di Roberto Scorcella
L’ultima parata non gli è riuscita. L’avversario ha giocato sporco e, malgrado abbia provato a resistere con tutte le sue forze, alla fine ha dovuto arrendersi. Andrea Dezi di Penna San Giovanni, 21 compiuti a marzo, si è spento ieri pomeriggio alle 19 a Torrette, lucido fino in fondo, sconfitto da un male tremendo che incute terrore solo nel nominarlo: il linfoma di Burkitt. Pochi mesi e il possente fisico del portiere della Pennese (squadra che proprio quest’anno è salita dalla terza alla seconda categoria) è stato minato irrimediabilmente, malgrado i disperati tentativi dei medici di evitare la tragedia. Andrea ha accusato i primi sintomi della malattia a dicembre. Ha dovuto abbandonare l’attività agonistica per sottoporsi alle prime cure, ma a febbraio la situazione è ulteriormente peggiorata fino all’epilogo di ieri sera. Andrea Dezi lascia i genitori Paolo e Adele, titolari di un ristorante, bar e pizzeria a Penna, sopra il quale la famiglia Dezi abita e dove Andrea aveva deciso di andare a lavorare dopo aver conseguito il diploma di ragioniere. Lascia anche la sorella maggiore Emanuela, di tre anni più grande, e la fidanzata Isabella. Il sindaco di Penna San Giovanni, Emanuele Cristostomi, che ricopre anche il ruolo di dirigente della Pennese, promossa proprio al termine di questa stagione in seconda categoria, ricorda commosso Andrea Dezi: “Rimane indelebile la sua figura in mezzo al campo come un giocatore forte e semnpre motivato. Era amico di tutti, sempre sorridente, soprattutto con gli anziani, estroverso e divertente. La sua scomparsa rappresenta un grande dolore e una grande ferita per tutta la comunità pennese”. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle 17 nella chiesa di San Giovanni Battista a Penna San Giovanni
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
… a volte penso in silenzio.
… stiamo qui a parlare e sparlare di tutto e di tutti, a discutere di politica, di sport, di senso civico etc etc, poi leggi di un ragazzo di soli 21 anni strappato alla vita da un male sconosciuto e ritorno avvolto nei miei pensieri, in silenzio, con le lacrime che solcano il viso.
… a volte penso … che senso ha tutto questo.
Abbiamo un dono immenso, la vita, non sperchiamola correndo dietro alle leggerezze del vivere quotidiano.
Il mio pensiero va ai familiari ed agli amici di Andrea, per i quali non trovo parole che possano alleviare il loro dolore.
Un abbraccio, Gian Nicola FERRANTI
E’ vero, la morte di un giovane, per qualsiasi causa essa avvenga, è una tragedia, un mistero che rimane senza spiegazione, un fatto che va contro l’ordine naturale della vita.
Ai genitori, ai familiari e alla fidanzata di Andrea va tutta la mia solidarietà.