L’Amministrazione comunale di Macerata, recependo l’esigenza dei cittadini di sentirsi maggiormente tutelati, da tempo ha messo in campo una serie di iniziative finalizzate al controllo del territorio e al rafforzamento della percezione di sicurezza soprattutto in alcune zone della città più isolate rispetto ad altre.
A questo proposito, dal 10 maggio verrà attivato un monitoraggio video sia a fuoco fisso che a brandeggio (in questo caso la telecamera può ruotare contemporaneamente sia in senso verticale che orizzontale).
L’intero sistema è stato articolato su due tipologie: il primo, basato sull’impianto di controllo di accesso al centro storico già esistente, consentirà, nelle ore in cui non è attiva la rilevazione fotografica automatica dei passaggi, la registrazione delle targhe dei mezzi che, nelle ore comprese tra le 19 e le 7.30, transiteranno in via don Minzoni. Registrazioni che verranno conservate per 48 ore dopo di che, automaticamente, verranno cancellate.
Il secondo sistema di videosorveglianza, invece, è strutturato sulla installazione di dieci telecamere nei punti ritenuti più a rischio come è emerso da un monitoraggio eseguito dalla Polizia municipale, ovvero nei sottopassaggi di piazza della Vittoria, piazza Garibaldi, in particolare nelle aree verso viale Leopardi e i giardini Diaz e borgo san Giuliano. Videocamere anche nella zona dei Cancelli e in piazza XXV Aprile. In questo caso le immagini verranno conservate per 72 ore dopo di che, automaticamente, il sistema le cancellerà inserendo progressivamente quelle più recenti.
Chiaramente i sistemi di videosorveglianza sono improntati al rispetto della legge sulla privacy e, a questo proposito occorre ricordare che il Consiglio comunale, nell’ottobre 2009, ha approvato un apposito Regolamento per la disciplina del trattamento dei dati personali.
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Bene così, finalmente vengono impiegate anche per fini di sicurezza e controllo!
io suggerirei piu’ controlli medici….
Cioè?
ultimamente sono stata perseguitata da alcune persone allora VORREI ACCENDERE I RIFLETTORI SUI LORO MEDICI DI FAMIGLIA.
TUTTO QUI.
evvai! finalmente una buona notizia!
speriamo che la prossima zona sia corso cairoli,cmq è un ottimo inizio
Credo che questo sistema debba fare i conti con il nuovo provvedimento del Garante:
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1714173
In Italia stiamo avanti da questo punto di vista!
Ipno già ci sono delle telecamere intorno al Questura e ai Carabinieri, ma non mi sembra di aver mai visto cartelli in giro che indicavano la presenza.
Così come ci sono fuori dalle banche, a controllo di molti bancomat, telecamere che riprendono ma anche qui mi pare che, spesso, manchino i relativi cartelli.
Ne suggerisco un’altra (o più d’una) da installare in Via Crispi.
sembrate dei pazzi
a Corso Cairoli obbligatorie
Gent. sig.ra Bella
Sembriamo?????
Ma come si permette???
Siamo, siamo 🙂
@Ipno: io di quei cartelli ne ho visti molti nelle città dove si fa videosorveglianza; ben vengano! Io non ho nulla da nascondere, e se le telecamere servono per far intervenire tempestivamente i vigili (o chiunque sia lì a controllare) in caso di emergenze, o come strumento per acquisire le immagini di chi si rende respondabile di reati gliele faccio mettere pure sul portone di casa!
io continuo a pensare che siamo in una repubblica di banane
nei vagoni delle ferrovie dello stato spa ci sono degli adesivi che indicano la presenza di telecamere..io non le ho viste.
Ci sono al loro interno dei manifesti della cisl che sono stati strappati..giustamente,i treni sono sempre in ritardo,i bagni puzzano,le carrozze cadono a pezzi,oggi la porta di un vagone non si è aperta e sono dovuta scendere a castelraimondo per poi ritornare a san severino con il treno successivo,d’inverno piove dentro a qualche vagone,i ritardi continui mi hanno provocato seri problemi a lavoro.
La cisl investe male i suoi soldi e fa campagne contro i lavoratori
L’Italia è una repubblica di banane marcie.
Scusate se intervengo,
mi occupo di sicurezza e prevenzione della criminalità e attualmente sono a città del capo per scrivere un progetto di tesi sulla sicurezza durante i mondiali di calcio che si terranno tra poco. Dopo questo noioso preambolo posso dire con certezza che le telecamere (non ho nulla contro la videosorveglianza) così come sono messe rappresentano una spesa inutile a carico nostro.
