Oggi in Italia è il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Il giorno commemorativo è stato istituito dalla legge n. 92 del 30 marzo 2004. Molti sono gli interventi inviati al nostro giornale per sottolineare l’importanza di questa giornata.
Umberto Marcucci (Pdl) , ex presidente del consiglio della Provincia di Macerata, aveva promosso diverse iniziative durante la sua presidenza: «“La tragedia delle foibe”, come ha detto il Presidente delle Repubblica Napolitano due anni fa,” ha subito la triste beffa di essere una delle barbarie del secolo scorso, ma al tempo stesso di venire cancellata nella memoria, sommersa dalle polemiche e dalle censure politiche”. Ho notato, da decaduto Presidente del Consiglio Provinciale, che la Provincia di Macerata non ha promosso iniziative, per il Giorno del Ricordo così come invece è avvenuto per il Giorno della Memoria solo pochi giorni fa, il 27 gennaio. Queste due date, così come le altre che hanno segnato la storia del 900, hanno una precipua finalità formativa e pedagogica nei confronti delle nuove generazioni”.
“La legge – aggiunge Marcucci – si rivolge proprio agli studenti, le tragedie del secolo scorso devono essere conosciute e studiate per evitare che si ripetano , e credo che un Ente di governo di area vasta come la Provincia abbia il compito di promozione e sensibilizzazione in merito a tali giornate Soprattutto oggi che è guidato da tecnici e non da politici».
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Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale fa invece appello al sindaco di Macerata Carancini con una lettera aperta: «Il Giorno del Ricordo è e a tutti gli effetti una solennità civile, ai sensi della legge n.260 del 1949. Ritengo pertanto che anche il nostro Comune debba celebrare detta ricorrenza nelle dovute forme istituzionali, fin qui supplite da iniziative di singole realtà associative private che, pur molto lodevoli, non sollevano però il Comune dai propri compiti.
Al contrario, non avendo fino ad oggi, Giorno del Ricordo, notato nelle comunicazioni istituzionali neppure un richiamo all’evento, La prego di attivarsi affinché venga colmata detta lacuna e messa in calendario nel corrente mese di Febbraio, e comunque negli anni prossimi a venire, una o più iniziative di carattere Istituzionale dell’Ente comunale rivolte alla celebrazione di detta solennità civile. Peraltro anche a Macerata vivono numerosi esuli istriani, fiumani e dalmati o loro prossimi congiunti che, con la loro storia, sono la testimonianza vera di quanto accaduto ad essi e alla nostra Patria in quegli anni bui, che non debbono più ripetersi. Il Ricordo di quelle vicende è nobile gesto che ha contribuito e contribuisce a superare finalmente, pur a distanza di molti anni, lacerazioni della Comunità nazionale così dolorose, e a celebrare nella sostanza l’Unità d’Italia, ancor più nel suo 150° anniversario».
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«Sabato 12 febbraio – si legge in una nota di Azione Giovani – alle ore 12.30 a Macerata Fabio Massimo Conti accompagnato dal sindaco Romano Carancini, insieme agli iscritti e ai militanti del locale circolo di Azione Giovani Macerata “Maurizio Fattori” depositeranno una corona di fiori in via vittime delle foibe in occasione del giorno del ricordo, per ricordare gli italiani vittime della violenza dell’esercito slavo guidato dal comunista Tito. Si ricorda che “via vittime delle foibe” a Macerata è stata intitolata in seguito ad una petizione popolare organizzata da Azione Giovani cinque anni, e fu sottoscritta fa da oltre 1000 nostri concittadini. In seguito l’allora sindaco Meschini si adoperò in tempi celeri all’intitolazione della stessa».
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Questa mattina , alcuni militanti di Lotta Studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, hanno esposto uno striscione in piazza della Libertà sul quale era scritto: “Foibe: non dimentico”.
Una drammatica pagina di storia dimenticata – scrivono in una nota i componenti di Lotta Studentesca – che per oltre sessanta anni ha visto la complicità di politica e istituzioni, che hanno negato, o teso a negare, il massacro dei nostri connazionali per calcoli diplomatici e convenienze internazionali. Solo ora l’Italia sta prendendo coscienza di ciò che è stato il genocidio istriano e ciò che ne seguì. Tuttavia, se il popolo inizia ad avere sete di verità, c’è ancora una parte politica che continua costantemente a coprire questi crimini; basti pensare che sono anni che paghiamo ancora circa 30000 pensioni all’ex Jugoslavia per un totale di 100 milioni di euro l’anno (molti dei beneficiari sono i responsabili di questa carneficina). Lotta Studentesca chiede che sia fatta giustizia non solo contro gli artefici, ma anche contro i collaborazionisti e i complici di questi silenzi».
