di Silvia Ragni
Nata nel 2007 da un’ idea di Gianluca Iannone, fondatore e Presidente di Casa Pound Italia – associazione culturale e movimento politico alternativo – insieme a un gruppo di grintosi militanti, Radio Bandiera Nera si aggiudica oggi il ruolo di portavoce dei fermenti della Destra Radicale.
Con redazioni sparse su tutto il territorio nazionale e anche all’ estero, l’ emittente web (www.radiobandieranera.org) abbraccia tematiche poliedriche che vanno dall’ attualità alla cultura, dallo sport al sociale passando per una programmazione musicale ad ampio spettro che comprende musica alternativa, Oi, rock, metal e d’avanguardia. Si definisce “d’attacco al mondo dei lustrini e delle carezze mediatiche, della cultura ufficiale, dei sistemi di comunicazione di massa” ed è strettamente legata al circuito Casa Pound, presente nelle Marche in quattro provincie su cinque (Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino), di cui il nucleo di Fermo costituisce l’ ultimo arrivato in ordine di tempo e quello di Ascoli Piceno il più vasto anche per quanto riguarda il Blocco Studentesco (movimento giovanile di Casa Pound organizzato nelle scuole),che annovera tra le sue file il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti.
A Macerata, Casa Pound è presente spessp in piazza per la raccolta delle firme inerenti alle iniziative sul ‘Mutuo Sociale’ e ‘Tempo di essere madri’ e lo scorso 16 gennaio, ad Ascoli Piceno, si è tenuta l’ inaugurazione nazionale de ‘Il Bolide’, circolo privato ‘non conforme’, alla presenza di Gianluca Iannone.
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Intervista con Cristiano Coccanari, 37 anni, Direttore nazionale di Radio Bandiera Nera ed ex coordinatore regionale di Casa Pound Umbria.
Come ha origine Radio Bandiera Nera e com’è strutturata?
Radio Bandiera Nera nasce nel 2007 da un’idea del leader di CasaPound Gianluca Iannone. L’idea si sviluppa sul Forum online Vivamafarka e in pochi giorninasce la webradio che trasmette 24 ore su 24.
Rbn è strutturata in quindici redazioni dislocate in Italia e nel mondo (tra quelle estere, Madrid, Atene, Canada) e fin dalla fondazione cerca di utilizzare in modo virtuoso un media libero come il world wide web per fare informazione.
Migliaia di accessi al giorno sul sito ufficiale www.radiobandieranera.org testimoniano la riuscita del progetto; riteniamo che entro un paio d’anni la piattaforma della web radio possa raggiungere anche le autoradio: un momento
importantissimo per la diffusione di questo strumento rispetto al quale intendiamo trovarci preparati.
RBN si appoggia all’ Associazione di Promozione Sociale Casa Pound.
Puoi introdurci a questa realtà e ai suoi principi?
CasaPound Italia è un’associazione di promozione sociale che nasce nel 2008 sulla scia dell’esperienza del centro sociale occupato CasaPound di Roma.
Opera attualmente in tutta la penisola e intende utilizzare la forza del volontariato per propagandare avanzate visioni sociali.
Tra le proposte concrete già avanzate, mi piace ricordare il progetto del Mutuo Sociale, focalizzato sul diritto alla proprietà della casa per tutti, e la proposta di legge Tempo di essere Madri, per le quali rimando al sito ufficiale www.casapounditalia.org
Va inoltre sicuramente ricordata l’esperienza di volontariato in occasione del terremoto dell’Abruzzo: in quella triste occasione CPI ha gestito un suo campo a Poggio Picenze.
Ecco, ho accennato a “cose” più che a “principi” proprio perchè, come scriveva il grande poeta americano Ezra Pound al quale è dedicata la nostra associazione “avere fatto in luogo di non avere fatto questa non è vanità(…)Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.”
CasaPound intende fare e non esitare.
‘Vivamafarka’ è un forum on line dedicato al confronto, al dibattito, alle discussioni di matrice politica e sociale…
Un forum nato nel 2007, punto di riferimento per tutto un ambiente politico e
umano. Io personalmente credo molto nel ruolo della Rete come veicolo di
informazioni e di scambio di idee e progetti: sono assolutamente convinto che se ben usato il www possa rappresentare uno strumento importante per veicolare battaglie politiche e progetti sociali.
ONC (occupazioni non conformi) e OSA (occupazioni a scopo abitativo)
vengono comunemente definiti “centri sociali di estrema destra”. Come
descriveresti questo fenomeno?
Vorrei innanzitutto sottolineare come la definizione di “estrema destra” ci stia stretta: preferiamo definirci “estremocentroalto”, non mi dilungo in questa
sede sulla definizione ma si possono trovare agevolmente informazioni in rete.
