Rolando Angeletti, commercialista maceratese, già membro del Consiglio di Amministrazione dello Sferisterio, oltre che del Consorzio Valleverde, sarà quasi certamente il nuovo Presidente dell’Apm (Azienda Plusriservizi Macerata). Per la sua nomina manca solo l’ufficialità.
Qualche settimana fa sembrava certo il nome di Fiorenzo Principi come successore di Ciurlanti, ma poi le sue possibilità si sono molto ridotte e la nomina non è mai arrivata. Ora circola insistentemente il nome del commercialista Nel frattempo, come già scritto, il sindaco Romano Carancini ha confermato Andrea Bertini alla presidenza del Centro Agroalimentare e ha nominato Tarcisio Marzialetti e Leonardo Virgili, rispettivamente come Presidente e Vicepresidente della Smea. C’è grande attesa anche per conoscere i futuri Presidenti di I.R.C.R e Macerata Cultura, enti molto ambiti vista l’importanza delle funzioni che svolgono.
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……già membro del Consiglio di Amministrazione dello Sferisterio, oltre che del Consorzio Valleverde….
Una volta, da bambini, si collezionavano le figurine.
Adesso si collezionano gli incarichi, possibilmente retribuiti
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.C’è da augurarsi che le farmacie (ancora identificate come “comunali”), come in tutte le città in cui la gestione è in mano alle aministrazioni pubbliche, cambino orari e cioè che stiano aperte 365 giorni all’anno poichè lo scopo è quello di fornire un servizio alla cittadinanza, non solo quello di fare utili.
Valleverde …forse c’entra anche con la Giorgini? Sarebbe una strana combinazione.
Magari oltre al curriculum sarebbe interessante conoscere la situazione economico patrimoniale del “commercialista maceratese” e l’importo dell’indennità di carica.
@umbertoro
se centra è di sicuro una …… combinazione!
Ieri sera ho fatto un sogno.
Avrò mangiato male, sarò stato condizionato dagli ultimi avvenimenti, forse un leggero travaglio di stomaco dovuto al fatto che una nuova storia non solo non è iniziata (ne mai inizierà, poichè chi doveva scriverla non ha sostanza) ma che è peggio di quella vecchia…
Ed ovviamente, essendo un sogno, non ha alcun attinenza con la realtà ed ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è del tutto casuale.
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Un certo Diavoletti, tra l’altro anche fresco presidente dell’Associazione Pappiamo e Magnamo, si scopre che è anche casualmente il tuttofare della Pollini inquinamento.
E nel laboratorio di Diavoletti c’è anche domiciliata la Pollini spa, di cui una vecchietta gentile e simpatica nominalmente e (solo nominalmente) la proprietaria.
La Pollini spa, caso stranissimo, ha anche la maggioranza dei terreni su cui dovrebbe sorgere la nuova meravigliosa, grandiosa, immensa fabbrica della Pollini inquinamento.
E guarda, quando si dice il caso strano, Diavoletti è anche nell’organigramma della Vallemorta che, in subordine, potrebbe accogliere la Pollini inquinamento, casomai i terreni dove dovrebbe sorgere poi potrebbero essere non adatti.
E non poteva certo mancare, in questo mio sogno, colui che aveva promesso e poi si è rimangiato la promessa: Mandarini
Insomma: più che un sogno un incubo
@Cerasi
Forse abbiamo mangiato alla stessa mensa dalla cucina un po’ pesante, ma lo stesso incubo l’ho avuto anche io. E come noi chissà quanti altri!
Alla fine del mio sogno poi, è apparso un vecchio (quindi saggio) che diceva: “una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso”. Ma che avrà voluto dire?
Dovremmo stare più attenti a quello che mangiamo.
Ancora Valleverde…. ! C’è qualcuno in grado di ricostruirne l’origine, a partire dall’equivoca identificazione con un P.I.P.(Piano di insediamenti Produttivi gestito dalla P.A., contrariamente al Consorzio). C’è chi ha voglia di fare chiarezza anche per fugare ogni maldicenza …? O anche qui c’è da chiedere a Nostradamus ?
Politicibo avariato?
