Shopping inclusivo al centro commerciale:
«L’autismo ci sta a cuore»

CIVITANOVA - Un progetto che nasce dalla collaborazione fra Comune, associazioni, Cuore Adriatico e Spazio Conad con la creazione di una "quiet hour": ogni mercoledì dal 29 ottobre ogni 15 giorni due ore di luci soffuse e accoglienza per le famiglie su misura

- caricamento letture

progetto-autismo-2-650x366

Luci più soffuse, suoni ovattati, un’atmosfera calma e accogliente: dal 29 ottobre, ogni due settimane, il Cuore Adriatico diventerà un luogo pensato per le persone nello spettro autistico e per le loro famiglie. Si chiama “L’autismo ci sta a cuore” il progetto presentato questa mattina nella sala giunta del Comune di Civitanova frutto della collaborazione tra l’Assessorato ai servizi sociali, il centro commerciale Il Cuore Adriatico e lo Spazio Conad, con il supporto dell’associazione Omphalos e di professionisti e specialisti del settore.

Il cuore dell’iniziativa è il “Mercoledì inclusivo”, con il “Quiet hour” dalle 14 alle 16 che consiste in un approccio pensato per le persone con autismo. A completare il progetto, materiali informativi, eventi divulgativi e una comunicazione social continuativa per diffondere la cultura dell’inclusione.

Alla presentazione erano presenti l’assessora ai Servizi sociali Barbara Capponi, Giulia Gamberini direttrice centro commerciale Il Cuore Adriatico insieme a Laura Ginobili, Luciano Laloni direttore Spazio Conad, i referenti Omphalos Walter Torre (presidente) e Ketty Paglialunga, Agostino Basile, pedagogista esperto in neurodivergenze.

progetto-autismo-1-650x366

Da sinistra Laura Ginobili, Barbara Capponi, Giulia Gamberini, Ketty Paglialunga, Luciano Laloni, Walter Torre, Agostino Basile

«E’ un passo importante sul tema dell’autismo e delle neurodivergenze – ha detto l’assessora Capponi – La soddisfazione più grande è lavorare per una comunità in cui ciascuno si prende cura dell’altro, in cui concretamente ci si mette in gioco per aiutare sempre più persone. Ringrazio il Cuore Adriatico, lo Spazio Conad, gli operatori che hanno frequentato il corso di formazione, e l’associazione Omphalos e tutte le categorie che abbiamo contattato per far conoscere il progetto. Con il Cuore Adriatico c’è un terreno fertile di collaborazione tra i diversi attori del sociale e del privato. Questo é un progetto che appartiene a tutta la comunità e che dimostra quanto sia possibile costruire percorsi concreti di inclusione attraverso il dialogo e la cooperazione».

«Il progetto “L’autismo ci sta a cuore” nasce da un’esigenza concreta: rendere gli spazi del centro commerciale più accessibili alle persone nello spettro autistico – spiega la direttrice Giulia Gamberini. Grazie alla disponibilità e collaborazione degli operatori della galleria, formati specificamente sull’accoglienza e la flessibilità, possiamo offrire un supporto concreto alle famiglie. Un sentito ringraziamento va anche ai professionisti del settore coinvolti, all’associazione Omphalos e l’amministrazione comunale per aver reso possibile questo progetto e per credere nella diffusione di informazioni importanti per l’intera comunità».

L’iniziativa è frutto di un percorso di ascolto e confronto con il territorio, le famiglie locali e figure professionali specializzate, e prende avvio dopo la formazione dedicata al personale del Centro e dei negozi, con il supporto di Agostino Basile, pedagogista esperto in neurodivergenze. «Le luci blu vanno accese ogni giorno sull’autismo – ha dichiarato Basile – Questo è un progetto che fa emergere la quotidianità delle persone e che vuole promuovere non solo l’inclusione ma la condivisione degli aspetti di chi deve affrontare esigenze specifiche. È importante per le famiglie poter contare su chi comprende le loro difficoltà quotidiane in tutti i contesti del vivere dalla scuola ai negozi».

Il Cuore Adriatico ha voluto inoltre creare una pagina dedicata, con date e servizi attivi e una comunicazione social continuativa, con post informativi, video, storie educative e pillole divulgative, uso di hashtag identificativi come #CuoreInclusivo, #MercoledìSereno, ed simboli visivi ricorrenti (ad esempio il girasole). «Siamo orgogliosi di essere parte di questa iniziativa – ha commentato il presidente Omphalos Torre – Abbiamo portato la nostra esperienza di genitori e ci siamo sentiti accolti e considerati: lo riteniamo un progetto valido e replicabile». «Chiediamo sempre ai nostri ragazzi di adattarsi ad un mondo che non è pensato per loro – ha detto Paglialunga, mamma di Filippo – Mi sono emozionata nel vedere che tante realtà fossero interessate ad un cambio di passo, come quello di diventare accoglienti nei confronti di ragazzi che hanno difficoltà spesso difficili da cogliere». «Tutto il personale ha accolto la formazione in maniera positiva – ha riferito Laloni – Sarà avviato un percorso assistito coordinato e tranquillo in base alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi. Si tratta di un seme, che spero porti un nuovo modo di fare impresa, perché in questo caso l’unico profitto sta nel raccogliere la gioia delle famiglie i cui bisogni sono presi in considerazione e non è certo un aspetto secondario».



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X