di Alessandra Pierini
Gianfranco Cerasi è compagno di viaggio di Cronache Maceratesi, sin dalla nascita del giornale. Il suo primo intervento risale alle ore 16,38 del 24 settembre 2008, una settimana dopo la nascita del nostro giornale, quando commentò un’intervista in cui l’allora assessore alla Cultura del Comune di Macerata Massimiliano Bianchini faceva un resoconto delle attività estive. La presenza di Cerasi come commentatore si è intensificata di giorno in giorno e ad oggi si contano al suo attivo qualcosa come 2.352 commenti, tanto che agli abituali lettori sembrerebbe strano non vedere sotto un articolo almeno un suo intervento.
In questo modo Cerasi è diventato in questi anni emblema del commentatore doc, non si nasconde dietro a un nick name, ma ci mette la faccia e ha sempre qualcosa da dire su qualsiasi argomento venga affrontato.
Cerasi, abbiamo fatto una classifica dei commentatori e lei è risultato nettamente al primo posto. E’ quello che commenta più di tutti…
«Che ho vinto? – risponde ironico – sinceramente non mi ero reso conto di aver scritto così tanto, anche perché spesso i miei commenti sono risposte a repliche a commenti precedenti. Immaginavo di essere tra i più assidui ma addirittura il primo… »
Cos’altro fa nella vita, oltre a commentare Cronache Maceratesi naturalmente?
«Per anni ho lavorato come intermediario nel settore delle calzature, lavoravo con l’estero ma sempre con Macerata nel cuore. Poi recentemente ho aperto con mia moglie l’agenzia “Viaggi Marche” a Villa Potenza».
Come mai ha abbandonato il lavoro nel mondo delle calzature?
«Ho cambiato settore perché, per quanto si continui a dire che è in ripresa, il calzaturiero è in coma vegetativo. Ormai non si vende più la qualità ma il nome, il brand. Così le piccole imprese che producevano il vero made in Italy non riescono più a vendere e perdono la concorrenza con aziende estere che tengono i prezzi molto più bassi. Quindi mi sono ridefinito nel turismo.»
Quali sono stati i suoi trascorsi politici?
«Ho iniziato a fare politica alle scuole superiori. A Macerata c’erano 3 gruppi organizzati: Comunione e Liberazione, Fronte della Gioventù e Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani. Io mi iscrissi a quest’ultimo e restai per due anni, poi mi allontanai per un anno e nel 1985 feci la tessera socialista per poi percorrere il cammino del partito quindi passare al Psd, allo Sdi al Ps e alla Rosa nel Pugno che aveva come sponsor anche Vasco Rossi che aveva detto “non ho niente a che fare con la politica ma se dovessi scegliere, vorrei far parte della Rosa nel Pugno.”
Dal 2001 al 2006 sono stato segretario del Partito socialista a Macerata. Ora il partito non esiste più, formalmente c’è ma non ha amministratori. Una parte dei socialisti è passata al Pd ma io non me la sono sentita perché questo passaggio, a Macerata, mi è sembrato un tentativo di riciclo. Anche i nuovi sono galoppini dei vecchi amministratori. Questo è lo scenario sia nel centrosinistra che nel centrodestra, dove c’è anche l’aggravante delle scelte paracadutate dall’alto. Perciò faccio il battitore libero.»
Perché è sempre molto critico verso tutti?
« La politica come la intendo io è un servizio. “Fare bene il bene comune” diceva qualcuno e non curare gli interessi di bottega o nominare gli amici. A me sembra che oggi si ragioni più in questi termini e non posso essere d’accordo.»
Lei è però critico anche in discussioni che non riguardano la politica…
«Non era Platone a dire che l’uomo è un animale politico? Anche facendo la spesa e scegliendo un prodotto piuttosto che un altro si fa politica.»
Lei è anche stato uno dei promotori di Meetup, gruppo di discussione sui temi proposti da Beppe Grillo. Come mai?
«Formalmente sono ancora il responsabile provinciale del gruppo che si è però frammentato. Grillo viene definito antipolitico invece raccoglieva tutti coloro che erano stanchi della politica fatta in un certo modo per cui ci sono dei problemi di fondo che non possono essere discussi perché all’interno dei partiti si rischia sempre di offendere qualcuno. Ad esempio nessuno ha detto che con il passaggio all’euro siamo tutti più poveri, né che i commercianti hanno raddoppiato i prezzi perché in ogni partito ci sono sempre dei commercianti che non possono essere additati.»