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…..Lotta Studentesca chiede che sia fatta giustizia non solo contro gli artefici, ma anche contro i collaborazionisti e i complici di questi silenzi….
Giustamente sia fatta giustizia, ma giustizia a 360° gradi e non solo per quello che accadee dal 1945 in poi.
Ma anche per quello che accadde prima del 45, ad opera degli assassini, stupratori e torturatori nazifascisti
Perchè la memoria non può essere solo a senso unico
http://www.youtube.com/watch?v=RcZtv9OPjxQ&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=z0EkUlgHAe4&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=-uDeKSzySr4&feature=related
http://www.youtube.com/verify_age?next_url=http%3A//www.youtube.com/watch%3Fv%3DSMC-UpGz0ME
http://www.youtube.com/watch?v=7V_0nWlBRqs
http://www.youtube.com/watch?v=sGJZdbgTruI
http://www.youtube.com/watch?v=DvtsrpvY1Ms&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=m2MZZEzZQu0&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=n3tDUFfSjjM&feature=related
La giornata del ricordo, dedicata alle vittime delle foibe, sembra essere stata interpretata da alcuni come una forma di “compensazione” per la doverosa istituzione della giornata della memoria dedicata alle vittime dell’Olocausto.
Non ci sto.
Purtroppo, nel nostro paese c’è ancora divisione anche sulle tragedie e sui morti, e quindi se si fa memoria di morti ebrei vittime della persecuzione nazi-fascista, allora bisogna contrapporre a questi morti i morti delle foibe, i morti della R.S.I., etc. etc. come per dire che ognuno ha “i suoi” morti da utilizzare in una dialettica politica che – se ancora si avvale di questi argomenti per le piccole e spicciole questioni di oggi – è gretta e meschina.
La storia – con i limiti dell’indagine che non sempre è oggettiva, specie quando riguarda fatti relativamente recenti – ha scritto le sue pagine ricostruendo crimini immani commessi da criminali che vanno tutti condannati.
Mi chiedo quanti di quelli che ieri celebravano la giornata del ricordo sarebbero sinceramente ed onestamente pronti a condannare i crimini nazisti o magari sarebbero tentati di accedere a teorie “negazioniste” o – peggio – “riduzioniste”, come un certo Josemaria Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus dei e grande sostenitore di Francisco Franco, che se ne uscì dicendo che Hitler non poteva essere così cattivo come dicevano, visto che non poteva aver sterminato sei milioni di ebrei: saranno stati al massimo tre o quattro milioni …. e naturalmente santa romana chiesa ha innalzato il suddetto Escrivà alla gloria degli altari.
I crimini vanno condannati, tutti.
Cerasi fino ad oggi la memoria è stata a senso unico grazie ai vari professori universitari con tessera PCI che neanche dedicavano un paragrafo alle foibe
e soprattutto non faccia un uso strumentale delle tragedie
e si limiti a riconoscere il fatto che fino a pochissimi anni fa era impossibile parlarne senza incappare in accuse patetiche di neofascismo.
Cerasi mi sembra che sugli eccidi nazifascisti a marzabotto ed altri paesi se ne parli da già da tempo e idem per i campi di concentramento nazisti. Peccato che non si sia mai parlato dei gulag sovietici e delle foibe si inizi a parlare solo ora e nemmeno tanto visto che la tv non ha dedicato nemmeno un misero documentario o programma a riguardo, ed è completamente impegnata a discutere delle escort di berlusconi (l’informazione italiana ormai è ridicola) e nemmeno il comune ha fatto una minima iniziativa. VERAMENTE VERGOGNOSO… NON SAPEVO CHE CI FOSSERO MORTI DI SERIE A E SERIE B
@ Pareto
Io non mi sono per nulla espresso dando un voto sulle stragi dimenticate, sulle stragi ricordate, sui gulag e sui campi di sterminio.
