Palazzo Sbarbati, la cui demolizione partirà mercoledì
di Marco Pagliariccio
Corneto in rivolta alla vigilia dell’inizio della demolizione di palazzo Sbarbati, che comporterà la chiusura al transito di via Cincinelli per una decina di giorni. Residenti e proprietari di attività della zona hanno lanciato una raccolta firme online e scritto due lettere all’amministrazione comunale, rea di non aver coinvolto la cittadinanza nell’organizzazione di una viabilità che impattasse nel minor modo possibile.
La petizione, creata sulla piattaforma Change.org da Anna Maria Simonelli, ha superato il centinaio di sottoscrizioni e chiede al Comune «di sospendere ogni decisione relativa alla chiusura totale o parziale della strada fino all’individuazione di soluzioni alternative adeguate, quali viabilità provvisoria, tunnel carrabile, percorsi alternativi sicuri o altre opere temporanee; di avviare un confronto con i residenti e le attività del quartiere Corneto, al fine di individuare misure che riducano al minimo l’impatto negativo dei lavori; in mancanza di soluzioni alternative, di prevedere forme di ristoro economico per i residenti e le attività commerciali danneggiate».
Uno dei cartelli stradali posizionati nei giorni scorsi
Un residente, invece, ha scritto direttamente all’assessora Laura Laviano. «Trovo inaccettabile che sia apparso un cartello soltanto l’altro ieri, con un preavviso così ridotto – tuona il cittadino – ancora più grave è il fatto che, pur trattandosi di lavori programmati da oltre cinque anni, i cittadini e le attività economiche della zona non siano mai stati coinvolti né informati con un minimo di anticipo o confronto. Per non parlare del fatto che non si è fatto il minimo sforzo per individuare soluzioni alternative, né attraverso la creazione di strade provvisorie o percorsi alternativi (soluzioni del tutto realizzabili), né valutando l’opportunità di dislocare il fabbricato su un terreno più idoneo, capace di garantire un’architettura e un’urbanistica più sostenibili e rispettose delle esigenze collettive. Le chiediamo quindi con urgenza di chiarire come verrà gestita la viabilità, quali misure concrete verranno adottate per ridurre i disagi e in che modo il Comune intenda tutelare residenti e operatori economici, che altrimenti subiranno conseguenze pesantissime da una chiusura gestita in questo modo».
Sugli stessi toni la missiva firmata da un’esercente all’indirizzo dell’amministrazione comunale nel suo complesso. «Esprimo la mia profonda preoccupazione e il forte disappunto per la gestione della chiusura della strada – afferma la donna – trovo inaccettabile che, a fronte di lavori programmati da anni, non sia stata predisposta alcuna soluzione alternativa che possa ridurre i disagi per residenti e attività commerciali. Questa gestione superficiale mette seriamente a rischio le attività della zona: la mia attività, così come il bar, la tabaccheria e la struttura ricettiva vicina, rischiano di perdere gran parte della clientela, costretta ad affrontare deviazioni lunghe e code dovute al semaforo a senso unico alternato. In un periodo già difficile per le piccole attività, queste ulteriori barriere rischiano di trasformarsi in un danno economico ingente e ingiustificato. Chiedo quindi con urgenza di chiarire: quali misure immediate intenda adottare il Comune per garantire un passaggio alternativo ai residenti e ai clienti delle attività; in che modo verranno tutelate le attività economiche che stanno già subendo disagi e perdite; quali azioni concrete verranno messe in campo per ridurre i tempi di cantiere e limitare l’impatto della chiusura».
Rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, c’è una novità con la firma dell’ordinanza per la viabilità da parte del comandante della Polizia locale Danilo Doria: la chiusura al transito non sarà valida solo per le ore diurne (si era parlato di un’apertura notturna con senso unico alternato in orario 22-6), ma sarà h24 da mercoledì a sabato e poi da lunedì prossimo al 7 settembre. Unica eccezione sarà il trasporto pubblico urbano gestito da Apm. Ci saranno quattro autobus che quotidianamente potranno comunque transitare: il primo tra le 8 (direzione centro-periferia) e le 8,06 (periferia-centro), il secondo tra le 9,35 e le 9,41, il terzo tra le 14,20 e le 14,26 e l’ultimo tra le 16,30 e le 16,36.
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Ahhh..che bello la concertazione dell’amministrazione con coloro che vivono e/o lavorano ne quartiere….
PS votateli ancora, mi raccomando….