di Mauro Nardi
Utensili ed elettrodomestici gettati in giardino, porte e finestre forzate in piu’ punti, arredamento interno praticamente a pezzi e il pavimento ricoperto da schegge di vetro. Un terremoto di forte entità non avrebbe potuto fare peggio di una decina di terribili minorenni che hanno letteralmente distrutto un casolare che sorge nella campagna di Recanati e di proprietà della parrocchia Santa Maria Assunta di Castelnuovo. Casa Betania, questo il nome della struttura che da molti anni viene messa a disposizione di feste e cerimonie in cambio di un offerta al parroco, è stata la vittima sacrificale della violenza e stupidità di alcuni adolescenti che sono stati identificati dai militari della locale stazione dei Carabinieri. Questi ultimi hanno svolto oltre un mese di indagini per riuscire a sgominare tutti i componenti della terribile banda che con cadenza settimanale si davano appuntamento nella struttura per atti di vero e proprio vandalismo tanto è vero che sono stati calcolati danni per quasi 30mila euro. Ad orientare i militari dell’arma verso la giusta pista sono state le testimonianze di alcuni residenti che hanno consentito di individuare uno degli autori del disastro che messo alle strette, ha poi snocciolato uno ad uno i nomi dei suoi compagni di avventura che sono risultati tutti di età compresa tra i 15 e 17 anni.
Incredule e sgomente le famiglie di questi piccoli teppisti che nei giorni scorsi si sono spontaneamente incontrati con il parroco per concordare il prezzo da pagare per rimettere a nuovo un casolare di due piani e recentemente ristrutturato. Un gesto apprezzato dal sacerdote che potrebbe decidere nelle prossime ore di ritirare la denuncia, in modo da evitare ai loro figli di tingersi con una macchia indelebile.
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…Un gesto apprezzato dal sacerdote che potrebbe decidere nelle prossime ore di ritirare la denuncia, in modo da evitare ai loro figli di tingersi con una macchia indelebile…. sono due cose distinte: da una parte i genitori che hanno l’obbligo di risarcire, ma non concordo affatto col ritiro della denuncia. Se i ragazzi hanno sbagliato si può concedere loro il perdono, ma devono comunque pagare un prezzo, altrimenti il messaggio del perdono non passa e, la prossima volta faranno di peggio! E, per un pò di tempo, a discrezione dei genitori, via paghette, ricariche, motorini, divertimenti e quanto altro… la rinuncia al loro benessere come atto di contributo al prezzo che i genitori dovranno pagare per ciò che con tanta leggerezza ed irresponsabilità hanno volutamente distrutto. Se non si pongono limiti e regole (e vista l’eta dei mascalzoncelli è già un pò tardi), da adulti potranno solo che continuare a perseverare, coltivare e sostenere la strada del male.