Perchè di questi tempi bisogna fare attenzione e controllare bene cosa si mangia.
Ci sono politicimenti che hanno taroccato la data di scadenza, altri che sembrano originali ed invece sono solo delle contraffazioni.
Ma quel che è peggio è che in tanti cucinano con troppi grassi politicoinsaturi e fanno finta che invece sia cucina salutare.
In confronto a questi ingozzarsi con un triplo hmaxihamburger e una cofanata di patatine fritte fa sicuramente meno male
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Come diceva Guccini:
“….E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell’ Ipocrisia
perchè una mano lavasse l’ altra, tutti colpevoli e così sia!….
…..Soltanto i pochi che si incazzarono dissero che era l’ usato passo
fatto dai soliti che ci marciavano per poi rimetterlo sempre là, in basso!…..”
Ero a pranzo con l’amico Cerasi e probabilmente abbiamo mangiato le stesse cose, per simmetria la stessa notte ho fatto un sogno. Chiedo all’analista Cerasi una interpretazione: Io e Cerasi eravamo due monaci in pianta stabile a San Claudio, eravamo anche due bravi confessori. Abbagliati e stupefatti dalla tesi portata avanti dal Professor Carnevale, secondo il quale presso San Claudio giacevano le spoglie di Carlo Magno, “furtivamente”, abbiamo cominciato a scavare nei paraggi. Proprio da quelle parti, a neppure cento metri,c’è un bellissimo campo la cui prprietà è ecclesiastica. Che fosse da quelle parti la salma? No, non c’era. Ci dissero, fra l’altro, che quel campo doveva essere venduto. Ci dirigemmo, allora, negli immediati dintorni. Si faceva un gran parlare, quei giorni, di una questione tutta politica, la Giorgini. Pensammo che fosse una allegoria. Perchè Giorgini? San Giorgio e il Drago, forse? Neppure. In quel caso scavammo, ma nessuna salma affiorava. Era difficile, debbo ammetterlo, scavare da quelle parti. Ma credetemi, nonostante l’impegno, non trovammo nulla. Eravamo titubanti e forse anche un po’ intimoriti perchè la gente del luogo, vedendo due vecchi frati scavare, si era fatta venire brutte idee in testa. Che fanno quei due? Esorcismi? Malefici? Ammetto che non trovammo nulla, se non cartacce sulle quali era avregato “sempre” lo stesso nome: Odisseo. Ma chi era costui? Chi si nascondeva dietro questo nome? Fu Cerasi, allora, che mi ricordò che la traduzione di Odisseo è Nessuno. Era, come si sa, un vecchio trucco dell’antico Ulisse, per non farsi riconoscere. Debbo dire che la nostra istruttoria, certosina e che avrebbe fatto invidia a Sir Arthur Conan Doyle e al suo impeccabile Holmes, non dava frutti. Rientrammo, dopo i Vespri, in Chiesa. Ammetto che anche per me è stato un incubo. Ho chiesto a Cerasi un Maalox e mi ha risposto che prossimamente le farmacie comunali faranno uno sconto.
@Garufi
In attesa dell’analisi di Cerasi, posso solo dire che Sherlock Holmes, forse anche con l’aiuto del dott. Watson, avrebbe subito individuato chi si nasconde dietro il none di Nessuno. Tempo fa, su un blog di CM, qualcuno parlò di imperituri personaggi della politica maceratese che tiravano di nascosto (ma quale nascosto?) i fili di varie marionette. Scommetto che Nessuno è identificabile con uno di questi marionettisti. Ma forse il caldo dei giorni passati mi ha sconquassato qualche rotella e mi fa sragionare.
Inanzitutto devo precisare che, pur portando sporadicamente la tonaca, non ho ancora preso i voti….
Secondariamente devo aggiungere che scavare, seppure di buon ora, costa fatica soprattutto perchè lo abbiamo fatto prima di questi ultimi giorni dove la pioggia ha portato un pò di refrigerio.
Ed è soprattutto una fatica doppia quando, dopo tanto scavare, non riesci a trovare nulla.
