioe di un teatro?Pavarotti non aveva titoli eppure questo non gli ha impedito di diventare Pavarotti,e’questione di mestiere,di competenze e la competenza in teatro non te la da’una accademia ma viverlo con corpo e anima.
Una spiegazione plausibile l’ha riportata Alessandra PIERINI in “Sferisterio: tensioni tra Comune e Provincia. Pettinari potrebbe sospendere il contributo”
…Fa riflettere in questo senso quanto scriveva Enrico Stinchelli, noto critico musicale, nel suo blog nell’aprile del 2010, in tempi non sospetti e sicuramente senza alcun riferimento a persone e cose e maceratesi. «Come si diventa sovrintendente, istruzioni per l’uso – annuncia il critico – la prassi ufficiale prevede che i vari candidati presentino una domanda in carta bollata con allegato curriculum, indirizzata al Sindaco: così sarebbe garantita la partecipazione democratica di qualunque cittadino che aspiri legittimamente all’incarico; il Consiglio Comunale (può essere più o meno numeroso) , e soprattutto il Sindaco, vaglieranno le varie domande e opteranno quindi per il candidato più idoneo. Così, almeno, “dovrebbe” essere. Già, perché di fatto ciò non avviene. L’iter è molto più complesso e segue vie tortuose, proprio come in un romanzo d’avventure. Diamo, innanzitutto, un nome al candidato: il signor Mario Rossi. Il suo obiettivo: la Sovrintendenza di un Ente Lirico italiano. Per prima cosa, il signor Rossi deve verificare, attraverso buone informazioni, quale poltrona vacilli o stia lì lì per cadere. Di solito ciò avviene dopo elezioni politiche o amministrative, quando cambiano i colori dei vari Sindaci e degli assessori comunali. Tali informazioni sono per lo più voci di corridoio, indiscrezioni, suggerimenti che può dare un semplice usciere o un impiegato del Teatro…non occorre certo scomodare Tom Ponzi o il commissario Rex. Una volta individuato il Teatro da “conquistare”, il signor Rossi dovrà darsi dei tempi: occorre creare un consenso attorno alla sua persona, sia localmente (Sindaco, assessori, membri del consiglio comunale, personaggi influenti presso il Comune) , sia a livello politico ( i palazzi romani: Senato, Camera dei Deputati, segreterie di partito). Mai trascurare la realtà locale per cercare “raccomandazioni” in alto loco: l’amico personale del Sindaco, magari il suo barbiere o il proprietario del maneggio in cui viene custodito il suo cavallo contano quanto o anche più di un ministro! Il signor Rossi dovrà esibire ovviamente il proprio curriculum. Non occorrono i titoli di studio, né i titoli artistici, o meglio: sono un puro pro forma. Conta invece, e moltissimo, se il signor Rossi appartenga a una loggia massonica, magari la stessa del Sindaco o dell’assessore alla cultura… Una regola base dei fratelli massoni è quella di aiutarsi l’un con l’altro; basterà un giro di telefonate, alcune cene e la base è pronta nel migliore dei modi. La votazione sarà solo il perfezionamento in via ufficiale di ciò che è stato deciso a tavolino. La “lobby massonica” in campo musicale ha un’importanza decisiva, per storica tradizione. Tra i massoni d.o.c. si contano musicisti gloriosi, da Mozart a Cherubini, Spontini, Sibelius,Verdi, Boito, Respighi, Puccini. Pochi sanno però che a fianco di questi illustri autori, figurano alcuni tra i più eminenti e insospettabili solisti: direttori d’orchestra, cantanti, violinisti, registi, pianisti, sovrintendenti e direttori artistici».
@Carletta: chi viene candidato a dirigere un ente pubblico (o privato, con soci pubblici) come lo Sferisterio sarebbe gradito – e forse doveroso – che abbia almeno fatto un corso di studi universitari; e non faccia l’esempio di Pavarotti, perchè non mi risulta che Messi voglia cantare …….. la “gestione di un teatro” non so cosa sia per lei, per me è un’attività manageriale che postula l’esigenza di una formazione, di un’istruzione, di una serie di conoscenze che non sono certo che Messi abbia, almeno stando ai titoli che può produrre. Se invece per lei la “gestione di un teatro” è come organizzare la filodrammatica della parrocchia, allora capisco che non si scandalizzi.
