Maulo: “Rifiuti, Macerata ha già dato”

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Dall’ex sindaco Gian Mario Maulo (Pd):

“Macerata è stata per anni la città  ‘riciclona’: ha iniziato la raccolta differenziata da un quarto di secolo, pressata anche dai problemi della discarica della Pieve sorta alle sue porte. La sensibilizzazione intelligente e la tempestiva organizzazione hanno fatto registrare una risposta positiva dei cittadini tanto da arrivare presto a percentuali significative, mentre nei paesi la differenziata era ancora agli inizi.

Il Comune di Macerata deve, ora, spingere la raccolta differenziata casa-casa, con nuove soluzioni tecniche e con una forte sensibilizzazione della popolazione, oltre la soglia attuale, anche se alcune condizioni sociologiche e strutturali rendono più difficile tale obiettivo: la popolazione meno stabile ed omogenea che nei paesi vicini e la presenza giornaliera di migliaia di studenti delle scuole superiori  provenienti anche dai paesi del circondario e  di studenti universitari provenienti anche da altre regioni  rendono meno efficace informazione e sensibilizzazione,  meno forte il senso di appartenenza e il senso civico indispensabili per spingere la raccolta differenziata oltre lo zoccolo duro iniziale; perfino la conformazione orografica della città distribuita su più crinali rende difficile superare una certa soglia.

Macerata ha messo a disposizione dei Comuni della Provincia la sua discarica per decenni ed è stata costretta ad ampliarla ed a prolungarne l’attività nel 1997 per evitare l’emergenza provinciale dei rifiuti: per essa i cittadini hanno sopportato un disagio di immagine e di odori, appena compensato da tariffe più basse per la RSU.

Anche il disagio ambientale per il vicino impianto del Consmari continua a ripercuotersi da decenni sulla popolazione della frazione di Sforzacosta  come di Casette Verdini.

Oggi molti paesi della Provincia hanno raggiunto percentuali più alte di Macerata nella raccolta differenziata: ma perché la città dovrebbe essere penalizzata più degli altri Comuni per i costi dello smaltimento, a causa della minore percentuale di differenziata e per di più in base ad un criterio stabilito a posteriori?

Almeno per un principio di reciprocità i costi dovrebbero essere distribuiti proporzionalmente su tutti, visto che Macerata si è caricata per decenni del ritardo dei paesi nella raccolta differenziata e visto che la lievitazione attuale dei costi è dovuta allo smaltimento fuori Provincia causato dall’indisponibilità di altre amministrazioni ad accogliere una discarica nel proprio territorio. Macerata ha già dato!”



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