Per carità, con umiltà e costrizione, non eravamo atratti dal miraggio del tesoro nascosto o da chissà quale gemme abbandonate chissà da chi.
Più che altro ci smuoveva (anche a livelo di intestino tenue) la curiosità, la sete di consocenza.
Volevamo capire, volevamo afferrare l’arcano mistero, volevamo sapere…
Abbiamo scartato l’ipotesi di rivogerci a Giacobbo (quello con la “o” di Voyager su RAI2, non il cantante, anche se la capigliatura è simile) in quanto in questo ultimi 3 anni, per lui, i misteri passati, tutte le stranezze della storia, tutti gli accadimenti sono sempre-e-comunque da ricollegarsi al mistero dei Templari e agli Ufo (e pensare che ce lo pagano pure) in quant già sapevamo la risposta…… Giacobbe avrebbe sentenziato che tutto è da ricollegarsi ai Templari e, fose, agli Ufo.
Nonostante l’infruttosa ricerca almeno un aspetto positivo l’avevamo involontariamente colto; almeno per una volta avevamo saltato la salmodia e ci eravamo risparmiati le capitulum e formulæ.
PS. non ho dato a Guido il Maalox, ma mi sono permesso di offrirgli un “amaro curativo dei frati” che è molto più buono e fa me no male.
PPSS
Nel chiuso della mia stanza, e di questo Guido non sa ancora nulla perchè non ne abbiamo ancora parlto, ho lungamente rflettuto sugli accadimenti degli ultimi tempi e mi saono andato a rilggere un pò di historia maceratese passata.
Caso unico più che raro, nei primi anni ’70, proprio qui a Macerata, Civitas Mariæ per elezione, si è svolo il primo compromesso storico.
Ma con 2 aspetti peculiari e differenti, tutti maatesi.
Inanzitutto, qui, l’accordo non avvenne su alcun tipo di programa, non avvenne su alcuna proposta, non divenne realtà nessuna visione socieoeconomica della cittadina.
Qui l’accordo avvenne su una mera e duratura spartizione del Poteræ, tra un finto angelo e un finto diavolo.
Accordo che negli ultimi 30 anni ha pesantemente condizionato, e continua a condizionare, le nostre vitæ.
Acordo che, nel corso del lento scorre del tempo, è tato cementato e rinsaldato centinaia di voltæ.
Un accordo di Poteræ in cui quasi mai i burattinai si fecero avanti lasciando sempre il compito di govenare ai burattini…
Questa notte ho fatto un altro sogno, ancora più strano del precedente perché era, in parte, in inglese.
Ed ovviamente, essendo un sogno, non ha alcun attinenza con la realtà ed ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è del tutto casuale.
C’era un terreno di un Bishop, o qualcosa del genere.
Un campo di patate che si sperava trasformare in edificabile.
Per questo un pescatore chiamato Rubber Soul, assieme a Vasche Idromassaggio & Lights, l’aveva acquistato ed aveva interessato Mandarini di cercare di trovare una strada per un cambiamento di destinazione.
Questo terreno (e qui il sogno si interseca con quello dell’amico Guido) era proprio nei pressi del terreno della Pollini spa (e guarda, che caso strano, a due passi della Deathvalley).
E nel sogno mi è capitato anche di intravedere che il futuro presidente dell’Associazione Pappiamo e Magnamo era amico di White della Chambre e di Mandarini.
Insomma un sogno molto complicato, oscuro e contorto anche perché con tutto questo inglese non era facile comprenderne il filo.
Però mi è venuto il sospetto che più di un sogno fosse un altro incubo, dove la politica si mischia agli interessi personali, agli amici degli amici, ad una storia già cadavere ancora prima di iniziare
Che l’amico Garufi mi possa venire in soccorso???
