di Alessandra Pierini
Padre Alberto Maggi e il Centro Studi Biblici “Vannucci” di Montefano sono stati negli ultimi tempi colpiti da polemiche che hanno alimentato anche una divisione tra i cittadini. Il vortice medatico che li ha investiti rischia però di far perdere di vista quali sono i reali intenti e gli obiettivi di coloro che operano nel Centro Studi. Neanche il Vescovo di Macerata Claudio Giuliodori, che nell’omelia per la festa del patrono, ha criticato il modo di operare e di diffondere la Parola di Padre Alberto, ha mai toccato con mano quella che molti riconoscono come una bella realtà. E’ lo stesso padre Maggi a riscontrarlo: “Il Vescovo non ci conosce e non è mai venuto nel nostro centro quindi per noi la sua presa di posizione è stata una sorpresa.”
L’ordine dei Servi di Maria di cui Padre Alberto fa parte vanta una tradizione antichissima, nato nel 1233 fu riconosciuto nel 1304 da Papa Benedetto XI.
Nella storia ufficiale pubbicata dai servi di Maria si legge: “Il 4 settembre 1977, a Barcellona, in apertura del capitolo generale dell’Ordine, fra Peregrine M. Graffius, priore generale uscente, diceva: “il solo modo di prevedere il futuro è quello di prepararlo”. La storia di una famiglia religiosa che vanta quasi otto secoli di vita è conferma di una sicura e capace previsione del futuro. Conoscere questa storia contribuisce certamente a preparare il nostro futuro.” Questa frase riassume bene le caratteristiche dell’ordine che dallo scorso secolo, in linea con l’evoluzione sociale, ha dato anche grande importanza alla comunicazione.
Padre Alberto Maggi ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche “Marianum” e “Gregoriana” di Roma e all'”École Biblique et Archéologique” di Gerusalemme. Ha anche condotto per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti!” e scrive per la rivista “Rocca”. Dal 1995 dirige il Centro Studi Biblici, fondato nel convento dei Servi di Maria, adiacente alla Chiesa di San Filippo Benizi che sorge nel punto più alto del centro storico di Montefano. All’arrivo di Padre Maggi il convento non era una struttura molto vivibile. Il frate ha deciso di intervenire per rendere la struttura accogliente e per utilizzarne a pieno le potenzialità. Il terremoto del 1997 ha danneggiato le ali nord ed est ma in seguito ai lavori di restauro il convento è oggi un luogo piacevole e vivibile.
Il Centro Studi Biblici è stato dedicato a fr. Giovanni Vannucci, dei “Servi di Maria”, per mantenere sempre attuale il suo pensiero profetico nell’Ordine e nella Chiesa e per continuare nella sua linea di approfondimento serio e qualificato sulle Sacre Scritture come risposta alle esigenze degli uomini contemporanei. “Obiettivo principale del Centro Studi è la divulgazione popolare della Parola di Dio – spiegano i frati nel loro sito ufficiale – mediante incontri, conferenze e settimane di spiritualità in numerose città italiane. Lo studio, rigorosamente scientifico, del testo biblico viene poi comunicato con un linguaggio accessibile a tutti. Questo orientamento è stato voluto per cercare di colmare il divario esistente tra il grande fermento nel campo degli studi biblici e la scarsa divulgazione degli stessi a livello popolare. L’attenzione al linguaggio ha dimostrato che è possibile proporre il messaggio evangelico senza ricorrere alle terminologie tecniche proprie dell’esegesi e alle categorie tipiche del linguaggio religioso-clericale”
Molti fedeli hanno trovato in questo modo di divulgare le scritture una risposta alle loro esigenze e l’omelia e gli incontri della domenica sono diventati negli anni sempre più affollati e partecipati, da credenti e non credenti provenienti da tutta Italia. Negli anni il Centro è diventato un’eccelleza: “Il Centro è punto di riferimento per 63 nazioni del mondo, per religiosi ed ecclesiastici – racconta Padre Alberto – molte persone che sono venute ai nostri incontri hanno ritrovato la fede, c’è gente che rinasce e rivive. E’ venuta una mamma che 3 anni fa a Fano perse entrambe i figli falciati da un ubriaco. Era uno zombie, oggi ha superato il tremendo trauma e lo scorso mese ha fatto un intervento di preghiera che ci ha fatto accapponare la pelle.”
Ha sicuramente contribuito al successo del Centro anche il coraggio di Padre Alberto Maggi che si è pronunciato in maniera anche innovativa su temi difficili, spesso trascurati o sorvolati dalla comunità ecclesiastica.
