Il ministro Francesco Lollobrigia taglia il nastro con Giovanni Fileni (a sinistra) e il sindaco di Cingoli, Michele Vittori (a destra)
di Leonardo Giorgi
«Si parla tanto di sogno americano, perché invece non si parla di sogno italiano? Giovanni Fileni è proprio questo. Una persona partita dal basso che ha costruito un miracolo come questo. In Italia siamo indietro per costi di produzioni e fiscalità rispetto agli altri paesi, ma siamo avanti al resto del mondo per la qualità. Fileni è proprio qui che gioca la sua partita». Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, protagonista del taglio del nastro del nuovo laboratorio dedicato al controllo qualità. All’inaugurazione, presenti anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli, e il sindaco di Cingoli, Michele Vittori, oltre al vice presidente della Regione, Filippo Saltamartini.
«È un laboratorio in una struttura che si racconta anche solo visitandola – commenta Lollobrigida -. Camminando in questi corridoi è bello vedere e parlare dell’origine di questa avventura di qualità. Giovanni Fileni faceva un altro mestiere, si occupava di moto, ma ciò forse gli ha permesso di vedere come funziona un sistema produttivo e di metterlo in una certa direzione. Quando fai impresa, puoi scegliere un campo di competizione o fartene uno tuo. Giovanni ha scelto di competere nella qualità. È alimentazione proteica affiancata dall’innovazione verticale, qualcosa che permette all’azienda di sempre più forte e competitiva sul mercato. Quando produciamo con in mente la qualità, anche se il costo è più alto rispetto agli altri paesi, possiamo competere con tutti».
Poi, è lo stesso Lollobrigida a rifilare una stoccata a «certa stampa» che «racconta le cose invertendo i fattori, che parla di qualcosa che va male ignorando le altre cento che vanno bene. Mi piacerebbe che le tv di stato facciano più attenzione su questo». Il riferimento del ministro è all’inchiesta realizzata due anni fa da Report sugli allevamenti bio dell’azienda, che nel tempo ha risposto alle varie accuse mosse dal servizio (leggi l’articolo).
«Persone come Fileni – ha continuato il ministro – hanno permesso anche a un territorio di rivivere e di non essere abbandonato. Nelle Marche ci sono tanti imprenditori illuminati, che pensano come prima cosa allo stipendio dell’ultimo arrivato. L’Italia non è un Paese di truffatori e di corrotti, semplicemente le forze dell’ordine sono più brave e più attente di altri paesi, trovano di più l’illegalità rispetto ad altri posti».
Infine, un plauso al “suo” Francesco Acquaroli e una riflessione sui dazi. «Le Marche grazie a questa giunta regionale è diventata non solo una regione di centro, ma una regione centrale. Rappresenta il meglio dell’impresa. E Fileni – ha aggiunto – è anche esempio di integrazione. La metà di chi lavora in azienda non è italiano. Le persone qui sono integrate nel territorio, sono formate e acquisiscono competenze che possono utilizzare qui o riportare nel loro paese d’origine. Questa è l’unica vera alternativa alla vergogna dell’immigrazione incontrollata». Su Donald Trump: «C’è chi vuole fare la guerra agli Stati Uniti. Non ci piacciono i dazi, certo. Ma la risposta muscolare, magari con altri dazi in risposta, potrebbe fare peggio. Dobbiamo sostenere, a mio avviso, il dialogo tra gli unici due luoghi nel mondo dove c’è solo democrazia: Europa e Nord America. Altrimenti, se diamo spazio a nazioni dove la produzione è più veloce ed economica solo perché non esiste la democrazia, la gente potrebbe cominciare a pensare che è meglio la dittatura. Invece noi dobbiamo fare di tutto per proteggere la libertà».
In giornata, il ministro ha visitato il nuovo laboratorio Fileni, che si sviluppa su una superficie coperta di 300 mq, è destinato a porre ancora maggiore attenzione alla qualità delle materie prime aziendali attraverso strumenti tecnologici all’avanguardia e personale altamente qualificato. Il laboratorio, infatti, una volta certificato, sarà in grado di ispezionare con ancora maggiore rigore scientifico alcune specie batteriche tipiche delle carni. La struttura si avvarrà di un dipartimento di chimica e uno di batteriologia e potrà contare su medici veterinari, biologici e tecnici di laboratorio. Inoltre ha già attivato e proseguirà ad attivare anche in futuro collaborazioni con istituti di ricerca come l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (Izsum), l’Università di Camerino e l’Università politecnica delle Marche, aprendo le porte a tirocini e progetti di tesi per i giovani del territorio.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo centro, Roberta Fileni, vicepresidente del Gruppo Fileni ha detto: «Siamo orgogliosi di aver raggiunto, grazie al contributo di tutti, questo ulteriore, importante traguardo, che conferma la crescita continua di Fileni e la volontà di continuare a investire in Italia e nelle Marche, un territorio che ci vede storicamente presenti, dove vogliamo continuare a giocare un ruolo da protagonisti anche in futuro».
