di Beatrice Cammertoni
È un vero e proprio ciclone quello che si è abbattuto sul volto della Protezione Civile Italiana Guido Bertolaso. L’immagine di eroe senza macchia e senza paura, sempre in prima linea nelle situazioni di calamità nazionali ed internazionali si è completamente ribaltata dopo la pubblicazione di intercettazioni e capi di accusa per i quali è indagato, trascinando in questo scandalo mediatico anche l’intera istituzione. La macchina organizzativa della Protezione Civile, tuttavia, ha dimostrato negli anni la sua valenza e la sua efficienza, essendo una delle realtà più radicate nel territorio.
In Provincia di Macerata, la delega per il coordinamento locale è stata assunta dall’Assessore Simone Livi (nella foto al centro) “Si tratta di un ambito molto complesso, ma apprezzo molto l’Assessorato che mi è stato assegnato, in quanto va gestito in stretto contatto e coordinamento con le realtà del territorio ed io non conosco altro modo di governare”. Nell’intricata situazione attuale non manca il sostegno al vertice: “Il dipartimento italiano è senza dubbio un’eccellenza assoluta, un esempio per tutto il resto del mondo. Credo molto in Guido Bertolaso, ha dimostrato di valere nel campo, al di là delle sue vicende personali. Gli italiani gli devono molto e anche se noi abbiamo avuto a che fare maggiormente con il coordinamento regionale e con altri funzionari, conosco il suo lavoro attento e risoluto e mi fido di lui”. C’era anche Macerata a L’Aquila, nei terribili giorni dopo il sisma di Aprile “Il nostro coordinamento è stato uno dei protagonisti delle operazioni fin dai primi momenti. A tre, quattro ore dalla scossa, i nostri erano laggiù. L’ottima opinione che ho espresso per il dipartimento nazionale, ricade a cascata su tutte le realtà locali che hanno lavorato insieme a L’Aquila. Macerata si è mossa e si sta muovendo molto: in giunta stiamo provvedendo alla destinazione di un fondo per gli interventi ancora necessari in Abruzzo.”
A livello internazionale, oltre alla task force per Haiti degli ultimi mesi, la Provincia sta coordinando due progetti europei da attuare in sinergia con le altre istituzioni che si affiancano alle iniziative che coinvolgono direttamente il nostro territorio.
Assessore, qual è il bilancio dell’esperienza del Piano di prevenzioni degli incendi boschivi che ha visto la Protezione Civile in prima linea la scorsa estate?
“Estremamente positiva, siamo dovuti intervenire solo due volte, solo in un caso per un focolaio un po’ più importante. Prevenzione e vigilanza danno risultati soddisfacenti. Stiamo già lavorando al piano del prossimo anno, per il quale disporremo di quattro webcam in più. Questa formula di lavoro in cui si integrano i contributi delle diverse istituzioni coinvolte si rivela vincente.”
Una delle competenze in capo alla Protezione Civile è la gestione dell’emergenza neve. Anche se nel corso di questo inverno non ci sono state nevicate copiose, l’ultimo episodio di qualche settimana fa a Macerata ha trovato automobilisti e mezzi del tutto impreparati.
“Nello specifico sono i Comuni a doversi impegnare nel predisporre gli interventi di questo genere. In questo periodo ci stiamo impegnando nel sensibilizzarli verso la formulazione di un piano integrato a livello comunale che individui procedure di emergenza da attuare in situazioni improvvise di necessità. I sindaci devono assumere le funzioni relative alla Protezione Civile per mettersi nella situazione di poter agire subito.
Nel frattempo, la provincia sta compiendo un’indagine a 360° sul mondo del volontariato per avere una mappatura di mezzi e uomini per indirizzare meglio i fondi tra i comuni e ottimizzare la suddivisione delle risorse.”
Negli ultimi mesi, purtroppo, ripetute scosse di terremoto, anche se di piccola entità, hanno spaventato la popolazione e allertato le istituzioni, tra cui la Protezione Civile.
