di Giancarlo Liuti
Al confronto e al dibattito per le elezioni di fine marzo concorrono diciassette liste. Ma c’è anche la diciottesima, e si chiama “Cronache Maceratesi”. Essa non fa scelte di campo, non ha oscuri interessi da difendere, non ha editori che le impongano la linea, nella sua nascita e nella sua vita non ci sono ombre ma soltanto l’entusiasmo di chi crede nella funzione nobile del giornalismo. Di quel giornalismo la cui ragion d’essere sta unicamente nel rispetto di due fondamentali princìpi etici: 1) dare conto di fatti veri e di interesse pubblico senza badare a chi possano recare vantaggio o svantaggio; 2) commentarli in totale autonomia di giudizio, con un’apertura mentale capace di tener conto delle ragioni degli altri.
Purtroppo non corrono tempi felici per questo tipo ideale di giornalismo, così gravemente minacciato da una informazione scritta e televisiva che ogni giorno di più appare a rimorchio degli assetti proprietari e delle militanze di parte. Ma, nel suo piccolo, l’esperienza di “Cronache Maceratesi” dimostra che fare buon giornalismo è, nonostante tutto, ancora possibile. E i lettori, con le sorprendenti migliaia e migliaia di contatti quotidiani, dimostrano di averlo capito.
Insomma, “Cronache Maceratesi” non partecipa certo alle elezioni nel senso di presentare – ci mancherebbe! – suoi candidati a sindaco e a consigliere comunale, ma vi partecipa nel senso alto di tener desta la coscienza dei cittadini, di stimolarla, di responsabilizzarla, di orientarla verso un voto che, qualunque esso sia, provenga dalla conoscenza obiettiva della realtà e dalla riflessione su di essa.
L’impresa è difficile, tante essendo le attese, le pretese, le pressioni e dunque le insidie che in una campagna elettorale importante come questa si fanno ovviamente più forti. Ma per la qualità democratica della città la posta in gioco è alta. Se “Cronache Maceratesi” non riuscisse a tener dritta la barra su questa rotta, Macerata perderebbe un punto di riferimento assai significativo per la propria crescita. Civile e, ripeto, democratica. Ora, grazie alla fermezza dei suoi ideatori e dei suoi realizzatori, ci sta riuscendo. Tuttavia le occorre un aiuto. L’aiuto delle oltre seicento persone – un numero, mi auguro, destinato ad aumentare – che dall’esterno si sono registrati per intervenire manifestando opinioni sulle notizie, sui commenti, su qualsiasi cosa. Questo è un grande passo avanti di un quotidiano on line rispetto alla stampa scritta, perché, direttamente e in tempo reale, apre le porte della redazione ai lettori e in qualche misura li rende protagonisti – non più solo oggetti – del lievito della comunicazione. Liberamente, senza filtri, senza censure. In che consiste l’aiuto? Nell’evitare, essi, l’insinuazione maliziosa, la dietrologia oscura, il veleno del sospetto gratuito. Nessuno, a parte eventuali casi da codice penale, oscurerà o taglierà le loro parole. La regola è questa e non sarà mai disattesa. Ma sappiano che la credibilità, il prestigio, il futuro di “Cronache Maceratesi” dipendono anche da loro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Giancarlo Liuti, un nome ed una garanzia. Sinonimo di giornalismo corretto,serio,pacato e riflessivo,ma principalmente libero. In tanti anni abbiamo avuto modo di apprezzarlo, di stimarlo. Conosco da poco Cronache Maceratesi, non conosco i suoi ideatori e fondatori, ma se c’è Giancarlo Liuti, certamente siamo in mezzo a persone corrette. Oggi c’è bisogno di informazione vera,libera e corretta, in questa giungla di media agli ordini di questo o quel padrone.I giornali, le televisioni ci fanno vedere le cose non per quello che sono, ma per come fa comodo farle vedere. Se c’è un bosco con 999 alberi sani ed uno malato tre diverse fonti lo presentano in maniera diversa. Uno farà vedere solo gli alberi sani e dirà che è un bel bosco.Un altro farà vedere solo l’albero malato e ci parlerà di un bosco in rovina. Noi vogliamo un giornalista che ci farò vedere tutti gli alberi e che ci dirà che quello è un bel bosco, ma che, attenzione, va curato perchè un albero si è ammalato. Giancarlo Liuti ti chiediamo di aiutare a far crescere qust’ultimo tipo di giornalismo.Grazie e….forse domani finalmente….sorgeilsole.
“Cronache Maceratesi” è oggettivamente il fenomeno mediatico maceratese. Può non piacere, ma è senza dubbio così….. E’, ormai, un “organo” con il quale quasi tutti (quanto meno nella “comunità socio/politico/economica”) si relazionano. Non ho la più pallida idea di chi sia la titolarità di questa iniziativa……ma questo mi piace ancora di più. Buon lavoro alla Redazione….
Grazie a “Cronache Maceratesi,” Macerata giornalisticamente è più completa con una redazione giovane e molto professionale. E’ riuscita a tenere l’urto del primo impatto. Buon lavoro a tutti e grazie dell’opportunità che ci avete dato.