Una serata dedicata alla “cura del bello” in uno dei luoghi più affascinanti delle Marche: Villa Buonaccorsi a Potenza Picena. È da qui che domani, venerdì 16 luglio, il patron della serata Pietro Lanari insieme ai soci delle società La Fortezza e La Città ideale, vuole partire per “rifare le Marche, secondo i canoni insegnati da Vitruvio: durata, funzionalità e bellezza, curandone le ferite inferte negli ultimi cinquant’anni”.
Lo fa affidando le basi teoriche di questa missione a tre ospiti che a critica, diffusione e divulgazione del bello hanno dedicato la vita: Philippe Daverio, giornalista e storico dell’arte, Paolo Portoghesi, teorico del paesaggio e principale esponente del postmodernismo italiano in architettura ed Evio Hermas Ercoli nelle vesti di intervistatore e ambasciatore delle Marche sul palco.
Duecentocinquanta gli invitati alla serata fra cui l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini e le più alte personalità del mondo dell’economia e del credito.
“Il bello è per tutti e dal punto di vista economico – secondo Lanari – non costa più del brutto. Gli sforzi aggiuntivi sono cerebrali e culturali. Partono dall’educazione a guardare criticamente”. Fra i progetti che fanno parte di questa filosofia ci sono i due disegnati dall’architetto Portoghesi: le nuove ville di Pietralacroce e il Borgo delle Torri a Senigallia. Quest’ultimo è stato definito dal Sindaco della città “il più grande progetto di trasformazione urbana dopo l’ampliamento settecentesco”.
A questi due si aggiunge il cantiere dei Cinque Camini di Potenza Picena e i due complessi turistici sul mare, entrambi arricchiti da piscine e centri benessere. Uno, ovvero Adamo ed Eva Resort, è già in fase di costruzione a Numana, fra collina e mare in pieno Parco del Conero. L’altro La Città Ideale, sorgerà al posto dell’ex Santa Cristiana ed è destinato a rivoluzionare Marcelli e la riviera del Conero: un centro turistico che punta ad essere un riferimento estetico e ricettivo non solo d’estate.
“La nostra – conclude Lanari – è anche una missione etica perché le banche del territorio che ci fanno credito ci affidano i soldi dei risparmiatori che meritano il rispetto e la valorizzazione delle Marche”.
Una serata dedicata alla “cura del bello” in uno dei luoghi più affascinanti delle Marche: Villa Buonaccorsi a Potenza Picena. È da qui che venerdì 16 luglio il patron della serata Pietro Lanari insieme ai soci delle società La Fortezza e La Città ideale, vuole partire per “rifare le Marche, secondo i canoni insegnati da Vitruvio: durata, funzionalità e bellezza, curandone le ferite inferte negli ultimi cinquant’anni”.
Lo fa affidando le basi teoriche di questa missione a tre ospiti che a critica, diffusione e divulgazione del bello hanno dedicato la vita: Philippe Daverio, giornalista e storico dell’arte, Paolo Portoghesi, teorico del paesaggio e principale esponente del postmodernismo italiano in architettura ed Evio Hermas Ercoli nelle vesti di intervistatore e ambasciatore delle Marche sul palco.
Duecentocinquanta gli invitati alla serata fra cui l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini e le più alte personalità del mondo dell’economia e del credito.
“Il bello è per tutti e dal punto di vista economico – secondo Lanari – non costa più del brutto. Gli sforzi aggiuntivi sono cerebrali e culturali. Partono dall’educazione a guardare criticamente”. Fra i progetti che fanno parte di questa filosofia ci sono i due disegnati dall’architetto Portoghesi: le nuove ville di Pietralacroce e il Borgo delle Torri a Senigallia. Quest’ultimo è stato definito dal Sindaco della città “il più grande progetto di trasformazione urbana dopo l’ampliamento settecentesco”.
A questi due si aggiunge il cantiere dei Cinque Camini di Potenza Picena e i due complessi turistici sul mare, entrambi arricchiti da piscine e centri benessere. Uno, ovvero Adamo ed Eva Resort, è già in fase di costruzione a Numana, fra collina e mare in pieno Parco del Conero. L’altro La Città Ideale, sorgerà al posto dell’ex Santa Cristiana ed è destinato a rivoluzionare Marcelli e la riviera del Conero: un centro turistico che punta ad essere un riferimento estetico e ricettivo non solo d’estate.