Il Centro Studi biblici si tiene al passo con i tempi anche grazie all’utilizzo di Internet e di tutte le sue potenzialità. Il sito www.studibiblici.it è in cinque lingue e ha contatti da 63 nazioni: “Molti fedeli – spiega Padre Maggi – partono prestissimo da casa per venire ai nostri incontri, molti non hanno la possibilità di venire perciò abbiamo inventato la video-omelia, scaricabile in ogni momento dal nostro sito e raggiungibile da chiunque. Ultimamente la chiesa indonesiana ha deciso di tradurre le nostre omelie e di diffonderle in 48.500 copie tra i fedeli indonesiani. Di fronte a questo non c’è polemica che tenga.”
Cosa accade effettivamente durante gli incontri e l’omelia domenicale? Siamo andati personalmente e pronti ad assistere ad eventi straordinari o a particolari manifestazioni, abbiamo dovuto constatare che l’unica cosa davvero straordinaria è il clima gioioso, di festa e di partecipazione che si assapora. Prima della messa Padre Alberto spiega le Sacre Scritture e risponde alle domande dei fedeli, presenti fisicamente nelle due sale allestite per l’occasione, o virtualmente tramite il sito. Poi la folla si trasferisce in Chiesa dove Padre Alberto celebra la messa. Durante la sua omelia spiega la Parola di Dio, commentandola in maniera diretta, immediata, comprensibile a tutti e allo stesso tempo coinvolgente. Si canta e si battono le mani e al termine tutti a casa con grande serenità. Insomma nessun rito eclatante, nessuna cerimonia straordinaria, nessun miracolo.
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“La chiesa è spietata verso i gay”
Polemica per le parole di Padre Maggi
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=21994
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GUARDA IL VIDEO:
httpv://www.youtube.com/watch?v=UmZKZDcZ8Pk
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Complimenti ad Alessandra per l’articolo: finalmente qualcuno che prima di parlare e pontificare si informa.
Ma un ringraziamento particolare va al vescovo che grazie al suo provvidenziale intervento ha fatto conoscere a molti la realtà del Centro Studi Biblici.
Fede e ragione si illuminano reciprocamente. La ragione ha come presupposto la conoscenza alimentata, non dalla censura, ma dallo studio e dal confronto dialettico.
Finalmente un po’ di chiarezza. Mi auguro che il messaggio d’amore che il Vescovo ed i religiosi annunciano ai fedeli sia tale da spingerli anche a parlarsi tra loro.
……Insomma nessun rito eclatante, nessuna cerimonia straordinaria, nessun miracolo…..
Forse il vero miracolo è proprio questo.
Complimenti ad Alessandra Pierini che in poche righe ha fatto quello che il Vescovo avrebbe dovuto fare e che, temo, non farà mai: documentarsi e verificare di persona.
La storia dei miracoli mi fa davvero sorridere. Come scrive la stessa Pierini il vero, unico miracolo è quanta gente -anche lontana da Dio o allontanata da una Chiesa sempre più “dei primi della fila” o di altri Credo religiosi- si avvicina all’esegesi delle Sacre Scritture grazie al clima di serenità e di gioia che si respira in quel Convento.
Un piccolo appunto a Pio Angeletti: dove ha riscontrato “messaggi d’amore” nel Vescovo e, più in generale, nelle gerarchie ecclesiastiche attuali? Forse uno dei motivi per cui i religiosi non si parlano tra loro è proprio questo: taluni seminano odio, altri parlano effettivamente d’Amore. Un consiglio spassionato: vada anche lei a Montefano per qualche mese e si faccia una sua idea.
Caro amico, a prescindere da chi semina cosa, penso che il Cattolicesimo non possa fare a meno delle gerarchie e di una certa uniformità nell’annuncio che, lo ripeto, non significa chiudersi ad ipotesi interpretative anche molto innovative.
I religiosi di Montefano che rispetto e stimo potrebbero ben fare il primo passo, sarebbe un gesto di umiltà che tornerebbe a loro onore. Se poi il primo passo lo vuole fare il Vescovo va bene lo stesso.
Una Chiesa uniformata e non aperta non è profetica. E’ efficace machiavellicamente ma inutile (se non dannosa) dal punto di vista evangelico. Mi sto chiedendo infatti da tempo se il cattolicesimo sia cristiano o meno…
Ripeto che un conto è la speculazione teologica, anche molto innovativa, un conto la divulgazione.
Altrimenti rischiamo di finire come i nostri cugini musulmani dove l’imam è chiunque ne sappia un briciolo più degli altri e, se si vuole interloquire con l’Islam, non si sa bene chi lo rappresenti.
