La presentazione dell’iniziativa. Al centro il sindaco Giuliana Giampaoli e, alla sua destra, l’assessore Massimo Cesca
Corridonia diventa laboratorio urbano di arte contemporanea: dall’11 al 31 ottobre sono previste installazioni artistiche, attività educative e percorsi sensoriali. La Biennale di scultura contemporanea “Forma e Materia” torna con una nuova veste, il progetto “Rigenerare Humanum Est” che il Comune ha presentato nell’ambito del bando “Accordo per la Coesione 2021-2027 – Fondo di rotazione – Interventi di valorizzazione per eventi sportivi di rilievo regionale” pubblicato dalla Regione e che è risultato primo tra le iniziative finanziate.
Il progetto nasce con l’ambizione di trasformare Corridonia in un laboratorio urbano aperto, inclusivo e sostenibile, dove l’arte contemporanea diventa motore di rigenerazione sociale, culturale e spaziale. Attraverso un programma articolato di interventi pubblici, installazioni, attività educative e percorsi sensoriali, l’iniziativa mira a restituire centralità ai luoghi della città, rendendoli accessibili e partecipati da tutta la comunità. L’obiettivo è anche quello di istituzionalizzare, appunto, l’evento Biennale di Scultura “Forma e Materia” come appuntamento biennale fisso, valorizzare il concetto di “Piazza Metafisica” e riattivare aree urbane simbolo attraverso installazioni artistiche permanenti e temporanee.
Dall’11 al 31 ottobre 2025 la città sarà quindi trasformata in un museo a cielo aperto attraverso installazioni artistiche en plein air e percorsi sensoriali. Il percorso si articola su tre poli espositivi all’interno della città, tutti accessibili gratuitamente: Parco di Villa Fermani – Arte “en plein air”. L’istallazione assumerà le vesti di un campo di sperimentazione per artisti contemporanei, con opere di Francesco Roviello e Antonio De Marini, a cura di Roberto Cresti ed includerà una sezione commemorativa dedicata a Egidio Del Bianco, curata da Giuliana Pascucci. Il parco diventa così luogo di fruizione libera, immersiva e tattile, anche grazie al dialogo con il Museo Tattile Statale Omero; Palazzo Liberty – Mostra “Il disegno degli scultori”. Qui ci sarà una esposizione di disegni, schizzi e opere pittoriche andando ad integrare e approfondire l’esperienza scultorea, coinvolgendo le ulteriori espressioni artistiche dei medesimi artisti esposti nel parco, Egidio Del Bianco e Francesco Roviello. Al suo interno il percorso culturale curato ed allestito dall’Associazione Culturale “Forma e Materia” verrà arricchito di narrazioni e contenuti multicanale accessibili anche a persone con disabilità sensoriali; viale Italia – Le sculture donate – Allestimento “en plein air”: lungo il prestigioso viale che costeggia le mura cittadine, verrà predisposta un’installazione delle opere donate al Comune da maestri scultorei, come gli artisti Loreno Sguanci, Silvio Craia, Egidio Del Bianco, Valerio Valeri, Rocco Natale, Walfrido Gazzetti, Paolo Pompei, Anna Donati. Artisti presentati da Lucio Del Gobbo, Giuliana Pascucci, David Miliozzi, Daniele Taddei. Un museo diffuso e fruibile che restituisce valore e bellezza a uno spazio urbano quotidiano.
Il percorso innovativo prevede la realizzazione di un catalogo cartaceo multimediale multicanale, dotato di Qr code integrati, e contenuti audio-video consultabili all’interno di un sito web dedicato, consentendo al visitatore di provare esperienze digitali immersive, arricchite da approfondimenti in realtà aumentata e interviste critiche a cura dei curatori. Per garantire vera inclusività, lungo tutto il percorso espositivo sono stati introdotti pannelli interattivi dotati di mappe tattili in Braille e Qr code che attivano audio-descrizioni dedicate, permettendo anche ai visitatori non vedenti di “toccare” con la mente la forma delle sculture, seguendo narrazioni sonore in grado di restituire ogni dettaglio e sfumatura emozionale.
Il sindaco Giuliana Giampaoli: «Questo evento è un punto di arrivo di un progetto più ampio, esce dai confini di quello che in genere definiamo “mostra”. È un atto artistico a supporto della trasformazione sociale e urbana. Uno strumento potente capace di generare impatti positivi sfidandoci a guardare la nostra città sotto una lente capace di modificare le prospettive usuali e mettere a fuoco la bellezza di angoli e scorci poco valorizzati, facendo così attenzione sulle bellezze che caratterizzano la nostra realtà. Una bella provocazione che ci sfida e ci interroga sul rapporto tra passato e presente, restituisce personalità a contesti spesso omologati e normalizzati, stimola l’esigenza di interazione e attenzione di chi quei luoghi li abita e li vive, a volte con troppa distrazione. Attraverso questo evento vogliamo rendere l’arte di tutti, creando un ponte tra passato e presente».
L’assessore alla Cultura Massimo Cesca: «inizia a prendere forma un punto centrale del programma di mandato di questa amministrazione: progetto di rigenerazione urbana tramite l’arte contemporanea. L’arte e la cultura diventano così strumenti per valorizzare il patrimonio storico-architettonico, rilanciare gli spazi pubblici e rafforzare il senso di comunità. Nei prossimi anni altri spazi saranno coinvolti, cercando di ampliare sempre di più i luoghi al centro dei vari progetti».
Presente anche Mario Montalboddi, presidente dell’associazione forma e materia: «Con questo evento Corridonia diventa davvero un territorio sperimentale, una “città da vestire” con l’obiettivo di rigenerare gli spazi urbani attraverso l’arte».
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