di Matteo Zallocco
Giorgio Meschini è uscito di scena. Almeno per ora. Dopo dieci anni da sindaco di Macerata in molti si aspettavano di rivederlo in un ruolo di primo piano, doveva essere uno dei leader del centro sinistra maceratese, invece si sono perse le sue tracce. La sua passione per i viaggi lo avrà portato in qualche terra lontana, magari in un’isola caraibica dove rilassarsi un po’ dopo il decennio amministrativo, o in Cina, destinazione sempre più gradita a imprenditori e politici locali. Invece no, l’ex sindaco non si è mai mosso da Macerata.
Ma cosa fa adesso Giorgio Meschini?
“Sono tornato alla mia attività professionale di ingegnere”.
E a qualche viaggio?
“Sinceramente no, non mi sono allontanato da Macerata. Ho prenotato un viaggetto in Tunisia per gennaio”.
Intanto rinnoverà la tessera del Pd?
“Sto valutando, c’è tempo fino al 31 dicembre”.
Perché non ha rinnovato questa tessera?
“Qualcosa non mi è piaciuto, è stato fatto un congresso provinciale basato su una contrapposizione interna che non sono riuscito e ancora non riesco a comprendere”.
Tra l’altro lei aveva dato la sua disponibilità per il ruolo di segretario provinciale…
“Pensavo che il mio nome avrebbe potuto riunire il partito e per questo avevo dato la mia disponibilità. Ma non ho fatto e non voglio fare polemica con nessuno”.
Un ex Margherita che poi ha aderito a Bersani. Forse questo non è piaciuto a qualcuno?
“Non lo so, stiamo parlando sempre dello stesso partito, il Pd ha diverse anime ma deve garantire unità. Ho sempre mantenuto buoni rapporti con i miei amici ex Margherita, in politica si possono anche non condividere delle scelte ma restare in ottimi rapporti personali. Ho preferito Bersani a Franceschini, ma stiamo parlando di politica nazionale, a livello locale dovrebbe essere diverso”.
Insomma più unità e meno divisioni…
“Direi di sì”.
E’ per questo dunque che ancora non ha voluto rinnovare la tessera…
“Ci sono una serie di motivi su cui sto riflettendo, ma alla fine faccio politica da 25 anni, ormai fa parte della mia vita e anche se in questo momento non ho incarichi la sento dentro di me”.
Dieci anni da sindaco di Macerata, mica uno scherzo…
“E’ stato un periodo lungo e ricco di soddisfazioni, dieci anni pieni di iniziative, tante cose sono state fatte ma altre sono rimaste in sospeso”.
Tipo la piscina di Fontescodella…
“Sì, ma anche la viabilità da completare, la riqualificazione di Villa Potenza e i tanti problemi della gente, spesso legati al lavoro. Non essere riuscito ad aiutare alcune persone che ne avevano veramente bisogno è il mio rimpianto più grande e mi lascia ancora tanta amarezza”.
Le cose più belle invece quali sono state?
“Non vorrei essere ripetitivo, ho già parlato in passato della Galleria e di Palazzo Buonaccorsi, ma le attività fatte con le associazioni e con le singole persone sono quelle che mi hanno lasciato i ricordi più belli”.
Ha qualche sassolino da togliersi?
“No, non ho né rancori né altro”.
Come giudica l’operato in questi primi mesi della Giunta Carancini?
“Per almeno due anni non mi esprimerò sulle questioni di Macerata città”.
In ogni caso lei ha sostenuto la candidatura di Carancini a sindaco…
“Sì e l’ho fatto con convinzione perché ho visto in lui il candidato più adatto per poter vincere e poter governare”.
Continuate ad avere un buon rapporto? Vi sentite spesso?
“Non ci siamo più sentiti, lui non ha necessità di parlarmi e io non mi voglio intromettere. Se ha bisogno di sapere come stavano le cose sa dove trovarmi, oggi è lui il sindaco e non deve rapportarsi con chi non ha incarichi come me”.
Buona parte del gruppo consiliare del Pd si trova spesso in disaccordo con le decisioni dell’Amministrazione. Cos’è che non va secondo lei?
“Mi faccia questa domanda tra due anni. Ora posso solo dire che mi dispiace e spero che queste situazioni vengano superate con intelligenza e senso di responsabilità da parte di tutti”.
Le elezioni provinciali però ci saranno tra pochi mesi, farle una domanda nel 2013 sarebbe un po’ tardi…
“Beh, ho poco da dire”.
Circola il suo nome come possibile candidato del centro sinistra alla presidenza della Provincia…
“A me non l’ha chiesto ancora nessuno e di sicuro io non mi autocandido. Ritengo che la politica sia un servizio, non è stata una mia decisione candidarmi a consigliere regionale o a sindaco, sono stati gli altri a chiedermelo. Nei partiti chi ha la responsabilità di prendere decisioni le deve prendere”.
Come vede il Pd in vista di queste elezioni provinciali?
“Gli organismi di partito si sono insediati adesso, non si conoscono ancora le coalizioni per cui è ancora tutto prematuro”.
Le piace lo strumento delle primarie?
