Dall’avvocato civitanovese Vincenzo Brengola:
La nomina di Corrado Speranza a Coordinatore Provinciale di FLI, fatta venerdì, è l’esempio della peggiore operazione da Prima Repubblica, fatta a dispetto tra il fatto e il predicato. Ha ragione l’On. Giulio Conti quando afferma che ieri si è avallata la nascita di una corrente a cui i vertici del Partito hanno dato, coscientemente o stupidamente, il loro placet.
Appare veramente singolare che si affermi che i responsabili del nuovo Partito saranno l’espressione delle scelte della base per poi svelare una nomina calata dall’alto, non condivisa e tenuta segreta anche dallo stesso interessato fino all’annuncio stesso.
Effettuare riunioni, organizzare lavori, proporre motivi alternativi di organizzazione del nuovo Partito, per poi giocare sotto il tavolo è proprio un bel dire ed esempio di correttezza e d’investimento sul futuro.
Sfiduciare, o mettere in umana difficoltà le persone che da 6 mesi e in tempi non sospetti, si sono spese per sostenere chi di politica vive è un comportamento ingiusto ed irrispettoso che i vertici di quello che vuole essere un Partito dovrebbero andare a spiegare personalmente alle centinaia di giovani che domenica, a Civitanova, si riuniranno pronti a gettare il cuore altre lo steccato, per una politica raccontata diversa da come gli viene mostrata.
Questa decisione scellerata presa , non per la persona, ma per il metodo ha già creato le basi per far nascere le prime rotture all’interno del nuovo movimento di Fini, atteso che la maggioranza dei responsabili di Circolo non la condivide.
Invito caldamente Corrado Speranza a fare un passo indietro se è vero che vuole bene a questo neo Partito e riprendere i lavori da dove si sono lasciati nella ultima occasione, dove nessuno gli ha misconosciuto il giusto ruolo.
Diversamente dovrà assumersi la responsabilità politica sin d’ora della creazione di correnti all’interno di FLI. Ovvero della incrinatura dei lavori già intrapresi e comunque della scelta di un metodo diverso da quello concordato e condiviso da tutti”.
Vincenzo Brengola
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Assolutamente d’accordo con Vincenzo. Anche se chi scrive non aveva il minimo dubbio che si sarebbe verificata una cosa del genere… Basta cambiare il nome di un partito per svoltare quando i segugi sono sempre gli stessi??? Mah… Una volta in AN campeggiava uno slogan “DI FINI TI FIDI”… Quanti ex aennini lo sottoscriverrebbero???
Pierfrancesco Tasso
un partito appena nato: tante correnti, i soliti noti (da altri partiti)e a quanto pare partecipazione e condivisione 0.
Sarà un successo…
Ma se i cavalli sono sempre gli stessi, puoi anche cambiare nome alla scuderia ma non cambia nulla.
Abbiamo troppi, in tutti i partiti, uomini/donne che sono li da una vita…Che ahnno cambiato trecento-venti-no-ve-vol-te opinione….Che sono stati prima amici, poi nemici, poi alleati e poi fratelli per diventare (un attimo dopo e cambio di alleanze) subito coltelli a seconda di quale era la torta in gioco…
Gente che ha fatto del trasformismo l’unica sua capacità, buona per tutte le alleanze, tutti i programmi, tutti i progetti “basta che mi si dia una poltrona, se non a me a mio nipote oppure all’amante di mio fratello”.
Propongo l’azzeramento totale della presenrte classe dirigente (di centro, sinistra, destra, sopra, sotto), locale e nazionale, a tutti i livelli e, contemporaneamente, la loro perdita dei diritti civili di voto (eleggere ed essere eletti) per almeno 15 anni.
@ Cerasi
Caro Cerasi nel leggere il Suo commento sembra che Lei aspiri a un “Nuovo Mussolini”?
Sono certo che non era (per fortuna) questa, la sua intenzione.
