“Se ci bloccano il futuro, bloccheremo la città.” L’hanno fatto veramente.
Questa mattina gli studenti di molte delle scuole superiori della provincia si sono uniti alla protesta degli universitari dell’onda anomala e insieme hanno manifestato contro la riforma Gelmini in un corteo che dal terminal di Piazza Pizzarello è giunto fino a Piazza Mazzini. I manifestanti hanno sfilato, infatti, lungo Corso Cavour e intorno alle Mura, bloccando per diverso tempo la normale viabilità delle vie di Macerata.
L’iniziativa di oggi è l’esito di una collaborazione che va avanti da diversi giorni: alcuni rappresentanti del gruppo “no133” di Macerata sono stati invitati nelle scuole superiori per fare informazione e per rispondere alle domande dei loro colleghi più giovani. In particolare, Matteo Palmioli, studente di Scienze Politiche, è uno dei responsabili per il gruppo dei rapporti con le scuole superiori: “Siamo andati nelle scuole per informare e perché non vogliamo disinformazione, chi sciopera senza saperne il motivo non è il genere di seguito che cerchiamo. Crediamo seriamente in quello che facciamo e per questo stiamo compiendo un lavoro molto intenso, che va anche a discapito degli esami e della laurea”.
Moltissimi gli striscioni e gli slogan della protesta. “Non taglierete il nostro futuro”, “Non paghiamo noi la vostra crisi”, “Non temiamo la bocciatura, lotteremo senza paura”, “Protesta ma con la testa”.
Durante il percorso verso la Piazza, il corteo si è fermato due volte: la prima ha visto protagonisti due studenti delle superiori che hanno letto un brano di Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti che si è espresso sulla scuola pubblica, e alcuni articoli dei giorni scorsi. Nella seconda gli studenti si sono posizionati intorno alla rotonda dello Sferisterio bloccando il traffico anche verso Via Pace, Viale Leopardi e Corso Cairoli.
Dai microfoni del camion che guidava i manifestanti è stato ripetuto più volte che la protesta si sarebbe mossa in modo pacifico e con l’intento di colpire chi a Roma sta decidendo le sorti dell’Università e della scuola italiana.
Katiuscia Acciarresi ha animato il corteo nelle prime fasi e ha partecipato all’iniziativa nonostante non sia studentessa ma lavoratrice. Motiva la sua partecipazione con l’importanza di opporsi a dei provvedimenti che mettono in crisi il futuro dei giovani quando i politici a Roma guadagnano cifre altissime. Gli studenti, a suo avviso, devono far sentire la loro voce perché non vengano effettuati tagli ad un’istituzione già in crisi come è l’istruzione.
Presenti a controllare lo svolgimento della mattinata le forze dell’ordine. Intervenuta anche la Polizia Municipale per gestire i percorsi alternativi e i disagi alla viabilità causati dalla manifestazione.
Il vento di dissenso è senza dubbio arrivato anche alle scuole superiori: in molti istituti si stanno muovendo iniziative per l’informazione e per l’opposizione ai provvedimenti attuati dal Governo.
Per quanto riguarda lo Scientifico G.Galilei di Macerata, Rachele Marconi, rappresentante degli studenti, riferisce che sono state organizzate due assemblee informative, una per il triennio e l’altra per il biennio, nonché alcune riunioni del comitato studentesco. A suo avviso però questa informazione non è arrivata a tutti e alcuni hanno deciso di non partecipare per paura delle conseguenze di un’assenza ingiustificata.
Diletta Catalano, collega di Rachele all’Itas Matteo Ricci, ha organizzato con gli altri studenti un’assemblea sulle conseguenze degli articoli incriminati e preparato volantini, manifesti e un lavoro in PowerPoint per organizzare una protesta “fatta con la testa”. Secondo lei questa è possibile, visto le adesioni che si sono
avute oggi e nei giorni scorsi.
Per l’Alberghiero e Ragioneria di Loreto, parliamo con Augusto Quin Coces, Mark Zanon e Igor Strappa. Il loro istituto è stato molto attivo negli ultimi giorni: ci sono stati scioperi due settimane fa e giovedì scorso e il 30 in occasione della mobilitazione nazionale hanno manifestato in Ancona. I rappresentanti di istituto hanno allestito un’assemblea fuori dalla scuola dopo che era stata negata loro la possibilità di svolgerla all’interno. Si sono svolti inoltre per loro iniziativa incontri anche con persone esterne al mondo dell’istruzione.
L’Istituto d’Arte di Macerata è, secondo Irene Morichetta, sul punto di organizzare un’autogestione per manifestare il dissenso contro dei tagli che lo colpisce in modo particolare (timori e malumori sono contro la riduzione delle ore di laboratorio e per i tagli alle attrezzature ed alle risorse). L’intento degli studenti è però quello di non far perdere ore di lezione a coloro che non vogliono partecipare o che non vogliono rimanere indietro con i programmi.