“La nostra – conclude Lanari – è anche una missione etica perché le banche del territorio che ci fanno credito ci affidano i soldi dei risparmiatori che meritano il rispetto e vogliono la valorizzazione delle Marche”.
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Portoghesi portatore del bello lungo la costa marchigiana??
Vitruvio, antico marchigiano, si rivolterà nella tomba.
lanari proprietario dell’area in cui si interverrà a senigallia di cui si parla nell’articolo, l’arch. portoghesi (con l’arch. piscitelli di ancona) ne è il progettista…. ( al proposito si veda, tra gli altri il link http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=178130). magari se andiamo a vedere gli altri progetti menzionati nell’articolo i personaggi si ripetono. in soldoni, un gruppo di imprenditori si autocelebra asserendo che tutelano il paesaggio. come si dice… chi si loda, si sbroda…
Evviva il trattatista Vitruvio e le sue regole:
Firmitas (stabilità -> struttura), utilitas (utilità -> funzione), venustas (bellezza o piacere -> forma)
La domanda che mi pongo da tempo (vedendo le bruttezze edilizie e i modelli costruttivi ch non si rinnovano mai): ma alle facoltà di Architettura la Laurea te la danno se porti almeno 100 confezioni di formaggini Mio, a dimostrazione che sei cresciuto e sai stare in piedi da solo????
Finalmente qualcuno che ha alzato la testa per osservare.
La verità è che la maggior parte dei palazzoni delle periferie delle città fanno veramente schifo. Non è che sono brutti, fanno proprio ribrezzo, mettono la nausea se osservati con il famoso senso critico.
Ha ragione Celentano: la colpa di tutto è degli “architetti”! 🙂
@gianfranco
forse hai ragione sulle facoltà di architettura ma non penso che ad un buongustaio come gabor bastino i formaggini mio (mi permetto architè:-)
comunque mi tocca difendere un po’ la categoria: più del 70% del costruito è opera di geometri e ingegneri ma quando si parla di brutture ci si rivolge solo agli architetti…
facendo un piccolo parallelo mi viene da pensare che, vivendo in una città con una facoltà di giurisprudenza ed essendo la maggior parte dei nostri politici, professionisti e impiegati laureati in legge, non dovrebbe accadere che un presidente di provincia venga deposto per un prevedibile ricorso al tar o che un consiglio comunale non sappia se può dire sì o no all’industria giorgini…
saluti antonio
come al solito una bella iniizativa del prof. Ercoli
@Avit
La mia discussione era di carattere generale e non riferita specificatamentea Macerata (o ai suoi architetti)
Dico solo che fare una scatola di scarpe (cioè come sono costruiti l 90% dei palazzi oggi), metterci 2 terrazzi e (per fare i gli pseudo innovativi-contemporanei) mettere le porte garage colore verde (invece che color naturale alluminio) non credo che ci voglia chissà quale intelligenza.
Però se come dice lei più del 70% del costruito esula dagli architetti ciò significa che il 70% degli architetti non dovrebbe lavorare poi molto e che i loro studi siano sempre vuoti (e facciano la fame)….
….Ma non mi sembra sia così, ma forse sono io che ho un’impressione errata.
caro gianfranco (ci davamo del tu),
generalizzavi tu e generalizzo anche io, pour parler…
non mi far sventolare troppo in pubblico i fatti miei… ma sicuramente avrai notato che da più di un anno il bandone di fronte lo splendido ripetitore telefonico vicino casa tua è abbassato…
ciao antonio
Appunto perchè è splendido, il ripetitore, è una cosa che mi riempie di orgoglio (ed a corsa lunga ritengo anche di cellule tumorali).
Ma è nulla rispetto a quella maestria architettonica , a quel fulgido esempio di menefreghismo amministrativo, a quella consacrazione del dio denaro a discapito della salute dei cittadini che hanno piazzato vicino alla rotonda di Via Roma: da li si che si dovrebbe riuscire a connettersi, almeno, fino a Marte….