di Matteo Zallocco
Da Pieve Torina, Comune di neanche 1.500 anime, sembra dipendere il destino dell’intera Provincia di Macerata. Erano circa in 100 i presenti ieri sera alla riunione della L.A.M. (Lista Autonomie Municipali) tenutasi in questo piccolo centro di origine medievale dell’Appennino, il cui sindaco è Luigi Gentilucci, leader della lista esclusa dalla scorse elezioni provinciali per un errore di trascrizione numerico. In teoria la L.A.M la sua battaglia l’ha già vinta, il ricorso è stato accolto all’ultimo grado di appello dal Consiglio di Stato e quindi si dovrà tornare a votare. Il dispositivo di decisione è chiaro: “Il Consiglio di Stato accoglie l’appello e, per l’effetto, in totale riforma della sentenza appellata, annulla le operazioni elettorali.Spese compensate. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
La Prefettura non ha rilasciato note ufficiali ma le dichiarazioni di alcuni dirigenti sono altrettanto chiare: “Dopo la notifica della motivazione della sentenza che avverà entro 10 giorni procederemo alla nomina del Commissario, il dispositivo non lascia spazio ad interpretazioni. Le elezioni sono annullate. I discorsi che stanno facendo Gentilucci e Capponi sono fattibili solo a livello politico”.
Ma secondo i legali di Gentilucci dipende tutto dalla L.A.M. “Spetta a noi inviare la sentenza alla Prefettura, agli assessori e ai consiglieri provinciali – spiega lo stesso Gentilucci – e senza i documenti inviati dalla parte interessata non potranno procedere, questo è quello che mi hanno spiegato i miei legali. Per questo abbiamo deciso di aspettare fino a giovedì sera prima di spedire la sentenza. Nella riunione di ieri, alla quale hanno partecipato i 30 che avevano deciso di candidarsi alle provinciali con la nostra lista, i 5 candidati alle regionali e molti simpatizzanti, mi è stato affidato il mandato di verificare se ci saranno proposte da parte del centrodestra e anche del centrosinistra, non saremo insensibili neanche nei loro confronti. Giovedì sera scioglieremo questo nodo e venerdì mattina comunicheremo la nostra decisione in conferenza stampa”.
Anche secondo i legali della Provincia c’è questa – seppur remota – possibilità di recuperare con un accordo con la L.A.M. Accordo che dalle dichiarazioni rilasciate ieri da Gentilucci e Capponi sarebbe comunque molto lontano.
Altri giuristi invece sostengono che questa sentenza non lascia spazio ad interpretazioni e le elezioni saranno comunque annullate.
Certo è che in una provincia come la nostra dove sono presenti due storiche Facoltà di Giurisprudenza nessuno è riuscito ancora a fare chiarezza per superare questo “esame” di diritto pubblico.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il Consiglio di Stato accoglie l’appello e, per l’effetto, in totale riforma della sentenza appellata, annulla le operazioni elettorali.Spese compensate. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
Cosa c’è da capire?
ANNULLA……
Non annulla se i ricorrenti lo vogliono o tutto resta come prima se i ricorrenti ed il Presidente si mettono d’accordo.
Come hanno preso la laurea gli avvocati?
Con i punti omaggio delle patatine Omer Simpson?
io mi domando. se ora la lista l.a.m. è risultata idonea alle elezioni,e quindi tutto è stato annullato ,, io mi domando da semplice e forse stupido cittadino, perchè prima è stata esclusa? qualcuno deve per forza aver sbagliato? non cè logica altrimenti.. non voglio usare termini inappropiati e volgari, anche se ci penso mi vengono in mente.ci deve essere per forza un colpevole.
Siamo alle comiche. Roba da bruciare la tessera elettorale sulla pubblica piazza.
@ Matteo. Secondo me il pasticcio è ascrivibile ad una commissione elettorale un po’ troppo fiscale.
C’è un aforisma di Lao Tze che chiarisce meglio la situazione del mero errore di data (2008 anziché 2009) della Lam nella presentazione della lista: “La giustizia è come il timone dove la giri và”.
Sono d’accordo con Cicconi, Gentilucci e la LAM sono il tipico esempio di come fa la politica ad allontanarsi dalla gente. Prima fanno ricorso per rifare le elezioni e poi INA volta vinto vorrebbero fare un accordo con Capponi per non rifarle, CHE SCHIFO
Quello che a me lascia allibito è vedere tante baggianate dette da chi si propone a guida della provincia.
“Accoglie l’appello e,per l’effetto,in totale riforma della sentenza appellata,annulla le operazioni elettorali. […] Ordina che la presente decisione sia eseguita dall’autorità amministrativa.”