Francesca Damiano, rappresentante d’istituto del Liceo Classico di Macerata, ci riferisce che ormai da una settimana si sono tenuti pomeriggi d’autogestione della scuola con incontri con esperti, momenti di informazione e gruppi di studio. Le iniziative, aperte a tutti gli studenti, proseguiranno nei prossimi giorni. Secondo Francesca quello che è mancato, forse, è stata la partecipazione di coloro che sono a favore delle riforme. Il dibattito non si è arricchito con il loro punto di vista.
Questa sera al Classico interverrà anche Mario Cavallaro.
Abbiamo Incontrato Emanuele Tartuferi, uno dei rappresentanti del movimento dell’onda anomala.
L’onda si è ingrossata con gli studenti delle superiori. Come è stata la collaborazione? È stato facile coordinare la protesta?
È stato facile: c’è una rabbia incredibile contro queste leggi. L’onda anomala è fortissima in tutta Italia e oggi l’abbiamo visto, anche a Macerata! Eravamo tantissimi, siamo riusciti a bloccare Macerata.
La città, infatti, si è fermata. Qual è stato l’atteggiamento dei maceratesi nei vostri confronti?
Ci appoggiano volentieri, sono dalla nostra parte. Ci hanno dato sostegno.
Dopo aver portato in piazza gli studenti, quali sono i prossimi obiettivi?
Ora in programma c’è la manifestazione di Roma del 14 novembre e i giorni successivi sempre nella capitale, l’incontro con altri studenti di tutti gli Atenei. Continuerà inoltre la protesta pacifica con occupazioni, didattica alternativa, lezioni in piazza e altre iniziative.
Beatrice Cammertoni
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In galleria le 56 foto scattate stamattina da Beatrice e Ilaria:
https://www.cronachemaceratesi.it/galleria/
La protesta continua in tutta Italia in modo pacifico…
ROMA – Ancora proteste e cortei in molte citta’ italiane contro le politiche del governo sull’Universita’. Incidenti a Roma alla stazione Ostiense tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Nel corso degli scontri è rimasto ferito un giovane, colpito alla testa. Altre persone sono rimaste invece contuse, tra questi un poliziotto e una giornalista. Alcuni manifestanti denunciano di essere stati colpiti “dalle manganellate della polizia”.
La polizia sostiene di non aver “effettuato nessuna carica contro gli studenti”. E’ quanto viene riferito dalla questura di Roma a proposito degli scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti. La questura, inoltre, ha sottolineato che “verso la fine della manifestazione un migliaio di studenti, invece, di dirigersi verso l’università come pattuito con i dirigenti dell’ordine pubblico, ha tentato di bloccare la circolazione ferroviaria alla stazione Ostiense. Le forze dell’ordine -hanno aggiunto dalla questura- hanno schierato un contingente, in numero ridotto rispetto ai manifestanti, davanti all’ingresso della stazione”. Da quel momento, precisa la questura, ‘i manifestanti hanno lanciato bottiglie ed altri oggetti verso gli agenti che hanno respinto il corteo. Numerosi sono stati gli agenti feriti”.
Gli studenti avevano tentato di occupare i binari correndo verso un’entrata laterale ma sono stati caricati dalla polizia ai cancelli. Subito dopo i manifestanti hanno lanciato bottiglie di vetro e oggetti contro le forze dell’ordine. Al momento piazzale Ostiense è presidiato dalla polizia.
Gli studenti sono partiti dall’Università La Sapienza di Roma, in marcia per protestare contro i tagli. Una foto di Papa Ratzinger con i baffetti alla Hitler e una croce uncinata al posto del crocefisso. Anche questa immagine sfila nel corteo degli studenti a Roma: una foto del pontefice ritoccata col pennarello nero posta sul parabrezza di un furgone che apre uno dei tanti spezzoni della manifestazione.
Gli studenti sono decisi a bloccare i ponti sul Tevere e a bloccare il traffico già pressoché paralizzato dai tre cortei ormai diventati un’unica manifestazione. Tra gli striscioni, le scritte ‘Noi la crisi non la paghiamo’ e ‘Questa e’ l’onda che non si cavalcà. Diversi cori sono stati indirizzati dai manifestanti al premier Silvio Berlusconi, al ministro Gelmini, a Tremonti e contro le banche.
E contro le banche sono state anche fatte ‘iniziative’ di protesta. Decine di lanci di uova marce contro la banca Carim a via Cavour sono state lanciate dagli studenti durante il corteo. Dopo avere attaccato slip di carta e slogan sulle vetrine della banca, alcuni studenti hanno gridato slogan contro le banche come “Non vogliamo dare soldi pubblici alle banche, vergognatevi”, poi è cominciato il lancio di uova. Subito dopo il direttore della banca è uscito per togliere gli striscioni e pulire la facciata commentando: “Sono incivili, io lavoro come gli altri. Se lo Stato prende le decisioni io le rispetto”.
MILANO:”Siamo 60 mila”, lo ha affermato dal palco di piazza Duomo, dove si sta concludendo la manifestazione milanese, il segretario regionale lombardo della Cgil funzione pubblica Vincenzo Moriello. In piazza Duomo è giunto anche un piccolo spezzone del corteo degli studenti universitari, che protestavano in città.
