L’edizione 2024 del Civitanova Film festival
Sono “Incontri necessari” quelli che l’undicesima edizione del Civitanova Film festival invita ad esplorare: come quello con il regista Gianni Amelio che sarà a Civitanova il 1 novembre, o come quello con l’attore Francesco Centorame o con il bandoneista di tango moderno Héctor Ulises Passarella.
Michele Fofi e Peppe Barbera
Il festival, diretto da Peppe Barbera e Michele Fofi, torna in città con suo carico di cortometraggi, incontri con gli autori, fotografia e musica dal 25 ottobre al 2 novembre. Quest’anno la rassegna ha scelto di mettere al centro il confronto e la relazione, rendendo il dialogo tra arte e persone il filo rosso degli appuntamenti. A inaugurare la manifestazione sarà una mostra fotografica nata da un laboratorio curato da Benedetta Rusticucci e Alessandro Palombini, realizzato con gli utenti del servizio sollievo dell’ambito sociale 14. Un’apertura fortemente simbolica, che riflette lo spirito inclusivo e sociale di questa edizione.
Quanto alle sezioni, c’è grande spazio per la proiezione di lungometraggi. Si partirà con il film “Squali” e il dibattito con il regista Daniele Barbiero e gli attori Francesco Centorame e Ginevra Francesconi (sabato 25), seguiti dal lungometraggio sulla vita di Ferdinando Scianna (domenica 26), Lumière. L’avventura del cinema (mercoledì 29), Per te e l’incontro con il regista Alessandro Aronadio (giovedì 30), La tomba delle lucciole (venerdì 31) e La voce di Hind Rajab (1° novembre). La sezione dei libri culminerà sabato 1° novembre con la presentazione di Il campo del cinema e l’incontro con gli autori, a partire dal grande regista Gianni Amelio e i critici Pedro Armocida e Anton Giulio Mancino.
Prima, giovedì 30 ottobre, si racconterà la storia di Lino Banfi con l’autore Massimiliano Bianconcini e si darà spazio alla poesia con Umberto Piersanti e il suo volume L’isola tra le selve (lunedì 27).
E per portare avanti il tema dell’incontro il Cff si apre alle associazioni, tra cui il Civitanova Classica piano festival che mercoledì 29 ottobre, porterà al teatro Annibal Caro un momento musicale condiviso, con ospite Héctor Ulises Passarella, considerato uno dei più grandi bandoneonisti e uno dei più interessanti compositori di tango moderno. Martedì 28 ottobre la contaminazione arriverà anche ai Martedì dell’Arte, storica rassegna cittadina dell’Associazione Arte, con il film Suole di vento. Storie di Goffredo Fofi e dibattito di presentazione con i direttori artistici.
Nelle scuole il festival arriva con le proiezioni di Corti Young, che quest’anno coinvolge sia gli studenti del Bonifazi-Corridoni che quelli del Da Vinci. Ma il cuore del festival resta il concorso che assegnerà domenica 2 novembre il premio Stelvio Massi e gli altri premi in palio. Sarà possibile visionare i 19 finalisti in tre serate (lunedì 27, martedì 28 e venerdì 31), votando e attribuendo così il riconoscimento del pubblico. E la sera di Halloween si celebrerà anche lo scenografo civitanovese Mario Garbuglia, con la proiezione del suo Salmo 2003 e l’introduzione della figlia Daniela.
«Il Cff è un festival che ha dentro tanto, ma tanto cinema – sono le parole di Michele Fofi e Peppe Barbera – che ama il cinema e che racconta l’amore e la passione nei suoi riguardi. Allo stesso tempo, è una rassegna multidisciplinare che mai come in questa edizione vuole toccare più sfere sociali, viste anche le vicende internazionali che stanno stravolgendo il nostro mondo. Guardando alla produzione cinematografica, la sala vive un momento di grossa difficoltà – proseguono Fofi e Barbera – per questo sentiamo il bisogno di omaggiare il cinema e parlare di lui sotto tutte le sfaccettature, esaltando questo strumento culturale, vera forma d’arte».
«Il Civitanova Film festival è un progetto che parte dalle radici del nostro territorio e, grazie al grande lavoro svolto in questi anni, si è ritagliato un posto d’onore nel panorama culturale, divenendo una rassegna riconosciuta. Per noi – dichiara Maria Luce Centioni, presidente dell’azienda dei Teatri –, rimane centrale l’obiettivo di dare risalto ai talenti locali e di valorizzare le energie che, partendo da Civitanova, contribuiscono a fare grande questo festival. C’è un sincretismo di idee e di sostanza a cui non rinunciamo, in nome della cultura e della continuità».
Acqua nel deserto!
non vediamo l'ora
batticuore...
TOP!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati