Strisce blu o cinema e pop-corn?

L'intervento
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claudio-Carbonaridi Claudio Carbonari *

Ho letto con molta attenzione ed interesse gli articoli pubblicati su CM, nonchè i numerosi commenti effettuati, inerenti la questione della sanzione di 39 (?) euro che il Comune di Macerata si appresta ad applicare sulle strisce blu.

Da ultimo, la mozione presenta dal consigliere Sacchi, che andrà in discussione nel prossimo Consiglio comunale, mi spinge a rendere pubbliche le mie riflessioni, sperando che diano un seppur umile contributo alla discussione collettiva.

Premetto subito che, aldilà del mio ruolo consiliare, non intendo valutare, in questa sede, le motivazioni ed i riflessi politici della scelta effettuata, bensi tentare una valutazione tecnica e “sociale” della delibera n. 264 del 10 agosto 2011, affinché tutti possano essere liberi di valutare autonomamente le scelte amministrative di questa giunta.

Altresì non posso avallare l’opinione di quei lettori che, nella disamina in questione, vedono un intento elusivo della norma o una tolleranza nei confronti dei “soliti furbetti” che cercano di non pagare il dovuto.

Ripeto, si tratta di valutare con spirito critico, ma corretto, l’operato dell’amministrazione e gli effetti della delibera.

Invito tutti i lettori a dare un’occhiata alla delibera in questione, rintracciabile all’indirizzo http://www.comune.macerata.it/delibere/dg110264.PDF

al fine di poter seguire meglio le mie considerazioni.

Mi si permetta una brevissima divagazione, posta sotto forma di domanda: ma perché le amministrazioni comunali (quasi tutte) prendono queste decisioni proprio a metà agosto e le rendono operative all’inizio di settembre?

Mah!

Lascio la risposta ad ognuno di voi…

Entrando nel merito della questione debbo rilevare come uno solo dei commentatori di CM abbia posto, a mio modestissimo parere, il giusto rilievo sulla correttezza formale della delibera stessa.

Mi spiegherò meglio nel prosieguo.

V’è da dire che, leggendo nella parte iniziale della delibera, si pone finalmente mano ad un annoso problema, mi riferisco “al principio della generale UNIFICAZIONE DELLE ATTUALI FASCE ORARIE di pagamento, prevedente estensione settimanale dal lunedì al sabato…. omissis….Nell’ambito delle quattro fasce tariffarie suddette, il biglietto non ancora scaduto potrà essere utilizzato per il tempo ancora residuo, anche nelle altre vie soggette a tariffazione equivalente o comunque inferiore a quella pagata.”

E’, a mio parere, una innovazione apprezzabile e da molto tempo auspicata anche se, purtroppo, in parte rovinata da delle assurde “omissioni”.

Non si comprende bene, infatti, perché questa previsione riguardi solo le aree di sosta in strada e non anche quelle da considerarsi in struttura e perché, al pari del nuovo regime sanzionatorio, non venga debitamente pubblicizzato attraverso i volantini del Comune (http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServeFile.php/f/avviso_automobilisti.pdf).

Non solo, per l’ennesima volta rimangono completamente dimenticati dalla disciplina dell’unificazione il parcheggio del “direzionale” (gestione APM), e del silos di via Armaroli (gestione Impresa Servizi Generali se non erro).

Con un piccolo sforzo si sarebbe potuto ovviare a questa problematica e prevedere, altresì, anche l’apertura notturna del parcheggio direzionale, molto richiesto durante l’attività dello sferisterio e delle altre occasioni d’incontro urbiche, mediante l’installazione di appositi varchi d’accesso (previsti per il parcheggio del tribunale) interamente meccanizzati e una cassa automatica.

Assolutamente deprecabile è l’estensione delle zone a pagamento (sia su strada che nelle adiacenze delle strutture Garibaldi e Sferisterio) che rende, di fatto, assolutamente impossibile trovare un parcheggio gratuito nella città di Macerata nelle ore mattutine.

La cosa avrebbe avuto un senso se, contemporaneamente, si fosse previsto il potenziamento dei collegamenti e degli spostamenti attraverso mezzi pubblici.

Ovviamente tutto ciò avrà  un inevitabile riflesso sulle tasche dei cittadini che debbono utilizzare l’auto per i loro spostamenti.

Per l’ennesima volta poi, si è completamente tralasciato qualsiasi provvedimento volto ad incentivare l’uso di scooter e motocicli che, come mezzi a motore, sono sicuramente i più economici ed i meno bisognosi di spazio.

Per ciò che concerne il punto 6 della delibera ovvero “agevolazioni” il mio pensiero mi porta a dire “benino”, ma quanta burocrazia (!), e poi perché per i bambini solo tre anni come limite? Personalmente mi sarei preso l’azzardo di arrivare almeno a 6-8 anni.

….

Ma veniamo ora alla vexata quaestio del punto 8 della delibera, l’ormai famigerato REGIME SANZIONATORIO…

Per non sbagliare lo riporto integralmente:

“b) Omesso pagamento in sanatoria entro il termine indicato (decorso cioè il settimo giorno dalla data dell’avviso di accertamento) e scontrino non esposto o non leggibile: è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada.”

Orbene, come citato all’inizio, solo un commentatore ha notato questo fatto…

Quale? – Ma è ovvio…

a quale sanzione del C.d.S. farà  mai riferimento l’amletica delibera?

Questione non di poco conto, sia per i giuristi che per i malcapitati cittadini.

Personalmente sono incline a pensare che la “svista” sia stata voluta dall’ineffabile e cordialissima dirigente che ha predisposto l’atto.