“E’ sicuramente importante sotto il punto di vista della partecipazione democratica ma sto riflettendo sulle modalità: ci dovrebbero essere sempre delle scelte di fondo, un indirizzo da parte dei partiti. Se si faranno le primarie di sicuro io non ci sarò”.
Se invece il centro sinistra chiederà a Giorgio Meschini di candidarsi alla presidenza della Provincia?
“Per ora continuo a pensare alla mia professione, se qualcuno riterrà che potrò essere utile ne discuteremo, ma il mio ‘sì’ non sarebbe affatto scontato”.
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un vero sindaco!colui che e’ stato capace di rilanciare macerata a livelli degni della sua fama.
un sindaco esemplare,sveglio come la sua giunta del resto che in 10 anni ci ha reso tutti un po’ piu’ ricchi sia dentro che fuori come dicono le miss italia.
se c.m. ha intenzione di far prendere qualche denuncia a qualche suo lettore con queste interviste sappia che a me non mi ci frega,perche’ personalmente meschini e’ sempre piaciuto,10 anni troppo pochi sono stati e sono volati via troppo presto purtroppo.
Uno di cui non si sente la mancanza…
speriamo sia “sparito” definitivamente!!
Non è un segreto che nel 2005, quale segretario socialista, ho pubblicamente sostenuto il Sindaco in quanto le premesse credevo che fossero buone.
Nei primi 5 anni di mandato si poteva fare di più, ci sono state incomprensioni, quacosa era stato lasciato indietro per cui, in tanti, speravano che (essendo al secondo mandato e non potendo più essere rieletto) fosse meno sollecitato ad essere tirato per la giacchetta, meno soggetto a spinte e controspinte.
Questo perchè un Sindaco, al primo mandato, è sempre un pò sotto schiaffo poichè deve essere rieletto, perchè deve mediare mille posizioni, perchè comunque deve tenere conto di tante cose.
Al secondo mandato, invece, diciamo che normalmente ha le mani piuttosto libere.
Per di più avendo vinto con un successo personale indiscutibile (circa il 10% in più dele liste che lo sostenevano) in tanti pensavamo che i secondi 5 anni sarebbero stati fatti con un altra velocità.
Insomma se i primi 5 anni erano stati un pò diesel vecchio tipo ci si aspettava che, nei 5 finali, si potesse spingere un pò di più sull’acceleratore: certo sapevano che non era una ferrari, ma una sportiva italiana speravao che lo fosse.
Invece, solo pochi mesi dopo, ci siamo accorti che si camminava con il freno a mano tirato e che le spinte e le controspinte erano anche maggiori di quelle che aveva subito i primi 5 ani..
Se nei primi 5 anni (politicamente) poteva stare appena sulla sufficienza in pagella (sufficienza data sperando che si applicasse di più) nel secondo mandato il voto coplessivo non credo arrivi a 5…
A me sembra che, in questa intervista, sia stato molto abile a raggirare tutte le domande, non dando, praticamente, risposte, lasciandole immaginare o addirittura rimandandole a data da destinarsi… un po’ come tutto il suo mandato da sindaco!
Abile! Molto abile! Un vero politico direi!
Liana Paciaroni
beato lui che può viaggiare…
@Lilly
Ha notato che qui a Macerata sono decenni che uomini politici sono sempre sui giornali (interventi, comunicati stampa, iniziative, inaugurazioni, mostre, ecc.) ma che le interviste rilasciate sono veramente veramente veramente poche???
Un politicante cerca di rigirare le domande ma uno veramente bravo (cioè un cavallo di razza) evita, di farsele fare.
Certo Sig. Cerasi…
Se non si fanno intervistare ci lasciano nel dubbio… ci lasciano sognare e sperare che siano come noi li vogliamo.
A rispondere, o non rispondere come in questo caso l’ex sindaco, ci lasciano solo nel dubbio che siano, o “tonti” (in senso bonario e senza offesa per nessuno), o altamente intelligenti.
Perchè a rispondere a tutte le domande senza dire niente, io ritengo sia sintomo di grandissima intelligenza!
E non è da tutti.
Liana Paciaroni
Saluto Giorgio Meschini con affetto, amicizia e stima. In questi mesi ha impartito una lezione di stile all’intera classe politica maceratese, me compreso. Mi sento di ringraziarlo pubblicamente, come uomo e come politico, per la sobrietà, la serietà, l’impegno, le capacità ed il rispetto nei confronti di tutti. Ciò che manca oggi è ciò che Giorgio ha saputo garantire per dieci lunghi anni: la capacità di sintesi e la conseguente armonia. In bocca al lupo, di vero cuore.
Condivido l’idea di CM di intervistare Giorgio Meschini. Relativamente alle risposte che vengono date, mi sembrano secche, sapienti, decise.
dopo 25 anni di politica ,come da Meschini dichiarato
la cosa piu’ giusta sia lasciare il posto ai giovani e a nuove persone del PD locale ( che sono tante e capaci ), basta con le solite facce ,con il solito giro di poltrone
e con la solita minestra riscaldata come dice il sindaco di Firenze Matteo Renzi
Qualcuno ne sente la mancanza a Macerata?
Una bella residenza ad hammamet e passa la paura! :>
Dal “mi piace/non mi piace” mi pare che non si senta la mancanza dell’ex sindaco…. a mio parere è stato il peggior sindaco che ricordi.