“Sono stati mesi intensi: nei giorni in cui si sono concentrati gli episodi sismici eravamo in stretto contatto con tutti i sindaci, chiamandoli anche due volte al giorno. La sala operativa è stata sempre attiva e tutti i volontari erano stati allertati. Nonostante per il cittadino il primo punto di riferimento in questo caso sia il comune, abbiamo anche ricevuto qualche chiamata dalla popolazione che si è rivolto a noi per avere delle rassicurazioni.”
Qual è la realtà del volontariato maceratese?
“La quantità sicuramente non manca e a questo punto non resta che puntare sulla qualità e sulla tecnologia. Corsi ed esercitazioni permettono ai volontari di crescere e di confrontarsi con strumenti sempre più moderni. Si tratta di una realtà bellissima, una grandissima risorsa a cui non posso smettere di rivolgere i miei ringraziamenti. I volontari rispondono senza esitare al rischio e per questo meritano l’apprezzamento di cittadini e istituzioni”.
Si terrà inoltre questo fine settimana il 6° Ritrovo dei Volontari della Protezione Civile marchigiano, un’occasione di aggregazione ma anche un momento di effettiva verifica delle capacità dei gruppi con due esercitazioni, una con la simulazione di una valanga, l’altra con l’evacuazione di una seggiovia per arresto forzato. La manifestazione si terrà nel weekend tra Ussita e Visso.”
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Guido Bertolaso ha rappresentato il cambiamento della Protezione Civile Italiana, cambiamento che ha interessato la Protezione Civile quando rappresentava l’eccellenza nel mondo.
E’ vero che ognuno è innocente fnchè non è dimostrato il contrario ma è pur vero che una sovraesposizione tesa a “santificare” suona come un “excusatio non petita accusatio manifesta” e diviene controproducente.
Da parte mia, credo che l’autoelogio lasci il tempo che trovi; nella regione, fatti salvi casi sporadici, la protezione civile è solo un modo di farsi notare e fare esercitazioni (troppe volte più nefande che utili)
E’ vero che i volontari erano a l’Aquila dopo poche ore ma è anche vero che per la maggior parte erano lì per decisione personale ed i “cani sciolti” sono dannosi per un’organizzazione e Barberi aveva debellato il problema.
I Parcheggiatori delle varie associazioni od i guardiani di fiera od i custodi di mostre, sono personaggi che ostentano il logo di P.C. in barba alle numerose comunicazioni che VIETANO l’uso del logo in situazioni non espressamete autorizzate dalle competenti autorità.
Ho lavorato per anni (ed è stato per me un onore) nella Protezione Civile, al fianco di Barberi, in missioni italiane ed estere, con volontari preparati ed inquadrati.
Il cambio del logo ha significato un cambio radicale, sia dei vertici che dei partecipanti, sia degli scopi che dell’organizzazione.
Rabbrividisco al solo pensiero della S.p.a., ma forse è questo il segno del tempo che passa e dell’omologazione alla quale necessita prostrarsi per il quieto vivere imposto dal “progresso”.
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione.
Se tutto quello che sta emergendo sulla protezione civile si traduce in reati o meno, lo decideranno i magistrati. Quello che si sa dai documenti forniti e dalle intercettazioni è però più che sufficiente per fornire un quadro chiaro della situazione: ed è una situazione spaventosa, ben peggiore di quanto si potesse immaginare.
Detto questo è ovvio che nella PC ci siano un mucchio di persone per bene, serie ed impegnate; come è evidente che ci sia qualche delinquente. In ogni caso i fatti vanno valutati per quello che sono: se la PC si è comportata bene nelle emergenze questo non giustifica poi eventuali malefatte su altri fronti. Ognuno risponde di quello che fa.
Sull’ultimo punto del commento di Mamo rabbrividisco anche io. La trasformazione della PC in spa è solo uno dei segni che bande di criminali vogliono lasciare sulla nostra società, un segno su cui non pesa l’omologazione ma la ricerca affannosa del profitto. E finché continueremo a “prostrarci” di fronte a questi tentativi, le cose potranno andare solo in peggio. Il nostro futuro lo scegliamo noi, quindi non mi si venga a dire che tutto questo ci viene “imposto dal progresso” perché è una fesseria colossale.
