Fabrizio Nascimbeni, consigliere comunale di Macerta è nel cuore
Nuova seduta del Consiglio comunale di Macerata che è stato convocato per lunedì prossimo (15 novembre) alle ore 16.30.
Alle 16 però verrà discussa l’interrogazione presentata dall’Udc e dalla Lista Ballesi relativa alla nomina negli enti culturali.
Subito dopo le comunicazioni del sindaco Romano Carancini, i lavori dell’assise cittadina proseguiranno con la discussione delle delibere inerenti alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e alla convalida dell’elezione del rappresentante degli immigrati.
Infine il Consiglio è chiamato a discutere la mozione presentata da Macerata è nel cuore e dal capogruppo del Pdl, Fabio Pistarelli, in merito alla realizzazione di rampe o scivoli nel sottopassaggio che collega piazza Annessione a corso Cavour.
“Da troppo tempo – si legge nella mozione – perdura nella nostra città la situazione di pericolo che vede le mamme con carrozzella ed i disabili costretti ad attraversare l’insidioso incrocio di Piazza Garibaldi nel tentativo di raggiungere Piazza Annessione ed il centro storico. Tutto ciò a causa dell’oggettiva impossibilità di avvalersi dell’apposito sottopassaggio in quanto sprovvisto di attracco meccanizzato o almeno di rampe o scivoli.
Il quotidiano ripetersi di tale situazione è diventato intollerabile e getta nell’imbarazzo tutti i rappresentanti della comunità cittadina i quali non possono assistere inerti alla ripetuta ed incessante violazione delle più banali regole di sicurezza della circolazione stradale e di civiltà. È palese, infatti, che, in casi come questo, si contravvengano non solo le disposizioni del Codice della strada, ma anche le più normali regole di convivenza.
Per chi è in carrozzella l'attraversamento della strada in piazza Garibaldi non è certo una cosa semplice
Da un punto di vista civico più che politico, non può, pertanto, ammettersi che venga considerata tecnicamente irrisolvibile una situazione che obbliga taluni cittadini a vere e proprie acrobazie per attraversare la strada, con serio rischio anche per gli incolpevoli conducenti delle autovetture.
Considerando dunque che in più sedi si sono aperte discussioni sulle iniziative da intraprendere a salvaguardia del centro storico, crediamo che si debba partire proprio dalla facilità e dalla sicurezza di accesso allo stesso per tutti.
Il Consiglio Comunale di Macerata impegna la Giunta: a destinare una quota del bilancio per l’anno 2011 alla progettazione e realizzazione di una soluzione tecnica che permetta a tutti i cittadini attualmente impossibilitati ad avvalersi del sottopassaggio di attraversare con sicurezza l’incrocio tra Piazza Garibaldi e Piazza Annessione”.
L’anno scorso Cronache Maceratesi aveva posto il problema all’attenzione dei cittadini. Sono tante le barriere architettoniche in città e solo un sottopassaggio è a norma, come si può leggere nell’articolo che riportiamo nel link qui sotto:
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Appunto…Perchè quelle emeriti “menti” che idearono la pista ciclabile con le rampe per le biciclette non approfittarono per farle in modo che venissero utilizzate anche dalle carrozzine. Osservazione già fatta inutilmente a suo tempo. Ma tanto si sa che nella pubblica amministrazione i soldi spesi non appartengono a chi li spende e quindi……
Ora l’amico Gianfranco Cerasi coglierà l’occasione per ribadire che 1) mancano i soldi; 2) disabili e mamme con passeggini sono una minoranza rispetto a tutta la cittadinanza.
Senza riallacciarmi all’articolo che gentilmente la redazione ripropone (e che mi vedeva in un certo senso protagonista, o per meglio dire rappresentante di una categoria ingiustamente dimenticata in città), suggerirei ai consiglieri che per la prima volta si sono presi la briga di trattare l’argomento in Consiglio comunale di non cadere nella trappola: infatti, risponderanno loro che avevano già fatto precedentemente tentativi di adeguamento delle scale dei sottopassi, ma la loro pendenza risulta inadeguabile. Come fare a non cadere nella trappola? Semplicissimo, ci sono due altre strade percorribili:
1) una pedana marcapiano, di quelle che sono ormai obbligatorie ad esempio nei musei (come a Palazzo Buonaccorsi);
2) spostare i semafori, inutilmente piazzati da Meschini in prossimità del cimitero, in Piazza Garibaldi.
Già che ci siamo, vorrei chiedere ai lungimirantissimi progettisti del recupero di Galleria del Commercio (e ai loro collaboratori comunali) come – secondo loro – un disabile in carrozzina o una mamma con passeggino possono raggiungere il piano intermedio della Galleria, dove peraltro sono ubicati alcuni esercizi commerciali.
precisazione: al punto 1) ho definito pedana marcapiano quella che in gergo tecnico si dovrebbe chiamare “servoscala”. Penso, comunque, che ci eravamo capiti lo stesso. Tuttavia…
Questa sarebbe davvero una bella iniziativa e non solo su quel sottopasso ma in diversi altri punti di Macerata.
