Il cantiere della piscina
di Luca Patrassi
Incarichi professionali per i cantieri attivati in città grazie ai fondi del Pnrr e ai bandi vinti dal comune di Macerata. Di positivo stavolta anche per i più critici (si critica perchè non si fanno le opere, perchè le fanno, perchè non finiscono e qualche volta lo si fa a prescindere) c’è il fatto che si tratta degli incarichi di fine corsa, dei collaudi di opere ultimate per il fronte strutturale.
Tre le determine appena pubblicate all’albo pretorio a firma del dirigente dei Servizi tecnici per l’integrazione delle commissioni di collaudo con la componente (la stessa per tre interventi) indicata dal ministero.
Prima di addentrarsi nel terzetto dei collaudi, c’è un aggiornamento sul fronte delle piscine, argomento come dire ostico da affrontare in particolare per l’opposizione. L’impresa ha consegnato il cantiere e le operazioni di collaudo sono iniziate da un po’: andranno avanti ancora per diverse settimane visto che i controlli da fare sono diversi, articolati anche in base alle diverse temperature interne ed esterne.
Bocche cucite in amministrazione – è appunto una di quelle opere che non sono andate come previsto con la tempistica anche se la quota di larghissima maggioranza delle responsabilità è in mano al centrosinistra – ma si mormora che le operazioni di collaudo dovrebbero ultimarsi tra novembre e dicembre, poi la giunta è intenzionata ad assumere la gestione provvisoria, e dunque ad aprire subito, per poi dare l’impianto natatorio in gestione una volta che sarà definita la gara.
Il terzetto delle commissioni di collaudo. La prima è per i percorsi pedonali di contrada Torregiana che hanno avuto finanziamenti per 2,1 milioni di euro. In questo caso si tratta di una determina per registrare l’ingresso della tecnica nominata dal Ministero delle Infrastrutture: si tratta dell’architetta Simona Varani per la quale è stato previsto un compenso (ridotto del 50% in quanto dipendente pubblica, l’altro 50% va al Mef) di circa diecimila euro. Si resta in contrada Torregiana per il lavori della ex chiesa Torregiana che hanno avuto un finanziamento di 4,7 milioni di euro: qui con l’ingegnere Mario D’Addario (compenso di circa 48mila euro) c’è l’architetta Simona Varan, (nominata dal Mef (36mila euro al 50% con il Ministero).
Infine l’intervento di edilizia residenziale pubblica nell’area ex Cus: finanziamento di 5,6 milioni ed anche in questo caso si è arrivati ai collaudi strutturali. Presidente di commissione l’ingegnere comunale Giorgio Gregori, poi ci sono l’ingegnere Marco Apolloni (50mila euro) e l’architetta Simona Varani (30mila euro, al 50% con il Mef). C’è un inizio e c’è anche un termine, specie per i lavori finanziati con il Pnrr visto che i tempi vanno rispettati, diversamente si rischia la restituzione dei fondi.
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A tutta !!!! Vamos !!!! Il 2026 sarà l’anno che consacrera’ Macerata come una citta’ moderna, al passo dei tempi, inclusiva, insomma bellissima !!! Noi cittadini ne dovremmo essere fieri.
Bartoloni ti sfido a fare un giro sulla pedonale della Torreglia a verso via Mugnoz. Quando l’avrai percorsa, forse cambierai idea….