Dialettiamoci: “Se spusa Vinginzì”
fa subito il pieno

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La seconda edizione di Dialettiamoci ha debuttato nel segno di come aveva chiuso nel 2010: un pienone di pubblico e di apprezzamenti. Boom di abbonamenti, quasi triplicato il numero rispetto allo scorso anno, e boom di presenze al botteghino. A condire in maniera eccellente la prima serata la presenza dell’attore Cesare Bocci che, in qualità di testimonial della manifestazione, ha indirizzato un saluto al pubblico ed agli organizzatori: “È bellissimo – ha detto – vedere un teatro così gremito. Ed è anche molto importante, ne abbiamo bisogno. Il teatro è formazione e crescita: incita a pensare, ad essere critici. Mi complimento con l’organizzazione che ha saputo creare quest’interesse e questa atmosfera”. Bocci si è poi intrattenuto, insieme a Marco Scarponi del Teatro Totò di Pollenza, nel palco del sindaco Mauro Capenti, per una buona parte della serata prima di congedarsi anzitempo per motivi familiari. Un incipit di questa portata non poteva che essere foriero di buone, successive notizie. Mauro Capenti, sindaco di Caldarola e Giampiero Feliciotti, Presidente della Comunità Montana Monti Azzurri, chiamati in causa sul palcoscenico da Emanuele Tondi, vice sindaco di Camporotondo, hanno salutato gli spettatori e già pensato, in netto anticipo, alla terza edizione. Troppo presto, di certo: ma la vista di un teatro ancora assiepato deve averli convinti immediatamente. In scena la commedia di Fabio Macedoni “Se spusa Vinginzì” presentata dalla Compagnia Teatrale Fabiano Valenti.

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Lo spettacolo non ha tradito le attese ed il pubblico ha mostrato di divertirsi e di apprezzare la storia rappresentata. Esilaranti, divertenti e talora inattese le varie vicissitudini dei personaggi alle prese con questo “matrimonio” non hanno mancato di suscitare autentiche e divertite risate per quasi tutta la durata della commedia. Un buon inizio dunque che ha  fatto da prologo al festival vero e proprio che inizierà sabato 29, alle ore 21:15, quando in scena salirà la Compagnia Lucaroni di Mogliano per presentare “Barba e capiji, ce penza li fiji”, un’opera di Pietro Romagnoli che ne cura anche la regia. Novità di quest’anno: anche il pubblico sarà chiamato a votare per le varie opere che si succederanno in cartellone di modo che alla fine della manifestazione si aggiudicherà anche il premio giuria del pubblico. Gli abbonamenti potranno essere acquistati ancora sabato prossimo; botteghino aperto a partire dalle ore 19:00. 5 € il biglietto, 35 € l’abbonamento.

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