Non ho proprio scritto che alcuni massacri dovessero essere sempre citati ed altri essere relegati in ultima pagina.
Ma legge (e soprattutto comprende) quello che gli altri scrivono????
Come altre volte la risposta sembrerebbe essere NO.
Se avesse avuto pena di leggere avrebbe capito che ho semplicemente detto che, se si doveva fare giustizia, la si doveva fare a 360°…Non ricordando quanto accaduto con le foibe e, ipocritamente, dimenticare quello che accadede (per mano nazifascista) in quegli stessi luoghi anni prima.
@ Persichini
Inanzitutto se da noi se ne parla tanto delle stragi nazifasciste e dei campi di concentramento è anche perchè gli italiani fascisti, direttamente, ne hanno avuto “merito” mentre per i crimini sovietici è comunque qualcosa che ci tocca, ma molto meno direttamente.
Con questo non voglio assolutamente affermare che esistano morti di serie A o di serie B ma che non si può pretendere che una cosa che ci ha colpito da vicino (sia esso fascismo, le foibe, le stragi naziste, ecc.) possa avere lo stesso peso emotivo, lo stesso impatto di qualcosa che, comunque, ci ha colpito assai più lontanamente.
Inoltre (e non mi sembra un caso che) taluni (di ideologia come potremmo dire vicina al fascismo) ricordino solo alcune malefatte (fatte dai nemici) e, guarda caso, dimenticano sempre gli orrori e i massacri fatti dagli amici (infatti non mi sembra che i gruppi di estrema destra abbiano mai ricordato le stragi nazifasciste, i massacri o i campi di concentramento.. evidentemente per loro quegli orrori sono giustificabili)
Per ultimo vorrei ricordare che se si vuole affrontare veramente il tema delle foibe e dell’espulsione forzata di buona parte della comunità italiana si deve affrontare la discussione non semplicemente riducendola ad un mero conteggio dei morti o degli espulsi ma bisognerebbe inquadrarla in un discorso più generale.
Bisognerebbe rifarsi al tempo e comprendere (per quali motivi geopolitici, militari, di schieramento) perchè non chiedemmo i criminali di guerra agli jugoslavi (e non dammo i nostri cirminali di guerra fascisti agli jugoslavi) o non facemmo nulla contro i criminali di guerra nazisti.
Bisogna chiedersi (ed affrotnare l’argomento senza nessuna chiusura mentale) se l’espulsione degli istriani italiani a fine guerra fu un “fatto isolato”, oppure se tali espulsioni, massacri, migrazioni di popoli siano una costante storica dai greci (ed ancora prima) fino ai giorni nostri.
Ci sarebbe da chiedersi, senza pregiudizi, se l’odio feroce contro gli italiani sia stasto solo un fatto di “pulizia etnica” (oppure se ci siano stati di mezzo anche motivazioni politiche) e se tali comportamenti feroci ed assassini scaturivano da un odio senza motivazioni o se, precedentemente, gli italiani (in maggoranza fascisti) avessero fatto di tutto per farsi odiare dal popolo jugoslavo.
E’ palese che i massacri furono effettuati dagli jugoslavi e alcuni anche dai partigiani italiani comunisti di quelle zone (e il governo italiano ne era a conoscenza)solo in minima parte per motivi politici: infatti la stragrande maggioranza della popolazione italiana veniva infoibata solo per il fatto di ESSERE ITALIANI. Tra i morti una minoranza era legata al partito nazionale fascista prima e alla RSI poi. Lo vada a chiedere a Pertini o a Togliatti perchè non ci furono consegnati i criminali quando loro stessi erano a conoscenza delle foibe, quando lo stesso Pertini baciò la bara del Maresciallo Tito, quando furono gli stessi a conferire a Tito la massima onorificenza italiana: la Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. TUTTO QUESTO è UNA VERGOGNA! LO VADA A CHIEDERE A LORO PERCHE’ HANNO INSABBIATO QUESTA STORIA PER 60 ANNI QUASI!! E tornando agli eccidi nazifascisti io voglio ricordare che se pur erano massacri si era ancora in tempo di guerra, mentre le foibe sono proseguite ed hanno avuto il loro picco a guerra terminata; inoltre voglio ricordare che anche molti italiani partigiani hanno iniziato a farsi giustizia da soli a guerra terminata facendo alcuni omicidi ma di questi criminali si è mai parlato? questi si stanno godendo la vecchiaia o sono finiti in prigione? lasciamo stare va, questo paese è troppo ottuso per capire.
