Da “Uniti per Monte San Giusto”:
“Civitanova deve essere vista come città diffusa considerando i Comuni limitrofi parte integrante della stessa.
Nel nostro territorio sono nati insediamenti abitativi verso le aree periferiche dei Comuni per dare una possibilità a chi con un reddito medio-basso o ai giovani di possedere una abitazione. Aree però quindi poco servite dalle reti di trasporto.
Un momento di crisi come quello che stiamo vivendo ci impone anche riflessioni sulla necessità di possedere, utilizzare e mantenere un’autovettura privata.
La metropolitana di superficie è una risposta volta a consentire a tutte le persone di raggiungere le destinazioni prescelte per motivi di lavoro, di studio e di consumo, in tempi e con costi ragionevoli e in modo umanamente confortevole,.
Disponibilità quindi di un trasporto pubblico locale efficiente e sufficientemente radicato sul territorio, in alternativa all’auto privata.
La localizzazione delle nuove stazioni previste a Trodica di Morrovalle, Montecosaro Scalo, Santa Maria Apparente e Centro Commerciale Aurora di Civitanova sono finalizzate verso i principali servizi alla residenza e rispondono all’esigenza ed al diritto di mobilità per alcune particolari categorie di persone quali donne, anziani, bambini.
Di questo progetto si parlerà nel corso del Convegno organizzato dal gruppo consiliare “Uniti per Monte San Giusto” a Villa San Filippo Mercoledì 16 Dicembre alle ore 21,00.
Florindo Mancinelli Capogruppo onsiliare coordinerà i lavori che vedranno come relatori il Dott. Giuliano Bianchi Presidente della Camera di Commercio, il Dott. Franco Gazzani Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Macerata e il Prof. Antonio Calafati autore dello studio su il sistema territoriale di Civitanova Marche e sul treno urbano e mobilità sostenibile.
Saranno presentati i masterpaln del progetto redatto dagli Architetti Nardo Goffi e Giorgio Manzoni che si pongono appunto l’obiettivo di ridefinire la mobilità all’interno dei sistemi insediativi e tra sistemi insediativi nella prospettiva della sostenibilità ambientale e della coesione sociale”.
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Fortuna che ci sono gli archivi storici dei giornali che possono essere consultati cosicchè possono essere sbugiuardati dei “copioni” che vogliono far passare per proprie le idee altrui….
L’idea di una metropolitana veloce (con il raddoppio della linea ferrata da Civitanova almeno fino a S. Severino) che potesse far diminuire l’utilizzo dei bus extraurbani (e conseguentemente realizzazione a valle di Macerata di ampi parcheggi cosicchè gli studenti salvivano in città, con la metropolitana, e gli autobus rimanevano a valle) è una idea lanciata nel lontano 1990-1991.
Idea lanciata attraverso le pagine locali dei quotidiani ma, all’epoca, nessuno se la pescò manco di striscio…
Idea ripresa poi verso il 1996-1998 e rilanciata nel completo silenzio delle istituzioni, camera commercio, sindacati, imprenditori, ferrovie…..
Per ben 2 volte nessuno disse nulla, perchè evidentemente se l’idea non è propria (e soprattutto se intelligente) non va tenuta in considerazione,
Oggi viene tirata fuori e spacciata per “nuova” mentre è solo un’idea copiata….
Se da un lato sono perfettamente d’accordo sul fatto che, molto spesso, si spacciano per proprie tante idee e proposte che in passato sono state fatte da altri, dall’altro plaudo a questa iniziativa. Spero proprio che non diventi, come spesso nella provincia di Macerata accade, motivo per le solite “guerre intestine” di piccola politica fine a se stessa. In altre realtà italiane, ad esempio in provincia di Trento e nell’intera area metropolitana di Napoli, è stata lanciata una vera e propria “cura del ferro” in materia di mobilità. Mi auguro che, superando steccati para-ideologici un po’ datati, si possa trovare una soluzione comune su questo tema per la nostra Provincia.
METROPOLITANA DI SUPERFICIE Opportunità per lo sviluppo.
