Gli imprenditori calzaturieri locali attendono con ansia l’appuntamento del MICAM, la più importante manifestazione fieristica di settore al mondo, che si terrà a Milano da domenica 19 a mercoledi 20 settembre.
1550 gli espositori di cui i 1000 italiani con oltre 100 marchi provenienti dalla nostra provincia su una superficie di oltre 70.000 mq, alle prese con un mercato sempre più complesso e variabile, con i colossi asiatici sempre piu’ presenti ed agguerriti e con un mercato globale in cui la PMI locale stenta sempre di piu’ a muoversi.
“Sebbene sia riconosciuta in tutto il mondo la nostra capacità di produrre articoli ad alto contenuto qualitativo e di design – capacità accresciuta peraltro negli ultimi anni – nei produttori locali c’è ormai la consapevolezza che il “Made in Italy” non sia, da solo, sufficiente per raggiungere i consumatori; si conferma infatti sempre più la necessità di puntare su politiche di marchio e di internazionalizzazione per competere con le grandi griffes e le multinazionali della moda.
Sono convinto comunque che sia anche il momento di far rientrare le lavorazioni fatte all’estero per valorizzare e salvaguardare le importanti competenze che abbiamo nel nostro distretto.
In particolare credo che per riuscirci e per favorire la vera ripresa, sia necessario attivare delle iniziative concrete, come realizzare un piano industriale serio, capace di salvare il distretto, che preveda anche la promozione delle aggreagazioni di impresa
Sono queste le variabili unitamente alla riqualificazione formativa e all’’accesso al credito – sulle quali come, Confindustria Macerata, stiamo lavorando – decisive per il futuro del nostro territorio fortemente orientato all’export ed alla moda”.
Questa è la convinzione di Cleto Sagripanti, Presidente degli industriali calzaturieri di Confindustria Macerata e componente della Giunta ANCI – Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani
“Ci si attende, con questo importante appuntamento, di capire meglio le vere intenzioni dei mercati internazionali e una possibile conferma dei timidi positivi segnali, avvertiti nei mesi scorsi.
Si confida anche in una reale ripresa nel mercato americano, fino a un decennio fa ai primi posti per il valore delle calzature esportate.
Nella manifestazione che partirà domenica prossima a Milano, i nostri imprenditori sono ben determinati a far valere le proprie collezioni, che saranno più agguerrite, qualificate e creative del solito. Si porrà infatti un particolare accento sui materiali innovativi e su soluzioni stilistiche e tecnologiche mai viste in passato.
E se il 2009- 2010 ha segnato una fase decisamente negativa, cosi’ come previsto dafli analisti che danno il nuovo anno in ripresa, speriamo che con la qualità delle proposte che verranno presentate al mercato si possano tranquillizzare gli imprenditori e le famiglie degli oltre 12.000 addetti al settore nella provincia.”
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“Sono convinto comunque che sia anche il momento di far rientrare le lavorazioni fatte all’estero per valorizzare e salvaguardare le importanti competenze che abbiamo nel nostro distretto”
ALTRIMENTI QUALE Made in Italy?????
Abbiamo creato terreno fertile a nuovi competitori mondiali, portando le nostre competenze e conoscenze all’estero, mentre quelle che avevamo sul territorio sono cominciate a diminuire (chi sa fare bene la scarpa invecchia e non c’e’ un ricambio generazionale nella manualità!!!!)
E’ COMUNQUE ELOQUENTE IL FATTO CHE ANCORA OGGI, UNA VERA LEGGE CHE TUTELI IL VERO, DICO VERO, MADE IN ITALY, NON SIA RIUSCITA A PASSARE IL SETACCIO DEI VARI PARLAMENTI SENZA VENIR SMANTELLATA E RESA INUTILE.
Forse questo diminuisce la fiducia dei compratori stranieri verso un marchio (Made in Italy) che oggi ha perso credibilità tra questi “intenditori”.
SE SIAMO IN TEMPO, SALVIAMO E RIGENERIAMO IL NOSTRO CAPITALE SOCIALE!!!!
M.M.
Tantissimi auguri di buon lavoro.