
di Mauro Giustozzi
«I comportamenti violenti verificatisi nei giorni scorsi non rappresentano né la Maceratese né la sua comunità di tifosi». La società interviene su quanto accaduto domenica scorsa a Civitanova che ha portato ai provvedimenti emanati stamattina.
In un comunicato ufficiale la dirigenza sottolinea «con grande rammarico che la Maceratese prende atto del provvedimento che dispone lo svolgimento a porte chiuse della gara Maceratese–Chieti di domenica e il divieto di trasferta per i tifosi biancorossi per le prossime quattro partite. Questo provvedimento colpisce in primo luogo i tanti tifosi che seguono la squadra con passione, correttezza e senso di appartenenza. La società desidera ribadire che i comportamenti violenti verificatisi nei giorni scorsi non rappresentano né la Maceratese né la sua comunità di tifosi. Con grande dispiacere, a causa dei provvedimenti adottati, siamo costretti a rimandare alla prossima partita l’iniziativa in programma con Anffas Macerata, un evento altamente inclusivo preparato da tempo e molto sentito dalla società e dalla città. La Maceratese invita tutti a sostenere la squadra con comportamenti responsabili, contribuendo a difendere il futuro del club e il diritto di vivere il calcio come una vera festa sportiva».

Gli ultras maceratesi immortalati dalle telecamere a Civitanova
Anche il patron biancorosso è voluto intervenire direttamente per censurare l’accaduto e prenderne le distanze, ma al tempo stesso ritiene troppo pesante il provvedimento che è stato adottato dalle autorità di pubblica sicurezza. «Non posso esimermi dal condannare con fermezza i fatti accaduti lo scorso 14 dicembre e nell’esprimere solidarietà agli agenti ed ufficiali delle forze dell’ordine rimasti coinvolti nell’esercizio del proprio dovere –ha detto il presidente Alberto Crocioni – il provvedimento adottato penalizza l’intera collettività che domenica si sarebbe ritrovata a festeggiare e celebrare l’Anffas di Macerata in un evento altamente inclusivo preparato da diverso tempo. Spiace dover rilevare che alla riunione tenutasi tra le istituzioni la società non sia stata invitata, avendo potuto portare un contributo cognitivo alle autorità che, probabilmente, ignoravano l’evento Anffas. Spiace anche rilevare che la società viene pesantemente penalizzata per un fatto occorso a più di 30 chilometri dallo stadio da asseriti tifosi della squadra. Si tratta di un provvedimento che, a mio modo di vedere, appare eccessivo tenuto conto di tutte le circostanze del caso».
L’ultimo precedente di una partita disputata a porte chiuse allo stadio Helvia Recina risale alla stagione 2016-17 in serie C: la gara Maceratese-Venezia, ultima giornata di campionato, fu disputata senza pubblico nel maggio 2017 a causa di problemi economici della Maceratese, che non aveva pagato gli stipendi agli steward, portando a un’impossibilità di svolgere l’evento con regolarità, e si concluse con la vittoria della Maceratese allenata da Giunti per 2-0 sul Venezia di Pippo Inzaghi con le reti di Quadri e De Grazia. In quella circostanza molti tifosi si assieparono sulla vicina collinetta di via Panfilo che sovrasta l’impianto sportivo per cercare di intravvedere scampoli dell’incontro, srotolando striscioni e facendo sentire il proprio incitamento ai calciatori di casa per l’impresa compiuta di una salvezza tranquilla pur in una condizione della società totalmente assente preludio alla cancellazione del club dalla terza serie nazionale.
La partita Maceratese-Chieti sarà comunque trasmessa in diretta a pagamento sul canale streaming della tv abruzzese Super J e potrà essere acquistata al costo di 8 euro.
Dove é il pericolo di giocare a porte ?
Prefetto vergognoso, dove erano loro? Per loro colpe non possono prendere certe decisioni
Immagina essere uno che paga 8 per la TV locale loro
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