Questo è il tema dell’ennesimo convegno organizzato sulla viabilità alternativa, un titolo che racchiude tutte le sue contraddizioni, anche se l’articolo chiarisce che non si tratta di opportunità per lo sviluppo ma di realizzare una viabilità più consona alla crisi economica e alle prospettive di una realtà che va verso la decrescita.
Personalmente siamo sostenitori di un progetto organico di viabilità alternativa, più economica, più pulita e rispettosa della salute del territorio. Siamo favorevoli ad una Metropolitana di superficie ma ci sentiamo presi in giro da un progetto incompleto e dannoso per una parte del territorio Maceratese. Non riusciamo a capire perchè si parla di una linea Trodica – Civitanova, per noi è opportuno progettare un discorso che coinvolga almeno i tre/quarti del territorio provinciale.
Ci resta incomprensibile perchè Macerata non è nel progetto? Per noi la metropolitana di superficie non solo dovrebbe collegare Macerata ma dovrebbero essere realizzate linee che dopo Sforzacosta vanno fino a Sarnano e dopo Tolentino una linea che va verso Visso, continuando la linea esistente verso San Severino fino a Matelica. Solo in questo modo avremmo un servizio serio, omogeneo e di utilità (Mari-Monti, Università MC-Camerino-Matelica ect) perchè la gente non va a lavorare o studiare solo da Trodica verso Civitanova. Un servizio vantaggioso economicamente solo e verso la costa avvantaggerebbe quella realtà e condannerebbe ancora più drammaticamente l’entroterra provinciale.
Perciò un progetto deve essere organico e completo per tutta la provincia.
Non possiamo solo pensare alle zone ricche ma dobbiamo essere rispettosi e giusti delle esigenze di tutti i cittadini.
Poi ci preoccupa la speculazione che si intravede (neanche nascosta) dei “poteri economici”, già si pensa a come edificare le aree adiacenti alle stazioni previste? Non a caso il sindaco di Morrovalle si è detto disponibile purchè la stazione si sposti e si realizzi nella zona di neo edificazione (zona Pegaso).
Non pensiamo che sia solo un nostro sospetto ma che una fondazione bancaria e una associazione come la Camera di commercio siano impegnati con un ingente sostegno economico di sponsorizzazione del progetto, qualche dubbio c’è lo mette.
Poi abbiamo altre domande a cui necessita una risposta: quante persone si pensa utilizzeranno la metropolitana da Trodica a Civitanova? Quanti dovrebbero essere i passeggeri paganti per ammortizzare i finanziamenti necessari? Si riesce a far cambiare le comodità e le abitudini delle persone? Le risposte sono importanti, sono importanti perchè fanno diventare chiaro il vero motivo che copre principalmente il progetto: Le nuove aree edificabili che si creerebbero nelle zone delle nuove stazioni.
Cmq siamo per la metropolitana di supoerficie anche se questa opera mette in contraddizione la realtà economica politica del paese.
Abbiamo il governo nazionale, i partiti di opposizione, i sindacati e gli industriali 8(Tutti, centrodestra e centrosinostra) impegnati nel finanziare, con soldi pubblici, la “rottamazione”, sia per sostenere l’occupazione che la produzione e vendita di auto (Fiat). Ma come è possibile conciliare la spesa pubblica per la metropolitana che nelle intenzione toglie le auto e nello stesso tempo finanziare soldi pubblici per farne costruire sempre di più?
Non dovremmo forse concepire un diverso orientamento di sviluppo sociale?
O il dubbio che le speculazioni sono il solo e vero motivo del progetto è reale?
I nostri quesiti non vogliono essere disfattisti ma vogliamo dialogare e porre al dibattito argomenti per risolvere i dubbi e realizzare un sano SVILUPPO RESPONSABILE per l’economia e la salute del territorio e dei cittadini tutti.
Abbiamo le tasce piene dello Sviluppo liberista e dell’uguale Sviluppo sostenibile termini usati per farci ingogliare ogni speculazione.
Tonino Quattrini
Fronte Verde