Crolli a Castelsantangelo sul Nera
di Gianluca Ginella
«Lavorare per ricostruire i territori colpiti dal sisma, evitare che vi sia il deserto. Importante il ruolo dell’ente Parco dei Sibillini, una opportunità il marchio di qualità». Così il senatore Mario Morgoni, che torna anche sulla polemica nata dalla lettera dei parlamentari Pd a Renzi nella quale si chiedeva di includere nella no tax area almeno Castelsantangelo e che aveva provocato la reazione del sindaco di Ussita, Marco Rinaldi (leggi).
Mario Morgoni
«Dobbiamo rimettere in piedi un territorio, non possiamo limitarci a ricostruire edifici, se poi resteranno vuoti – spiega Morgoni –. Dobbiamo far ripartire le attività economiche. La ricostruzione non è nelle Marche come nell’Emilia Romagna. Avevamo già un tessuto produttivo compromesso, fiacco, anche abbastanza povero. Quindi indubbiamente dovremo pensare molto su come far ripartire le attività economiche per non lasciare un territorio deserto con tante nuove case. Dovremo concentrarci su questo». Per far ripartire comuni come Castelsantangelo, Ussita, Visso «non dimentichiamoci che c’è anche il parco dei Sibillini. Nell’azione di ripresa dobbiamo chiamare in causa anche quello – dice Morgoni –. C’è in corso la realizzazione di un marchio di qualità per la realizzazione di prodotti nell’area del parco. La procedura è già a buon punto, dalle notizie che ho dovrebbe essere vicino a venire autorizzato da ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura». Secondo Morgoni la ricetta per fare ripartire i territori passa anche dall’unione delle energie.
Una palazzina inagibile a Visso
«Secondo me da questo evento negativo deve partire una azione prodigiosa di aggregazione di tutti i piccoli comuni per aree omogenee come Ussita, Castelsantangelo e Visso. A maggior ragione per evitare che in quei comuni diventi il deserto. Dopo il terremoto non possiamo pensare di ricostruire come prima, se non abbiamo una forte capacità innovativa, noi anche avendo ricostruito avremo un territorio più povero. Bisogna ricostruire con aggregazioni amministrative per fare progetti insieme, comprendendo anche il parco, a livello nazionale e internazionale. Il ragionamento che devono fare gli amministratori e noi con loro, deve essere questo e non andare dietro a campanilismi che non fanno bene». Sulla questione sollevata dal sindaco di Ussita, Morgoni chiarisce: «Non era una operazione di convenienza. Abbiamo ritenuto di inserire la località che ha sofferto di più (Castelsantangelo, ndr), in modo da avere l’aggancio più forte per poter riaprire la mappa della no tax area».
Il palazzo comunale di Ussita, dichiarato inagibile
Il centro di Castelsantangelo è zona rossa
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Ma questo senatore è proprio pernicioso. Dovendo consolarsi per le disfatte nel suo stesso partito, cerca di aggredire con la fiera dell’ovvio i terremotati. 1) Parlare del Parco agli allevatori della zona è come parlare di corda in casa dell’impiccato; evidentemente il senatore maceratese non si è mai interessato alle conflittualità dell’area, e parla di entità e relazioni astratte; 2) l’aggregazione tra comuni i sindaci della zona la stanno già discutendo per conto loro da tempo, ma anche in questo caso il senatore pensa di avere idee brillanti e originali dopo aver evitato di dare un qualche tipo di contributo a tempo debito; 3) il marchio di qualità per i prodotti del Parco esiste già, e non serve averne un doppione; ma anche in questo caso il Morgoni cerca di darsi da fare dove, non riuscendo a rendersi utile, sarebbe meglio che si facesse i fatti propri.
http://www.sibillini.net/comunicazione/Voci%20dal%20parco/VDP_1_2006/_15_16.html