TORINO: tensione a Chivasso, al termine di un corteo studentesco di protesta: una cinquantina di ragazzi ha cercato di entrare in un liceo dove si stava facendo lezione, dopo l’intervento dei carabinieri la situazione è tornata calma.
NAPOLI – Corteo degli studenti medi e universitari campani che protestano contro i decreti Gelmini. Sono migliaia i manifestanti, forti disagi per gli automobilisti. Alla testa del corteo uno striscione con la scritta: “Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città”. Diversi gruppi stanno affiggendo all’ingresso della sede dell’agenzia di lavoro interinale Adecco e della sede regionale della Corte dei conti in via Marina dei manifesti con sopra scritto: “Attenzione, generatore di crisi”. I manifestanti hanno transennato simbolicamente l’accesso ai due edifici con nastri bianchi e rossi, affissi anche all’ingresso dell’università Federico II. Nel corteo ci sono dei trampolieri che riproducono l’allegoria di “Alice nel paese delle meraviglie” con riferimento ironico alla situazione finanziaria.
PISA – E’ durata circa un’ora e mezzo l’occupazione di cinque binari della stazione di Pisa da parte di 300 studenti, universitari e medi, nell’ambito della mobilitazione contro i tagli all’Università. La protesta, iniziata alle 10,45, si è conclusa intorno alle 12.15. Nel corso della manifestazione disagi al traffico ferroviario, con ritardi vari, ma nessun problema di ordine pubblico. I fumogeni sono stati accesi, è stato precisato, all’esterno della stazione. Alla stazione erano presenti polizia e carabinieri. L’occupazione alla stazione era stata fatta anche per ottenere un colloquio con responsabili delle Ferrovie al fine dell’organizzazione per la trasferta a Roma in occasione della manifestazione del 14 novembre nella capitale. Secondo quanto emerso, dopo anche una mediazione della polizia, un incontro sarebbe stato fissato per i prossimi giorni per discutere della questione.
MACERATA – Prosegue la mobilitazione contro la legge 133. A Macerata studenti delle superiori e dell’Assemblea permanente No133, hanno dato vita a un corteo che da Piazza Pizzarello si é snodato per le vie del centro. Duemila, secondo fonti studentesche, i partecipanti; un’assemblea in strada ha creato disagi alla viabilità rallentando il traffico per circa un’ora. Domani manifestazioni – in vista di quella nazionale del 14 novembre a Roma – sono previste a Pesaro e a Senigallia. Ad Ancona, lezione all’aperto questo pomeriggio, a Piazza Roma, con un seminario sulla “Riforma bonsai”.
PALERMO – Una ventina di studenti del comitato “No Gelmini”, che hanno dato vita ad un corteo partito dalla cittadella universitaria, sono riusciti a entrare all’interno dell’atrio del rettorato di Palazzo Steri a Palermo. Una occupazione simbolica, seguita da un centinaio di manifestanti rimasti all’esterno del cancello. I promotori dell’iniziativa sono gli stessi che ieri avevano fatto irruzione a un convegno a Palazzo dei Normanni, con la partecipazione di alcuni rettori italiani, esponendo uno striscione contro la legge 133. Uno studente aveva anche ottenuto di prendere la parola per illustrare i motivi della protesta.
Com’è giusto che sia CM segue molto da vicino una vicenda molto importante come quella dei provvedimenti in via d’attuazione per la prossima riforma universitaria.
Stamattina è stato dato il via libera alle linee guida da seguire in Parlamento per avviare la discussione tra le varie forze politiche…
Riporto l’articolo da http://www.ilclandestinoweb.com
Via libera del Consiglio dei ministri alle linee guida per l’università con una serie di misure urgenti su diritto allo studio, valorizzazione del merito, ricambio generazionale dentro l’università e riqualificazione della spesa.
È stato anche approvato il decreto legge che «non è la riforma dell’Università – ha spiegato il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini – è un provvedimento piccolo di tre articoli e un quarto di copertura» con disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l’efficienza del sistema universitario.
Per rendere più efficace e più oculata la gestione delle risorse delle università, il Consiglio dei ministri ha stanziato 500 milioni di euro «che saranno assegnati sulla base della valutazione scientifica, in modo meritocratico».
La cifra corrisponde a circa il 5% del fondo per il finanziamento ordinario delle università. Previste anche penalizzazioni per gli atenei non virtuosi, «perché non é corretto trattarli allo stesso modo».
In pratica le università con i conti in rosso non potranno bandire nuovi concorsi per assumere personale docente e amministrativo. «È un segnale importante – dice Gelmini – dimostra che possiamo spendere meglio e puntare sulla qualità della ricerca, utilizzando parametri già a disposizione con il sistema di valutazione del Civr». L’obiettivo è «evitare la distribuzione a pioggia delle risorse e incentivare le Università a migliorare la ricerca».