Cosa pensa di Macerata?
«Non la scambierei con nessun altra nonostante i suoi mille difetti. Penso che i maceratesi siano stati cloroformizzati per troppo tempo: la discarica è stata chiusa con anni di ritardo, il Cosmari era un impianto vecchio prima ancora di iniziare, la viabilità è quella di 30 anni fa per la mancata interazione tra Comune e Regione, il Piano Casa è nato per far cassa ma se non decolla creerà non pochi problemi e qualcuno mi deve spiegare anche dobbiamo sbagliato con la lirica, lo Sferisterio è in rosso. Ci vuole anche più trasparenza e non è possibile che ogni politico sia buono per tutte le stagioni e che la politica sia diventata una professione.»
Quali potrebbero essere le soluzioni?
«Confronto e trasparenza. Si sono votate ein Consiglio comunale questioni importanti di cui i maceratesi non hanno neanche sentito parlare. Si è parlato di consigli aperti nelle frazioni ed è importante che diventino realtà per stabilire un rapporto diretto tra amministrazione e cittadini. Anche il sito internet del Comune di Macerata, pur ben fatto, mette a disposizione solo documentazione tecnica che i cittadini non hanno modo e tempo di approfondire.»
E i suggerimenti continuano… Nei prossimi commenti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
quando il nulla fa notizia…
ci sono nulla moooolto più nulla di questo! almeno una notizia simpatica ogni tanto! non si può parlare sempre di morti e politici (l’associazione è puramente casuale!). e poi è giusto che cronache maceratesi renda un piccolissimo elogio ad un proprio “fan”!
hahahah aspetto il commento di Cerasi a questo articolo! Sei un VIP ormai! 🙂
Animale politico ma anche comico!! Meglio de Carlo Verdone (il sosia)!! Simpaticissima intervista!
Cerasi ti aspetto sempre in tribuna per vedere una partita della Maceratese insieme 🙂
eri un grande anche quando organizzavi gli scioperi a ragioneria specialmente di sabato. bei tempi
Ciao Gianfranco,
l’intervista è simpaticissima, vai avanti così, ormai sei una colonna portante di CM!!!
Ce credo che non la scambieresti: do’ lo putristi fa’ tuttu ‘ssu casì??
😉
Cerasi sta molto simpatico anche ai nostri locali politici!
😀
Cerasi … Quando Platone parlava di politica aveva in mente un concetto della stessa profondamente diverso da quello di oggi.. La politica era “L’arte dello stato”, o meglio della città-stato.. La politica era una branca dell’etica.. Una bella differenza rispetto ad oggi…
Giovane comunista, pertanto gli è stato insegnato a mangiare i bambini.
Poi socialista e, per carità di patria, non aggiungiamo nulla.
Mmmmmm… Mi sa che nemmeno una lunga nuotata sinottica sul Giordano questi due altri peccati originali si potranno mondare.
Finalmente ha un volto il commentatore folle!
Bravo Cerasi. Non sempre condivido le tue idee ma la cosa più bella è che riesci a tenere alti la letture e il commento degli articoli di CM.
Penso che questo articolo ti era dovuto.
Complimenti Gianfranco, anzi, Fra’ Gianfranco da San Claudio. Nella tua biografia manca il libro-romanzo petrarchesco di alcuni anni or sono… cari saluti da Guido
Quisto adè lu livellu de Macerata, pensa come simo ridutti. Oh! Se ve sta vè lu problema adè lu vostru, contenti voi ….
Gianfranco ha, modestamente, dimenticato di dire che è uno dei massimi esperti mondiali sui Beatles. Che non è poco.
@stecca
quando abbiamo parlato per giorni di corona in visita alle zone delle scarpe come eravamo ridotti?
Ci segnalano una precisazione:
la definizione “l’uomo è un animale politico” è una valutazione con cui Aristotele apre il suo saggio “La politica”… Platone non c’entra granchè.