L’accensione onirica di Gianfranco è anche la mia. Quando si parla di telepatìa. In effetti il mio sogno, turbato da troppo rapide fasi REM, presenta, come in un film, solomente “shegge”, frammenti. Anche il mio sogno si svolge da quelle parti. Siamo sempre nel “nostro” Convento, San Claudio ci ospita da tempo. Noi cerchiamo ancora la salma di Carlo Magno. Non ci riusciamo. Decidiamo di telefonare al Professor Carnevale che bene conosce sia l’inglese che il tedesco. Chiediamo lumi o illuminazioni sui documenti che abbiamo trovato vicino ad alberi e frumento, in quel campo totius agriculus. Timbri e grafici, proiezioni nel futuro. E’ un enigma anche spaziale. Da dove giunge quel documento? Carnevale sostiene che proviene da un celeberrimo Studium che si occupa di mercatura. Qui finisce il sogno. Andando dal Padre Provinciale per una maggiore possibilità di interpretazione ci vine detto che la situazione è simile a quella descrita in un film: IL CUBO. Non si capisce subito. Ma poi ci viene detto che tutto si speiga come nel gioco degli specchi riflettenti e deformanti. I protagonisti sono davvero pochi e sembrano molti, ma gli specchi, suggerisce il Reverendissimo Padre, sono sostenuto da molti altri e ognuno gioca la sua parte.
Il problema che il confrattelo Garufi, dopo questi sogni indigesti, come prevede la regola si è rivolto al Padre Provinciale che, come di consuetudine, ha dato delle risposte-non-risposte (tipico del Padre Provinciale giocare con la lingua: dovrebbero imporgli di smetterla di fare la settimana enigmistica!).
Risposte semi-criptiche nelle quali il pericoloso rischio è quello di perdersi senza più trovare il bandolo della matassa in quanto, con questi giochi a rimpiattino, si rischia di scambiare il chiaro con l’oscuro, il vero con il falso, il galantuomo con il delinquente.
Anche se il gioco avviene con specchi deformati e riflettenti non è difficile comprendere chi sono coloro che dietro agli specchi giocano.
E sarà stato colpa del ferragosto, delle prelibatezze portate int avola, del millefoglie per dolce oppure della quasi mezza anguria che ieri a pranzo ho mangato ma nel pomeriggio ho fatto un altro sogno…
Ed ovviamente, essendo un sogno, non ha alcun attinenza con la realtà ed ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è del tutto casuale.
Il sogno era, in effetti, un secondo tempo di quello che avevo già fatto, ma più nitido, più chiaro, quasi reale….
Il pesciarolo Rubber Soul che sembrava avesse stretto uno scellerato patto con Vasche Idromassaggio & Lights della città del gobbo stavo discretamente, e senza troppo dare nell’occhio, cercando di allargare la sua influenza sul territorio maceratese.
Neanche l’avviso che Vasche Idromassaggio & Lights avrebbe potuto avere problemi con certi suoi denari dimenticati nello Stato di Monte Marino aveva fatto desistere il corpulento Rubber Soul dalla sua scellerata società.
Del resto: se era possibile acquistare da Bishop un terreno per 30 denari e rivenderlo per 300 e, senza colpo ferire, cercare di far cambiare idea al Piccione Ripieno, attraveso l’opera persuasiva e di pressione di Mandarini (che, nel frattempo, aveva preso il posto -di pupo- del Piccione nel teatro locale delle marionette), figuriamoci se Rubber Souls si sarebbe fatto problemi morali ad avere, come compagno di ventura, un traffichino di valuta all’estro.
Però nonostante fosse a libro paga di Rubber Soul Mandarini aveva fallito nel tentativo, visto che il Piccione non si era lasciato commuovere e quella terra ancora 30 denari valeva.
Ma ecco incredibile il colpo di scena, l’artiglio del gatto, il colpo di genio…..
La Pollini spa aveva difficoltà (anche perchè quel genio di Mandarini aveva detto pubblicamente che era contrario, e con lui l’altro intelligentone di Polistiltarelli aveva detto lo stesso) a costruire il suo castello di rifiuti vicino a Deathvalley.
E Mandarini disse “perchè invece che vicino a Deathvalley la Pollini non inquina direttametne Deathvalley???”
Tanto chi se ne frega!!
Accontentiamo gli amici, facciamo felici gli imprevasori e chissà mai che un giorno questi non ricambino il favore???