Qui i soldi sarebbero davvero spesi bene perchè si dovrebbe pensare PRIMA a queste persone… diciamo… meno fortunate, piuttosto che a quelle che “possono” tutto e ovunque.
Questa è civiltà e amore verso il prossimo e su questo dovrebbe riflettere anche il vescovo…
@Davoli
1)I semafori in Piazza Garibaldi significa caos stradale a non finire…
2) Strano che ci si preoccupi solo quando arrivano i problemi.
Invece che dilapidare i soldi per un illustre semisconosciuto al mondo, perchè non impiegare i soldi che si dovrebbero recuperare per un’inutile statua per fare degli scivoli nei sottopassaggi??
Cerasi,
non perdere una buona occasione per tacere. Adesso, pur di dar contro al Vescovo, viene fuori che sei favorevole agli scivoli nei sottopassaggi, per i quali mi hai contestato da un anno in qua??
Tralasciando il fatto che mi sembra che, ultimamente, il vescovo si stia facendo male da solo io ho solo detto che se si devono impiegare dei soldi pubblici meglio per modificare, se possibile, il sottopasso che per un’inutile statua.
Come avevo già scritto a suo tempo il problema dei sottopassaggi è che vennero realizzati tanti, tanti anni fa quando le auto erano 1/5 di quelle di oggi e chi li usava, all’epoca, erano verametne 4 gatti poichè sui poteva benissimo e con poco rischio passare sopra.
Ovvio che se la circolazione è aumentata esponenzialmente ora bisogna fare qulcosa.ù
Ma ho detto pure che modificare il sottopassaggio mi sa che è impossibile e che, pertanto ci sarebbe da rifarlo ex-novo.
Quindi si devono trovare i soldi, soldi che non mi pare abbondino nelle casse comunali.
Magari possiamo chiederli allo IOR.
I soldi nelle casse comunali, da che ho memoria, non abbondano per principio. Poi escono sempre fuori miracolosamente per qualche incarico, consulenza et similia: servizi strapagati, in proporzione molto più che la statua della discordia. Ma questa è già un’altra storia.
Quanto alle tue contumelie sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ti invito gentilmente ad andartele a rileggere in archivio: scoprirai che il tuo tono era tutt’altro che così accomodante come oggi cerchi di rivenderlo. Ma qui – per tua disgrazia – c’è un elefantino con una memoria tragicamente buona.
Infine, considera il mio aggiramento della facile trappola in cui rischiano di cadere i consiglieri che hanno sollevato il problema: consiglio semplicemente – e straeconomicamente – di ubicare in Piazza Garibaldi i semafori che inutilmente Meschini piazzò in Via Pancalducci.
Il traffico non se ne appesantirà più di quanto non accada laddove semafori sono stati messi in prossimità di attraversamenti pedonali. Se infatti in Corso Cavour c’è perennemente imbottigliamento (ma il problema sono i parcheggi, non lo scorrimento lento), all’apparir di Garibaldi pare di stare nel circuito di Monza…
Allo IOR, dici? Beh, se ancora vale laicamente “Libera Chiesa in libero Stato”, magari potremmo chiederli al partito socialista (da cui, se non erro, provieni tu)…
Caro Filippo, mi ricordo benissimo quelo che ho scritto.
Sei sempre tu che però, per convenienza, fai finta di non capire.
Facile dire: bisogna che i sottopassaggi abbiano gli scivoli per le carrozzine.
Facile e giusto.
Ma anche un tantinello demagogico, ma solo un tantinello…
I sottopassi vennero fatti in un certo modo, molti anni fa.
Sicuramente all’epoca si pensò solo ai pedoni e non si pensò alle mamme con i bambini o a chi aveva difficiltà di movimento.
Ora sai benissimo che modificarli significherebbe, nei fatti, doverli eliminare e fare ex novo con un esborso di denaro non indifferente e con l’aggravio che, durantei lavori, sarebbero chiusi per mesi per tutti.
Ed è facile demagogia la tua dire non facciamo consulenze e non diamo incarichi e facciamo i sottopassi nuovi perchè sei troppo inteligente per non capire che che comunque i soldi necessari non ri raschierebbero dal quelle voci di bilancio in quanto ne servirebbero assai di più.
Invece tu ti limiti a sollevare un problema, giustissimo, ma poi scivli nella faciloneria populista poichè non prendi in considerazione affatto i costi, dove reperire i fondi, gli eventuali problemi che si creeerebbero. ecc. ecc.
Come avevo scritto poichè il Comune non può risolvere tutti i problemi di tutti i citadini si devno fare dele scelte.
Abbiamo pertanto tati campi da pallone,poichè sono tatissmi i govani che giocano a pallone, e zero campi di polo poichè non ci gioca nessuno.
Ovvio che demagogicamente si potrebbe chiedere a gran voce un campo di polo perchè ipoteticamente in 30 cittadni vorrebero giocarci.
Ed ovvio che per i costi/risultati non verrebbe realizzato.