@ansio. Volevo dirle e spiegarle che il fatto che Messi non abbia la laurea e’irrilevante,se non le piace l’esempio di pavarotti le faro’quello di Ernani che ha solo il diploma o l’esempio di Fontana o Girondini all’Arena,ma fra Ernani e Girondini c’e’un oceano dato proprio dall’esperienza e dalla passione. Il problema e’e rimane della politica….Messi sarebbe un nome sbagliato msa non perche’ non ha la laurea
http://www.youtube.com/watch?v=Y4lQPRD9laQ&feature=related
Tutti assieme, forza…. Alleluja, alleluja
Da qualche parte sembrerebbero riemersi, dalle catacombe, i BILANCI INTEGRALI dello Sferisterio del 2010.
Purtroppo per queli del 2011, almeno ufficialmente, non se ne ha ancora traccia: però sembrerebbe che sia stata chiamata l’FBI (sezione bilanci scomparsi) ad investigare…
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Sarebbe fose il caso che il CdA dimissionario rendesse pubblici i contratti (conr elative clausole, bonus, benefits, ecc.) di tutti i vertici che lavorano alla SOF e che provasse a speigare come mai sia possibile, senza eventi catastrofici imprevisti, che un bilancio di previsione era molto poco di previsione, visto che sembrerebbe, che poi a conti fatti tale previsione era del tutto sbagliata poichè sembrerebbe che si è speso molto, molto di più…
@ansio litico
IL PASSEPARTOUT DI MACERATA :
solo TESSERA PD ,ultimanmente anche IDV ……………………
@ Marco p
offerta speciale: se fai la tessera di PD e IDV insieme in regalo ti danno un biglietto per l’opera…
@Carletta: normalmente chi seleziona il personale per un’azienda, come prima cosa, vuol leggere il curriculum dei candidati, e mi chiedo cosa sia scritto in quello di Messi. Titoli di studio, boh …. esperienze pregresse: non saprei, se non aver fatto da assistente a tizio e caio. Cioè niente. Quindi, mi scusi, per poter valutare l’idoneità del candidato Messi Luciano da Macerata, cosa dovremmo fare, un atto di fede? vabè che siamo nella Civitas Mariae, però mi pare un po’ troppo. Se siamo arrivati a questo punto, allora – ribadisco – meglio chiudere.
Curriculum:
esperienze pregresse? zero.
studi musicali? zero
esperienze artistiche? zero
Non ci piove: sono il candidato migliore alla poltrona (192 MILA EURO) di direttore artistico dello Sferisterio (ovviamente con contratto di 5 anni: si devono dare a tutti le stesse identiche possiblità fare male, ma per fare perggio almeno servono 5 anni)
🙂 🙂 🙂
(Tamara: mi spiace ma il mio altissimo e riconosciuto curriculm batte sicuramente il tuo, ed anche quello degli altri potenziali candidati)…
Visto che sembra… Considerato che hanno suscitato molte perplessità…. Appurato che probabilmente si poteva scegliere meglio (e che quindi molte delle nomine nelle partecipate, negli enti e nei vari CdA non siano state proprio il massimo): Sindaco aspetto al nominaaaaaaaaa…..
Purtroppo mi sembra (anche dai bilanci ?) che purtroppo lo Sferisterio è stato gestito (quasi) sempre come una filodrammatica e anche da questi episodi tipo Messi ne scaturisce la perenne provincialità con cui i maceratesi hanno dato in mano la gestione della cosa. Più che manager un signorsì che ha avvallato senza alcuna obiezione tutti i capricci di nonno Pizzi senza mai porsi in contrasto o in critica nei confronti di colui che per l'”effimero” ha speso e spenderà parecchi soldini NOSTRI senza avere un’adeguata critica di riscontro di ciò che stava o sta facendo. Mi spiace ma un badante costa assai meno dello stipendio di un direttore dell’organizzazione artistica e tecnica (dal sito sferisterio)
E’ vero Cerasi io sono laureato e con riconoscimenti ovunque in Italia… mi spiace sono troppo preparato, cedo a te o a Messi il posto di direttore artistico, però se diventi direttore io assorbo la tua agenzia di viaggi eh! 😛
No ragazzi ci rendiamo conto??? Prima Orazi, che sul curriculum poteva scrivere “Nato a Macerata, ivi residente”; poi la Ricciarelli, sputtanata in tutto il mondo, che – dopo aver concluso la carriera circa 20 anni fa – sul curriculum scriveva “Moglie di Pippo il catanese, in procinto di divorzio, proprietaria del cane Dorothy”; poi Pier Luigi Pizzi, che sul curriculum scriveva “Residente a Villa Arzilla, pronto a trasferirsi a Villa Cozza”; poi Messi, un altro che può scrivere sul curriculum “Nato a Macerata, ivi residente”.