Restano i tagli per il 2010. I tagli previsti per il 2010, nella manovra economica varata la scorsa estate, «rimangono», ma «abbiamo davanti un anno per cominciare un percorso di riforma che possa rendere quel taglio meno doloroso».
Per il ministro, procedere alla «razionalizzazione dei corsi, all’eliminazione dei corsi con un solo studente, alla diminuzione delle sedi decentrate» farà «realizzare risparmi che renderanno quel taglio meno doloroso».
Quattro le priorità delle linee guida. È durata un’ora e venti la riunione del Consiglio dei ministri tutta dedicata all’università. Le linee guida per il mondo accademico illustrate dal ministro Gelmini in Consiglio dei ministri saranno ora oggetto di confronto con il mondo accademico e in Parlamento.
«Le linee guida sono un documento programmatico di legislatura – ha spiegato Gelmini – che offriamo al dibattito con il mondo accademico e che sarà oggetto di discussione nelle commissioni competenti e nelle Aule parlamentari». Quattro le priorità delle linee guida:la riforma del reclutamento dei docenti e dei ricercatori, la riforma del dottorato di ricerca, un forte impegno sulla valutazione e riforma della governance.
Arrivano 135 milioni per le borse di studio. Nel decreto legge sono contenute disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l’efficienza del sistema universitario.
Il provvedimento prevede anche lo stanziamento di 135 milioni di euro per borse di studio. Le borse di studio, ha spiegato il ministro, verranno assegnate a tutti i ragazzi meritevoli e capaci, a tutti gli aventi diritto.
«È la prima volta che il Paese riesce a coprire tutte le necessitá e a garantire tutti gli aventi diritto. In genere venivano esclusi circa 40 mila ragazzi, per la prima volta 180 mila ragazzi riceveranno questa borsa di studio».
Nel pacchetto anche 65 milioni di euro per le residenze universitarie che consentiranno la realizzazione di 1.700 posti letto in più.
Trasparenza nei concorsi. Più trasparenza nei concorsi: sarà eletto un pool molto ampio di professori all’interno del quale saranno estratte a sorte le persone che faranno parte della commissione. In questo modo si vuole evitare il rischio di predeterminare l’esito dei concorsi. Una norma del decreto legge interviene escludendo dal blocco del turnover gli enti di ricerca.
Non ci sarà il blocco dei concorsi già banditi. Per ogni docente che andrà in pensione negli atenei potranno essere assunti due ricercatori. Il 60% delle nuove assunzioni sarà destinata a nuovi ricercatori. Le università che rinunceranno a trattenere i docenti oltre i 70 anni potranno raddoppiare il numero dei ricercatori. Sul fronte delle assunzioni il ministro ha chiarito che «non ci sarà il blocco dei concorsi già banditi. Cambierà, però, il meccanismo per la composizione delle commissioni di valutazione, dettato dal sorteggio. Questa è la motivazione del ricorso alla decretazione d’urgenza».
Sì ad assunzioni nelle istituzioni di alta formazione musicale. Il Cdm ha dato anche il via libera a uno schema di Dpr che autorizza il ministero dell’Istruzione ad assumere personale docente di prima e seconda fascia presso le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica: si tratta di 110 unità di personale. Il provvedimento è legato all’urgenza di dotare le Accademie, i Conservatori di musica e gli Istituti superiori per le industrie artistiche di professionalità idonee a garantirne il funzionamento didattico.
Che tristezza vedere studenti universitari, che in teoria dovrebbero avere una certa maturità, fare numero servendosi dei ragazzini delle superiori… chissà perché non le organizzano di pomeriggio queste manifestazioni: sarà forse per il timore di trovarsi in quattro gatti? Mah…per non parlare poi della disinformazione che circola e di questo strano modo di spacciare per pura e disinteressata “informazione” ciò che non lo è, considerato che manca uno degli ingredienti fondamentali della democrazia: il CONTRADDITTORIO…
Il sito web dal quale ho ripreso la notizia è http:/ /www.clandestinoweb.com
Come già ricordato da Tommaso, il Governo ha approvato ieri alcune Linee Guida su questioni relative alla “Autonomia, alla Responsabilità e al Merito” negli atenei italiani e un decreto legge dal titolo “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l’efficienza del sistema universitario”, che sostanzialmente cerca di mitigare gli effetti dei tagli e del blocco del turn over.
Il Governo è pronto ad aprire il dialogo con le parti sociali coinvolte e con le forze politiche.
Questa parziale inversione di rotta attuata dai provvedimenti può essere considerata una conquista dei movimenti di protesta, ma tuttavia non sono stati ritenuti sufficienti non solo dagli studenti, che come sappiamo hanno continuato a protestare, ma anche dai sindacati della scuola e dai docenti e ricercatori.
Vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione. L’onda è pronta ad ingrossarsi a Roma con tutti i manifestanti degli atenei Italiani, venerdi 14 novembre.
@ Jessica: I ragazzini delle superiori sono quelli che hanno organizzato la manifestazione, quindi per come la vedi tu, sono loro che si sono “serviti” di noi!