@ELI 1985
Ma quello che me chiedi come paragone te sembra na cosa seria a cui dovria risponne? Sete quillu che sete niente de più accontentave de questo e bona notte
@Cronache
Non ero del tutto sicuro dell’autore in quanto non avevo potuto verificare se i miei ricordi fossero esatti: non a caso l’affermazione l’avevo posta in formula dubitativa di domanda…
@Stecca
l’invidia non posse mai murì
@cerasi
ma de ché? de vojardri? Ma simo seri! Continuete a a parlavve addosso mentre l’alri fa li fatti e li risultati de Macerata se vede. Continuete pure
Gianf è il n°1 dei commentatori europei!
@ Lilly Non vorrei sbagliarmi ma mi pare che la foto ci sia stata sempre di Cerasi!
@ Dante Girotti Commentare è un piacere se non diventa un baccagliare! Molte volte anche un dovere di chiarezza!
@ ELI 1985 E’ vero: sorridere ogni tanto non fa male.
Intervistare il commentatore folle che ha fatto più commenti di tutti da parte di Cronache Maceratesi è un ringraziamento ad un fedelissimo lettore.
@Stecca
A proposito di parlarsi addosso… La leggo spesso su CM… Quindi anche lei si parla addosso, anche lei è quello che è.. Se pensa che siano tutte chiacchere, non dovrebbe neppure leggere determinati articoli, tanto meno commentarli…
@ CM
Ci segnalano una precisazione:
la definizione “l’uomo è un animale politico” è una valutazione con cui Aristotele apre il suo saggio “La politica”… Platone non c’entra granchè.
Grazie mille per la precisazione.. così stanotte posso fare sonni tranquilli.. in perfetto stile socratico.. se non ricordo male..
@Taj Mahal
Te piaciria che non commentassi … io so bituato a li fatti e legge de quilli che li fa e quanno vedo le chiacchiere vote sbotto
Sarebbe interessante sapere quali sono questi fatti.
E soprattutto di che sostanza psicotropa si sono fatti…
@alex stecca
Per me può scrivere chiunque, ma mi sembra assurdo che un commentatore, che scrive almeno 4 o 5 volte a settimana, definisca i commenti, che anche lui fa, tutte chiacchere…
Bravo Gianfranco e bravi CM. L’intervsita è molto gradevole.
@ stecca
certo che è un paragone adeguato, notizia leggera per notizia leggera! il paragone ci sta e poi come! non c’è da commentare per forza, se uno non sa che dire può anche fare un giro per le notizie e poi chiudere la connessione!
20/10/2010 ore 11.21
l’articolo al 4 posto tra i più commentati
l’articolo al 7 posto tra quelli più letti
come roseca…
si può essere d’accordo oppure no con CERASI ,ma bisogna dargli atto che dimostra sempre una certa conoscenza di tutti gli argomenti trattati e questo non è poco.
http://en.wikipedia.org/wiki/15_minutes_of_fame
Diamo a Cesare quel che è di Cesare
Visto che ogni volta che si apre la pagina l’ingresso viene conteggiato come lettura alla fine l’articolo risulta, artificialmente, molto letto sebbene nessuno indichi con precisione quanti sono i lettori e quanti lettori passano e ripassano più volte.
Pertanto questo articolo ha avuto quasi 3.000 letture, ma non significa che siano passati 3.000 diversi cittadini a leggere.
Al limite potrebbero essere i soliti 30 o 40 che passano, più volte al giorno, a leggere l’ultimo commento.
Al limite limite potrebbe essere solo 1 persona che (senza nemmeno leggere) si connette e riconnette e riconnette e riconnette e riconnette, al solo scopo di far salire il numero delle letture.
(per esempio io sono entrato per scrivere e sono stato conteggiato 1 volta all’ingresso e 1 volta quando ho fatto il login)
E più ci sono passaggi di letture e più l’articolo diventa “popolare” e sale sulla classifica dei più letti, quindi indirettamente di quelli che potrebbero essere ritenuti più interessanti.
Sarebbe forse il caso, visto che la stragrande parte di noi usa sempre uno o due computer per connettersi, che gli ingressi/letture siano univoci.
Così si saprebbe, con minore possibilità di errore, se l’articolo X è stato veramente letto da 200 persone oppure se l’articolo lo hanno letto (o semplicemente cliccato) solo in 4…
.
.
.
Per i detrattori: ovviamente io mi sono spellato il dito e consumato il tasto a forza di cliccare e ricliccare!!!