@Angeletti
Che tra i mussulmani non esista un vertice riconosciuto è anche positivo: con tutte queste dichiarazioni di guerre sante e cacciate all’infedele immagini cosa sarebbe successo se un vertice avesse sobillato gli animi invitando alla guerra santa….
Avremmo avuto probabilmente le crociate, al rovescio, con mille anni di ritardo.
@Angeletti guarda che le esegesi che avvengono a Montefano sono le stesse esegesi che si insegnano in qualsiasi facoltà teologica o istituto di scienze religiose. Il fatto curioso è proprio questo! Quel che tu definisci “innovativo” e sconosciuto deriva proprio dal fatto che finora non vi era stata alcuna DIVULGAZIONE popolare con un linguaggio più semplice e accessibile a tutti, anche ai meno istruiti. E i due Servi di Maria hanno provveduto per tutti questi anni a farlo. Poi è ovvio che in base a questa divulgazione molte persone possono prendere posizioni più “plurali” e “variegate” riguardo al magistero, perché finora abituate alla pappardella imparata al catechismo. Ma monsignor Giuliodori non può contestare nulla nel merito dell’attività del centro, nella quale
non c’è nulla di contrario al magistero ufficiale della chiesa cattolica. Avviene tutto in una straordinaria e limpida coerenza. E te lo dico io che cattolico non sono e infatti mi stupisco ogni volta di questo 🙂
Sono stato il primo a dire che i Servi di Maria, cui appartengono i religiosi in questione, sono stati riconosciuti dal Papa già dal 1300. Quindi che le posizioni dei nostri frati siano ortodosse non lo metto in dubbio. Dico solo che bisogna esser chiari che le interpretazioni sono solo tali almeno finchè non vengono adottate ufficialmente.
La dottrina ufficiale della Chiesa è invece una sola.
Quanto all’Islam se ci fosse una dirigenza unica a quest’ora avremmo avviato trattative ed il dialogo, fatto con persone competenti sarebbe molto più facile.
P.S.Basta con ‘ste crociate. Come se a quel tempo ilaici e musulmani fossero dei pacifisti aderenti all convenzione sui diritti dell’uomo! E’ passato qualche secolo!
@Angeletti
Se vogliamo fare i “buonisti” per forza allora possiamo anche fingere di non vedere le profonde differenze culturali, politiche, sociali e storiche che ci sono tra i cristiani ed i mussulmani.
Ma a parte rarissimi casi (esempio: in palestina le donne votano) la struttura sociale non mi sembra che sia così avanzata, e nemmeno quella poliica visto che in tanti Paesi vigono le teocrazie o ci sono ancora i sovrani assoluti (cioè come era da noi 300 o 400 anni fa).
Nei Paesi islamici dove non c’è il fondamentalismo religioso è solo eprchè vi è una, più o meno, dittatura militare.
Però possiamo fingere che a livello sociale e culturale quei popoli siano al passo con i tempi.
Però dimentichiamoci la condizione della donna o, addirittura nella progressista palestina, dimentichiamo che l’omosessualità viene ancora punita (cioè le stesse cose che accaddvano da noi 300 o 400 anni fa).
Dimentichiamo che ci sono dei “facinorosi” che istigano alla guerra santa e tanti che li ascoltano (come accadeva da noi al tempo delle crociate) e che se questi estremisti religiosi non hanno un grosso seguito lo si deve che non c’è una nica guida…
Prova ad immaignare se una specie di “sommo-sacerdote”, a capo di tutte le confessioni religiose, dicesse che i cattolici devono essere sterminati: non avremmo qualche migliaio di fedeli invasati, ma qualche milione.
Non ci sono solo stati teocratici, basti pensare alla Turchia o alla Tunisia o alla stessa Algeria, al Libano o al Marocco.
In Tunisia addirittura si è giunti a vietare la poligamia. E’ nelle classi sociali più povere ed ignoranti che fioriscono gli imam fondamentalisti che dicono qualsiasi cosa perchè sono fuori controllo..
@Angeletti
Le consigleirei di legere Alan B. Krueger – Terroristi, perchè (Editori Laterza) dove, dati all amano, si dimostra che gli integralisti ed i terroristi suicidi sono in larghissima parte provenienti dalle classi culturalmente più elevate.
E non mi sembra che nei Paesi che lei porta ad esempio (dove tra l’altro l’infuenza occidentale è stata negli ultimi 200 anni molto elevata) siano dei campioni di pluralismo, democrazia, diritti….
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…. Però stiamo andando completamente fuori dal contesto e si rischia di perdere il filo dell’originare argomento.
Se per lei va bene sarà forse il caso di riprendere l’argomento vis-a-vis, magari alla prossima cena di CM (che spero che sia organizzata presto)