Nei giorni scorsi la Questura di Macerata ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un 65 enne indagato per aver compiuto atti sessuali nei confronti di una minorenne, atleta di una squadra di calcio femminile, di cui lui è l’allenatore.
Come si legge nel comunicato della Questura, la notte della befana l’atleta minorenne tornando dagli allenamenti, perché gioca in una squadra di calcio femminile che milita in campionati nazionali, ha riferito ai genitori di aver subito atti sessuali dal proprio allenatore durante la fase dei massaggi.
I genitori hanno immediatamente contattato l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura d Macerata che ha inviato presso l’abitazione della minore una pattuglia della Volante.
Gli Agenti operanti, visto la delicatezza del caso e dopo aver assunto le prime immediate notizie utili per gli sviluppi investigativi, hanno invitato la minore a recarsi al locale Ospedale Civile.
Immediatamente dopo la minore, accompagnata dai propri genitori, si è recata in Questura per sporgere denuncia nei confronti del proprio allenatore.
Trattandosi di un caso prevalentemente di natura indiziaria, il Dirigente dell’Ufficio con suoi uomini ha immediatamente identificato ed invitato presso la Questura di Macerata numerosi testimoni per appurare se qualcuno avesse potuto udire o vedere qualcosa utile alle indagini del caso.
Sono stati ascoltati numerose persone, tra cui il presidente della società di calcio, dirigenti, genitori, atlete che erano presenti nell’impianto sportivo, durante la serata del fatto in parola.
Sono stati ascoltati per verificare circostanze avvenute prima, durante e dopo le denunciate violenze sessuali.
Nei giorni successivi l’Ufficio Prevenzione Generale ha depositato un dettagliatissimo e corposo rapporto alla Procura di Fermo in quanto competente territorialmente poiché le presunte violenze si erano verificate in uno stadio sportivo del fermano, durante una partita serale di calcio femminile.
Le risultanze dell’immediata attività investigativa svolta dalla Questura di Macerata sono state valutate nella loro complessità e delicatezza del caso e sono state ritenute idonee e concordanti tanto da far sì che il Sost. Procuratore della Procura di Fermo, Dr. Antonio Bartolozzi, valutando tutti gli elementi indiziari raccolti, ha ritenuto di richiedere al Gip di Fermo la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’indagato allenatore.
Il GIP del Tribunale di Fermo, Dr.ssa Carla Moriconi, condividendo la tesi accusatoria del Pubblico Ministero e ritenendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolzza nei confronti dell’allenatore accusato dall’atleta minorenne, nei giorni scorsi ha disposto la misura coercitiva degli arresti domiciliari.
L’Ufficio prevenzione generale della Questura di Macerata ha rintracciato l’indagato fuori dalla propria abitazione e l’ha accompagnato presso la stessa sottoponendolo agli arresti domiciliari, in attesa del previsto interrogatorio.
L’indagato è difeso dall’avv. Chiodini Stefano del Foro di Fermo; mentre la parte offesa viene tutelata dall’Avv. Delle Fave Raffaele del Foro di Macerata.
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L’allenatore respinge le accuse.
(Di seguito l’articolo del Resto del Carlino).
L’allenatore 65enne, accusato da una calciatrice maceratese su allieva di aver compiuto atti sessuali su di lei durante un massaggio a bordo campo, respinge tutte le accuse. L’uomo, che si trova agli arresti domiciliari, è comparso oggi davanti al gip di Fermo assistito dall’avvocato Stefano Chiodini.
’’Ha riferito tutte le circostanze dell’episodio contestato – ha detto il legale – spiegando di essersi limitato a fare quello che ha sempre fatto: e’ un ex portiere e preparatore di portieri, e ha scaldato i muscoli delle gambe della ragazza, che erano un po’ contratti perché quella era la prima partita dopo la pausa natalizia’’. Un’attività analoga a quella svolta ‘’tante altre volte, con lei e con tutte le altre calciatrici’’.
’’Il mio assistito – ha aggiunto l’avvocato – aveva chiesto di essere ascoltato subito dal pm, e torneremo ad avanzare la richiesta’’. La difesa sollecita inoltre la procura ad acquisire altre testimonianze, e a sentire il presidente del club, che in un’intervista ha espresso fiducia nel tecnico, precisando di non averlo sospeso, ma di aver solo accolto la sua richiesta di sospensione dall’incarico per motivi di opportunità. Il legale, per dare il tempo al sostituto procuratore Antonio Bartolozzi di compiere nuovi accertamenti, non presenterà ancora istanza di scarcerazione.