Michele Regolo a vele spiegate
verso le Olimpiadi di Londra

di Laura Barbato

Michele Regolo ce l’ha fatta. Dopo tanto sudore, vittorie e sconfitte il laserista delle fiamme gialle è riuscito a centrare l’obiettivo olimpico. Il 15 maggio è un gran giorno per tutti gli sportivi: Regolo vince il Medal Race dell’Expert Olympic Garda e si aggiudica l’unico posto disponibile per Londra 2012. Sarà lui l’unico atleta italiano a rappresentarci in questa specialità. Il sogno di un bambino di 10 anni che insieme al fratello inizia per caso a frequentare il club vela di Portocivitanova, si avvera. Un sogno più volte inseguito e tanto desiderato che porta anche qualche cicatrice, ma nulla è stato lasciato al caso. Dopo la delusione di Pechino, il campione di Fermo, si è rialzato più forte di prima ed ora è entusiasta dell’avventura che lo attende: “E’ bellissimo poter esserci e guardare ad una medaglia olimpica. E’ fantastico l’entusiasmo che si è creato intorno a me”.

Quali sono state le sue sensazioni dopo la gara del 15 maggio scorso?
“Emozioni forti. È un obiettivo che inseguivo da tantissimo tempo. Nel 2000 sono entrato nelle fiamme gialle proprio per questo. Avevo già provato ad andare a Sidney e ad Atene ma ero molto giovane e non ero ancora pronto. Per Pechino mi ero qualificato, poi per problemi burocratici, le qualificazioni sono state allungate, non sono potuto andare. Nel 2009 andavo fortissimo e ho deciso di riprovarci e ne sono felicissimo”.

Cosa ha provato dopo aver capito che non sarebbe andato alle olimpiadi di Pechino?
“Dopo aver mancato Pechino la delusione è stata talmente grande che ho pensato di lasciare. E’ stato un periodo in cui ho rivalutato la mia vita. Il mio gruppo sportivo, le fiamme gialle, mi hanno aiutato molto, hanno sempre creduto in me e dopo sono tornato più forte di prima”.

A Londra per una medaglia?
“A Londra di solito il vento è medio-forte. Con poco vento sono molto competitivo mentre con vento forte devo colmare un gap con l’olandese, l’australiano, il neozelandese è difficile ma lavoro continuamente e punto al massimo”.

Da qui a un anno come sarà la vita di Michele Regolo?
“Adesso non c’è spazio per nient’altro. Ora mi trovo a Riva del Garda per i campionati italiani, è un ottimo allenamento per migliorarmi con il vento forte ma dopo il 15 maggio ormai è mio amico. A dicembre avrò il mondiale per nazioni in Australia dove avrò il compito di qualificare l’Italia. L’obiettivo non è dei più difficili perché devo rientrare nelle prime 29 posizioni ma se non dovessi farcela nel 2012 ci sarà un altro torneo di qualificazione dove accederanno alle olimpiadi altre 16 nazioni per un totale di 45. Questo è per quanto riguarda l’immediato. L’anno prossimo avrò la World Cup e poi vedremmo in base ai risultati raggiunti”.

La preparazione per Londra come procede?
“A ritmi serrati ma bene. Mi allenerò a Cagliari in condizioni di vento forte e poi a Spalato, in Croazia, perché lì ci sono dei ragazzi molto forti. Sei croati sono rientrati nelle prime 15 posizioni ai campionati europei. La Croazia poi è un punto di ritrovo per tutti i migliori laseristi”.

 Chi deve ringraziare per aver raggiunto il sogno olimpico?
“Tante persone. Prima di tutto la mia famiglia, i miei genitori che mi hanno assecondato soprattutto nell’adolescenza. Poi le fiamme gialle, avere un gruppo sportivo dietro ti da grande sicurezza e loro nel bene e nel male ci sono sempre. Il mio sponsor ufficiale il bicarbonato Solvay che mi segue dal ’99 e poi altri sponsor minori che si sono aggiunti nel tempo”.