L’ectoplasmatico assessore Urbani, che si assume, come ovvio, la responsabilità politica ed amministrativa della scelta afferma:

“Si tratta di una norma che non possiamo disattendere” (da un corsivo di CM)…

Resta solo da capire quale norma stia invocando…

La delibera non lo dice, nell’articolo di CM e nel volantino del comune però, compare senza possibilità d’errore la cifra di 39 euro (quasi 76 mila lire del vecchio conio insomma).

Non proprio pochissimo per chi con quei soldi ci fa la spesa…

A questo punto ho un altro dubbio…

Ma il solerte ausiliario del traffico, ai malintenzionati evasori dell’esattoria comunale, e spinto dagli irrefrenabili appetiti del progetto di equità fiscale, applicherà l’art. 157 C.d.S. comma 6, comminando la sanzione del comma 8 (sperando poi che, nella canicola estiva, non si ricordi del cattivissimo comma 7-bis !) ?

Recita infatti l’articolo: “…omissis… 6. Nei luoghi ove la sosta e’ permessa per un tempo limitato e’ fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta e’ fatto obbligo di porlo in funzione…. omissis…

7-bis. E’ fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 205 a euro 410.

8. Fatto salvo quanto disposto dal comma 7-bis, chiunque viola le disposizioni di cui al presente articolo e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 39 a euro 159.”

Poi lo rileggo… nei luoghi ove la sosta è permesso per un tempo limitato…

ohibò! mi dico: “ma questa norma parla del disco orario, e degli altri dispositivi a scadenza temporale….”

Ma le strisce blu di Macerata non prevedeno un tempo limitato… sono aree di sosta a pagamento…

Ovvero se nella “macchinetta” ci butto 20 euro, si fa per dire, ci sto anche due settimane… o no?

Controllo un pò sulle banche dati di giurisprudenza e noto che, per quei lestofanti che si sono ostinati a gabbare gli operosi comuni , “qualche” giudice, accogliendo il loro ricorso, ha ragionato proprio così…

Ma che sbadato sono stato…

Ho sbagliato ragionamento…

L’articolo che consente ai comuni di porre zone di sosta a pagamento è l’art. 7 C.d.S., più precisamente il comma 1 lett. f…

Anche perché, grazie alla fugace occhiata ai ricorsi degli “evasori”, mi è sorto il non indifferente dubbio che gli “ausiliari del traffico” non siano più di tanto legittimati ad elevare proprio questo tipo di sanzione…

Ma questo è da approfondire…

Incominciando a rovistare nell’art. 7 vengono davvero fuori un sacco di cose interessanti!

La prima, l’hanno detto in tanti, è  che lo stesso articolo di legge, al comma 8 prevede che ” su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sostala norma”…

Sì! Sì!

Ci sono delle ecccezioni, ovvero aree pedonali, Z.T.L. esigenze e condizioni particolari di traffico e misteriosissime zone “A”…

Vado a riprendere la delibera…

Azz… (!) Esistono! Ebbene sì! anche a Macerata la delibera le individua senza nessun dubbio:”  FASCIA “A” (Centro storico e lungo le mura urbiche)  “…

Evviva! Evviva mi dico…

Se è stata individuata la zona A…. Vuoi vedere che l’etereo assessore ha finalmente colmato, nel rispetto del dettato normativo, una violazione di legge perdurante da anni?

Poi scopro che il Comune ha creato anche una sottocategoria: “FASCIA “A1” Salita Rampa Zara, Via Armaroli, Viale Leopardi nel tratto Terminal Bus – Rampa XXX Aprile”

Ok. Ok.

Niente Panico.

Lo so, la Giunta ha voluto dimostrare di non essere priva di fantasia e, rispolverando il buon vecchio Asimov, ha creato la fascia A1…

Lo posso anche accettare… alla fine le zone sono adiacenti…

Poi ripenso all’art. 7, comma 6, che prescrive “Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”, e immagino che la “sacrosanta” delibera porrà rimedio anche a questo (neanche le conto le aree non regolamentari presenti a Macerata)…

Quindi, per fare un esempio, uno slargo delimitato da un cordolo che lo separa dalla strada di scorrimento può  essere sicuramente adibito a parcheggio a pagamento, mentre i bordi delle strade mai (a meno che non siano stati ricavati cordoli di protezione all’inizio e alla fine).

L’occhio, ormai stanco, mi cade su uno degli ultimi commi, più precisamente il 15, e leggo: “Se si tratta di sosta limitata o regolamentata, la sanzione amministrativa e’ del pagamento di una somma da euro 24 a euro 94 e la sanzione stessa e’ applicata per ogni periodo per il quale si protrae la violazione.”

Ma no.. daiii…

39 euro hanno detto… come 24? E i 15 “euri” non dovuti?

Ci comprano biglietto del cinema e pop-corn?

Ma no!

Applicheranno alla lettera il comma 7 : “I proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi per migliorare la mobilita’ urbana.”

Avranno pensato bene di fare il parcheggio di Rampa Zara e sistemare la mostruosa situazione di strade e marciapiedi delle frazioni…

Sempre più fiducioso, decido di riesaminare con la massima attenzione la delibera..

La rivolto come un calzino per vedere quanto il plastico assessore si sia prodigato per “non disattendere la norma”….

Niente!

Non è possibile… E invece è  proprio così…

Anzi! Peggio! Non pago della dimenticanza ha esteso le zone a pagamento!!!

A questo punto, o l’impagabile assessore (e il suo fido dirigente) ha una forte carenza di “pesce”, o è soggetto ad uno strabismo normativo di rilevante portata…

A tutti voi “l’ardua” valutazione.

* Claudio Carbonari, avvocato e consigliere comunale di opposizione 



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