Per venire alla domanda, le Occupazioni a Scopo Abitativo intendono rispondere, e costituire allo stesso tempo un segnale, rispetto alla carenza abitativa che colpisce ormai gran parte della nostra penisola.
Nel centro occupato CasaPound hanno trovato ospitalità molte famiglie romane costrette per strada non solo dalla crisi ma anche dalle speculazioni dei palazzinari.
E’ proprio dalla drammatica necessità alla quale ha dato una prima
concreta risposta l’esperienza delle “OSA” che nasce anche la proposta
a cui prima accennavo di Mutuo Sociale.
Militanza in Casa Pound: per un giovane, cosa “fa la differenza”?
La differenza è nella possibilità di lavorare quotidianamente per progetti concreti: abbandonare il terreno sterile delle ideologie così come intese nei secoli scorsi, per portare quella che i tedeschi definiscono “weltanschauung” (ovvero la propria
concezione della vita e nel mondo) sul piano delle cose da fare per cercare di occuparsi degli interessi della propria comunità, nazionale e locale.
Un progetto certamente ambizioso, ma allo stesso tempo esaltante.
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Solo una domanda:
1) con quale criterio Rino Gaetano è fascista???
secondo nessun criterio. Rino non è mai stato fascista, e noi non abbiamo mai detto questo.
Rino è stato semplicemente una persona che non ha mmai servito padroni, sempre libera. Ha sempre cantato della vita del popolo italiano in anni difficili, senza mai farsi piegare dalle logiche che volevano il pensiero e la canzone come merce.
infatti, la sua morte ancora oggi è archiviata come “incidente”, quando con buone probabilità, non lo fu.
@crucianelli:
con lo stesso criterio con cui chiamiamo politici i politici maceratesi
Questo è la dimostrazione che oggi basta fare una iniziativa provocatoria ( e aggiungo assolutamente scorretta nei tempi e nei modi ) per avere ampio spazio nelle pubbliche discussioni . Personalmente non ho niente contro questo movimento , anche se non ne condivido ne le idee ne i modi di proporsi.
Certo la discussione che si è generata sull’onda dell’affissione dei manifesti funebri dimostra la curiosità di conoscere cosa sia questa associazione di attacchini nell’ombra, chi la vuole soddisfare vada a consultare i siti internt e si documenti , io personalmente non ritengo utile parlarne ancora e invito chi la pensa come me a fare altrettanto .
Per quante idee valide possiate avere, il vostro estremismo vi poterà ad essere sempre “esclusi” a priori dalla maggioranza della popolazione. Non è una critica ma un peccato (nel senso che dispiace veder idee condivisibili non arrivare nemmeno al dibattito pubblico).
Per quanto mi riguarda vi considero come un altro tassello nel sistema a cui voi forse volete differenziarvi: vi hanno, giustamente o meno (non me ne pò fregà dde meno), dipinto come dei fascisti, e pertanto dei mostri.
Agli occhi della maggior parte delle persone siete solamente pazzi esaltati da tenere alla larga: gruppi del genere attivi in politica giustificano la presenza di partiti che non avrebbero nessun senso nel “real world” come il PD o il PDL.
Il cittadino medio si troverà a dire: per fortuna che c’è il PD che almeno loro sono moderati; poi se nessuno sa cosa sia effettivamente non importa!
Ovviamente è una lettura molto superficiale, attaccabile in mille modi, ma il dispiacere mio c’è, ed è dovuto alla mancanza di alternative politiche/sociali che non scadano nell’estremismo, cioè l’unica parte che perde sempre per definizione.
@Marcelli
La verità è che loro hanno pudore,non ci si chiamano.
Purtropo sono i maceratesi stessi che li chiamano politici.
Devo ancora capire se lo usano come insulto o perchè non sanno in che altro modo chiamarli, poichè molti sono fancazzisti 🙂
Mi permetto di dire la mia
Innanzitutto devo fare i complimenti ai componenti di Casa Pound che hanno fatto vera politica. Attraverso un gesto insignificante sono riuciti a far parlare di loro sino al punto da stuzzicare persino l’interesse della testata ospitante che ha regalato questo servizio.
Nella falsa difesa risiede l’assalto alla ribalta che ha permesso a Casa Pound una inaspettata popolarità ed una sovraesposizione utilissima attraverso i commenti alimentati anche da nuovi utenti “ad hoc”
Questa è vera politica, “non importa che se ne dica, l’importante è che se ne parli”.
Senza ironia, dunque, rivolgo loro i miei complimenti per l’opera divulgativa compiuta.
Circa le origini di CasaPound e CasaPounItalia, vedo che c’è confusione anche tra gli esponenti qui intervenuti. Lo dico con cognizione di causa visto che seguo la cosa dal 2003.