Quando invece la protesta era degli studenti universitari, ti risulta forse che fossero solo 4 gatti quelli presenti?
Parli di disinformazione senza considerare il fatto che il decreto è facilmente consultabile da chiunque e che quindi c’è la possibilità di autoinformarsi (come credo abbiano fatto in molti!). Non abbiamo bisogno che nessuno ci venga a spiegare niente, sappiamo leggere e capire autonomamente quindi anche se ci fosse un tipo di informazione dettata solamente dalle idee dei vari partiti, la cosa sarebbe di importanza trascurabile! Se invece ritieni giusto divulgare un’informazione pura e disinteressata, nessuno ti vieta di farlo! So benissimo che ci vogliono far passare come un ammasso di gente che si lascia influenzare da ciò che gli viene detto ma, grazie a Dio, siamo esseri pensanti dotati quindi di spirito critico!
E’ verissimo, manca il contraddittorio ma nel momento in cui praticamente tutta Italia scende in piazza a protestare e il governo se ne sbatte!
@ Jessica:
Di disinformazione su questa ormai legge c’è nè stata fin troppa (è stata fatta passare come la riforma del grembiulino e del voto in condotta) e noi del no133 ci siamo messi a lavoro anche per questo: per colmare le lacune informative del non sistema d’informazione italiana. Non è vero che non c’è cotraddittorio,nelle scuole abbiamo trovato chi era a favore della legge e ci siamo confrontati anche perchè noi ci siamo organizzati in un assemblea, l’essenza della democrazia, e le decisioni le prendiamo a maggioranza, a differenza di chi ascolta ciò che viene dal partito!!!!
Sul fatto di esserci serviti dei ragazzini ti rispondo dicendoti che è la più grossa baggianata che abbia mai sentito dato che i loro rappresentanti ci hanno invitato nelle scuole e ieri alla manifestazione erano tutti consapevoli del perchè erano presenti!!!
Jessica (real name? chissà), sai che c’erano 1000 e più universitari a manifestare la scorsa settimana di pomeriggio? Prima di fare la figura della disinformata almeno potresti guardare meglio Cronache Maceratesi…
Scusa VXV (real name? chissà) … Scusa perchè mi sono distratto un pò mi dici quando hai visto 1000… dico 1000… universitari manifestare il pomeriggio? Io mille universitari tutti assieme forse li vedo solo il giovedì sera.
Comunque avete manifestato, avete pseudo okkupato l’auletta di servizio, andrete a Roma ( mi auguro non a spese dell’Università), ma alla fine mi dici caro VXV quale è la tua/vostra proposta in merito al sistema universitario e poi mi dici se hai/avete letto le linee guida del decreto legge sulle disposizioni urgente riguardati l’università?
Ragionate con la vostra testa cari cuccioletti di pantera.
Michele De Simone
Egregio Michele de Simone, invito ad informarti anche te. La Questura, dico, la Questura ha parlato di un corteo con 600 partecipanti. Di solito la Questura come minimo dimezza poi fai tu. Non sono un cuccioletto di pantera perchè ahimè ho finito l’Università da qualche anno con lode e con il massimo dei voti e in pieno corso alla faccia di chi dice che noi “comunisti” (comunisti = tutti i cattivoni contro la PDL) non abbiamo voglia di lavorare/studiare.
Caro Michele, io le linee guida le ho lette, e devo dire che altro non è che una mossa politica per cercare di fermare l’Onda. I soldi vengono trovati solo per il 2009, ma noi non chiediamo di allontanare il baratro, chiediamo di superarlo.
Rimane lo stesso la possibilità (o costrizione) di trasformarsi in fondazioni private, e poi questa tanto vituperata differenza tra Atenei virtuosi e non virtuosi resta ancora aria fritta, in mancanza di elementi oggettivi di valutazione (Maria Stella si è infatti premurata di chiudere l’agenzia di valutazione che doveva entrare a regime entro l’anno).
A noi questo nuovo provvedimento non serve assolutamente a niente, e per questo andremo a Roma con tutta la nostra forza e determinazione, per ripetere quello che di strepitoso è già avvenuto nel nostro piccolo a Macerata venerdì scorso.
P.s. chiederei a tutti un po’ di coerenza: la settimana scorsa eravate critici con la Gelmini ma allargavate il discorso a molti alti problemi dell’Università, oggi un quotidiano locale titolava “Azione Universitaria: Noi appoggiamo la Gelmini”
Daniele che pretendi? Sono una associazione legata a quadruplo filo con la PDL. Se dall’alto dicono di cambiare linea…
ciao Daniele, io come te ci metto tranquillamente nome e cognome!
una sola cosa: di quale quotidiano locale parli?
fammi sapere xkè leggendo al bar stamane non ho visto nulla…
ti ringrazio
Sempre dal sito http://www.clandestinoweb.com le novità odierne…
10 nov. – Nuova settimana di passione per l’università, che si prepara a scendere in piazza venerdì a Roma per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di categoria contro i tagli e la riforma Gelmini.
