Giulio Conti sostiene Gianfranco Fini:
“A Macerata il Pdl ha sbagliato tutto”

LA ROTTURA - L'ex parlamentare aderisce al nuovo gruppo Azione Nazionale

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Giulio Conti

di Beatrice Cammertoni

La scissione tra Berlusconi e Fini mobilita anche i fedeli maceratesi del Presidente della Camera. Giulio Conti si dice pronto ad aderire con i suoi al nuovo progetto di “Azione Nazionale” annunciato nelle ultime ore da Roma. Rancori e divisioni quelle che hanno portato alla rottura sentite anche a livello locale e con particolare intensità da Conti, che tra l’altro in occasione delle scorse comunali ha ricevuto l’ordine di fare un passo indietro e di non presentare la sua candidatura dai vertici del Pdl. “La Russa mi disse di non interferire con la corsa di Pistarelli ed io che credo nella disciplina di partito e nelle regole interne mi sono fatto da parte. A Macerata è stato commesso un errore, si poteva stravincere: lo stesso atteggiamento di Carancini, che sta fronteggiando problemi con i suoi stessi alleati dimostra come la sua elezione non fosse data assolutamente per scontata.” Uno sbaglio, dunque, che la destra maceratese ha commesso e che porta anche i nomi di Ciccioli e Ceroni: “Non si può dire cosa sarebbe successo con un altro candidato, ma la prassi di un partito non può essere quello di errori mai pagati”. Conti si dice ringiovanito, l’approdo a questo discusso divorzio sembra farsi definitiva soluzione dei dissapori e delle incompatibilità che da troppo laceravano i rapporti tra le due anime del Popolo delle Libertà. Fini, al centro del ciclone mediatico anche per le aspre critiche che la componente berlusconiana e lo stesso Premier non riservano di indirizzargli, ha secondo Conti agito in modo onesto, non uscendo dalle competenze del suo ruolo istituzionale e dando un seguito alle responsabilità che il dover rappresentare la gente gli attribuiscono. Il caso Brancher, il Lodo Alfano, la scelta di Verdini ai vertici del partito: i nodi di questa rottura si sono rivelati troppo difficili da sciogliere e per Conti la disillusione degli ex-Alleanza Nazionale confluiti nel Pdl non poteva non portare ad un ritorno alla moralità della politica.

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Tonino Quattrini

Dal livello nazionale a quello locale, l’interrogativo immediato è quello relativo alle prossime elezioni provinciali. “A questo punto il mio compito sarà quello di ricompattare la componente finiana. Nonostante gli attacchi che riceveremo dai nostri ex-alleati, dovremo ricostituire il gruppo sui principi comuni fondamentali, in un contesto nel quale il pressapochismo qualunquista berlusconiano è in calo”. Quel che è certo è che Conti e suoi presenteranno una lista autonoma marcata dei simboli di Azione Nazionale ma: “Come partito di destra, ci identificheremo in un governo di centro-destra, anche se tutto dipende dalla risposta locale dei nostri. Ad ogni livello di governo, intanto formeremo dei gruppi consiliari dove i numeri lo permettono.”. Mentre il centro-destra discute della ricandidatura di Capponi, la posizione dell’Onorevole è in linea di massima a favore. “La legislatura non si è interrotta per motivi politici, non è mancata la compattezza della maggioranza. Quella di ripresentarsi è una scelta che mi sembra non abbia nessun ostacolo se non nelle eventuali valutazioni contrarie dello stesso Capponi. Se sente di poter vincere si ripresenti, ma tenga conto di quale posizione potrà assumere l’UDC visto che il coordinatore provinciale del PD Cavallaro ha promesso in cambio dell’accordo la presidenza e del fatto che l’onda di riflesso della brusca interruzione del precedente governo potrà giocare a suo vantaggio ma se si riuscirà a votare in un breve periodo.

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Gianfranco Fini

Il recente vertice del PDL locale ha però già visto l’Onorevole Conti lontano dalle posizioni del partito in merito a questioni al momento prioritarie nella nostra provincia: “Mi sono esposto in maniera contraria all’unione dei due atenei maceratesi dal momento in cui un’antichissima università come quella camerte rischia di esserne svantaggiata e ho espresso perplessità in merito alla questione dei rifiuti. Oltre ai dubbi sull’accordo Macerata-Fermo, come si può dire di no ad ogni ipotesi di discarica se poi servono per poter mantenere il Cosmari?”  Il terremoto politico che ha colpito il centro-destra in questi giorni, dunque estende i suoi effetti a livello locale, in un modo che Conti auspica risolutivo anche per superare le divisioni che negli anni hanno frammentato l’ala meno moderata della coalizione: “Nella lista che presenteremo troveranno posto coloro che hanno lasciato il partito per problematiche interne, quindi speriamo di ricucire con La Destra di Storace: è notizia di oggi che i consiglieri di Ancona si uniranno a noi. Ci sarà anche posto per quei nomi che nel Pdl non venivano presentati perché ritenuti troppo di destra”.   Presente alla conferenza stampa di oggi anche Tonino Quattrini, a sua volta soddisfatto per la scissione: “Finalmente la componente ambientalista del Pdl trova il suo spazio. Io per poter affrontare queste tematiche e non dover rimanere in silenzio ho dovuto accettare la candidatura con la Fiamma Tricolore, ora finalmente trovo una collocazione nel mio partito”.

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Il nuovo gruppo parlamentare, ‘Futuro e Liberta”, potrà contare su 34 deputati, mentre al Senato è stata toccata la soglia minima necessaria di 10 parlamentari. Fini ha chiarito che il nuovo gruppo parlamentare sosterrà “lealmente il governo” quando questo sceglierà “nel solco del programma” e non ledendo “l’interesse generale”. Il presidente della Camera ha ribadito di non avere nessuna intenzione di dimettersi.

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Fini: “Il premier ha logica aziendale non liberale”:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/07/28/visualizza_new.html_1876170066.html

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–  Così si erano espressi i rappresentanti del Pdl maceratesi:

https://www.cronachemaceratesi.it/?p=20474



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