@Persichini
C.V.D.
Come volevasi dimostrare
Io le chiedevo di fare un ragionamento complessivo, le chiedevo di aprire una discussione che riguardasse tutto senza la miopia politica e lei mi risponde con ipocrisia: in guerra, quindi, è tutto lecito???
Quindi i masscari nazifascisti in guerra (contro la popolazione inerme e non combattente) contano di meno dei massacri a guerra finita…
Se questo è il suo metro di giudizio è la sua una visione miope e parziale di quanto accaduto.
Se non si è nemmeno reso conto che la storia, come dice lei, è stata insabbiata per squisiti motivi geopolitici (perchè noi non abbiamo chiesto i loro assassini e ci siamo ben guardati dal consegnare i tanti nostri) di cosa stiamo parlando a fare????
Lei non vuole assolutamente fare una discussione aperta e franca, vuole solo affermare (facendo finta del contrario) che i morti istriani valgono di più degli assassini compiuti dai nazifascisti a danno delle popolazioni civili.
Non ha alcun coraggio di affrontare l’argomento da un punto di vista storico (crimini, deportazioni e esuli ci sono sempre stati, da 2.000 anni ad oggi); a lei interessa soltanto sbandierare il suo punto di vista che E’ PARZIALE ED IPOCRITA.
ci credo che non abbiamo consegnato i nostri assassini se questi sono stati uccisi insieme agli altri civili innocenti nelle foibe oppure sono stati fucilati sommariamente da partigiani col dente avvelenato senza nemmeno aver avuto un processo regolare. io non ho affermato che i massacri in tempi di guerra siano inferiori a quelli effettuati in tempi di pace perchè un morto è sempre un morto sia che ci sia la guerra che ci sia la pace!! volevo solo dire che a guerra terminata non c’era alcun motivo di procedere a tali massacri di massa se non per effettuare una pulizia etnica, ripulendo i territori istriani sia da fascisti sia da INNOCENTI ITALIANI per accaparrarsi quei territori e cacciarci. In tempi di guerra invece episodi del genere SEPPUR DA CONDANNARE ASPRAMENTE sarebbero maggiormente concepibili in quanto quei massacri sia di partigiani che di civili servono per piegare la resistenza e indurre la popolazione a collaborare. nel suo commento di risposta non vedo alcun riferimento agli omicidi sommari effettuati dai partigiani a guerra terminata. se mi ponessi sulla sua stessa linea di pensiero allora potrei pensare che lei considera tali omicidi meno gravi di quelli compiuti dai nazifascisti e con tale linea di pensiero allora il discorso non terminerebbe mai. VOGLIO SOLO AFFERMARE CHE ABBIAMO AVUTO UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (SANDRO PERTINI) E UNO DEI MAGGIORI ESPONENTI DELLA POLITICA ITALIANA (PALMIRO TOGLIATTI) CHE HANNO MANDATO A MORTE MIGLIAIA DI ITALIANI INNOCENTI E CHE NON HANNO FATTO NULLA PER SALVARLI, ADULANDO IL LORO CARNEFICE, UN TALE MARESCIALLO TITO, DANDOGLI ADDIRITTURA LA PIU’ ALTA ONORIFICENZA DELLA REPUBBLICA!! e gli esuli istriani che si sono rifugiati in Italia per fuggire alla morte SONO STATI TRATTATI COME CANI, COME INDESIDERATI!! cerasi sui crimini commessi dalla sua parte politica è inutile parlarne con lei…siamo due linee parallele che non si incontreranno mai
@ Persichini
Mi spiace che risponda sempre con eccessivo livore.
Questo perchè poi il suo astio le impedisce di fare un ragionamento generale e di comprendere.
Perchè se provasse soltanto a fare un discorso un pochino più approfondito, e non ideologico come fa lei, si renderebbe conto che molto di quello che va dicendo non prende in considerazione tanti aspetti e che lei guarda solo quello che vuole guardare.
