Sintegra e Senesi legate
ad un appalto a Castel Volturno
Il Cosmari: “Noi non c’entriamo niente”

OPERAZIONE RAGNATELA - Dissequestro parziale alla Eco Service di Corridonia

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di Alessandra Pierini

Il 4 maggio 2010 la Senesi di Morrovalle si è aggiudicata la gara di affidamento del servizio integrato quinquennale di igiene urbana nel Comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta.  Al momento della gara la Senesi non aveva tutti i requisiti per poterla vincere , ricorse perciò all’avvalimento, istituto giuridico mediante il quale, i partecipanti alle gare indette dalle Pubbliche Amministrazioni, possono, ai fini della dimostrazione del possesso dei requisiti economico-finanziari, tecnico-professionali richiesti dalle stazioni appaltanti, per un determinato appalto, fare legittimo affidamento sulle capacità di altri soggetti, denominati Ausiliari, mediante la presentazione di un loro formale impegno a tal fine. Ausiliaria per la Senesi era la Sintegra società mista, partecipata dal Cosmari, poi diventata interamente pubblica con la liquidazione dei privati. L’allora  presidente  concesse l’avvalimento per poi avvisare solo in un secondo momento il cda.
Il 18 maggio 2010 il Comune di Castel Volturno ha deliberato la definitiva aggiudicazione del servizio alla Senesi  indicando “la spesa relativa aL servizio quinquennale  per 20.388.726,88 EURO,  oltre costi sicurezza per 1.101.807,30 euro.”

Nella determina vengono indicati anche i termini : “La stipulazione del contratto di appalto avra’ luogo entro il termine di sessanta giorni.”

Se la Senesi non riuscirà a tener fede all’impegno preso, sarà la Sintegra a dover garantire il servizio.

A proposito della vicenda il Cosmari spiega: “Dal luglio 2009 tutti i soci privati che detenevano il 44% della Sintegra, tra cui la Senesi ed Ecoservice, sono stati liquidati e Cosmari ha acquisito l’intera società Sintegra;

Sintegra  e Cosmari sono  completamente estranee ai fatti inerenti il traffico illecito di rifiuti speciali oggetto di indagine da parte della Magistratura e anzi, si sottolinea che, al di là del reale accertamento dei fatti e delle responsabilità, in ogni caso la gestione pubblica dei rifiuti urbani in provincia di Macerata è garanzia oltre che di ottimi risultati e di servizi di qualità, anche di trasparenza e corretta gestione nel rispetto delle norme  e dell’ambiente; nel merito della garanzia sottoscritta dall’allora Presidente di Sintegra Graziano Magnarelli, della quale in Cosmari è venuto a conoscenza solo dopo diversi mesi e ad aggiudicazione dell’appalto avvenuta, precisiamoche il CdA del Cosmari ha immediatamente incaricato i propri legali per valutare l’esatta portata e le conseguenze dell’atto inopportunatamente sottoscritto dallo stesso presidente Sintegra. In realtà, detta garanzia implica la messa a disposizione, per tutta la durata dell’appalto, da parte di Sintegra, delle risorse necessarie per l’espletamento dei servizi delle quali potrebbe risultare carente la società Senesi srl.
Unitamente a ciò, un ulteriore rischio potrebbe essere quello della responsabilità solidale a cui potrebbe essere chiamata la Sintegra dal comune affidatario sempre in caso di inadempimento della società Senesi. Inoltre va anche precisato che i benefici postumi e non contrattualizzati sono ben poca cosa rispetto ai rischi a cui la Sintegra, oggi interamente pubblica, è esposta. La presenza di questi impegni comporta un vincolo in capo alla società che ne potrebbe limitare le possibilità operative e diminuire il valore in caso di una eventuale vendita o accorpamento.

Alla luce dei fatti di questi giorni, è comprensibile che tutto ciò sia fonte di preoccupazione per il Cosmari e per la stessa società Sintegra. Il CdA Cosmari sta continuando nell’approfondimento legale della vicenda al fine di tutelare al massimo gli intessi pubblici del Consorzio e di Sintegra. Circa il dimissionamento del Presidente Sintegra, essendo scaduto il mandato dello stesso e per le vicende appena riportate, il CdA ha dovuto escludere ogni ipotesi di riconferma.”

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***

Intanto continuano le indagini sull’Operazione “Ragnatela”. Il sostituto procuratore Andrea Belli ha accolto la richiesta di dissequestro parziale della Eco Service di Corridonia. Gli avvocati Claudio Marcolini e Giancarlo Giulianelli, che difendono Pietro Palmieri, titolare della ditta, il figlio Giordano, e i fratelli Adriano e Gianfranco Bernabei, hanno fatto presente che l’azienda non tratta solo rifiuti pericolosi, attività per la quale è indagata dai carabinieri del Noe; la ditta tratta anche rifiuti solidi urbani e assimilabili (che con l’inchiesta non c’entrano nulla) per conto di numerosi clienti, imprese della zona, e anche per il Cosmari. Questa attività si è ritrovata comunque bloccata dal sequestro dell’azienda, e questo stop stava danneggiando anche i clienti.

Gli indagati (oltre ai resonsabili della Eco Serivice ci sono anche quelli della Senesi e il tenente Marcello Cippettini) sono in carcere da più di una settimana in attesa dell’udienza che con ogni probabilità si terrà la prossima settimana.

NELLE FOTO DI GUIDO PICCHIO: La discarica di Morrovalle.



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