Spiego il perchè:
1. le telecamere non fanno prevenzione, ma repressione, cioè permettono di individuare il reo solo dopo che ha commesso un reato. Eventualmente possono rappresentare un deterrente per il potenziale reo, ma la ricerca scientifica ha dimostrato come la deterrenza non incida notevolemente nella decisione di commettere un reato; se non c’è nessuno dietro alla telecamera in grado di prevenire prima che il reato sia commesso come si fa a parlare di prevenzione???chi ne parla in questi termini non ha la minima cognizione di cosa sia l’attività di prevenzione e di cosa sia la prevenzione situazionale…
2. il fenomeno displacement: la ricerca ha dimostrato come le telecamere producano un fenomeno di spostamento della criminalità, inducendo i gli autori di reato a spostarsi da aree prive di telecamere…il problema rimane ed è un pò come mettere lo sporco sotto il tappeto anzichè pulire…
3. mi piacerebbe sapere chi ha deciso che i punti in cui le telecamere sono state collocate sono punti sensibili???è stata sviluppata una progettualità condivisa con la comunità, è stata realizzata una valutazione pre intervento, sarà realizzata una valutazione ex post? le domande sono numerose…
4. è stata fatta una ricerca sulla percezione della paura dei cittadini? un crime mapping delle zone sensibili? quali sono le paure e le insicurezze dei cittadini?
come ripeto non ho nulla contro la videosorveglianza, ma questa non è prevenzione!!!devono essere attivate strategie complementari alla videosorveglianza e devono essere poste in essere progettualità di tipo valutativo al fine di capire se effettivamente le telecamere possono rappresentare un efficace deterrente alla criminalità e alla devianza.
…dove abito ora, a città del capo, la città è tappezzata da telecamere, da cancelli, da poliziotti e da guardie giurate pagate dai cittadini…eppure non hanno risolto assolutamente nulla….anzi si ha l’impressione di vivere in una fortezza…
scusate gli eventuali errori o pensieri lunghi/contorti ma sto scrivendo di getto….
Il comunicato del Comune di Macerata dice bene: l’istallazione delle telecamere è finalizzata al “rafforzamento della percezione di sicurezza”. Mi chiedo se le telecamere avranno solo una funzione di registrazione oppure saranno collegate ad una sala di controllo dove è sempre presente almeno un addetto alla visualizzazione degli schermi pronto ad allertare le forze dell’ordine in caso di necessità. Se così non è le telecamere saranno la solita trovata populista che si va ad aggiungere ai vigili di quartiere che, dati gli orari e le zone in cui operano, non aumentano la sicurezza ma solo la “percezione di sicurezza”. Ben altra cosa è il rafforzamento della sicurezza della cittadinanza: la città è sicura se viene incentivato il piacere di incontrarsi e di relazionarsi grazie alle iniziative culturali e a un ambiente curato.
Sono perfettamente d’accordo con gli ultimi 2 commenti. Così com’è, la telecamera mi pare solo uno spot.
Io invece vedo questo come un primo, importante passo. Ovvio che servono se sono collegate ad una centrale dove c’è chi controlla ed è pronto ad intervenire; ma anche registrare ed identificare il solito gruppetto di vandali e magari costringerli a risarcire i danni che fanno non sarebbe male. Repressione? Ben venga. C’è chi la chiama repressione, io lo chiamo far rispettare la legge. Siamo tutti d’accordo che le telecamere non sono la panacea di tutti i mali. Servirebbero più forze dell’ordine, più controllo; ma questi sono problemi che non riguardano il comune di Macerata. Se la polizia è sotto organico, se non hanno i mezzi, sono problemi dello stato italiano in generale, di conti, di politiche del ministero dell’interno.
Tanto se non c’è abbastanza polizia non è che possiamo metterci a fare le ronde con l’elmo vichingo in testa, quella sì che è demagogia.
Io da cittadino sono contento che qualcosa si stia iniziando a muovere. Vuoi vedere che se vengono filmati, quelli che imbrattano i muri, spaccano le cose, danneggiano proprietà pubbliche e private dopo 1, 2, 3 volte non lo fanno più?
Sinceramente la storiella dell’isola felice a me non va giù, bene ha fatto il Comune e spero che prosegua con altre politiche a favore della tutela della sicurezza.
@Del Bianco
Le telecamere farebbero prevenzione a 2 condizioni:
a) che ci fosse qualcuno che costantemente vigila (cioè sta incollato ai monitor) come accade ad esempio a Londra e che può dare, quindi, l’allarme in tempo reale
b) ci fosse una struttura di pronto intervento sul territorio (cioè arriva subito la Polizia, se necessario in forze)
In ogni altro caso servono solo, eventualmente, ad avere prova video di un reato e a facilitare il riconoscimento del colpevole.