E questa, ovviamente, è la mia opinione.
La protezione Civile è un’eccellenza del nostro Paese. Il Sott.rio Bertolaso ha dimostrato e dimostra tutt’ora la sua capacità organizzativa. Spesso molti sono capaci solo a distruggere. Bertolaso no, deve andare avanti, l’esercito di volontari sparsi in tutta Italia dimostra quanto sia sensibile il Popolo Italiano. Sul nostro territorio e nel Mondo il Volontario bianco rosso e verde, si distingue. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di loro. Dopo pochi minuti dalla terribile scossa dell’Aquila l’autostrada era piena di automezzi della Protezione Civile provenienti dal Nord e dal Sud Italia. Questa è l’organizzazione del volontariato il resto sono chiacchiere distruttive.
Carissimo Tacconi, da come la leggo dubito che lei abbia mai fatto parte di una missione di protezione civile (come operatore a qualsiasi livello).
A distanza di poche ore in autostrada c’erano i turisti che facevano le loro vacanze. Come in ogni emergenza, i primi accorsi sono stati gli appartenenti di un’associazione nazionale che sono intervenuti “motu proprio” in barba ad un’organizzazione che, ad oggi, è solo e soltanto immagine.
Se ha ancora qualche dubbio, vada da qualsiasi paese che ha subito un emergenza (e non mi citi umbria marche, era altra storia) o veda un qualsiasi forum o trasmissione del post calamità e si renderà conto che la realtà è ben differente.
Abbiamo un tesoro inestimabile in italia, il volontariato. Purtroppo quando è mal governato o lasciato a se stesso rischia di divenire ostacolo piuttosto che aiuto.
Ho conoscenza personale del settore, so quel che dico.
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione
Intanto la PC non verrà trasformata in S.p.a. e credo bisogna essere ben informati prima di parlare a vanvera.
Comunque, per inciso, a L’Aquila sono intervenuti subito volontari organizzati dal Dipartimento Nazionale di PC e da quelli regionali…. non turisti!
Ribadisco il mio GRAZIE al mondo del volontariato di PC per il grande impegno profuso!
Gentile sig. Livi, pur stimandola realmente per il suo impegno, non posso esimermi dall’intervenire.
Ora, nel mondo esistono sempre due realtà, una pubblica ed una degli addetti ai lavori. Se ci limitiamo all’immagine pubblica non posso che sostenerla nelle sue esternazioni, se invece vogliamo parlare seriamente, il discorso cambia radicalmente.
La regione marche, e nello specifico la provincia di macerata in quanto è qui che risiedo, è totalmente scoperta nell’ottica di PC.
Pochi, pochissimi sono i piani di protezione civile comunali e molti (e per deformazione sono davvero molti quelli che ho voluto visionare) sono frutto della tecnica tutta italica del “damoce na mano” privi cioè di ogni coerenza logica ed organizzativa.
Luoghi di ammassamento sovrastati da palazzi e palificazioni, percorsi di deflusso su ponti o sottopassi, piani di intervento delegati ad altri piani d’intervento, sono situazioni allucinanti per un paese che è stato un esempio per la protezione civile internazionale riuscendo a surclassare persino l’organizzazione del belgio.
Io c’ero, e come me tanti altri, c’ero nelle missioni estere, c’ero nelle emergenze in italia, io c’ero. E c’ero anche quando sono stato formato con i corsi e “sul campo” da personale estremamente qualificato, c’ero.
Inutile fare esercitazioni a Fiastra o Visso se poi non si insegna ai volontari come e perchè si interviene, quando si interviene.
Purtroppo la Protezione Civile muove molti interessi già in un’emergenza locale, figurarsi in una emergenza di massa a livello nazionale.
Per i fatti imputati a Bertolaso credo nell’innocenza anche perchè, avendo avuto modo di conoscere il Dott. Bertolaso, non lo reputo così ingenuo da prestarsi a simili situazioni.