Se fino a ieri, in guerra, un territorio è stato occupato militarmente e vessato è molto facile, a parole, dire “oggi la guerra è finita e quindi voi occupati (che fino a ieri avete avuto migliaia di morti ammazzati per mano nazifascista) -OGGI- porgete l’alta guancia, fate finta che non sia successo nulla e mi raccomando assolutamente non date nemmeno uno schiaffo alla popolazione i cui soldati hanno compiuto indicibili barbarie”.
Se, per anni, si è volutamente colpita la popolazione civile con massacri, stragi e deportazioni è solo un ipocrita e sterile esercizio di retorica dire “oggi la guerra è finita e quuindi OGGi siamo tutti fratelli e voltiamo pagina”.
Badi bene che io non sto giustificando affatto le foibe, solo che al contrario di lei sto analizzando la cosa da un punto di vista meno miope del suo.
In Francia, finita la guerra, oltre 10.000 collaborazionisti con il regime nazista sono stati uccisi..
Finita la guerra.
Ovvio che, se ragioniamo con gli occhi di oggi, tali uccisioni sembrano molto poco giustificabili…
… Ma bisogna giudicare con il metro di allora.
In Germania, finita la guerra, qualche milione (qualche milione) di civili è stato costretto all’esilio, dalla sera alla mattina.
Ovvio che con gli occhi di oggi, e con una politica internazionale diversa da quella di quasi 70 anni fa, un simile spostamento di popolazione sarebbe inconcepibile.
Finita la guerra non mi sembra che le migliaia e migliaia di SS internate nei campi di prigionia siano state processate o giustiziate, sebbene moltissime di loro si erano macchiate di crimini orrendi…
Ma non sono state giustiziate non perchè gli angloamericani “erano più buoni dei nazisti”, ma solo perchè era cambiato il clima politico tra le superpotenze e questi militari, in funzione antirussa, avrebbero fatto comodo a quello che sarebbe poi diventato l’esercito della Germania Ovest.
Stia pur tranquillo che, se non ci fosse stata la Guerra Fredda e le superpotenze avessero collaborato, ci sarebbero stati molti, molti, molti più processi alle MIGLIAIA e MIGLIAIA di criminali di guerra nazifascisti.
Se in altre situazioni la popolazione (Grecia, Russia), vessata dai nazifascisti non hanno compiuto nessuna giustizia sommaria finita la guerra sulla popolazione civile non lo ha fatto semplicemente perchè non c’era alcuno su cui sfogare la propria rabbia, non certo perchè erano buoni e gentili.
Non possiamo fare finta, per comodo, di non vedere il disegno criminale del fascismo (che voleva che i territori jugoslavi occupati fossero italianizzati.. E li italianizzi eliminado le altre popolazioni, non in altro modo) e poi indignarci solo per la sciagura delle foibe e l’esilio degli italiani….
… O meglio questo è quello che oggi si sta tentando di fare riscrivendo la storia e dimenticando volutamenti molti perchè e percome.
Finita la guerra non mi sembra che i francesi abbiano cacciato dalla Savoia gli abitanti di origine italiana, si è mai chiesto il perchè?
Del resto era l’Italia che aveva invaso la Francia e non viceversa…
Così come non mi sembra che, finita la guerra, gli americani, che per prudenza avevano internato gli abitanti (americani) di origine giapponese, avessero ripulito gli USA estradandoli….
Quindi non si può fare finta di vedere solo quello che si vuole vedere e tralasciare il resto perchè non fa comodo al proprio ragionamento.
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Vorrei però capire dove è che Pertini e Togliatti mandarono a morte migliaia di italiani?
Se può rispondermi compiutamente perchè credo che si sia lasciato trasportare ed abbia detto una grandissima fesseria.