Ma se i cittadini che vlessero un capo di polo fossero 10.000 il campo verrebbe fattopoichè sarebbe un bene utlizzato da una grossa fettà di collettività.
L’esempio banale è per ridirti, come avevo già scritto e riscritto, che siccome ci sono cento e cento volte di più di autmobilisti che persone con difficoltà motorie ecco che quindi si considera a bilancio prima l’asfalto delle strade e poi altri interventi.
Ma non è il Comune che è cinico, una qualsiasi impresa farebbe altrettanto.
Se spendo 100 e i benefici ricadono su 10 persone oppure spendo 100 ed i benefici ricadono su 10.000 persone stai pur tranquillo che l’impresa preferirebbe spendere 100 perle 10.000 persone.
Per ultmo io vorrei che ci fosse “libera chiesa in libero Stato” e che i clerici smettessero di condizinare la vita politica e sociale italiana con l’arroganza di chi vorrebbe che i propri punti di vista fossero i punti di vista di tutti.
E per quanto riguarda i socialisti, che hanno rubato, questo è solo un misero granellino di sabbia rispetto alle gigantesche ruberie, ai falsi storici, ai furti, agli omicidi, al malaffare che la chiesa ha perpretato in 2.000 anni.
(perchè, se il vescovo vuole l’inutile statua,non si mette a vendere qualche indulgenza?
Del rsto non dovrebbe esere difficile, visto che è stata una pratica che la chiea ha abbondantemente usato in passato per riempire i suoi forzieri).
Hai un’idea strana della vita e della collettività, se equipari eventuali giocatori di polo ai cittadini disabili. O ti sfugge che i primi scelgono di fare un’attività mentre i secondi sceglierebbero volentieri il contrario della disabilità ma non possono scegliere? Dunque, a mio giudizio, una comunità civica che intende essere civile e socialmente utile (non dico ineccepibile, sarebbe troppo), da che si capisce se è realmente tale, se non dall’attenzione per le proprie fasce più deboli?
Poi, ti ringrazio di offrirmi il destro di confutarti ancora una volta: dici dei sottopassi realizzati tanti anni fa. Vero. E invece il restauro della Galleria del Commercio a quando risale?
E come mai, di grazia, nemmeno lì c’è abbattimento delle barriere architettoniche, tanto che il piano di mezzo rimane irraggiungibile?
Forse (anzi: sicuramente) ha ragione Anna Menghi quando afferma che la principale barriera architettonica è quella culturale, di cui tu in compagnia di fin troppi amministratori siete degnissimi rappresentanti.
Congratulazioni vivissime.
Caro Filippo
Si evince chiaramente che i tuoi studi filosofici classici ti hanno proiettato in un mondo immaginario, perfetto nelle enunciazioni che ha pochissima attinenza con la realtà.
Il richiamo per l’attenzione alle fasce più deboli della società deve essere allargato ed esteso a TUTTE le fasce deboli della sociertà, non solo ai disabili, altrimenti diverrebbe solo un discorso demagogico e populista.
Quindi sarebbero necessari più asili nido, più sotengo alle famiglie, più servizi per le donne che lavorano, più verde dove i ragazzini potessero giocare in sicurezza, più tutele nel mondo del lavoro, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.e cc. ecc.
Tutti discorsi civici, di alto contenuto morale, di altissima valenza etica…. Ma che rimangono discorsi sulla carta e sacrosante affermazioni di principio, ma sempre e solo sulla carta.
Perchè tutti questi servizi (e tutti gli altri centinaia che non ho citato, dal rendere autosufficienti gli anziani con case costruite appositamente, medico in zona sempre disponibile, taxi per gli spostamenti, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc..) hanno un costo, costo che deve essere coperto.
Il problema sorge quando non ci sono i fondi per coprire questi costi, come nel caso del rifacimento dei sottopassaggi.
Ed allora qualsiasi comunità deve fare delle scelte che tengano presente il bene comune, cioè se faccio l’intevento X a quanti cittadini sarà utile, quanto costerà, quianto ritorno ci sarà in utilizzo, ecc. ecc.???
Ecco il mio esempio sul campo di polo, che per poter replicare tu fai finta di non capire.
Inoltre per allargare il fronte della tua richiesta fai anche un’imprecisione voluta: metti le mamme con le carrozzine (impedimento temporaneo, visto che i bambini non restano suolla carrozzina fino a 15 anni) con i disabili (che purtroppo hanno sempre bisogno della carrozzina) per allargare il fronte delle richieste.
Ma la mamma con la carrozzina, dello scivolo nel sottopassaggio, ne ha bisogno oggi.. Tra 2 anni non ci penserà più.
Per quanto riguarda il rifacimento della Galleria del Commercio non sono stati previsti scivoli, hai perfettametne rqagione, e in tanti lo hanno fatto notare, ben prima dell’inizio dei lavori e non dopo.
Tra i tanti, prima, non mi sembra di averti ascoltato, così come non mi sembra di aver ascoltato molti altri che poi, SOLO dopo, si sono eretti a paladini dei disabili…