Bianchini e Carancini a confronto
“La piscina l’errore più grande”

Verso il ballottaggio delle primarie del centrosinistra del 17 gennaio

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di Mauro Montali

e Matteo Zallocco

L’esito del primo turno delle primarie vi ha sorpreso?

Bianchini: Noi eravamo quelli che abbiamo puntato di più sulle primarie e sentivo che c’era una positività nei nostri confronti. Per me non è stata una grande sorpresa, certo io ero candidato di una lista civica, ma sapevo di avere una base e Carancini per me era il candidato del Pd che aveva maggiore popolarità.

Carancini: E’ stata una sorpresa, io ero pienamente consapevole del mio voto ma quello che mi ha stupito è il risultato di Romano Mari che pensavo potesse arrivare al ballottaggio.

Non venite dalla tradizione comunista e quindi non siete uomini strettamente di partito, come avete fatto a trovare questa popolarità?

Carancini: Il mio è un consenso fuori dai partiti, un radicamento sociale, la gente mi conosce anche per la mia vita sportiva, io ho giocato per 12 anni in Quarta serie con il Tolentino.  C’è una parte della città che è attenta alle persone indipendentemente dai partiti. La mia storia politica è costruita sul caso: sono stato casualmente eletto segretario comunale dei Ds”.

Bianchini: Secondo me noi siamo in un contesto nuovo, le primarie sono una grande novità e si sono rotti certi meccanismi.

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Uno dei punti dolenti delle primarie è stato il supposto peso del voto degli extracomunitari. Ci sono state conseguenze?

Bianchini: Con Romano Mari le cose si sono chiarite. Ognuno ha la sua storia personale, chi ha fatto l’assessore ha più conoscenze. In tutte le città gli immigrati votano alle primarie, per noi dovrebbero votare anche alle amministrative. La polemica dei pullmini non ci fa crescere, conosco anche decine di maceratesi che vanno a votare insieme. Noi riusciremo a vincere in questa città solo se resteremo uniti.

Carancini: Secondo me il voto degli extracomunitari ha avuto un peso troppo rilevante, però ora sono discorsi oziosi rispetto alla competizione elettorale visto che tutte le forze hanno deciso insieme di far partecipare i 16enni e gli extracomunitari. Io sono d’accordo con Mandrelli che questa esperienza può essere migliorata perché il 10% può avere modificato dei dati di forza e c’è da tenere conto che questi voti non ci saranno a marzo. Si potrebbero far votare gli extracomunitari  in separata sede, in modo consultivo.

Caro Bianchini, molta gente si chiede che tipo di lavoro farebbe se non venisse eletto sindaco…

“Io qualcosa facevo prima dell’esperienza amministrativa con i corsi di formazione per l’Arci di cui sono tuttora presidente regionale. Ho già detto che non sono disponibile a fare l’assessore  perché dopo dieci anni è stato un periodo lunghissimo. Nessuno si preoccupi del mio avvenire”.

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Macerata è cambiata?

Carancini: E’ molto cambiata, sia dal punto di vista strutturale ma anche sotto il profilo politico e sociale, le primarie hanno portato novità rispetto ai partiti. Dieci anni sono un tempo che inevitabilmente lascia un segno e non dimentichiamo che ora Macerata è indicata come una delle città d’Italia dove si vive meglio. Il cambiamento sociologico è profondo, c’è una linfa sotteranea che si muove da tempo. Ma c’è anche troppa auto denigrazione da parte di qualcuno.

Bianchini: Questa città è cambiata in alcuni aspetti, politicamente con le primarie, poi c’è una parte della città che è fortemente radicata nel mondo cattolico e moderato e questo purtroppo non è cambiato, anzi si sta rafforzando con il terzo polo.

A proposito di terzo polo, la vedete come una novità positiva o negativa?

Carancini: E’ una novità oggettiva, la valuto positivamente perché probabilmente segnala un’esigenza, quanto poi questo possa rappresentare un’alternativa non lo so, in questa fase il popolo del centrosinistra ne deve prendere atto con grande attenzione. E’ una sorgente trasversale e possono pescare un po’ tutti da ambo le parti, anche nell’insoddisfazione. L’intuizione che ha avuto Tacconi è stata lungimirante.

Bianchini: In questo momento c’è una debolezza del centrodestra, quello che è successo a livello provinciale a livello comunale non si è ripetuto. C’è un pezzo di area cattolica che si è spostata in questo centro, l’Udc deve avere la forza politica per fare aprire a Macerata un percorso diverso.

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Bianchini,  la aspettano a braccia aperte al terzo polo….

“Sia chiaro, mai andrò nel terzo polo, rimarrò nel centrosinistra”.

Carancini: Queste sono cose ovvie, c’è una firma, un accordo prima delle primarie.

Perché il centrosinistra si è lasciato sfuggire Maurizio Mosca e la sua lista “Città Viva”?

Bianchini: I partiti a volte non fanno sentire ospite qualcuno e Mosca è stato trattato male.

Carancini: Mosca ha fatto parte di questa coalizione per cinque anni, nessuno lo ha trattato male, anzi. Magari è stato snobbato da voi in Giunta visto che si lamenta per obiettivi non centrati.