Del resto se Mandarini aveva promosso Diavoletti quale presidente della Associaizone Pappiamo e Magnamo (mai nome ebbe maggior senso!) pur essendo Diavoletti dichiaratamente proSilvius, figuriamoci se una maggioranza fellona e incapace non avrebbe accettato l’idea rifiuto del Mandarini?!?
E poi se non si sarebbe riusciti a far costruire l’impero di rifiuti dentro Deathvalley c’era sempre, di lato e un pò nascosto, quel terreno ex di Bishopo (ed ora del pesciarolo Rubbere Soul e del cittadino della città del gobbo Vasche Idromassaggio & Lights) che poteva tornare utile ….
…. Ma poi mi sono svegliato e non ho potuto vedere come andrà a finire il sogno.
Chissà magari anche i maceratesi potranno sognare le stesse cose, magari a settembre, alla ripresa dei Consigli Comunali….
si si a settembre dopo la festa di San Giuliano…. vedrai che festa faranno!!!!!
Il caldo ferragostano, l’eccesso di baccanali con Frà Cerasi, ci aveva spinto a desistere dalle indagini. Preferivamo scorrere il nostro rosario e intensificare la preghiera. San Claudio e la sua Valle erano perfette per le nostre meditazioni che, tuttavia, a volte, come è accaduto ieri l’altro, vernivano interrotte da quache furtiva scorpacciata.Insomma un sogno, questa volta meno frammentario: Io e Fra Cerasi, insieme, ci recavamo dal Reverendissimo Padre Provinciale che ci mostrava un libro. Si trattava di quel pezzo dei Promessi Sposi nel quale viene indicata la cura del silenzio e dell’omertà, il pezzo era questo: ” sedare e sopire, sopire e sedare, Reverendissimo Padre provinciale”. Cosa voleva dirci il Padre? Forse avremmo dovuto smettere di cercare? No, ci disse il Vegliardo, “dovete guardare altrove. i documenti che cercate non sono scritti sul campo ma su fogli bene conservati in uno Studium di Mercatura”. Decidemmo, allora, poichè Macerata è sede di una antichissima Facoltà di Legge, di appropfiondire la parte cartacea, diciamo cosi, politico-diplomatica. In effetti si può dire che davvero tutte le strade portano a Roma eprche un vecchio bibliofilo e archivista ci fece consultare certe pargamene. ” Ma come- sbottammo entrambi- ma come è possibile tutto questo?”. In effetti la documentazione faceva emergere qualcosa di simile alla falsa donazione di Costantino, scoperta dal Valla, nella quale si dimostrava un certo inganno. Ricorreva l’anno in cui era sorta a Macerata un polemica su Tuttoingioco che si era strasferita a Civitanova.I cittadini dell’Atene delle Marche erano irritati. Volevano riportarla nel Capoluogo: cribbio, dicevano, noi siamo la cultura! Ebbene si può dire che Tuttoingioco si adatti fortemente alle nostre ricerche sulla Valle dei Beati. Lo stesso titolo fa comprendere come quella Valle sia veramente giocosa e come tutti siano in gioco, nessuno escluso. Si chiudeva, nel frattempo, la stagione lirica che aveva in cartellone esaltato la forza della ragione con il Faust e quella della fede con i Vespri. Ma cerata sembrava indicare due forze apparentemente distanti, che giocavano ad essere distanti. Disse i Padre Provinciale a noi due poveri fraticelli: ” E’ quello che sta accadendo di San Claudio”. Il sogno termina qui perchè Frà Cerasi mi ordina di predere il libro delle Ore ed io obbedisco.
Caro Fra Guido, deve essere l’aria maceratese che fa fare questi strani sogni.
Hai notato come, magicamente, ogni questione lasciata in sospeso viene opportunamente cloroformizzata e tutti fanno finta che nulla accada?
Il problema, credo, è che alcuni siano “tutti in gioco” (sempre sui soliti 2 o 3 tavoli, spesso con gli assi nascosti dntro la manica) da troppi anni.
Sarebbe ora che, finalmente, Macerata si liberasse definitivamente dai banditi e dai bari che stanno ammorbando la politica, a destra così come a sinistra.
Ma credo che anche questo sia un sogno ad occhi paerti….