Ma cavolo, è così difficile? E’ così complicato fare come fanno tutti, una valutazione di competenze, titoli e quant’altro sulla base di curricula nei quali la residenza non conti?
E’ possibile che a Macerata l’alternativa sia solo fra soggetti locali privi di titoli oppure vecchie glorie in disarmo che vengono a “svernare” a Macerata??
Uno bravo proprio no?
Questa vicenda, iniziata con i toni della tragedia questa estate, si sta rapidamente trasformando in una farsa, e comune e provincia si stanno coprendo di ridicolo.
Madonna quanto sono provinciali i maceratesi …………
@ANSIO LITICO: Capisco che lei ce l’abbia con Orazi e quando qualcuno ce l’ha a livello personale con qualcun’altro non gli va bene niente ma qui si DEVE ragionare sui fatti.
La Ricciarelli come cantante ha avuto molta più fortuna di lei e Pizzi comunque è stato un grande scenografo e un ottimo professionista, non è con la logica dell’offesa che si apporta un contributo alla discussione. Parli di FATTI non delle persone, parli di POLITICHE non delle persone e della loro età perchè prima o poi anche lei ce li avrà ottant’anni!
@ Marco Travaglio de MC
Sccccciiii…. Non divulghi troppo il suo curriculum di studi: sono laureato anche io, ma se lo dico forte poi divento NON qualificato e la poltorna dello Sferisterio non me la danno più. 😛
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@ carletta
Lei dice bene Ricciareli e Pizzi, in passato, sono stati comunque dei “nomi”.
Ma facendo un discorso in generale il problema è che poi, se non si ha la capacità di comprendere che lo zenit è passato da uhn pezzo (e che è ora di farsi da parte), si va solo verso un patetico agonizzante crepuscolo degli dei.
Ma qui sembrerebbe che siamo ben oltre il crepuscolo….
@Carletta: qui l’unica persona che ce l’ha con qualcuno è lei, che a quanto pare ce l’ha con me.
Ma andiamo per gradi.
I risultati della Ricciarelli – la cui carriera di cantante è terminata mooooolti anni prima che venisse chiamata a Macerata come direttore artistico – sono ben noti, e possono essere plasticamente rappresentati dalle produzioni cialtrone messe in scena sotto la sua direzione, una per tutte, il Don Carlo. Se lei è un’addetta ai lavori, come intende far credere, sa di cosa stiamo parlando, altrimenti si informi.
Quanto ad Orazi, nel rilevare un dato di fatto (come lei pure chiede) indiscutibile, e cioè che Orazi Claudio è “nato a Macerata ed ivi residente” (almeno lo era all’epoca in cui fu incaricato allo Sferisterio), non vedo cosa l’autorizzi a dire che io ce l’abbia con Orazi, che peraltro non conosco. Ho detto forse una cosa falsa? Anche qui: si informi, vada in anagrafe e troverà conferma di questa circostanza.
Quanto a Pizzi, il livello della sua professionalità come direttore artistico e regista è ben constatabile nelle produzioni da lui firmate. E mi fermo qui per carità cristiana e puro sentimento di “pietas”.
Infine, per rispondere alle sue considerazioni personali, da cui traggo la considerazione premessa a questo commento, le farò cosa gradita confermandole che la Ricciarelli ha effettivamente avuto più fortuna di me “come cantante”, visto che non svolgo la professione di cantante (quindi trattasi di cosa ovvia), mentre sul fatto che raggiungerò anche io gli ottant’anni, chi le dice che io non li abbia già compiuti e magari superati?