Bianchini: Intendevo dalla politica in generale, il centrosinistra in questo momento non è maggioranza. La nostra coalizione è debole, cinque forze politiche sono poche rispetto alle nove delle precedenti elezioni. Siamo deboli in termini numerici e manca qualcosa anche in termini contenutistici.

Carancini: Anche secondo me la coalizione va allargata, per questo serve un’apertura con le liste civiche e ho sempre lavorato in questa direzione.

Cosa direste a Pistarelli, candidato sindaco del Pdl?

Carancini: Non rappresenta il centrodestra ma la destra-destra (e la sua storia) in questa città, non certamente un’area moderata di pragmatismo e capacità di ascolto. Noi aspiriamo ad essere più trasversali, più legati ad una storia moderata.

Bianchini: Pistarelli rappresenta una parte di città, noi dobbiamo avere la capacità di rappresentare la multiplicità, la pluralità.

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La prima cosa che fareste da sindaco?

Carancini: Allargare la base di riduzione fiscale per tutte le fasce più deboli della città.

Bianchini: La giunta con la gente, andare in mezzo ai quartieri per scegliere gli assessori. Il centrosinistra ha grosse difficoltà nelle frazioni, dove dobbiamo porre un supplemento di attenzione.

Siete pronti a ridurvi l’indennità?

Carancini: Io penso di no, conto di lavorare 11-12 ore al giorno. .

Bianchini: No perché è stato già fatto dall’amministrazione Meschini.

***

ALCUNE  DOMANDE SCELTE TRA QUELLE DEI LETTORI

Vorrei sapere quali sono state le carenze e gli errori in questi dieci anni di amministrazione di centrosinistra…

Carancini: Una Giunta è come un allenatore, è bravo quando sbaglia il meno possibile. Di sicuro ci sono stati due grandi errori: la poca comunicazione con gli altri Enti e l’incapacità di portare a termine la piscina. Tanti altri obiettivi sono stati centrati”.

Bianchini: Sono d’accordo sull’impianto natatorio, quando mi vorrò divertire aprirò una polemica a tal proposito perché qualcuno in Giunta è stato contrario a mettere a posto la piscina comunale quattro anni fa. Poi bisognava discutere maggiormente con la città, la verità è che Giorgio (Meschini, ndr) negli ultimi anni si è stancato di fare il sindaco, e con lui hanno allentato anche altri.

Vorrei chiedere ai candidati sindaci come intendano, una volta eletti, far tornare pulito il centro storico dal momento che la raccolta dei rifiuti porta a porta, così come strutturata, non produce altro che sacchetti dell’immondizia in balia di animali randagi e ratti a tutte le ore del giorno ivi comprese le festività. Tale situazione oltre che insudiciare la città vanifica le periodiche derattizzazioni poichè i ratti sono foraggiati dai rifiuti. Vi prego di non rispondermi, come già accaduto con il sindaco, che dipende dall’inciviltà di parte dei cittadini e che si può fare poco, perchè ritengo che le soluzioni debbano essere trovate dagli amministratori come accade in altri comuni.

Carancini: E’ un impegno che l’amministrazione deve tentare di risolvere, la raccolta porta a porta penso che non è così ideale. Credo che ci possano essere altre soluzioni, come quella del posizionamento dei contenitori mobili che dopo 8-9 ore vengono ripresi, scaricati e portati via dal centro storico. Questo servirebbe anche per attenuare l’antiesteticità.

Bianchini: Io invece credo che il porta a porta sia necessario, la raccolta differenziata è superiore in quasi tutti i Comuni intorno alla provincia di Macerata. Il punto vero è che bisogna migliorarla e per farlo bisognerebbe che i vigili urbani applichino le sanzioni verso chi non rispetta le regole, cosa che la Smea dice sempre.

Vorrei sapere dai due candidati del centrosinistra cosa intendono fare per riaffermare il primato culturale di Macerata che, fino a poco tempo fa, era considerata “l’Atene delle Marche”?

Carancini: Presuppore questo secondo me è sbagliato, quello che manca è di organizzare un sistema che ci consenta di fare il salto di qualità. In  tante occasioni l’amministrazione è stata vicina a eventi culturali significativi. Quello che ci manca è la promozione culturale, vendere il nostro splendido prodotto.

Bianchini: Tutti gli indicatori dicono l’opposto, Macerata è tra le prime in Italia per iniziative culturali di grande livello ma ci sono anche tante iniziative quotidiane. Macerata è l’Atene delle Marche.Con la Fondazione va aperto un ragionamento su Tuttoingioco e su come impostare il futuro della  città e del centro storico.

Trovo vergognoso come l’amministrazione comunale, in buona compagnia di Provincia e Regione, non abbia celebrato adeguatamente il centenario del futurismo.

Bianchini: Non è vero, ci sono e sono ancora in corso delle iniziative. Certo si poteva fare un discorso sul futurismo diverso, ma qui rischiavamo di perdere anche altro, come Musicultura”.

Carancini: “Sì, si doveva assolutamente pensare ad un evento più forte”.

(Foto di Guido Picchio)



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