Però bisogna anche aggiungere che, eccetto pochisismi Paesi, il servizio di PREVENZIONE dei reati è inesistente, tanto che molto spesso la struttura di sicurezza è specializzata per l’INVESTIGAZIONE (cioè l’individuazione del colpevole dopo il reato) mentre la prevenzione, quando viene fatta, se funziona è più un caso che una scelta.
Il problema, qui in Italia, è che anche la fase investigativa per moltissimi reati è inesistente.
Un furto in apprtamento difficilmente in Italia vedrtà il colpevole dietro le sbarre, così come anche il borseggio tanto che, oramai, in moltissime città nemmeno si denunciano più (motivazione: tanto non lo trovano, se lo trovano non gli fanno nulla, almeno non perdo tempo a denunciare).
condivido l’intervento di davide del bianco.
Non condivido il cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” (legge 38/2009) che ha consentito ai Comuni l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici. L’organizzazione e la garanzia della sicurezza è compito di altri organi statali che devono anche sostenerne i costi sulla base di programmi razionali e coordinati fra le varie forze di polizia.
I Comuni pensino a far bene i loro compiti con le risorse disponibili, l’attribuzione di altre incombenze e le conseguenti necessità di ricerca dei finanziamenti potrebbe portare a azioni illegali ai fini di far cassa. Vedasi gli scandali dei semafori e degli autovelox nonché le contestazioni per le multe nelle Zone a Traffico Limitato che ha portato qualche famiglia a sostenere sanzioni ingenti e tutto sommato ingiuste.
salve,
innanzitutto comincio con il ripetere che non ho nulla contro la videosorveglianza e che ben venga che le istituzioni si interessino di sicurezza, prevenzione etc…però è un interesse fatto con superficialità senza una minima cognizione delle strategie preventive che si vanno a porre in essere. Sicuramente l’intervento del comune rappresenta un buon inizio o comunque è sintomo di un interesse diffuso, però è privo di qualsiasi cognizione scientifica…
Illustro alcuni punti a mio avviso fondamentali.
Esistono in natura due modi di fare prevenzione: da una parte la prevenzione penale, cioè mediante l’uso delle leggi e che si fonda sul principio della deterrenza esercitata dalla sanzione penale; dall’altra la prevenzione extrapenale (anche nuova prevenzione) che esula dal sistema penale, che colpisce anche gli atti devianti (ad esempio i graffiti) che non sono puniti dal sistema penale e che si divide in prevenzione sociale (si interviene migliorando i servizi come la scuola, la sanità o dando a tutti migliori condizioni di vita), la prevenzione comunitaria (che fa leva sul senso di appartenenza e di collaborazione tra i membri di una comunità) e infine la prevenzione situazionale che prevede l’intervento sul territorio mediante accorgimenti di vario genere come, appunto, le telecamere. Su internet trovate tutto spiegato meglio di quanto scritto da me…quindi in italia di prevenzione se ne fa a pure troppa…o meglio se ne parla a uso e consumo (demagogico) dei politici.
Altra importante questione è l’uso che viene fatto di una determinata area. Mi spiego: prendiamo C.Cairoli (abito in via Marchetti). La mattina è piena di persone che si muovono e vivono questa determinata zona in quanto ci sono negozi e servizi di vario genere…il che aumenta notevolmente, per un ipotetico reo, la possibilità di commettere un reato. La sera invece è il deserto: dopo le nove la strada è completamente vuota, i negozi chiusi e la zona è alla mercè di chiunque voglia commettere un reato indisturbato.
Infine ultima distinzione è quella tra la criminalità reale (i reati che vengono commessi sul territorio) e la percezione della criminalità o insicurezza. Possiamo sentirci insicuri o avere paura (il dibattito sui termini è molto ampio) quando, camminando per la strada, di sera, siamo in una zona poco illuminata, senza nessun passante etc…Ogni 5 anni in Italia vengono fatte le indagini di vittimizzazione (sono ricerche statistiche fatte dall’istat). E anche su questo argomento la letteratura è vastissima…
A conclusione di questo intervento (un pò noioso) credo che prima di posizionare le telecamere sarebbe necessaria una riflessione su questi punti e realizzare uno studio di fattibilità coinvolgendo la comunità. Le telecamere messe così senza un rigore (dove sono gli studi di fattibilità, quali sono i criteri per la collocazione delle telecamere, perchè proprio in quelle vie e non in altre, quali sono le paure dei maceratesi???) rappresentano uno spreco di soldi…o meglio un utilizzo non intelligente dei nostri soldi.
