Mario Lattanzi replica a Giulio Conti:
“Solo chi si è dato da fare per vincere
si può permettere di criticare chi perde”

Il coordinatore provinciale analizza la scissione all'interno del Pdl

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Mario Lattanzi

Dal coordinatore provinciale del Pdl, Mario Lattanzi:

“La scissione all’interno del PDL mi riempie di amarezza, anche se, al punto in cui si era arrivati penso fosse l’unica soluzione. Capisco che non è facile mettere insieme più anime e la coabitazione tra chi ha la vocazione ad essere single è spesso problematica.

Certo per il PDL è  un colpo, ma  sembra purtroppo un colpo meditato, voluto e costruito con estrema lucidità. Le motivazioni non mi sono ancora completamente chiare.

Poca democrazia nel partito. Può darsi, ma non mi sembra che nella AN finiana la democrazia fosse al primo punto.

Aspettative, ovviamente politiche, non esaudite? Forse. Ma Fini non è la terza carica dello Stato?

E’ chiaro che le questioni sono complesse ma non si può addebitare a Berlusconi ogni problema interno al partito dove ci sarà pur qualche riciclato (a proposito dove non c’è?) ma è soprattutto fatto di persone oneste, che credono nel movimento e  vorrebbero non vedere vanificato il proprio lavoro sul territorio da interessi di bottega. Ecco sono questi che creano problemi, a Roma come in Provincia. Ed a volte  i nuovi gruppi sono funzionali a questi interessi.

La riunione alla Abbazia di Fiastra di qualche settimana fa, è stata la risposta chiara del popolo della libertà della Provincia di Macerata. Quel popolo numeroso (non meno di 600 persone) ha detto chiaramente da che parte sta ed ha confermato la sua fiducia nel PDL, nel Governo e nel suo Presidente.

Ed ha confermato la candidatura di Capponi alla Presidenza della Provincia!

E’ chiaro che anche a livello locale quanto avvenuto a Roma avrà delle conseguenze. La posizione dell’On. Conti è nota da tempo. Aveva già dichiarato  sulla stampa la sua appartenenza al gruppo di Fini. Scelta legittima e come tutte rispettabile, come legittime e rispettabili saranno quelle di quanti vorranno riconoscersi nel nuovo gruppo.

Ovviamente il Coordinamento provinciale dovrà occuparsi di queste novità, discuterle e riorganizzarsi di conseguenza, anche in vista delle prossime scadenze elettorali. E lo farà presto. Ogni scelta deve avere una logica conseguenza, anche dal punto di vista politico e organizzativo. Le provinciali non sono poi tanto lontane ed intorno al candidato Presidente occorrerà raccogliere una coalizione forte e coesa e formata da gente che abbia veramente a cuore l’interesse comune e non cerchi rivalse o nuovi scenari.

Quanto a Macerata non so se il PDL ha sbagliato tutto, come sostiene l’amico Giulio Conti. Qualche errore penso lo abbia commesso anche lui! Gli do atto di una posizione diversa, tutta sua fin dall’inizio. Ma ad elezioni perse, si può dire tutto ed anche cercare colpevoli. E comunque si può permettere di criticare chi perde solo chi si è dato da fare per vincere. A Fabio Pistarelli vanno riconosciuti serietà, impegno e capacità di coinvolgere l’elettorato. Con 64 voti in più nessuno aprirebbe bocca. Ma questa è la politica, questa è la storia delle elezioni, di ogni elezione”.



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