Le elezioni sono annullate, quando il dispositivo verrà inoltrato all’ufficio di prefettura si provvederà alla nomina del commissario.
Non vedo a cosa possa servire paventare fantomatici accordi quando non avrebbero alcuna fattibilità. L’unica utilità di tali dichiarazioni è quella di dare esposizione mediatica ed è triste vedere che c’è ancora qualcuno che cade in questi giochetti.
Gentilucci ha soltanto agito secondo la legge e gli esiti erano scontati. Ora abbiamo una pronuncia inappellabile di un tribunale, mi sembra fuori luogo dover mettere in dubbio.
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
E’ interessante – e personalmente confortante – tastare con mano ad ogni occasione utile il reale portato culturale dell’Università di Macerata, facoltà di giurisprudenza (e non), alla quale in più articoli invocate una risposta chiarificatrice.
Mi connetto da fuori (sono andato a studiare giurisprudenza seriamente), e noto con compiacimento un dibattito di alta levatura con chiare e perfette cognizioni in tema di effettività dei giudicati amministrativi, possibilità-necessità del giudizio di ottemperanza e -presunta- disponibilità dell’esecuzione in diritto pubblico.
Davvero non male.
Del resto, un prorettore-possibile-rettore che di cognome fa Lacché rende icasticamente l’idea del valore scientifico di docenti e discenti della vostra bella Università e del suo sistema di recruiting, forse ancor più di professori (geograficamente) mongoli, parcelle esorbitanti e ultimi posti in classifiche varie.
Complimenti, sempre, e tanti cari saluti.
Buon dibattito.
ps. vota LAM vota LAM
Sono d’accordissimo con Yuri Rosati. Io personalmente non andrò a votare qualora si dovessero ripetere le elezioni, anche perchè considero le Province enti inutili tenute in piedi solo per scopi elettorali.L’On. Casini è una vita che lo dice ma nessuno è disposto a dargli retta! Per la precisione,non sono un elettore di Casini visto come i suoi vertici locali si sono comportati nelle Marche nelle ultime elezioni Regionali e Comune di Macerata tanto per fare un esempio della Regione che mi riguarda direttamente.
La “politica” si dimostra sempre piu’ lontana dai cittadini. Annulliamo il lavoro di un anno per il un cavillo che si sta dimostrando con le parole della LAM un espediente per negoziare qualcosa di cui non vale nemmeno la pena di discutere: tanto si sa e’ un gioco di spartizioni, di frazioni di potere,e finaco di favori……
Mi dispiace per Franco Capponi che considero persona capace ed amministratore oculato.
Se poi le Province sono da abolire non sta a me dirlo….. Abbiamo eletto chi deve fare le leggi, e decidere: speriamo solo che anziche alle poltrone si pensi veramente allo sviluppo della nostra nazione, regione, provincia ecc….
@Serrani
Nel programma elettorale di Berlusconi c’era chiaramente una part dedicata alla eliminazione delle Province.
Ma poi i capibastone locale hanno minacciato di far votare diversamente e Silvio ha fatto finta che il programa fosse finito dentro al cesso….
Alla fin fine il lupo ha abbandonato il costume da agnello.
Sentenza in nome della giustizia? Pfui, baggianate! La sentenza è stata fatta in nome del tornaconto personale di chi se ne giova. Ergo il signor 200 voti (stima al rialzo), conscio che alle nuove elezioni ne uscirà con un potere pari a quello del due di bastoni quando a briscola comanda spade, inizia a proporre accordi sottobanco. Furbo l’amico: non importa chi vincerà, perché lui sa bene che non otterrà null’altro che un pugno di mosche, quindi ecco qua il vero piano. Proporre ad un Capponi sicuramente seccato dalla situazione una qualche proposta alla Totò: dammi qualcosa e io non ti annullo le elezioni.
Giustizia è stata fatta! Ahahah, penso che nemmeno a Zelig riescano a fare di meglio…
diamo corso al dispositivo.
adesso tocca al centrosinistra innovare i percorsi politici lavorando ad una seria e virtuosa consultazione popolare.
in poche parole……….adesso primarie !