Penso comunque che anche se prendessi cittadinanza Francese o diventassi Apolide, sono e sarò identificabile per tutta la vita come Italiano essendo qui nato. Eccepire questo sarebbe mentire, sopratutto a me stesso.
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione
mamo ha scritto:
Questa è vera politica, “non importa che se ne dica, l’importante è che se ne parli”.
Invece, secondo me la vera politica è avere un progetto di società e cercare di metterlo in pratica all’interno delle regole di un sistema. Sia chiaro che con questo non intendo che CasaPound non abbia un progetto e non cerchi di attuarlo all’interno delle regole democratiche, ma il solo e semplice fatto che se ne parli non è politica, è marketing.
pienamente d’accordo con ipno
Carissimo Simone, credo anch’io nell’aulica idea politica.
Purtroppo, oggi, la politica è marketing; non si esternano le idee ma si vende l’immagine. E con questo, ovviamente, non mi riferisco alle sole amministrative comunali ma alla politica italiana.
Casa Pound ha raggiunto la sua popolarità quale “centro sociale fascista” ovvero come la prima realtà conosciuta di “antagonismo” ai centri sociali di sinistra pur con finalità assistenziali, sociali e di mutuo soccorso molto simili.
L’idea di Casa Pound proviene comunque dall’esperienza di CasaMontag di via Tiberina a roma, primo centro sociale di estrema destra occupato da ONC/OSA e, comunque, per poterne trovare le radici di origine si dovrebbe ritornare alla fine degli anni 80 con la mini occupazione a Colle Oppio (od opera di FareFronte durato poche ore) e con “il Bartolo”. CasaPound è l’artefice dello svuotamento della Fiamma Tricolore di cui era parte attiva. Ora, pur rappresentando l’estrema destra nei principi fondanti (basato sull’ideologia e sull’organizzazione del fascismo con particolare orientamento al manifesto di Verona), ha messo in atto realtà ed interventi spettacolari a favore della popolazione. Costituitasi in associazione culturale e di promozione sociale (e riconosciuta tale sin dal 2008) ha dato vita a progetti meravigliosi quali “tempo di essere madri” rivolto alle madri lavoratrici e “mutuo sociale” per il diritto alla casa divenuto poi interrogazione presentata da La Destra al consiglio comunale di Roma.
Vede, la storia di CasaPound (oggi CasaPuondItalia) è ricca e interessante ma irrilevante nell’opinione comune.
Io stesso, che non sono attivista ma mi affascinai della cosa dall’occupazione del 2003 e che ne seguii l’evoluzione con molto interesse, non avevo la minima idea che CasaPound fosse una realtà maceratese (avevo notizia solo di Ascoli Piceno).
Come vede, pur essendo valide le idee portate (ovviamente al pari di qualsivoglia organizzazione che operi sul sociale con iniziative valide) se non si fossero venduti bene con il manifesto funebre credo che ben pochi avrebbero saputo chi fossero e cosa facessero in CasaPound.
Hanno destato interesse, hanno fatto parlare ed hanno raccolto simpatie… una campagna elettorale in piccolo.
Mi scuso con CasaPound per eventuali errori nel piccolo riassuntivo che ho scritto sulla base di memorie personali.
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione
Anche l’esproprio proletario dei gruppi della sinistra extraparlamentare desta interesse, fa parlare e raccoglie simpatie. Ed è illegale. Esattamente come le campagne elettorali (in piccolo o in grande) portate avanti in regime di stop elettorale.
Non proprio due esempi di “buona politica”, ma ovviamente potremmo non essere d’accordo.
Compliemtni per l’articolo!!!
Chi l’ha scirtto m’ha ricordato Berlusconi che hai dibattiti politici tirava fuori il libro nero del comunismo… siete agli stessi livelli…
Infatti, io non sono d’accordo, è stata un’ottima iniziativa, simpatica, senza troppe parole, anzi senza parlare ha fotografato la reltà di Macerata. Dieci anni di agonia con il centro sinistra, purtroppo sono arrivate 126 bombole di ossigeno, prolungherano solo l’agonia……..
Non conoscevo CasaPond, visiterò il sito. Dall’associazione CasaPond, se possibile vorrei avere notizie di sulle prossime iniziative.
Grazie
Continuiamo a parlare di mele e ci viene risposto a riguardo di arance.
La buona politica è quella che ti cambia la vita in meglio. Sono i fatti, non le parole. Posso anche essere d’accordo sul fatto che Macerata sia morta, ma non sarò mai d’accordo sul fatto che dirlo sia buona politica. Se vogliamo soprassedere sull’illegalità del gesto, non possiamo non vedere che non ci sono proposte in quel manifesto di Casa PoUnd.