di Andrea Busiello
La palpitazione sale sempre di più. Come prima di un esame di maturità. E si, perchè Macerata-Piacenza di venerdì 1 maggio alle ore 15,45 al Pala Rossini di Ancona è la classica sfida dal non ritorno dove chi vince va in paradiso e si gode per qualche ora l’ebbrezza di aver centrato la finale e chi perde si lecca le ferite e rimurgina sull’occasione, piramidale in ogni caso, gettata al vento. Da una parte c’è la Lube che avendo fatto scena muta in gara 3 non può di certo pensare a cosa sarebbe perdere la gara decisiva per tornare a piangere su quella clamorosa sfida. Dall’altra gli emiliani hanno pareggiato i conti lasciando via libera alla Lube in casa propria con uno 0-3 che è davvero tremendo per chi lo subisce. Se si è in vantagio 21-13 nel 3′ set e lo si perde ancora di più. Poche ore prima della gara che vale la finalissima scudetto abbiamo sentito il timoniere cuciniero Fefè De Giorgi (nella foto) su come vede questa sfida spettacolare.
De Giorgi una serie un pò particolare. Queste ultime due gare sono state pazze…
“Indubbiamente non sono andate come ci si aspettava. Sono state due sfide che hanno visto prevalere nettamente una sola squadra ma credo che questo nei play off ci può stare dove la differenza tra due squadre molto livellate come può essere tra Macerata e Piacenza è dettata anche dall’aspetto psicologico. Sarà fondamentale vedere la stessa Lube di gara 4 ad Ancona per centrare la finale”.
Ora viene il bello. Che dice in vista di gara 5?
“E’ una sfida secca. Difficile fare pronostici. Certo noi veniamo da un successo pesante in Emilia e giocheremo in casa e dunque qualche chance in più ce l’avremo ma credo francamente che può succedere di tutto e fare pronostici ora sarebbe del tutto azzardato. Io mi auguro solo una cosa: che la Lube vada in finale. Non m’interessa il risultato ma solo che si centri la finalissima”.
Prima di gare come questa cosa dice ai ragazzi? Cerca di lasciarli concentrare da soli o dà dei suggerimenti specifici?
“Ma sai, quando si arriva a queste sfide ormai il lavoro dell’allenatore è relativo perchè le motivazioni ognuno le ha dentro di sè. Magari per quelli meno esperti, che sono meno abituati a giocare questo tipo di incontri, potrebbe essere diverso ma nel complesso cerco di lasciare sereni i ragazzi anche perchè troppa pressione a volte è controproducente”.
Ma queste voci che la danno in procinto di andare a Treviso a fine stagione da che derivano? C’è qualcosa di concreto sotto?
“No, assolutamente. Sono solo voci di mercato che in questo periodo di stagione sono normali perchè ci sono diverse squadre che sono già a progettare la prossima stagione ed allora ecco che vengono fuori queste voci che sono prive di fondamento. Io sto bene a Macerata e voglio continuare a stare qui a prescindere dal risultato che si otterrà dal campo quest’anno”.
Crede che qualora si dovesse centrare la finale Trento parta favorita rispetto alla Lube visti i giorni di riposo?
“Questo è un problema che purtroppo al momento non mi interessa perchè la nostra testa è tutta sulla gara di venerdì però credo che chiunque arrivi alla finale parta alla pari dei campioni d’Italia perchè poi quando si arriva a queste gare le energie si trovano. Il nostro obiettivo è quello di giocarci contro Trento, poi vedremo”.
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