Chi assevera mi sembra che ha sbaliato
e sto bel casino ha combinato
A pagar dunque sia chiamata
le spese, ed all’istante licenziata
la classica burocrate interdetta
sia sbattuta fuori in tutta fretta
la poca attenzione a quel timbrino
ha causato a noi un gran casino
e pensare che solo quello deve fare
controllar le firme e poi timbrare
pensate voi la sua imman fatica
paragonta ad esempio a chi nella vita
al levar del sol presto s’appressa
a toglier suole bollenti dalla pressa
Lui si che se non fa molta attenzione
rischia di non arrivar alla pensione
Ma la nostra imbelle scribacchina
non rischia nenche una strigiatina
Sia sa che ciò non sa da fare
Attento è il sindacato a sorvegliare
e noi cogl……. a pagare
ci son però dei complici malnati
voglio dir quei giudici togati
ma no ma no ma no poverina
tutti a tremar peregar per la sciocchina
teniamocela stretta anzi premiamo
chi ha favorito so bel colpo di mano
Le primarie non servono a niente. Tutt’al più, servono a confondere per deviare sulla volontà del PD di candidare chi decide lui.
Non dimentichiamoci la storia giudiziaria Gentilucci-Comunità Montana di Camerino… per chi non sa nulla, lo invito ad informarsi… fa capire molto di chi persona si parla e a causa di chi si andrà a spendere e sprecare soldi per nuove elezioni!! visto che ci state informatevi anche su quanti partiti in un anno ha cambiato!!
Per Cristina Gentili: se ci dobbiamo informare lasciaci qualche dritta, qualche link a qualche sito.
La dritta è questa, già riportata in altro forum di CM.
Luigi Gentilucci, commissario straordinario della Comunità Montana di Camerino e sindaco di Pievetorina, ha ricevuto un avviso di garanzia in seguito alla conclusione dell’inchiesta sul voto di scambio ed interesse privato in atti d’ufficio, in occasione di un bando sui sussidi a famiglie ed imprese disagiate, indetto dall’ente montano nel giugno 2009
La vicenda, per cui sono stati inviati 36 avvisi di garanzia, di cui 5 ad amministratori e 31 ai beneficiari del bando, parte dall’inchiesta condotta per accertare l’ipotesi di reato, dell’eventuale voto di scambio ed interesse privato in atti d’ufficio.
Nel periodo delle elezioni amministrative del giugno 2009, la Comunità Montana di Camerino ha emanato un bando, con sussidi per far fronte alla crisi diretti a famiglie ed imprese bisognose del luogo, con contributi compresi tra 250 e 1550 euro circa, per cui in totale sarebbero stati stanziati 65 mila euro. Dall’inchiesta, estesa ai vari comuni dell’ente montano, sarebbe emerso che in alcuni sarebbero stati gli amministratori indagati a consegnare personalmente i sussidi ai beneficiari.
Per gli ex assessori della comunità montana si è trattato di un provvedimento sociale. Ora sarà il magistrato a valutare la possibilità di un eventuale rinvio a giudizio o archiviazione.
Giurisprudenza, no fantascienza.
Si dia seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, che non ha espresso un parere come sembra aver capito Gentilucci, ma ha deciso nei termini del suo ricorso.
Mi risparmio stavolta – per carità di Patria – tutta la mia manfrina sugli opportunismi della sinistra e sul suo scarso senso di democrazia, che vorrebbe declinare ogni volta a suo piacimento per qualche “giusta causa” di parte… ne do solo un accenno.
Un nostro proverbio dice…..morte non venga, che scusa non manca. Ecco, gli si addice perfettamente in certe occasioni.
Condivido quanto sostiene Gabor.
La cosa sconcertante in questa vicenda è la conferma che ad amministrare l’Italia sono i giudici e la stampa. Dopo un anno dal ricorso il Consiglio di Stato ribalta le sentenze di altri giudici e guarda caso lo fa durante la discussione della finanziaria che non piace ai giudici in particolar modo a quelli della Corte dei Conti. Sciogliere un consiglio provinciale di centro destra sembra proprio una bella rivincita.
Per emettere una sentenza che non prevede raccolta di prove o di testimonianze è stato necessario un lasso di tempo di un anno e non si poteva aspettare altri quindici giorni per fugare il mio sospetto, pensando anche che aver emesso la sentenza ribaldatoria un mese dopo la presentazione del ricorso non avrebbe avuto conseguenze così dannose come sciogliere un consiglio provinciale dopo un anno di lavoro buono o brutto che sia.
questa è la triste verità siamo amministrati da gente non eletta dal popolo che fanno il buono e cattivo tempo a secondo di come gli covenga.
A prescindere dalla valenza politica un grave problema dell’Italia è che la forma prevale sulla sostanza. In questo caso occorre valutare la sentenza in relazione ai danni economici che porta e alle conseguenze sull’attività di governo della Provincia. In Italia manca il confine tra diritto e burocrazia.
Dare meno importanza alla forma porterebbe ad uno stato più agile e reattivo. Così rimaniamo dei pachidermi rispetto al mondo.