Ciononostante, non trovo strano quanto scoperto per l’Aquila, c’è sempre stato, sempre ci sarà perchè ai grandi così piace e così serve.
Io personalmente mi offrii (qualche anno fa) per redarre piani di protezione civile ad alcuni comuni in forma totalmente gratuita, ovviamente mi si rispose che gratis non era una condizione ben accetta per una municipalità.
Comprenderà la difficoltà di esporle determinate situazioni che in un forum creerebbero più confusione che altro, e comprenderà che ho ferma la certezza che conoscerà meglio di me ciò che sto dicendo.
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione
Carissimo Ivano Tacconi, ho una grande stima per te,per il tuo entusiasmo ,ma questa volta proprio non condivido il tuo pensiero. Giusto l’apprezzamento per i tanti volontari che con passione si mettono a disposizione.Giusta la stima per l’organizzazione della protezione civile. Bertolaso pero’ dovrebbe andarsene proprio per il bene della protezione civile. Non perchè abbia commesso qualcosa di grave,non voglio proprio crederlo, ma perchè non è stato capace di guidare il gruppo.
Solo per questo. Inoltre non capisco perchè non si voglia affidare la guida della protezione civile ai Vigili del Fuoco.
Carissimi Sorgeilsole e Mamo.
le mie esperienze sono rimaste in Friuli con gli Scout, oggi è tutto diverso. E’ sotto gli occhi di tutti quello che è successo a Bertolaso, Guidare i gruppi? Certo che bisogna farlo, gli avvoltoi che distruggono tutto e per giunta in queste tristi occasioni, non possono stare agli arresti domiciliari, o in carcere per pochi giorni. Visto che il problema non sembra finire mai e fa passare i guai anche alle persone “perbene” Va fatto un pensiero nel ripristino urgente vista l’emergena grave, dell’Asinara. La Cei richiama i politici a fare più attenzione al Sud, dove notiamo finalmente un riscatto giovanile molto deciso. La politica non si può guardare intorno smarrita. Il Sud Italia è la California del nostro Paese decidano insieme cosa fare. L’idea: Protezione Civile -Vigili del Fuoco è molto interessante, c’è tanto da fare, il riordino prima o poi dovranno farlo. Chiudo: la sistemazione del Cimitero di Napoli (avete Visto?) non è da protezione Civile? I responsabili ancora sono li e alzano la voce nonstante i precedenti. Fortuna che politicamente non sono ne di Centro, ne di Destra, forse per questo tutti e due ancora sono al proprio posto. Basta con le polemiche, noi da Macerata non possiamo che parlare pacatamente fra noi.
La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi di ciò che ho intorno
sono sensibile ed umano
probabilmente sono il più buono
ho dentro il cuore un affetto vero
per i bambini del mondo intero
ogni tragedia nazionale
è il mio terreno naturale
perché dovunque c’è sofferenza
sento la voce della mia coscienza.
Penso ad un popolo multirazziale
ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l’accoglienza
penso al disagio degli albanesi
dei marocchini, dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
ai clandestini e anche ai parenti
e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni.
È il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
son già iscritto a più di mille associazioni
è il potere dei più buoni
e organizzo dovunque manifestazioni.
È il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
è il potere… dei più buoni…
La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi per ciò che ho intorno
ho una passione travolgente
per gli animali e per l’ambiente
penso alle vipere sempre più rare
e anche al rispetto per le zanzare
in questi tempi così immorali
io penso agli habitat naturali
penso alla cosa più importante
che è abbracciare le piante.
Penso al recupero dei criminali
delle puttane e dei transessuali
penso ai giovani emarginati
al tempo libero dei carcerati
penso alle nuove povertà
che danno molta visibilità
penso che è bello sentirsi buoni
usando i soldi degli italiani.
È il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
costruito sulle tragedie e sulle frustrazioni
è il potere dei più buoni
che un domani può venir buono
per le elezioni.
È il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
è il potere… dei più buoni…
G. Gaber