Il suo commento cmq non da molte alternative. Provo ad esporre delle mie riflessioni:
Lei dice: “Sono sempre gli stessi e degli stessi partiti….” Cio che vuol dire, che i nuovi devono fare “l’azzeramento totale”?
Degli attuali politici i più nuovi sono Di Pietro e Berlusconi, spero non si riferisca a loro.
Dei non politici, a chi possiamo pensare? a un Magistrato, a un Militare, a un prete ……
Lei mi può dire “Penso a nuovi giovani”! Si, ma dove sono! E poi cosa dicono di nuovo!
Caro Cerasi, PROVO ad esprimere la mia posizione: Credo nella politica e penso che pur su posizioni opposte, il dialogo e il confronto possono creare e dare soluzioni alle cose.
Credo che non sia positivo Proporre l’azzerramento totale, MA sià più importante la PARTECIPAZIONE totale, cioè di tutti. Dobbiamo cercare l’opinione di tutti, dobbiamo cercare la partecipazione di tutti, dobbiamo avere il rispetto di tutti e per tutti.
Con simpatia
Tonino Quattrini
@Quattrini
In breve, molto in breve, ho soltanto ripreso ed conciso la posizione già espressa da Sartori, il quale diceva che bisognava fare come dopo la fine della II Guerra quando in Italia si sono, più o meno (poi in realtà molto meno), azzerate le altre caricghe e gli alti comandi in campo civile e militare.
In origine, dopo la guerra, la pulizia avrebbe dovuto riguardare tutti coloro che legati/collusi/fedeli con il regime fascista avrebbero dovuto essere rimossi.
(purtroppo non avvenne così) e Sartori immagianva che per tornare a volare l’Italia aveva bisogno di un qualcosa di simile poichè, altrimenti, sarebbe stato molto, molto difficile (interessi, aiuti, fondi a vanvera, collussioni ecc.)che in Italia si riuscisse a girare pagina.
Ovviamente non mi stavo riferendo ad un nuovo Mussolini, ma solo ad una ventata di aria fresca.
Caro Cerasi
Nei commenti è logica la brevita perciò possiamo dare solo degli spunti per una riflessione costruttiva.
Dopo la II guerra, in particolare in Italia, abbiamo avuto un rinnovamento ma senza azzerare niente e nessuno, ne fra i militari ne fra i politici ad esclusione di qualche persona legata alla RSI, comunque personaggi di secondo piano. Le gerarchie degli apparati sono rimasti al loro posto, (prefetti, questori, dirigenti pubblici, gerarchie militari ecc) se guardiamo anche la rivoluzione francese che ha tagliato molte e tante teste si è rigenerata con le vecchie nomenclature.
In Italia se guardiamo bene, anche chi aveva firmato la legge sulla razza rimase in sella e non solo ma ha guidato anche governi (vedi Fanfani). Perciò il problema non è l’azzeramento ma LA VISIONE DEL FUTURO.
Ora in Italia c’è stato un cambiamento condiviso che oggi (per fortuna) ci accumuna tutti: La DEMOCRAZIA.
Il mondo cattolico per primo (con i De Gasperi) il mondo comunista (con Togliatti prima, Berlinguer poi e la caduta del Muro) anche quella parte che veniva dalla RSI (con Almirante) ha avuto la sua importanza, nel ricondure una “parte” legata alla dittatura nel solco della DEMOCRAZIA.
Questa è la storia di ieri ora veniamo all’oggi.
L’impegno sociale, civile e politico di tutti deve essere il “FARO”, il Confronto e il Dialogo il “MOTORE”, il rispetto degli altri il “COLLANTE”. Non è un problema di “Vecchi” o “Giovani” politicanti ma di come ci relazioniamo fra le persone.
Mi scuso, capisco che non è facile ne forse opportuno ed esaudiente affrontare certi argomenti con un semplice scambio di commenti.
Ma è meglio di niente.
Credo che sarebbe interessante, sig. Quattrini, se CM collateralmente alla sua attività di informazione on-line proponesse anche qualche bella tavola rotonda su argomenti locali e nazionali… Magari anche qualche bella discussione surante una cena..