Il problema delle politiche, come dice lei, è palese: mancano politiche, mancano curricula, mancano titoli, mancano risultati, mancano competenze, insomma: manca tutto.
Come dice anche Cerasi nell’ultimo commento, chiamare una vecchia gloria per diritto di “nome” è sbagliato e, aggiungo io, indice di provincialismo, tanto quanto privilegiare uno solo perchè è di Macerata.
@ansio litico: il mio intento era quello di far rimanere le discussioni su di un certo livello senza scadere e senza offendere nessuno.Il riferimento ad Orazi e Messi come nati a Macerata e ivi residenti era interpretabile in in un’accezione negativa così come il riferimento all’età di Pizzi.Ho voluto bene a Pizzi, così come ho ammirato la Ricciarelli che è stata un grande nome della lirica italiana. Chi fosse la Ricciarelli nel suo dopo carrirera lo sapevano tutti allora mi chiedo: a meschini è sfuggita questa cosa o non si è informato. Che Pizzi fosse un eccelso scenografo, non altrettanto come regista, ancor meno come direttore artistico era immaginabile. Allora perchè a nessun politico è venuto in mente? Francamente non me la sento di impalare Pizzi perchè ovvio che lui ha fatto il suo gioco ma chi si è prostrato ai suoi piedi dandogli addirittura le chiavi della città e una laurea?
Non ce l’ho con lei mi creda, anche se penso che lei sia un cantante, saluti
@Carletta: pensi pure quel che vuole, anche Don Chisciotte combatteva contro mulini a vento credendoli dei cavalieri nemici, ma stia a quello che si scrive e vedrà che le mie censure erano e sono rigorosamente confinate ai fatti oggettivi (compresa l’assenza di curricula, dato oggettivo e verificabile), e tanto per dire, su Pizzi, non comprendo di cosa starebbe discutendo tutta Macerata da mesi se non da anni se la sua gestione fosse stata così eccellente.
Cioè, che la gestione Pizzi sia pessima è la premessa di ogni discorso, almeno così mi pare stando al dibattito in materia.
Quanto alla spiegazione del perchè si sia chiamata la Ricciarelli e perchè si sia chiamato Pizzi, la risposta è molto semplice ed è già stata esposta: provincialismo, che si può esplicitare tanto guardando “fuori” con l’atteggiamento del selvaggio/buana che vede l’uomo bianco e ne rimane folgorato, oppure guardando dentro e privilegiando l’ “indigeno” suonatore di bongo anche quando il suo curriculum semplicemente non esiste.
Provincialismo unito ad una certa speranza che mettendo nel ruolo di direttore uno “di fuori” magari si possa anche continuare a fare una gestione “occulta” qui a Macerata (cosa che penso in entrambi i casi sia stata resa molto difficile dal carattere volitivo dei due direttori artistici), e qui magari ci può stare un pizzico di mala fede da parte della politica maceratese. Diciamo un bel 50 e 50 fra le due componenti.
Chi la vede dall’esterno, in possesso dei necessari elementi informativi, la vede così.
Poi, ripeto, ognuno creda quel che vuole …….
Sembrerebbe che, nonostante i rumors di divorzio, uno dei motivi non detti per fargli il contratto era che si sperava che si potesse entrare (dalla finestra) in RAI dato all’epoca il nome importante del marito.
Dell’arzillo invece sembrerebbe che l’idea sia stata partorita in città, visto che già veniva, e si sperava (anche qui, come sopra, speranza vana e malriposta) che dato il suo passato avrebbe potuto illuminare anche il futuro cittadino, sebbene avesse poca dimestichezza con le regie e con le funzioni di direzione e sebbene il passato radioso cominciava ad essre un pò troppo passato e quindi vi erano pochissime certezze che sarebbe servito a qualcosa.
Poi non ci sarebbe da meravigliarsi se sulle scelte abbianio pesato anche cambiali politiche da pagare, interessamenti trasversali, poca saggezza di chi doveva scegliere….