riguardo alla frase di pertini e togliatti: loro erano a conoscenza delle foibe ma non hanno fatto nulla per evitarle. Anzi, alcuni partigiani comunisti italiani hanno collaborato con gli jugoslavi affinché tale massacro fosse effettuato. Mi chiedevo poi come si faceva a baciare una bara di un soggetto che aveva fatto uccidere migliaia di italiani e come si faceva a conferirgli la più alta onorificenza della Repubblica Italiana. Tutto qua; e mi vergognavo poi di come i governi italiani dell’epoca hanno trattato gli esuli istriani fuggiti dalla morte. Riguardo il suo discorso sugli eccidi nazifascisti e che dall’oggi al domani non si poteva essere tutti fratelli e porgere l’altra guancia questo è vero ma se non si poteva a chiedere a quelle popolazioni vessate dal nazifascismo di stare caute AL TERMINE DELLA GUERRA e di non effettuare rappresaglie contro i precedenti occupanti, la stessa non poteva essere chiesta ai nazifascisti che venivano attaccati dalla resistenza DURANTE LA GUERRA; ERA O NON ERA GUERRA?? Non dovevano rispondere al fuoco partigiano e essere ammazzati? Ognuno lo faceva per la propria difesa e per debellare, piegare la resistenza italiana. lei secondo me sta un pò sviando il discorso…io sono partito dal fatto che mi vergognavo di come tale strage fosse sempre stata considerata di serie B rispetto alle stragi nazifasciste nei confronti dei partigiani ed ebrei (le quali non ho rinnegato) e di come alcune importanti personalità dell’italia repubblicana si siano direttamente o indirettamente macchiate di tali stragi. Lei di tutta risposta non ha fatto altro che parlare del nazifascismo, non ha accennato minimamente al comportamento di alcuni partigiani dopo la guerra che si facevano giustizia sommaria, non tenendo minimamente conto che le foibe sono proseguite quasi fino a 5 anni dopo la fine della guerra e che il fine non era politico ma puramente per effettuare una PULIZIA ETNICA segno che tale argomento ancora scotta nella sinistra italiana la quale ha sempre cercato tramite l’ex PCI di giustificare in parte tali massacri o di ridurre le cifre dei morti. Voglio ricordare inoltre la zero solidarietà data dalle persone di sinistra dell’epoca agli esuli istriani i quali erano etichettati TUTTI COME FASCISTI… Parli con esuli istriani, senta cosa facevano gli jugoslavi specialmente alle donne!! GLI STUPRI SI SPRECAVANO! IO NON HO RINNEGATO LE STRAGI NAZIFASCISTE, LA PREGO DI NON RINNEGARE LE STRAGI COMPIUTE SIA DAI PARTIGIANI ITALIANI SIA DAGLI JUGOSLAVI CON IL CONSENSO TACITO DEGLI ESPONENTI DEL PCI E DEL FUTURO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SANDRO PERTINI
@ Persichini
Lei sta girando intorno, spiluccando una mezza frase qui e la che io ho scritto, evitando però accuratamente di vedere il problema nella sua complessità.
Io non ho alcun timore nel dire che le foibe sono state una strage di italiani, anche e soprattutto in chiave etnica (cioè si voleva ripulire un territorio da una presenza di una minoranza, per un successivo Stato nazionalista, dove questa minoranza non doveva esserci), ma non faccio finta che il problema delle diverse etnie fosse solo causa dei “cattivi” jugoslavi e che, in quei territori, un problema etnico non fosse presente ben prima della guerra.
E non faccio finta di non vedere che il fascismo (prima di commettere immonde stragi nei territori occupati jugoslavi durante la guerra) cercò in tutti i modi di italianizzare i territori di confine (acquisiti alla fine della I guerra mondiale) vessando in tutti i modi possibili le minoranze non italiane, negando loro i diritti……
….E’ del 1920 questa farneticazione di Mussolini (“Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. […] I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani) che altro non è che il preludio di quella che poi in quelle terre venne definita “italianizzazione”, con la creazione di cittadini di serie C (tutti coloro di NON etnia italica)
Non fingo di non vedere che, una delle cause della contrapposizione italiani/jugoslavi, sia da ricercare anche neigli opposti Nazionalismi, che dalla metà del 1800 hanno percorso quelle terre.
Ma io ho scritto ben altro, su cui lei completamente glissa….
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Tra l’altro lei mette sullo stesso piano un attacco partigiano (cioè armato) contro una forza occupante (armata anch’essa) con la reazione della forza occupante contro popolazioni inermi????
Non è certo la stessa cosa un atto di guerra tra 2 gruppi armati che si combattono e la repressione, le stragi, i campi di concentramento zazifascisti contro la popolazione civile e disarmata.
