Sicurezza a Macerata
La ricetta di Renis

Presentata una mozione

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Romeo Renis

La sicurezza sta a cuore ai cittadini e, come ribadito più volte e da diversi esponenti, nell’ultimo consiglio comunale a Macerata, èun problema trasversale che non ha colore politico. Romeo Renis, consigliere comunale del Pd, poliziotto,  particolarmente attento alla questione e preparato sul tema, ha presentato una mozione volta ad affrontarlo nella sua complessità e a dare il via a un progetto integrale per la sicurezza a Macerata.

«Il problema della sicurezza dei cittadini, della promozione della legalità e della prevenzione in genere – scrive Renis –  ha assunto presso tutta l’opinione pubblica un ruolo determinante nelle dinamiche di vita quotidiana. Spesso però usato in un modo strumentale che crea piu’ confusione ed incertezza nella popolazione maceratese. Il problema sicurezza dei cittadini non riguarda solo le forze di polizia ma tutta la società civile e nel nostro programma,è previsto un ruolo attivo del comune su queste tematiche».

Per far fronte al problema Renis chiede all’amministrazione una serie di interventi: «Suggerisco di creare un osservatorio permanente su percorsi di legalità, sulle politiche di prevenzione e di sicurezza urbana dove coinvolgere, le rappresentanze istituzionali, politiche, associative,  sociali, dell’industria, della scuola, della cultura, del commercio, dell’artigianato, del volontariato ecc. per promuovere ed analizzare progetti di promozione della legalità nelle scuole e progetti di prevenzione e sicurezza urbana nei quartieri. Bisogna anche avviare l’esperimento del “victim support”. Una struttura di sostegno alle vittime di reato per offrire supporto emozionale e di rassicurazione, aiuto nella compilazione di documenti derubati, ricostruzione del sentimento di fiducia, informazioni circa i diritti della persona offesa».

Renis prevede anche interventi volti a rafforzare le politiche di integrazione quali corsi di lingua italiana per immigrati, confronto fra diverse culture, politiche per i giovani e per gli anziani in difficoltà, l’avvio di indagini sociali per meglio comprendere le problematiche dei giovani, il rapporto con l’alcol, la droga, forme di bullismo, incidenti stradali e per meglio focalizzare i problemi che contribuiscono all’insicurezza (anche percepita) dei quartieri e l’organizzazione di una conferenza pubblica annuale promossa dall’osservatorio sulle tematiche della cd. nuova prevenzione (percorsi di legalità, insicurezza, aiuto alle vittime ecc.).

«E’necessario – prosegue Renis – avviare quanto prima progetti sperimentali di sicurezza urbana in singoli quartieri iniziando da quelli più in sofferenza manifestata oramai in varie forme, sperimentare il  progetto del vigile di quartiere in un’ottica di prossimità, creare un luogo politico di discussione e di analisi all’interno del consiglio comunale sui percorsi di legalità, sulla prevenzione e sulle politiche integrate di sicurezza della nostra città (p.e  la creazione di una specifica commissione consiliare ), individuare una o piu’ zone della città dove autorizzare i murales/graffiti e nel contempo avviare la pulizia in tutti gli altri luoghi per prevenire eventuali forme di degrado urbano, rendere i sottopassi della città piu’ accoglienti e controllati; (illuminazione piu’ intensa, bacheche espositive del quartiere, della parrocchia, pubblicitarie ecc. non escludendo anche l’installazione di telecamere) e stabilire nel bilancio annuale un impegno finanziario specifico e consono affinchè si realizzi quanto sopra menzionato».



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