Filiberto Di Prospero in pensione,
37 anni tra parti e neonati:
«Costruito una squadra di alto livello»

CIVITANOVA - Il chirurgo, direttore dell'Ostetricia e ginecologia dell'ospedale cittadino e Cavaliere della Repubblica, lascia la guida del reparto in cui era entrato nel 1988: «Abbiamo potenziato servizi e creati di nuovi. Indimenticabile l'esperienza Covid: qui è nato il primo bimbo partorito da madre positiva, quando non c'era letteratura scientifica». Ma non appenderà il camice al chiodo

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di Laura Boccanera

Il suo primo nato oggi ha 37 anni, l’ultimo nemmeno 24 ore. È andato in pensione il primario del reparto di ostetricia e ginecologia di Civitanova, Filiberto Di Prospero, una vita trascorsa fra reparto e sala operatoria. Ed è proprio in sala operatoria che ha trascorso il suo ultimo giorno al servizio dell’ospedale di Civitanova, dove era entrato nel 1988 percorrendo tutta la carriera: da giovane assistente a aiuto responsabile, passando per responsabile di unità semplice, facente funzione e infine primario. Una vita che si è identificata completamente, come in un calco perfetto, con la sua professione di medico.

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Il direttore dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Civitanova Filiberto Di Prospero. Ieri il suo ultimo giorno

E ieri in corsia tante sono state le emozioni per questo ultimo giorno di servizio che racchiude tantissimi anni di storia umana e professionale, dove decine di migliaia di bambini sono nati e dove col passare del tempo è cresciuto, proprio come una creatura, anche quel reparto che assieme a tutta la squadra Di Prospero ha contribuito a costruire. E dire che ieri era anche il suo compleanno: «Non potevo immaginare un modo migliore per trascorrerlo – racconta – anche perché ho fatto nascere anche due bambini. Ieri quando ho annunciato sui social che era il mio ultimo giorno di servizio mi hanno scritto in tantissimi, anche persone che non conoscevo, che mi hanno voluto salutare raccontandomi che ero stato io a farli nascere. Ormai sono arrivato alla seconda generazione di mamme, ho assistito al parto di donne che avevo fatto nascere».

«È stato un privilegio lavorare con la squadra che abbiamo costruito – aggiunge – in questi anni abbiamo coltivato un progetto ambizioso che ha dato tanti frutti. Il rapporto con i colleghi e le colleghe resta un’esperienza umana e professionale indimenticabile: abbiamo potenziato la chirurgia vaginale su problematiche legate al prolasso pelvico e al pavimento pelvico, creato ambulatori dedicati come quello per i fibromi e, in collaborazione con la pediatria, l’ambulatorio per l’adolescenza. E poi l’esperienza Covid, che resta impossibile da dimenticare: siamo stati il reparto di riferimento per le donne gravide positive. Qui è nato il primo bimbo partorito da madre positiva al Covid, quando non c’era letteratura scientifica se non quella cinese, dove però si preferiva sempre il cesareo. Noi invece abbiamo fatto parti vaginali anche col Covid. È stata un’esperienza durissima, ma di grande crescita, tanto che sono stato decorato Cavaliere della Repubblica proprio in virtù di quell’esperienza che appartiene ora a tutti gli effetti alla mia storia professionale. Sul fronte chirurgico poi abbiamo operato anche pazienti prossime ai 100 anni, diventando un riferimento per l’innovazione e il modo di affrontare le problematiche. Un lavoro sempre fatto grazie a una squadra di colleghi splendidi».

A salutare Di Prospero anche il direttore dell’Ast a nome dell’ospedale: «Ha unito alle sue competenze professionali e alla passione per il lavoro una grande umanità nel rapporto con colleghi e pazienti – ricorda la direzione sanitaria – dopo gli inizi come medico interno universitario, ha prestato la sua opera nell’ospedale di Civitanova. Tante le pubblicazioni  e innumerevoli gli studi scientifici nel suo curriculum come ad esempio quello sul contributo all’identificazione del ruolo dell’insulina nella patogenesi della policistosi ovarica. E’ sua l’istituzione di uno dei primi centri menopausa italiani. Tra le sue creazioni, il progetto oncofertilità nella Regione Marche, il percorso diagnostico terapeutico per i fibromi uterini, l’implementazione delle linee guida Eras nella chirurgia vaginale e tanto altro ancora». E anche la direzione ricorda lo sforzo fatto durante il Covid: «Riuscì ad allestire a Civitanova l’unico reparto di ostetricia e ginecologia della Regione Marche per donne covid/positive. Dal 2022 il reparto è fortunatamente tornato alla normalità, con un trend di crescita imponente per numero di parti (oltre 800 solo nell’anno in corso) e in controtendenza rispetto agli indici di natalità noti. Lo ringraziamo per il prezioso impegno e augurandogli un futuro ancora denso di soddisfazioni».

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Filiberto Di Prospero tra i suoi quadri

E infatti la prossima settimana Di Prospero sarà di nuovo in sala operatoria. Terminata la sua esperienza all’ospedale di Civitanova, infatti, proseguirà a lavorare come chirurgo alla clinica Villa Igea di Ancona, clinica privata in convenzione. «Perché io sono e resto un medico, ormai il mio lavoro è la mia vita e finché riuscirò farò questo».

Forse una delusione per chi lo immaginava dismettere il bisturi per prendere in mano il pennello, sua grande passione. Quella per l’arte, infatti, è una seconda vocazione maturata negli ultimi anni e che lo ha portato anche ad esporre una sua personale al Lido Cluana la scorsa estate. E chissà che presto, con un po’ più di tempo libero, non organizzi un’altra mostra.



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