Riforma che domani vedrà concretizzarsi il primo tassello, quel decreto legge “tecnico” varato giovedì dal Consiglio dei Ministri: da Viale Trastevere, dove il testo è stato aggiornato (per la parte relativa agli associati) per quanto riguarda gli imminenti concorsi (già banditi da tempo e le cui domande scadono proprio domani), assicurano che il Dl arriverà al Quirinale per la firma del Capo dello Stato, prima di essere pubblicato in serata sulla Gazzetta Ufficiale, giusto in tempo per poter mandare avanti la complessa macchina dei tanto attesi concorsi.
Si tratta del primo passo di una riforma abbozzata nelle linee guida contenute nel ddl varato insieme al decreto: riforma che quasi sicuramente vedrà anche delle norme per scoraggiare il diffuso fenomeno dei fuori corso, visto che al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca stanno studiando un provvedimento ad hoc.
Mentre alla Sapienza la protesta ha aperto le porte dei laboratori di fisica e chimica per far conoscere gli esperimenti ai bambini, la polemica politica ha visto l’intervento di Antonio Di Pietro: “I soldi tolti alla scuola vanno restituiti: non si può lasciare la riforma dell’istruzione al ministro dell’Economia. Trovo positivo che il governo abbia deciso di travasare in un ddl ciò che era in un decreto, e questo dimostra che è stato preso con le mani nella marmellata”.
La Rete degli Studenti, invece, ha chiesto alla maggioranza di ammettere i “propri errori e di ritirare i decreti su scuola e università. Prima di tutto – ha affermato RdS – avvertiamo che non accettiamo nessuno scaricabarile da parte degli esponenti del governo: il ministro Gelmini è esecutrice di un progetto condiviso da tutta la maggioranza, e non sarà individuando in lei un capro espiatorio che la maggioranza di Governo riacquisterà consenso”.
Intanto, dagli Stati Generali delle Scuole del Mezzogiorno è arrivato l’impegno delle regioni del Sud che si sono dette pronte ad investire un miliardo e mezzo di euro in tre anni per qualificare la scuola nel Mezzogiorno. Corrado Gabriele, assessore all’Istruzione della Regione Campania (che da sola ne ha stanziati 300 milioni solo per le infrastrutture), ha chiesto “al Governo di fare lo stesso sforzo fatto per salvare l’Alitalia”.
Per quanto riguarda la norma sui fuori corso, a Viale Trastevere stanno studiando quali incentivi dare agli studenti che riescono a laurearsi negli anni previsti, o limitando al minimo il periodo fuori corso, con norme più rigide per chi passa troppo tempo nelle facoltà senza arrivare alla laurea.
L’idea del ministro Gelmini è quella di aiutare gli studenti che lavorano, non chi si parcheggia per anni nelle aule. per avere un’idea del fenomeno, basta guardare i dati Istat: nel 2006 il 66% dei 271.115 laureati ha terminato fuori corso. Gli iscritti all’università fuori corso (dati Censis) sono passati da 121.508 del 2003-2004 ai 245.604 del 2004-2005 (+102,1%) e nel 2005-2006 dovrebbero superare ampiamente le 300.000 unità, con un incremento percentuale pari al 37,6%. In alcuni atenei, come quello di Enna, ci sono già incentivi per chi è in regola con il piano di studi, come sconti sulle tasse per chi non è fuori corso.
Interessante come, nelle pieghe della 133 (che non credo in tanti abbiano letto approfonditamente, visto che si tratta di un mattone “tecnico” di 124 pagine) all’ART. 23 BIS ( che sul DL non c’era) spunta un soggetto (ACQUA) che con tutto il resto della Legge non c’entra nulla.
“Ferma restando la propietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata ai Privati”… Reti idriche ovviamente.
Cioè si da la possibilità alle Amministrazoini di PRIVATIZZARE quella che una volta era chiamata l’Acqua Potabile.
Cioè un BENE PRIMARIO verrà dato in gestione: ma stiamo scherzando???
Maggiori info al seguente link:
http://beppegrillo.meetup.com/it/boards/thread/5088399#19525683
http://agcrotone.iobloggo.com/archive.php?eid=476 Io da queste righe capisco che non si pongono contro la Gelmini! La cosa mi sorprende un pò, ma non troppo, dato che all’inizio AG si era presentata come una forza rivoluzionaria! Volevate cambiate tutto, adesso già siete daccordo sulle misure prese dal ministro?
Leggete questo sito, dall’inizio alla fine..secondo voi i punti molto importanti sono la reintroduzione di quella che una volta veniva chiamata educazione civica??? Quando andavo a scuola c’è sempre stata questa materia e non si è mai aperto quel libro! Provvedimento senza il quale la vita non andrebbe avanti.
