
Giordano Ripa
«Il nostro un progetto fatto di ascolto e concretezza, così rispondiamo alle chiacchiere di destra e sinistra. Vogliamo una Macerata più metropolitana», a dirlo Giordano Ripa, candidato sindaco della lista civica “Futuro per Macerata”.
Ripa parte «Parafrasando gli antichi, mentre a Macerata i partiti politici ed alcuni gruppi civici di loro derivazione si dedicano al solito annoso tentativo di ricercare equilibri partitici avvitandosi penosamente su sé stessi, la città cade sotto il peso delle chiacchiere e dei fallimenti bipartisan che l’hanno resa in affanno e marginale. Il dibattito sui mezzi di comunicazione in corso in questi giorni è più che sterile e lo dimostra il fatto che dura da 5 anni e si risolve in un rimpallo di responsabilità stucchevole tra destra e sinistra che rappresenta nient’altro che i soliti preliminari per tessere alleanze volte a gestire il potere piuttosto che a risolvere i reali problemi dei cittadini».
Ripa continua spiegando che la sua lista «è orgogliosa di rispondere alle chiacchiere con un progetto amministrativo fatto di ascolto e concretezza. Il nostro percorso indipendente e libero dai partiti iniziato da più di un anno non è fatto di parole in politichese, ma di impegni precisi verso i cittadini: dire le cose come stanno, affrontare i problemi con onestà, ascoltare tutti e fare sintesi amministrativa nell’interesse di tutti, uscire da tutte quelle modalità di amministrare ormai stantie e malsane degli ultimi 15-20 anni. Stiamo definendo attraverso il confronto con i cittadini idee e proposte che saranno parte integrante del nostro programma elettorale. Vogliamo trasformare il comune di Macerata in un polo attrattivo e dinamico trasversale valorizzando le eccellenze culturali, artistiche, sportive e paesaggistiche di cui la città va fiera e che la politica sta marginalizzando a dispetto delle dichiarazioni roboanti e di progetti costosi e già caduti nel dimenticatoio come ad esempio il discusso (e inguardabile) city brand.
Basti guardare un fiore all’occhiello come Musicultura, un’associazione culturale che dà lavoro a decine di persone e muove un indotto significativo, non solo in coincidenza con le giornate del festival o delle selezioni dei finalisti, ma durante tutto l’anno. Il prodotto culturale che sforna Musicultura è di primissima qualità, deve essere considerata una vera e propria eccellenza della città che deve essere difesa e sostenuta e noi la difenderemo in tutte le sedi.
Noi sosteniamo con forza che all’associazione Musicultura deve essere garantita una convenzione pluriennale almeno quinquennale, pari al mandato del sindaco, con un apporto economico che non può essere inferiore a quello degli anni scorsi (190mila euro ogni anno). Sferisterio live va del tutto rimodulato e ripensato rendendolo più attrattivo e arrivando ad una formulazione che porti ad un vero indotto al comune di Macerata piuttosto che arricchire impresari.
Siamo molto preoccupati per il Mof che dopo 2 anni di bilancio in profondo rosso sta riassestando i conti con l’aiuto statale di 400mila euro ogni anno e la domanda che bisogna porsi è cosa succederà qualora questo sostegno venga a mancare».
Ripa parla anche delle associazioni «riserveremo massima attenzione all’associazionismo ed al rapporto con gli enti del terzo settore. Indispensabile assumere e attuare i principi dell’amministrazione condivisa e coinvolgere attivamente gli enti del terzo settore nella programmazione e nella progettazione dei servizi e degli interventi che servono per la costruzione di un vero welfare di cittadinanza. Con la co-progettazione si potranno realizzare partenariati fra enti del terzo settore e Comune», per la concretizzazione di specifici progetti e servizi finalizzati a soddisfare i bisogni più importanti della cittadinanza, sia in ambito sociale sia in quello culturale.
La costruzione di un nuovo rapporto con l’associazionismo diviene, quindi, l’elemento portante per qualificare e far emergere le reali necessità della comunità maceratese e per calibrare con puntualità e consapevolezza gli interventi da mettere in campo poiché le associazioni, secondo noi, rappresentano il motore della vita reale.