Non può certamtne metterli sullo stesso piano…
O meglio ce li mette perchè fa gioco alla sua visione parzialissima di quanto accadde durante, dopo e soprattutto prima della guerra.
va bene cerasi, abbiamo due ottiche differenti che non si incontreranno mai…possiamo parlare per altre ore e ore ma tanto lei dirà la sua e io la mia…lei continui a parlarmi del fascismo e io continuo a parlare del comportamento del governo italiano repubblicano in merito alle foibe…non ci incontriamo proprio…alla prossima discussione cerasi
p.s: quelle popolazioni erano inermi ma tra queste vi erano infiltrati partigiani. Ma la guerra è cosi cerasi, ci vanno in mezzo civili e non! quando gli aerei bombardano molto spesso colpiscono anche civili non solo obiettivi militari. Chissà quanti civili sono rimasti morti sotto le bombe degli aerei americani, anche queste so stragi. MA BASTA NON LA FINIREMO MAI, CHIUSO IL DISCORSO. ALLA PROSSIMA…BUONA SERATA
@ Persicbhini
Io ho provato a spiegarle che, per mille motivi sopranazionali e geopolitici, nel dopoguerra ha fatto comodo a tutti (fascisti, antifascisti, governo, opposizione) dimenticare tante cose…
Ma se si vuole capire quanto accaduto non ci si può limitare alla pulizia etnica nel dopoguerra, dimenticando quanto accaduto qualche anno prima o qualche decennio prima, poichè in quelle zone le problematiche nazionalistiche risalgono ad almeno 100 anni prima ed il fascismo, da parte sua, ha contribuito non poco.
Mi sembra di capire da alcuni commenti che si voglia usare questa tragica ricorrenza per ribaltare le colpe. Un commentatore accusava addirittura i partigiani italiani di questi misfatti, mentre furono proprio essi con il loro sacrificio a fermare l’avanzata dei Titini. Probabilmente senza il decisivo intervento partigiano oggi almeno un paio di regioni del nordest si sarebbero chiamate Nova-Padanjia per la gioia di quei 2 o 3 leghisti che sarebbero sopravvissuti alla pulizia etnica. Putroppo la cruda realtà è che furono gli istriani a pagare le colpe di tutti noi italiani. Le nostre colpe sono gravissime, certe e documentate. Esse non riguardano solo alcuni gerarchi o militari ma un intero popolo che non volle credere, non seppe opporsi e si lasciò accecare dalla propaganda.
La germania venne completamente distrutta, le città rase al suolo con l’uso di bombe capaci di distruggere anche i rifugi sotterranei, anche le piccole città vennero distrutte al 90-95%. Venne divisa in due ed umiliata dalle potenze vincitrici fino a pochi anni fa. Chi fece parte del regime venne processato ed impiccato davanti a delle telecamere. Sotto i bombardamenti morirono prevalentemente anziani, donne e bambini innocenti. I tedeschi piangono quei morti in silenzio, non danno la colpa ai partigiani o ad altri popoli e conserveranno ancora per generazioni un profondo senso di vergogna per il loro passato.
In Italia, a differenza della Germania si decise di non processare nessuno, il governo Italiano diede persino protezione ai criminali di guerra, colpevoli di stermini in dalmazia e Grecia e ricercati dai tribunali internazionali.
La domanda che mi faccio e che vi faccio é: fu giusto?
Perdonare il fascismo fu un nobile gesto per l’Italia. I vincitori si accontentarono di una leggina che vieta di chiamare fascista un partito o di scrivere “duce a noi” in un municipio o in uno stadio, mentre in Germania dopo il processo impiccarono anche le ultime ruote del carro.
Una delle conseguenze di questo nobile gesto fu però barattare l’Istria e gli istriani per la libertà di alcuni criminali di guerra. Quindi ripeto la domanda : fu giusto?
Secondo me no, i criminali dovevano essere processari ed almeno imprigionati. Molti di loro scapparono in sudamerica per rifarsi una vita da criminale, altri parteciparono alla creazione di regimi in quei paesi, i più pacati finirono a mettere bombe nei treni, banche, piazze e stazioni e qualche giovane buontempone fondò la P2.
Insomma se colpa c’é stata da parte dei partigiani, fu quella di aver consentito la libertà di questi dimenticando i popoli dell’Istria.
@Armando Derazza: riguardo alle colpe dei partigiani italiani la invito a leggere qua al paragrafo “La Posizione del Partito Comunista Italiano”. http://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe#Primavera_1945:_l.27occupazione_della_Venezia_Giulia_e_la_nuova_ondata_di_eccidi