Il voto in condotta, reintrodotto in questo modo non servirà a nulla. I bulli continueranno a fare ciò che vogliono e non è detto che verranno bocciati (ricordo infatti che è il consiglio di classe che dovrà scegliere il voto in condotta). Se invece venissero prese delle misure serie, elencando x esempio x quali comportamenti l’alunno potrà essere bocciato. è un argomento serio questo del comportamento dei ragazzi, trattarlo in questa maniera è semplicemento ridicolo, è uno spot elettorale x far parlare bene di questa legge all’opinione pubblica. Inoltre c’è scritto che “non permettete che questa diventi un’arma in mano ai professori per punire studenti vivaci o impegnati nella politica studentesca”…in che modo non lo permettete? Se l’alunno è politicamente schierato x esempio a destra e i professori in maggioranza sono di sinistra, chi dice che non possono bocciarlo solamente x questo motivo? Questa diventerebbe un arma incredibile dai parte dei professori, i quali potrebbero usarla con troppa soggettività; occorre inoltre che 2 casi uguali vengano puniti nello stesso modo (l’uniformità di giudizio è fondamentale) e con questa legge non è assolutamente così.
E poi ecco la parte + “simpatica”: il maestro unico. Punto numero 1: dove vedete scritto che i soldi risparmiati serviranno x i servizi degli studenti e nell’edilizia scolastica? E poi ecco la notizia + falsa dell’articolo che vi ho riportato: “il sistema scolastico italiano sia sceso in graduatoria”. AH SIAMO SCESI ? DATI OCSE: LA SCUOLA PRIMARIA ITALIANA è LA MIGLIORE IN EUROPA E TRA LE MIGLIORI DEL MONDO!!!!! MA PERCHè DOBBIAMO CAMBIARE L’UNICA SCUOLA CHE VA BENE???? è ASSURDO TUTTO QUESTO!
Ma parliamo di università:
Spendiamo l’1.1% del PIL contro l’1.8% della media europea, con chi ce la vogliamo prendere se non funziona l’università??? E continuiamo a tagliare??? Se le nostre università adesso non stanno tra le prime 150 del mondo, tra 2-3 anni non le troveremo neanche tra le prime 300!
è vero che ci sono dei privilegi e che esistono delle baronie, ma voi volete cambiarle dall’alto? Pensate davvero che la politica sposti questi soggetti??? Al massimo potranno spostare qualcuno appartenente all’opposto schieramento politico ma niente’altro!
E ancora, perchè non si parlano più di tutti gli altri sprechi? I politici non si sa quanti soldi buttano via con aerei privati,auto blu e via dicendo. Vogliamo parlare dell’Aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga voluto dal ministro Scajola??? (Genova è solamente a 60 km). Dove i voli sono quasi sempre vuoti e sono usati solamente dal sopracitato ministro? Ogni volo costa 6-7 mila euro!
Ma come questo ci sono tanti esempi di sprechi,sia a destra che a sinistra, invece si taglia sul fondo di finanziamento ordinario dell’università!
CHI FA DISINFORMAZIONE? RISPONDETE!
PARLATE DI DISINFORMAZIONE PROPRIO VOI
Caro Fabio, il quotidiano era il corriere adriatico…
Perfettamente d’accordo con quello che scrive Mauro qua sopra, comunque do appuntamento a tutti quelli che si ritrovano critici contro la legge 133 a partecipare alla grande manifestazione che si terrà a Roma venerdì prossimo.
Per informazioni ci trovate sempre all’aula di Sc. della Comunicazione
Ciao a tutti
Caro XVX, che poi se metti il nome mi faresti un gran favore, Au non è legata in alcun modo a filo quadruplo con la PDL.
Abbiamo da dieci anni la stessa posizione, sia quando siamo stati al governo sia quando siamo stati all’opposizione. Negli incontri avuti con la Maria Stella, come la chiama confidenzialmente il mio amico Daniele e che saluto con piacere, abbiamo ribadito i punti che non ci piacevano e chiesto di affrontare alcune questioni recepite nelle linee guida vedi fondi per gli alloggi degli studenti e fondi per le borse di studio. Resta ancora molto da fare, e su quello continueremo la nostra battaglia giorno con gli studenti e tra gli studenti.
Riguardo poi all’articolo riportato da AG crotone, mio ex circolo di appartenenza, e che parla della riforma delle scuole stiamo ribadendo la nostra posizione che era anche quella del Fronte della Gioventù, per cui non accetto che si parli di incoerenza.
Piuttosto è incoerente la triplice sindacale che quando si passo dal maestro unico al modulo gridò allo scandalo, e te lo dico per esperienza diretta visto che mio padre è preside e mia mamma maestra.
Poi ognuno resta con le proprie posizioni. Mi aspetterei da chi protesta quache proposta per migliorare lo stato attuale del sistema universitario e scolastico italiano che continua a sfornare stagisti, precari e disoccupati.
Saluti….
PS= grazie a Cronache Maceratesi che ci da la possibilità di esprimere idee e posizioni
Per Mauro Salvucci: è perfettamente inutile risponderti,nn perchè nn voglia confrontarmi con te, ma le distanze e le ipocrisie ideologiche sono talmente tante che perderemmo tempo tutti e due.
