Da Franco Capponi, già Presidente della Provincia di Macerata riceviamo:
“Per le considerazioni sulla reale portata dell’Accordo di Programma stipulato nel mese di Febbraio 2010 tra l’Università di Macerata, l’Università di Camerino, la Provincia di Macerata e il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca è fondamentale leggere il Decreto Ministeriale di Riparto del F.F.O. 2010 firmato del Ministro Gelmini il 21/12/2010 e in gazzetta nei primi giorni del 2011, dove espressamente alle due Università della nostra Provincia vengono riservate le risorse proprio così come previsto nell’accordo. All’Art. 1 del decreto infatti dopo il comma 1 che prevede il taglio del fondo del 20% per tutte le università Italiane al comma 3 viene riportato il contenuto dell’Accordo di Programma e il rispetto degli impegni in esso contenuti.
L’accordo è significativamente più vantaggioso anche di quanto in un primo tempo previsto in quanto il taglio generalizzato è del 20% poi riversato attraverso il sistema di valutazione di efficacia dei vari Atenei Italiani. A tale fondo le nostre due Università potranno sommare le somme derivanti dalla valutazione di merito e il contributo stabilito nell’accordo di programma di ulteriori Euro 700.000,00 e certamente le nostre due università potranno contare su risorse maggiori di quelle trasferite per il 2009.
Tutto questo si invia in atti, ritenendo gli stessi estremamente importanti per la nostra realtà, in modo da non vincolare minimamente le testate in indirizzo a subire valutazioni di parte!!
Certamente ora la sfida e’ quella di dare corpo alle indicazione dell’Accordo sulla integrazione dei servizi dei Due Atenei, qualificare e coordinare l’offerta formativa, promuovere insieme – per quanto di competenza – l’istruzione Tecnica Superiore e cercare di razionalizzare le numerose sedi dei corsi distaccati. Questa modalità e’ sostenuta dalla recente riforma del sistema Universitario Italiano (Riforma Gelmini allegata) che nei principi e all’Art. 3 prevede proprio una serie di azioni occorrenti a rafforzare l’offerta formativa delle piccole, ma strategiche per i territori di riferimento, Università Italiane.
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Cantava Gaber:
Uuuuh, che noia qui al bar, che noia la sera, la sera vedersi qui al bar.
Che noia qui al bar
Come entro, ci trovo il Maffini, il Maffini ch’e’ sempre depresso.
Fra un sospiro, un lamento e un espresso
ha negli occhi l’infelicita’.
L’infelicita’
Poi c’e’ l’Aldo, il Turchetti e il Carmelo
e un balordo che chiamano Dante,
dice lui che fa il rappresentante,
di che cosa, nessuno lo sa.
Ma per fortuna che c’e’ il Riccardo
……………………
…………
Egregio Dott.Capponi,
spero che legga questa mia e mi possa rispondere tramite queste pagine.
Le domando cortesemente se le Sue affermazioni siano già state confortate da riscontri oggettivi.
Mi pare infatti che del decreto che cita abbia omesso di riportare un piccolo inciso, precisamente “ridotta del 3,72%” dopo “assegnazione pari a quella disposta nell’anno 2009, al netto degli interventi straordinari e del contributo di cui all’accordo stesso”.
Sa che l’Ateneo di Macerata e quello di Camerino, in virtù dell’Accordo, sono esclusi dalla valutazione di merito? Sa che, in base alle disposizioni del decreto che cita, nessun ateneo italiano potrà avere maggiori risorse di quelle dell’anno precedente?
Per tali motivi, sembra difficile che “certamente le nostre due università potranno contare su risorse maggiori di quelle trasferite per il 2009”.
Se invece sarà così, tanto meglio per le nostre Università; la cosa da evitare in questo periodo credo siano gli spot.
Sa che ci sono ricercatori vincitori di concorsi banditi nel 2008 che non sanno ancora quando saranno assunti (2011? 2012? 2013?) a causa della mancanza di fondi? Perchè, oltre a tante belle parole sulla ricerca, non viene veramente incentivata e promossa la loro assunzione?
Confidando in una Sua risposta, La saluto e La ringrazio per l’attenzione.
Gent.mo Dott. Massimiliano Casini,
solo pochi giorni fa’ per puro caso ho visto la sua nota contenente una specifica richiesta.
So’ benissimo e la comprendo che di fronte a tanta disinformazione, creata ad Hoc da tanti emeriti esponenti del nulla, Lei abbia dubitato anche delle mie affermazioni in merito ai maggiori fondi afferenti alle due Università di UNIMC ed UNICAM a seguito della stipula dell’accordo di programma con il Ministero. Posso solo dirle che il quantum specifico non e’ precisabile in quanto avremmo dovuto avere una valutazione di merito che sembra non esserci stata per le due Università avendo le stesse i fondi garantiti.
Le risorse in piu’ per i due atenei, rimanendo sotto al media nazionale la valutazione, doovrebbero aggirasi entro un range di 6/7 milioni di Euro considerando anche il contributo di 700.000 eraogato ogni anno a vantaggio dell’accordo. Non le ho risposto prima perche le due Università non hanno stime precise all’Euro e questo come le dicevo non saraà neanche possibile. Do’ atto pero’ ai Presidi ( ieri il Preside Paolini ha dato delle indicazioni in un’articolo specifico) di aver valuatao estremamente positivo quanto abbiamo fatto!Certamente ora la sfida e’ quella di dare corpo alle indicazione dell’Accordo sulla integrazione dei servizi dei Due Atenei, qualificare e coordinare l’offerta formativa, promuovere insieme – per quanto di competenza – l’istruzione Tecnica Superiore e cercare di razionalizzare le numerose sedi dei corsi distaccati. Questa modalità e’ sostenuta dalla recente riforma del sistema Universitario Italiano (Riforma Gelmini allegata) che nei principi e all’Art. 3 prevede proprio una serie di azioni occorrenti a rafforzare l’offerta formativa delle piccole, ma strategiche per i territori di riferimento, Università Italiane.
Non so’ se questo potrà risolvere anche le sue personali preoccupazioni e francamente lo spero pero’ certo la maggior disponibilità di risorse non dovrebbe generare effetti inversi a quanto da lei auspicato!!!