«Manda la figlia a rubare dall’ex,
spariscono 25mila euro»

CIVITANOVA – Sotto accusa per furto una 43enne. Oggi si è svolta l’udienza predibattimentale al tribunale di Macerata. Il giudice ha disposto la prosecuzione del giudizio. Gli avvocati difensori: «La donna non ha commesso illeciti»

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tribunale-maceratadi Alessandro Luzi

Manda la figlia a rubare soldi a casa dell’ex marito: sotto accusa una 43enne. Oggi per la donna si è svolta l’udienza predibattimentale, dove è imputata per furto. Il giudice Enrico Pannaggi ha disposto la prosecuzione del giudizio.

Per l’accusa i fatti sarebbero avvenuti a Civitanova intorno al 19 aprile 2023. In quel periodo, dice l’accusa sostenuta dal pm Rocco Dragonetti, la figlia della 43enne sarebbe entrata nella casa del padre, 45enne, con la chiave che aveva a disposizione. Lì, prosegue l’accusa, per conto della mamma avrebbe preso dei soldi custoditi dal 45enne in una borsa in cucina.

Cosa che secondo l’accusa sarebbe avvenuta periodicamente, fino ad arrivare alla cifra di 25mila euro. I soldi, conclude l’accusa, sarebbero stati utilizzati dalla donna per le sue necessità come il pagamento delle bollette, una multa e altre cose.

Il 45enne oggi si è costituito parte civile tramite l’avvocato Fabrizio Ferracuti. L’imputata è difesa dagli avvocati Simone Mancini e Barbara Mariucci: «Il processo verrà affrontato con serenità perché la nostra assistita non ha commesso nulla di illecito». Se ne riparlerà durante il processo che si aprirà il 28 maggio davanti al giudice Federico Simonelli.



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