Un abbraccio a Michele De Simone e grazie perla difesa:)))
Quello che volevo dire io, caro Umberto Caputo è una cosa semplice: basta con questo luogo comune della disinformazione! Con l’articolo sovracitato,oltre a mettere in risalto la diversità di posizione, volevo sottolineare quella che secondo me è una grave disinformazione vostra sulla scuola primaria. Continuo a dire che le riforme vanno fatte per bene, analizzando vari aspetti, mentre qui, oltre ai famigerati tagli, ci sono solamente spot elettorali per l’opinione pubblica.
L’esempio del voto in condotta è lampante! Non metto in dubbio che sia una misura positiva (altri possono dire il contrario, io dico la mia); ma va affrontato con serietà!
Vi dico una mia possibile riforma universitaria: abrogare la 133. Far tornare subito l’agenzia di valutazione tolta da Maria Stella, solamente in questo modo si può parlare di università virtuose e non. Non si può dire che una università sia virtuosa perchè spende poco per lo stipendio dei professori!!!!! è una cosa assurda dai! Andiamo a vedere chi fa ricerca e chi non la fa! Vediamo se i ricercatori fanno davvero ricerca o se devono sostituire i professori di ruolo! Diamo lo stipendio agli ordinari per ciò che realmente fanno e aumentiamo lo stipendio ai docenti a contratto (sottopagati clamorosamente) e ai ricercatori, che in molti casi devono tappare i buchi! Cerchiamo di limitare la fuga dei cervelli, perchè in Italia ce ne sono!!!! Non ridicolizziamo chi vuole rimanere in Italia con stipendi da fame. Inoltre attenzione,non confondiamo la quantità con la qualità: chi fa poca ricerca, andiamo a vedere che tipo di ricerca fa! Chi ne fa tanta, ma di bassa qualità, dovrà essere penalizzato in qualche modo. Ovviamente chi ne fa tanta e di alta qualità dovrà essere premiato.
PERCHè NON CI SONO MAI I SOLDI PER LA SCUOLA E PER L’UNIVERSITà MA SI TROVANO SEMPRE PER TUTTE LE ALTRE COSE CHE FANNO COMODO AI POLITICI???
PROPRIO LORO PARLANO DI SPRECHI, QUANDO SONO I PRIMI A DARE IL CATTIVO ESEMPIO???
ti ringrazio per il caro….permettimi di dirti che nn è una riforma prima di tutto…secondo tutto si può migliorare nn è qst il problema,ti ricordo altresì che i militanti di azione giovani/azione universitaria nn vengono pagati da nessuno…con qst voglio dirti che se difendiamo i decreti legge è perchè ci crediamo.la scuola italiana dalla primaria alle università nn va affatto bene…sforniamo ragazzi impreparati è qst nn lo dico io o la gelmini ma tutte le statistiche europee,due esempi su tutti inglese ed informatica.sai cosa hanno fatto nei licei americani quando hanno perso la leadership nelle materie scientifiche?hanno preso i libri di testo dei ragazzi cinesi e li hanno tradotti per apprendere il metodo di studio,piccoli esempi che dovremmo adottare anche noi.fermo restando che tutto si può migliorare la scuola va cambiata……in fretta.
Ti ripeto che l’unica scuola che dai dati va bene è quella primaria, tra le migliori del mondo e la vanno a cambiare perchè 3 maestri sono troppi, non possiamo permetterceli di pagare! Dici che in inglese e in informatica non siamo preparati: quindi che facciamo? Maestro unico! con un corso di 150 ore di inglese e informatica una maestra di 50-60 anni (con questa legge sarà questa la media età che avremo tra qualche anno) cosa può imparare? Inoltre ci sono maestre x esempio di matematica che sono 20 anni che non insegano italiano,cosa possono ricordare?? è davvero incredibile!
Il mondo stà cambiando, serve specializzazione in tutto e x tutto, noi torniamo indietro! è proprio sbagliato il modo di prendere la questione secondo me.
Cambiamo seriamente la scuola superiore e l’università invece di stare a cambiare l’unica scuola che va! (non lo dico io,ma i dati ocse!).
Comunque anche io mi unisco ai ringraziamenti a “Cronache Maceratesi” che ci permette di parlare liberamente in questo spazio.
ora lo riguardo, ti ringrazio Daniele.
@ Michele, Mauro, Daniele, Umberto, Fabio Massimo e tutti gli altri che stanno interpretando questo spazio nel migliore dei modi firmandosi…. Grazie a voi!
Credo che occasioni di confronto come questa possano far bene.
Diiscussioni che possono sempre essere riprese nel forum quando volete.
Grazie a voi Matteo che state dedicando molto spazio alle questioni “giovanili” nel nostro territorio, cosa che è molto importante.
Avere uno spazio come questo dove ognuno può esprimere la propria idea in maniera seria ed efficace è molto utile, anche per chi come noi, ognuno nella sua specificità, cerca comunque di creare delle “coscienze critiche”.
A presto e buon lavoro