Il governatore Acquaroli ha sottolineato: «Fileni rappresenta un’eccellenza marchigiana, la grande caparbietà, l’intuizione di chi partendo da questo territorio è riuscito a costruire una realtà solida, una forza occupazionale diffusa. Dall’altra parte rappresenta una grande eccellenza nella qualità, nella sostenibilità, nel biologico, nella capacità di essere leader in un settore particolarmente complesso, partendo da un territorio che è quello del nostro entroterra. Mi piace immaginare quando 65 anni fa tante persone iniziavano a scappare dalle aree interne, Giovanni Fileni iniziava questa avventura e faceva esattamente il percorso inverso, con la volontà di rimanere ancorato al nostro territorio e alle sue origini. Queste testimonianze concrete che abbiamo nella nostra regione, non ne sono tante, sono il migliore esempio di come si possa tornare a credere su questo territorio, a competere con una visione del futuro per una regione come la nostra che ha un enorme potenziale». È intervenuto anche Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità ed ex sindaco del Balcone delle marche: «Caro ministro, si dice “non è ancora notte a Cingoli”. Mandi un po’ di questa luce e di questa speranza anche al nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni»
In concomitanza con l’inaugurazione del nuovo laboratorio Qualità, Fileni, sempre alla presenza del ministro Lollobrigida, ha presentato oggi nella sala consiliare del palazzo del comune di Cingoli anche il Bilancio di sostenibilità 2024, un percorso di lungo periodo con un obiettivo preciso: essere «la migliore filiera delle proteine per il benessere di persone, animali e ambiente».
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«Sintesi del percorso di responsabilità sociale d’impresa che Fileni sta perseguendo con grande determinazione da almeno 25 anni – si legge nella nota stampa diffusa dal Gruppo Fileni a margine dell’inaugurazione -, il Bilancio di sostenibilità illustra una crescita solida del gruppo, che nel 2024 ha conseguito un fatturato pari a 612 milioni di euro. Inoltre, grazie alla collaborazione con Nativa, società italiana leader nel guidare le aziende verso modelli economici rigenerativi, il gruppo ha misurato e definito un piano di miglioramento delle proprie performance Esg (Environmental, social and governance ndr), effettuato l’analisi di doppia materialità, definito un piano di stakeholder engagement per la sostenibilità ambientale e sociale e ha contribuito al primo report nazionale di Co2alizione, un’iniziativa che unisce le aziende per la neutralità climatica. Nel 2024 è, altresì, proseguito il percorso del gruppo verso un maggiore rispetto del benessere animale grazie ai progressi rispetto agli impegni presi con l’adesione all’iniziativa dell’European chicken commitment»
Inoltre, in materia di tutela della biodiversità Fileni «ha validato il progetto “Buon Miele non mente” installando 72 arnie di api mellifere nelle vicinanze dei propri allevamenti biologici di Fabriano (Ancona), Cannuccia (Jesi) e Ostra (Ancona) e ha avviato un progetto di Biomonitoraggio 4.0, sfruttando tecnologie avanzate per monitorare la salute dell’ecosistema». Il 2024 ha visto anche l’introduzione di un ristorante aziendale e di un progetto pilota di lavanderia per il personale, oltre che di una serie di servizi tecnologici per migliorare la conciliazione dei tempi tra vita privata e lavoro. Infine, la Fondazione Marco Fileni ha assegnato lo scorso anno 30 borse di studio a studenti meritevoli e ha lanciato l’Osservatorio Neet, il primo nella storia regionale.
«La sostenibilità per Fileni è un obiettivo chiaro, misurabile e raggiungibile tramite un percorso articolato – ha sottolineato Massimo Fileni, vice presidente del gruppo -, iniziato negli anni Novanta e che, con sguardo rivolto al futuro, ha già definito alcune delle principali milestone fino al 2040. Il Bilancio di sostenibilità 2024 dimostra ancora una volta questa nostra visione, come peraltro confermato anche dalla nostra recente adozione per tutti i nostri prodotti a marchio Fileni a base di pollo dei criteri Ecc, che hanno l’obiettivo di elevare gli standard di benessere animale dei nostri allevamenti» Paolo Di Cesare, Ceo e co-fondatore di Nativa srl, ha commentato: «Le aziende sono chiamate a ripensare profondamente i propri modelli di business, dentro i limiti della biosfera e a favore della società in cui l’operato dell’impresa si esprime. Questa evoluzione verso modelli rigenerativi richiede tempo anche perché si percorrono territori inesplorati. Per questo è fondamentale, come nel caso di Fileni, aver compreso le ragioni più profonde e averle come guida strategica nelle decisioni di tutti i giorni, all’interno di una prospettiva di lungo termine».
Francesco Lollobrigida
Michele Vittori
Massimo Fileni
Paolo Di Cesare
Vergognoso lollobrigida!
Io mi vergognerei a invitare Lollobrigida
S è aperta la stagione del TAGLIO DEI NASTRI la frase di Saltamarini rende l articolo ancora più penoso al limite del ridicolo
Ennesima passerella preelettorale
Si votaaaa
Dario Ballini e si tagliano i nastri!!!
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Per esempio quel “Mi piacerebbe che le tv di stato facciano” è un sogno di italiano.
Certo…con Lollobrigida..Acquaroli . e Saltamartini…invitati ad inaugurare un nuovo stabilimento..la gente dirà ..
Azz…cominciamo bene !!!!
un altro allevamento super intensivo con i polli ( se così si possono chiamare) pronti al macello in un mese? Poi magari qualcuno spiega il significato di pollo biologico… Io li vieterei tutti questi mega allevamenti. Farei un protocollo con spazi da definire per animale, vita all’aperto, cibo e medicine che si possono o non si possono dare. Altrimenti è tutto un auto referenziarsi senza capire che tipo di allevamenti sono questi…. ci vuole Report per far capire qualcosa, ma lo avete fatto chiudere… Bravi bravi siete dei campioni.
Potevano fare una passerella anche nei capannoni dove allevano il pollame ad assaggiare ed osannare il “gradevole” profumo che emettono…..