Se è vero che Durkheim diceva che il crimine è qualcosa di endemico in una società, dove sto vivendo ora mi sto accorgendo che fare a gara a chi costruisce il muro piùalto non serve a nulla se al di là del muro ci sono persone che non hanno una casa, un lavoro o i soldi per mangiare….
scusate sempre per gli eventuali errori.
ps: mi chiamo david, non davidE
IO NON SONO MAI STATA AGGREDITA DA UN IMMIGRATO,sono stata minacciata da italiani,uomini e donne.Minacciata o intimidita al telefono per questioni di natura lavorativa.Benvenuti nella repubblica delle banane fritte.
VIVA LA LIBERTA’!
C’è qualche italiano/a che non sa rispettare le persone capaci,preparate e oneste all’inverosimile tanto da far paura….sembra un paradosso,in genere le persone preparate vengono trattate bene,io ho vissuto l’esatto contrario.
Nell’aria circola(uso l’ironia perche’ aiuta a vivere meglio)una nuova forma di follia,il potere da esercitare nei confronti di chi tiene testa alle persone incapaci di fare il proprio lavoro.
Credo sia necessario l’intervento di un’equipe di veri professionisti per analizzare questo fenomeno “nuovo”(neanche tanto)che serpeggia fra “certa gente”.
sono stata minacciata o intimidita perche’ parlo di diritti e doveri.Fenomeno umano interessante e legato,a mio avviso,a questo societa’ che cambia.
Faisal Shahzad mette un’autobomba a time square (per fortuna non esplode) dopo 2 gg lo prendono …… perchè c’erano le telecamere.
sig.ra ciccarelli ma perchè dopo aver parlato di medici di base ora parla di immigrati?
perche’ mi piace spaziare a 360 gradi,tutto qui.
Tutti i problemi(veri o solo percepiti come tali quindi falsi problemi) sono interconnessi,non sono mai separati.
Mi sembrava ovvio.
anche perche’ gli immigrati vivono con noi,lavorano con noi,vivono vicino a noi e facciamo parte tutti della stessa societa’ che ci piaccia o no.
“Hanno aperto le frontiere allora integriamoci” non le hanno aperte solo ai prodotti commerciali ma anche alle persone.
Le grandi menti si sono dimenticati di attivare politiche vere di integrazione,hanno pensato solo a far fluire risorse economiche..
L’immigrazione è sempre esistita ora la si percepisce diversamente perche’ il livello di poverta’ medio è aumentato a dismisura.
ma che centrano con le telecamere?
preferisco non rispondere,per me quello che hai scritto è davvero troppo.
ciao jack
ok nn risponda; ma chi è che ha parlato di immigrati a parte lei? ma perchè bisogna per forza unire il problema sicurezza e immigrati? lo sta facendo solo lei, perchè bisogna ideologizzare anche questo problema? lo sta facendo solo lei. Alcuni cittadini hanno piacere che ci siano le telecamere a sorvegliare allora? che problema c’è? oppure per avere diritti bisogna essere solo immigrati? sono state segnalate strade che i cittadini reputano periciolose, perchè lei ideologizza il problema?
Concordo pienamente con David Del Bianco.
@”L’Amministrazione comunale … da tempo ha messo in campo una serie di iniziative finalizzate al controllo del territorio e al rafforzamento della percezione di sicurezza”…
-Quali sarebbero queste iniziative messe in campo da tempo???
-Quando sarebbe cominciata esattamente la messa in campo di queste iniziative???
-Quali iniziative sarebbero già state messe in campo???
-Quali sarebbero quelle ancora da attuare???
-…”un monitoraggio eseguito dalla Polizia municipale” non è una base un po’ approssimativa dalla quale partire???
-Visto che le fantomatiche iniziative sono già state messe in campo “da tempo”, come mai a macerata la microcriminalità aumenta ogni giorno che passa???
Si, sicuramente possono rivelarsi un buon inizio, ma 10 telecamere messe qua e là non soddisfano affatto la mia “esigenza di sentirmi maggiormente tutelato”, e ancor meno “rafforzano la mia percezione di sicurezza”.
sig Jack se lo sto facendo solo io qual’è il problema?
non è ideologia
se ci sono telecamere a me non interessa
i diritti ce li abbiamo tutti,in teoria, nella pratica ci sono discriminazioni ogni giorno
LEI VEDE IDEOLOGIA IO NO
non parliamo lo stesso linguaggio,capita.