Ore 3.32, la terra trema
Partono gli aiuti per l’Abruzzo

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I terremoti che hanno colpito questa notte l’Abruzzo, con epicentro a L’Aquila, rappresentano «senz’altro la peggiore tragedia dall’inizio di questo millennio». Lo ha detto Guido Bertolaso, capo della protezione civile, a Rai News 24. Bertolaso ha sorvolato tutta la zona circostante L’Aquila con l’elicottero e ha spiegato che attualmente è «in corso il censimento» della situazione e che l’intero sistema della Protezione civile è stato mobilitato.

Dopo una serie di scosse che si erano registrate in serata, verso le 3,32 di questa notte la terra ha tremato a l’Aquila causando decine di vittime e migliaglia di sfollati. Il bilancio è pesante perchè il terremoto ha sorpreso la gente nel sonno.

La scossa, che si e’ sentita anche nelle Marche così come nel resto del centro Italia, e’ stata di magnitudo 5.8 pari al nono grado della scala Mercalli, e l’epicentro e’ stato registrato a cinque chilometri di profondita’.

Sono molti gli edifici del centro storico dell’Aquila crollati. Sono state moltissime le persone che per la paura si sono riversate nelle strade.

«Siamo ai primi numeri – ha detto Bertolaso – abbiamo delle segnalazioni molto serie sul centro storico dell’Aquila e il numero delle zone colpite, soprattutto i piccoli centri, sta crescendo. Molte zone risultano interessate da questa drammatica vicenda». Al momento sono state mobilitate colonne mobili dei Vigili del fuoco di tutta Italia e le protezioni civili di tutta Italia stanno convergendo a L’Aquila. «Chiediamo la collaborazione degli italiani – ha aggiunto – per stare vicini a questa tragedia ed evitare di intasare le strade».

Nel capoluogo abruzzese, ha spiegato il capo della protezione civile, «sarà organizzata la sala operativa per gestire la difficile situazione». E ha sottolineato: «Abbiamo segnalazioni molto serie per il centro storico dell’Aquila e il numero di piccoli centri molti interessati da questa drammatica vicenda che sta crescendo». Il censimento delle vittime e dei danni «non può essere fatto nell’arco di poche ore», ha aggiunto, «sarà un lavoro duro. Ora dobbiamo pensare solo all’emergenza». Intanto, il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi ha firmato il decreto per lo stato di necessità in seguito al terremoto abruzzese. Nel decreto, ha spiegato il premier in una intervista telefonica a Sky Tg24, ci sono «fondi a disposizione di Bertolaso, che può decidere tutte le spese che deve sostenere». Le spese, ha aggiunto, «non sono però ancora valutabili, si potrà valutare tutto dopo: ancora i numeri non li conosciamo».

Il premier ha anche chiesto ai cittadini di limitare gli spostamenti nella zona colpita dal sisma: la viabilità «è da accertare anche sulle strade, bisogna astenersi dal mettersi in macchina per non intasare i soccorsi», ha detto. Berlusconi ha poi aggiunto che «si sta monitorando la situazione che non richiede delle decisioni particolari aldilà del decreto che è già stato attuato. Non abbiamo ancora tutti i dati sui danni che il sisma ha potuto provocare. A Roma – ha concluso – la scossa è durata molto a lungo, c’è stato un grande spavento, qualche vetro rotto ma non abbiamo notizie di crolli. Adesso vediamo in tutte le altre situazioni locali».

Nella foto (Corriere.it): Soccorritori in azione tra le macerie di un edificio di Castelnuovo.

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Anche la struttura di protezione civile delle Provincia di Macerata è stata allertata nelle prime ore di questa mattina in relazione al tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo ed in particolare la provincia di L’Aquila. Il presidente Giulio Silenzi ha attivato gli organi delle protezione civile dell’Ente per ogni supporto alla protezione civile regionale, che ha già inviato uomini e mezzi nelle vicina regionale colpita dal sisma, ed è in contatto con il dirigente delle stessa protezione civile regionale, Roberto Oreficini, il quale sta operando per i soccorsi.
Il settore Genio civile della Provincia, da cui dipende strutturalmente il servizio protezione civile, ha pronti alcuni mezzi eventualmente da poter inviare e sta formando una squadra di tecnici da mettere a disposizione per verifiche alle strutture edilizie.

In un messaggio inviato al presidente delle Provincia di L’Aquila, Stefania Pezzopane, il presidente Silenzi ha espresso la piena solidarietà dell’intera comunità maceratese offrendo ogni possibile aiuto, anche sulla base dell’esperienza maturata nel sisma che colpì la provincia di Macerata nel 1997.

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Anche la Croce Verde di Macerata si sta preparando. Il presidente Angelo Sciapichetti invita tutti i militi della CV disponibili a partire per l’Abruzzo a comunicarlo al centralino della Croce Verde, che è in attesa di notizie precise dall’Anpas Marche.Croce Rossa Italiana ha aperto la sala operativa nazionale, allertando tutte le regioni, per far fronte all’emergenza del terremoto in Abruzzo e sta già inviando attrezzature sanitarie in Abruzzo. E’ stata anche organizzata una raccolta a livello nazionale per far confluire tutto il necessario nell’area colpita dal terremoto.

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”E’ una tragedia nazionale e le Marche sono vicine alla regione Abruzzo cosi’ duramente colpita dal sisma e alla quale ci lega una lunga stagione di amicizia e collaborazione. Assicuriamo il massimo aiuto in questa fase di emergenza”. Lo dichiara il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. ”Gli uomini della Protezione civile marchigiana – prosegue – sono gia’ a L’Aquila e sono operativi sotto la guida del capo dipartimento Roberto Oreficini. Tra breve parte l’ospedale da campo con circa 40 persone, personale medico, infermieristico e per la logistica. Abbiamo attivato un filo diretto con la Regione Abruzzo. Al presidente Gianni Chiodi i miei sentimenti di cordoglio per le vittime del sisma e per le gravi ferite del territorio insieme all’assicurazione che le Marche metteranno a disposizione tutto il bagaglio di competenza e di organizzazione anche per affrontare la fase della ricostruzione”.

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