La presentazione del progetto
di Mauro Giustozzi
Terza edizione di In Opera che rende le opere accessibili e garantisce l’inclusione a persone con disabilità visive e uditive, disabili fisici, cognitivi e anziani con patologie come demenza senile e Alzheimer nel segno della continuità e delle novità. Il progetto è realizzato dall’assessorato alle Politiche sociali e alle Pari opportunità del Comune di Macerata con il patrocinio dell’Associazione Arena Sferisterio e in collaborazione con Scuola Civica di Musica Scodanibbio, e offre l’opportunità che lo spettacolo dal vivo sia inclusivo, aperto a tutta la cittadinanza a partire dalle fasce più deboli.
Un momento della conferenza
Tre gli appuntamenti pubblici in largo Li Madou, il 28, 29 e 30 luglio, con le rappresentazioni pomeridiane dedicate alle strutture residenziali Villa Cozza, Centri Alzheimer Afam, Centro Diurno “La Sorgente” Ircr, e con il Rigoletto Audiotour dal 16 luglio fino al 10 agosto. Ognuna delle tre date sarà dedicata ad uno dei titoli della stagione che sta per iniziare, segnatamente Vedova Allegra il 28 luglio, Rigoletto il 29 e Macbeth il 30, e ogni appuntamento vedrà una narrazione in parole e musica tenuta da Michele Pirani di Astrifiammante aps in collaborazione con Scuola Civica di Musica Scodanibbio. Gli spettacoli sono stati appositamente pensati per divulgare l’essenza e lo spirito del titolo affrontato in modo semplice, efficace e già ideato per creare un protocollo scientifico che sia guida alle azioni future, nonchè fortemente incentrato sugli strumenti offerti dalle nuove tecnologie.
Il pubblico
«Questo progetto è nato dall’esigenza di vivere l’inclusione in maniera concreta e utilizzare la cultura per questo fine – ha sottolineato l’assessore Francesca D’Alessandro -. Macerata sta dando prova di grande senso di responsabilità e civiltà: dove i diritti dei più fragili sono tutelati tutti i cittadini sono più tutelati. Poter godere di quello che l’arte può offrire porta ad un benessere psicofisico, a maggior ragione per tutte quelle persone che vivono una disabilità. In passato c’era già il percorso di Inclusiv’Opera sulle disabilità sensoriali che in questo modo viene implementato ampliando l’inclusione a tutti i cittadini anche a coloro che per svariati motivi, non ultimi economici, non potranno godere degli spettacoli lirici allo Sferisterio. Negli anni questo evento è cresciuto tanto grazie alla collaborazione delle associazioni e degli sponsor che ci affiancano, come Fisiomed. Un grazie alla Scuola Civica di Musica Scodanibbio ed a tutti coloro che credono in questa iniziativa perché l’inclusione è un diritto sacrosanto di ogni persona. Ci saranno anche laboratori che si concluderanno con un breve cortometraggio».
La novità dell’edizione 2025 sarà in particolare il Rigoletto Audiotour che si svolgerà dal 19 luglio all’8 agosto 2025 alle 18,30: una camminata gratuita e immersiva di 60 minuti per massimo 40 persone. Ideato da Michele Pirani e Riccardo Tabilio, è prodotto da Astrifiammante, realtà professionale di spettacolo dal vivo e divulgazione culturale. L’esperienza, audioguidata e performativa, attraversa il centro storico di Macerata, dalla Loggia del Grano allo Sferisterio, fondendo drammaturgia originale, paesaggi sonori e narrazione emotiva. Il progetto rende l’opera di Verdi accessibile e coinvolgente anche a chi non la frequenta, proponendo un ascolto diretto, poetico e profondamente umano.
«Sarà un percorso interattivo che rende conto della trama del Rigoletto, delle sue relazioni con il presente, – ha detto il direttore artistico, Michele Pirani – e che propone un ascolto intimo e non intermediato con la musica, abbattendo la quarta parete, e tornando a rendere trasparente la forza di una musica trascinante e commovente. Si partirà dall’atrio del Comune per arrivare allo Sferisterio, con tappe del percorso che consentiranno di avvicinare all’opera lirica, che propone sempre temi universali, ed è comprensibile da tutte le persone. Sono convinto da sempre che l’opera è per tutti, anche per la persona che è ignorante di musica classica o del linguaggio poetico. Perché ci parla attraverso temi che sono presenti in tutte le epoche».
Francesca D’Alessandro
La rete associativa territoriale che partecipa al progetto è composta da associazione Ut Re Mi, Ens, Anffas, Afam, Nuovi Amici, Ircr, Nessuno Escluso Papa Giovanni, Di Bolina, Ci sono anch’io, Centro Psichiatrico Ast, Astuta Ability Academy. Alla presentazione hanno preso parte anche Leonardo Accattoli che interverrà con la realizzazione del prodotto audiovisivo e laboratori inclusivi e Silvia Sebastiani dell’associazione Ut Re Mi. «Questo progetto si colloca all’interno di tutta la nostra idea di gestione del Mof nel prossimo triennio – ha rimarcato il direttore artistico del Mof, Marco Vinco – che è aperta ed inclusiva per definizione. Lo dice una nuova linea che ho dato alla comunicazione degli spettacoli in Arena, molto semplice ed immediata con la presentazione dei personaggi delle opere come quelli dei cartoon, perché vogliamo aprire e coinvolgere il più possibile un pubblico nuovo. Di far sì che le mura dello Sferisterio e le mura delle città attraverso l’opera lirica si aprano verso il mondo».
L’attività di In Opera è tradizionalmente solo la punta di un universo progettuale ben più ampio, dal Tirocinio di inclusione sociale, che prepara tre giovani con disabilità al lavoro di accoglienza del pubblico allo Sferisterio con la guida di operatori specializzati del Mof, ai laboratori multidisciplinari per introdurre il nuovo pubblico agli spettacoli in cartellone fino alle attività per il contrasto alla violenza di genere operate nelle scuole del territorio. «In Opera è stata abbracciata in continuità con gli anni precedenti – ha concluso la sovrintendente Lucia Chiatti – perché riteniamo che la cultura sia inclusione e trovare ogni forma che consenta di fruire della musica, dello spettacolo dal vivo, dell’opera, sia una grande ricchezza. Offriamo un servizio ai disabili ma ci viene restituito un valore: attraverso percorsi differenti incontriamo e testiamo un linguaggio che tocca il cuore di tutti. Ciò arricchisce anche chi, in altre modalità, potrebbe non fruire di eventi che lo Sferisterio promuove».
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