Anche i lavori pubblici devono essere considerati non solo la costruzione random di opere ma parte di una visione globale, organica e finalizzata allo sviluppo urbano strategico e coordinato della città e delle frazioni. Inoltre per noi la prima grande opera pubblica è la manutenzione ordinaria attraverso un piano pluriennale di interventi programmati».
Ripa passa poi alle questioni urbanistiche: «il nostro obiettivo è rendere la città più interessante e metropolitana; offrire servizi intelligenti, capaci di attirare visitatori e perseguire la valorizzazione delle unicità urbane che Macerata offre. Le nuove edificazioni vanno progettate senza ricorrere alla mediocrità dello “zoning” affidandole a progettisti qualificati ed esterni affinché i piani di lottizzazione non siano completamente scollegati dal resto della città, cioè piccole frazioni della città ma avere in partenza una visione coordinata e d’insieme per uno sviluppo armonico. Il cambiamento che proponiamo deve passare per la qualità del nuovo e la conservazione dell’esistente, senza sconfinare nella immobilità e nella pratica politico – partitica e burocratica. Noi non faremo mai la scelta urbanistica di mettere mano a realtà costosissime ed inutili come spesso è stato fatto».
Infine lo spaccio di droga: «gravissimo problema il dilagare dello spaccio e del consumo delle droghe ci impegniamo fin da adesso a mettere in moto tutte le iniziative al fine di prevenire questa seria piaga sociale», la sanità «necessità di un nuovo e concreto modo di affrontare le gravi e serie criticità sanitarie con modalità partecipativa attraverso la conferenza dei sindaci, che è stata ampiamente rivalutata come organo di controllo, e non con passività e subordinazione totale come è stato fatto finora. Il primo obiettivo è riacquisire la presidenza della conferenza che è stata ciecamente abbandonata dall’attuale sindaco, in modo da poter interloquire sulle scelte dell’azienda sanitaria e dell’assessorato regionale alla sanità. Una delle nostre priorità sarà attenzionare e seguire il percorso tecnico-amministrativo per costruzione del nuovo ospedale di Macerata». Ultimi punti rifiuti e servizio idrico «stiamo seguendo attentamente gli sviluppi auspicando che si giunga ad una gestione in house del servizio idrico e si arrivi ad una gestione più efficiente dei rifiuti urbani al fine di scongiurare ulteriori impennate delle tariffe».
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Eccoce che comincimo pure staorda co le solite catsate. Ma non ve sete stufati?
Con tutto il rispetto, una città di 40.000 abitanti scarsi non potrà mai essere metropolitana. Siamo un paesotto, prendiamone atto. A Macerata abbiamo solo due cose per cui vale la pena venire qua: lo Sferisterio e l'Università. Dovremmo puntare tutto su queste due cose, il resto è contorno. Ringrazio però per avermi portato alla mente il ridicolo city brand per il quale vennero spesi 30.000. Una delle tante spese completamente inutili fatte durante l'anno. Poi, quando qualcuno chiede conto della manutenzione verde, come fatto pochi giorni fa alla riapertura dei Giardini Diaz, si sente rispondere che mancano i fondi. Ma che caso, eh?!?!
Il migliore io lo voterò senza dubbio
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Ma infatti non può essere un caso se nel celebre film di Fritz Lang “Metropolis” (1927) il futuro immmaginato è quello del 2026, cioè proprio l’anno in cui ci saranno le elezioni comunali a Macerata.
Macerata Granne si ma Macerata metropolitana mi sembra un po’ troppo…..
Su Musicultura certo va preservata con l’aiuto economico ma deve essere anche rinnovata cambiare qualcuno della giuria di qualita magari inserire qualche personaggio fuori dai soliti giri, ospiti importanti e consiglio di ritornare alle tre serate e fare pressioni sulla Rai affinche’ la serata finale venga trasmessa in diretta su Rai 1 sarebbe una gran bella spinta.pubblicitaria.