di Alessandra Pierini
La Provincia di Macerata ha definito le linee di sviluppo che ne caratterizzeranno l’attività nel quinquennio 2010-2014, è stato infatti presentato nella Sala di Presidenza dal Presidente Franco Capponi e dagli assessori Giorgi e Vignati, il Piano Generale di Sviluppo, sintesi dei temi e degli obiettivi delle linee programmatiche approvate dal Consiglio Provinciale in data 1 dicembre 2009. Il Piano è stato adottato il 27 Aprile dalla Giunta provinciale e il 29 aprile sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Provinciale.
“Il piano – ha detto l’assessore Giorgi – traduce gli impegni elettorali, è working progress ed è stato predisposto dalla struttura interna dell’enet senza ricorrere a consulenze esterne. Vista la situazione di scarse risorse per gli enti locali, dovremo volare alto anche con la fantasia ed escludere cose mediocri preferendo cose grandi.”
Il presidente Capponi ha sottolineato la volontà di far funzionare al meglio la macchina burocratica: “Vogliamo rivoluzionare i tempi della burocrazia e abbiamo visto che i dirigenti, da tre mesi nelle loro nuove funzioni, stanno dando il massimo e nei dipendenti c’è voglia di appartenenza. La nostra mission in questo periodo è decidere dove questo territorio dovrà approdare da qui a dieci anni. La Provincia vuole concorrere al raggiungimento degli obiettivi di Strategia Europa 2020 e in questo potrebbe avere un ruolo determinante.”
L’Europa ha previsto tra le sue direttive diversi punti e per ognuno la Provincia, nel Piano Generale di Sviluppo, propone le sue misure per l’attuazione. Laddove l’Europa chiede la crescita intelligente la Provincia va avanti con Tecnomarche, con il coordinamento dei Progetti Industria 2015: “Riproporremo anche le Borse lavoro per i giovani laureati – ha sottolineato Capponi, ma se in passato erano considerate come ammortizzatori sociali, noi abbiamo puntato sulla ricerca per incentivare un rapporto più duraturo. Avremo inoltre due nuovi istituti tecnici: il primo per il Made in Italy condiviso con la Provincia di Fermo, il secondo sull’energia condiviso tra San Severino Marche e Fabriano.”
Grandi novità riguardano la società digitale: “Entro il 2012 – va avanti Capponi – il 98% della regione sarà coperta dalla banda larga e presto realizzeremo una superstrada telematica per il trasporto di grandi file. Rafforzeremo la Task che ci darà un servizio eccezionale.”
Per quanto riguarda la competitività e la crescita sostenibile la Provincia si propone come centrale di appalti: “Abbiamo visto – spiega il Presidente – che le nostre aziende sono danneggiate dal sistema al ribasso che va quindi evitato.”
Altri interventi interesseranno i piani regolatori che non saranno più per un singolo comune ma per più comuni, l’energia pulita consumata da edifici pubblici che sarà prodotta autonomamente, l’housing sociale che prevede lo stanziamento di 586.000 euro per aumentare il fondo di garanzia in favore delle giovani coppie che devono acquistare casa e il taxi sociale del quale Capponi precisa: “L’abbiamo ereditato con il nome Anziani non più soli dalla vecchia amministrazione ma l’abbiamo trasferito alle sole zone montane mettendo a disposizione mezzi, per ora a noleggio e che poi acquisteremo e personale alle Comunità Montane.”
Il Piano non trascura la viabilità i cui interventi saranno dedicati a 4 nodi infrastrutturali, Mattei -La Pieve, Villa Potenza con nuova viabilità fino a Fontenoce e rammagliamento della viabilità proveniente da Jesina, Filottranese, Cingolana, la mini intervalliva tra 361 e 77 e la Quadrilatero.
“Questo piano – ha concluso il Presidente Capponi – non è un’azione politica, stiamo davvero facendo quello che serve alla nostra provincia.”
(Foto di Guido Picchio)
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Internet gratuito a tutti…. Volendolo è possibile
Bè gratuito proprio no Gianfranco, chi le paga le telco?
Basterebbe avere l’accesso aggratisse e avere magari un baner laterale con la pubblicità… Oppure se non è possibile allora averlo (ad alta velocità) a prezzi veramente contenuti, cioè bassissimi, cioè quello che una volta sichiamava “prezzo proletario” (che visti i rovesci economici e le famiglie sempre più povere è tornato di moda)
Sarebbe troppo facile ironizzare sul fatto che – ad un anno dall’insediamento- l’amministrazione provinciale propone un piano di sviluppo che è la “sintesi dei temi e degli obiettivi delle linee programmatiche approvate dal Consiglio Provinciale in data 1 dicembre 2009”. Forse è giunta l’ora di passare ai fatti piuttosto che agli enunciati e, magari, sarebbe finalmente opportuno commentarli dopo la loro attuazione, non prima. Mi limito ad una sola precisazione che è, in realtà, lo smascheramento dell’ennesima bugia raccontata da Capponi ai maceratesi: il taxi sociale era una cosa, “Anziani non più soli” un’altra. Quest’ultimo era il cosiddetto “118 sociale” che Capponi ha letteralmente smantellato proprio nella fase della sua potenziale estensione a tutto il territorio provinciale, mentre il taxi sociale era un servizio complementare rivolto a favorire la mobilità degli anziani soli. Chi ha voglia si legga la parte del Piano Generale di Sviluppo dedicata ai servizi sociali, troverà una conferma evidente di quanto vado predicando da tempo.