di Laura Boccanera
Fervono i preparativi per le nozze vip del rampollo di casa Paciotti: questa sera alle 20 si sposa con Silvia De Santis al teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, Marco, figlio di Paola Paciotti. Un matrimonio privato, quasi ristretto (107 gli invitati, solo parenti ed amici cari) nonostante l’eco pubblica che le nozze hanno provocato in questi giorni soprattutto per la scelta del Comune di concedere l’utilizzo del teatro per il banchetto. Paciotti “in cambio” finanzierà il restauro della platea per un importo di 15.000 euro. Una scelta criticata dall’opposizione che ora chiede un regolamento per i matrimoni in teatro, allo scopo di non creare cittadini di serie A e di serie B. <<Nessuna vieta l’utilizzo del teatro per i matrimoni – ribatte il direttore Alfredo Di Lupidio – tanto che oltre al canone d’uso, abbiamo richiesto alla Paciotti di intervenire per interventi di manutenzione che migliorano la struttura come la levigatura e la verniciatura del pavimento della platea, oramai in pessime condizioni visto il logorio subito in questi 13 anni di utilizzo, oltre ad ulteriori sistemazioni come il cambio di tappezzerie per 15 poltrone, rifacimento di tendaggi e sistemazioni varie>>. E intanto già oggi l’utilizzo della piazza è limitato e riservato agli ospiti e all’allestimento per i preparativi: già montata una struttura per il catering, noto ristorante di Loreto, che nonostante la neve ed il freddo consentirà di cucinare all’aperto mentre all’ingresso verrà realizzata una cornice arborea sull’ingresso principale. La progettazione degli interni invece è stata studiata da un architetto di Milano: i tavoli portano i nomi delle coppie famose della letteratura e dell’arte, come Romeo e Giulietta. Nulla invece è trapelato sul dress code della cerimonia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La cosa è semplicemente vergognosa: uno schiaffo alle persone per bene che vivono del loro lavoro e vivono il loro privato con riserbo.
Ora si che dormo tranquilla
paga il canone e in più paga le spese per il restauro. dove sta il problema, anzi bisogna dire grazie.
Grande capo Esticazzi è commosso da questa gioiosa notizia…
La cosa è scandalosa.Io mi sono mobilitato è ho invitato la Soprintendenza ad intervenire. La Giunta Il Sindaco di Civitanova Mobili dopo aver di fatto dato l’OK all’uso imprprio e privato del teatro fa una delibera che di fatto declassa il Teatro A.Caro nella Casa dei Matrimoni.Una istituzione esistente a Mosca ai tempi dell’Urss.Una delibera a Sanatoria illegittima perchè di fatto stabilisce un capitolo del Regolamento.Una iniziativa di sola competenza del Consiglio Comunale. Come se non bastasse ha blindato e privatizzato il centro Storico creando disagi ai resiudenti per far sfilare la Vipperia de Nuaddri.Al PD a RC alla Lista Nuoiva Città chiediamo di attivarsi in sede istituzionale perchè il Consiglio Comunale cassi la vergognosa decisioine.
Cara signora Agnese petroni se i Paciotti volevano celebrare le loro nozze in un Teatro se lo potevano coperare.Il Teatro A.Caro è un Teatro pubblico ed è dedicato alle iniziative culturali.Cosa abbia avuto di culturale una pacchianata simile non si riesce ad intravedere.Il Teatro A.Caro noin si affitta si pratica per le attività che svolge. Sappia che con i soldi non si compra a meno che qualche arrogante non lo metta sul mercato un bene pubblico.